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martedì 27 dicembre 2022

1899 - She-Hulk - Obi-Wan Kenobi - The Sandman

Questi ultimi mesi dell'anno sono stati tosti, soprattutto in termini lavorativi, ma anche per impegni e piccoli imprevisti familiari. Nonostante l'esiguo tempo libero e le ridotte energie e capacità mentali (e queste non sono novità), son riuscito ugualmente a concludere la visione di alcune serie e film: mi ero ripromesso di postare qualcosa in merito ma alla fine ho deciso di ripiegare su un post cumulativo. Per cui...cominciamo ^_^

1899

Cominciamo dalla serie tv che io e Silvia abbiamo terminato di vedere più recentemente. Direttamente dai creatori di Dark, 1899 è indubbiamente una produzione intrigante e misteriosa. Magari un po' noiosa e lenta all'inizio, ma via via la narrazione prende il via arricchita da numerosi colpi di scena che, puntata dopo puntata, spiazzano lo spettatore sino ad un epilogo che poi tanto epilogo non è. Direi che una seconda stagione, come minimo, è necessaria per chiarire e completare la storia proposta.
Fotografia, regia, effetti speciali, musiche, atmosfera, colpi di scena, misteri, un buon cast: questa serie ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo fenomeno televisivo o, per lo meno, per insegnare qualcosa in termini di sceneggiatura.
Ne siamo rimasti piacevolmente contenti sebbene, ovviamente, non ci sia tutto chiaro e permangano molti punti oscuri. Qual è lo scopo della simulazione? Oppure sono tutti sogni lucidi collegati? Oppure siamo dentro a qualcosa di simile a Matrix o al 13-esimo piano? E se invece fossero semplicemente le fantasie deliranti di una pazza distrutta dal dolore per la perdita della propria famiglia? 
Ad ogni modo, se non l'avete vista e siete alla ricerca di qualcosa che possa stimolare la vostra curiosità e intelletto, questa serie probabilmente fa per voi. In particolar modo se avete amato Dark

sabato 6 agosto 2022

Spider-Man: no way home

Titolo:
Spider-Man: no way home
Regia: Jon Watts
Anno: 2021
Genere: supereroi, azione
Cast: Tom Holland, Zendaya, Benedict Cumberbatch, Marisa Tomei, Jamie Foxx, Alfred Molina, Jacob Batalon, Tony Revolori, J.K. Simmons,Willem Dafoe, Andrew Garfield, Tobey Maguire


La trama in breve:
Spider-Man No Way Home, il film diretto da Jon Watts, vede, per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, la vera identità del nostro amichevole supereroe di quartiere rivelata al mondo intero.
La vita del 17enne Peter Parker (Tom Holland), così come quella delle persone a cui tiene, finisce al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. I pericoli e il caos che circondano Spider-Man rischiano di costare a Peter, a MJ (Zendaya) e Ned (Jacob Batalon) - che i media considerano suoi complici a tutti gli effetti - l'ammissione al college.
Incapace di restare a guardare passivamente infrangersi i sogni dei suoi amici, Peter decide di rivolgersi al Dottor Strange (Benedict Cumberbatch), chiedendogli di ripristinare il suo segreto... (fonte comingsoon)


Il mio commento:
Ero molto curioso di vedere questo film visto il gran parlare che c'è stato e dei commenti mediamente positivi letti qua e là, oltre per il fatto di risultare fondamentale per comprendere film Marvel usciti successivamente, vedasi Dr. Strange nel multiverso della follia. Che vedrò prima o poi ...
Lo Spiderman impersonato da Tom Holland mi piace, è giovanile, geniale, sprintoso, ma anche insicuro e fragile, tuttavia ho un po' di difficoltà a vederlo come ragazzino, ruolo che invece, suo malgrado, deve far suo. E che finisce per diventare occasione di accanimento visto quel che combina quel simpaticone del Dr. Strange. Fosse stato un po' più coscienzioso e saggio, e meno precipitoso, probabilmente tutto il casino che si innesca per via dell'incantesimo di "cancellazione" richiesto dal nostro amichevole Spider-man di quartiere forse lo si poteva evitare. Come facevano notare sul canale youtube di HISHE, bastava chiedere di far dimenticare le parole di Mysterio e il gioco era fatto.
Comunque sia, volevano per forza di cose giocare con le altre dimensioni e così è avvenuto proponendo quindi un film emozionante, ricco d'azione ma anche nostalgico, che vede la comparsa di altri personaggi e volti del franchise come Il goblin, Dr. Octopus, Elektro... 
Cattivoni che lo spettatore "deve" già conoscere e che il nostro beniamino cercherà di aiutare, in un tentativo genuino ma ingenuo di sistemare il pasticcio in cui si viene a trovare - lui e il mondo intero - a causa di un suo "pasticcio" e della rivelazione al mondo intero della sua identità. Azione verso cui poteva intervenire lo Shield o qualche altra entità, supereroistica o governativa che fosse, che invece pensano bene di lasciare tutto ciò sulle spalle di un ragazzino. 
Interessante la trovata - ok ok c'erano già i meme al riguardo - di far coesistere più Spiderman assieme e devo dire che è stata ben sfruttata, soprattutto per gestire lo scontro con i cattivoni di turno e per far emergere lati del personaggio che altrimenti non sarebbero stati facilmente sciorinabili in una sola pellicola.
Amaro l'epilogo proposto ma d'altra parte costituisce uno degli elementi di crescita del personaggio che, proprio grazie alla morte della zia May si scontra con la frase iconica che lo segna: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". 

venerdì 17 giugno 2022

Ho visto cose che...

Ho visto cose che voi umani .. .avete sicuramente visto, prima di me, visto che son sempre in ritardo sui tempi ^_^
Che poi, ridendo e scherzando, ho realizzato che quest'anno sono 15 anni che esiste questo spazio web, avviato nel 2007 senza un particolare progetto in mente ma sull'onda dell'entusiasmo, della passione, delle energie e del tempo libero che allora erano maggiori.
Per carità, non che io sia vecchio (in realtà esattamente oggi sono 40 anni ^_^) però il tempo cambia e, ovviamente, ci sono conseguenze su tempo libero ed energie dedicabili ai propri interessi.
Comunque sia, dicevo che negli ultimi mesi "ho visto cose" di cui avrei voluto parlarvi e scrivere su questo spazio web ma alla fine ho optato per una versione sintetica:

Freaks out

Film italiano del 2021 per la regia di Gabriele Mainetti, un po' fantasy, un po' drammatico, un po' poetico, un po' super-eroistico. Avevo iniziato a scrivere un post a fine aprile, quando l'avevo visto e ne ero rimasto affascinato, ma non son riuscito a concluderlo per causa di forza maggiore, e me ne rammarico, ma spero lo stesso di riuscire a trasmettere la soddisfazione provata anche con queste poche righe.
Già al tempo di Lo Chiamavano Jeeg Robot, Mainetti aveva dimostrato di saper fare cinema e qui lo riconferma, con una produzione degna di nota, ben accolta dalla critica, e che ho trovato coinvolgente, splendida e meravigliosa. 
Difficile restare indifferenti alla storia proposta, che ammicca alla Storia vera (sono gli anni della seconda guerra mondiale), tirando in ballo temi come la persecuzione razziale, l'integrazione e il diverso in generale, ma ammiccando anche al mondo dei fumetti, in particolare quello degli X-Men. Sorretta da un'ottima narrazione, da momenti intensi impreziositi da fotografie e musiche di alto livello e, non da ultimo, da un ottimo cast - in particolare Aurora Giovinazzo, Franz Rogowski e Max Mazzotta - Freaks Out è una visione consigliatissimo davvero!

sabato 26 febbraio 2022

Eternals

Titolo
: Eternals
Regia: Chloé Zhao
Anno: 2021
Genere: supereroi, fantastico, azione
Cast: Gemma Chan, Richard Madden, Kumail Nanjiani, Lia McHugh, Brian Tyree Henry, Lauren Ridloff, Barry Keoghan, Kit Harington, Salma Hayek, Angelina Jolie, Dong-seok Ma, Haaz Sleiman, Zain Alrafeea, Harish Patel


La trama in breve:
Gli eterni sono un gruppo di esseri dotati di poteri sovrannaturali creati dai Celestiali e inviati sulla Terra agli albori della storia del pianeta con il duplice scopo di sconfiggere i mostruosi Devianti e di agevolare l'evoluzione della razza umana. Quando, dopo secoli di assenza, un nuovo deviante torna a manifestarsi il gruppo dovrà riunirsi per contrastare tale minaccia e, al contempo, dopo secoli di separazione, fare i conti con le storie personali di ciascuno...


Il mio commento:
Forse partivo prevenuto ma, rispetto ad altri film Marvel, ammetto che in questo Eternals si nota una certa maturità di narrazione e costruzione della storia la quale, ambientata dopo il famoso Blip di Thanos, si articola tra presente e passato con numerosi flashback (però non pretendiamo rigore storico assoluto, mi raccomando). 
Ovviamente non mancano combattimenti ed effetti speciali all'ultimo grido, sia mai, però a mio avviso c'è stata maggior attenzione a confezione un prodotto più adulto e meno brain-off rispetto ad altri.
Lo sviluppo della storia per altro è discretamente organizzato per cui viene concesso il giusto spazio all'esplorazione e alla caratterizzazione di ciascuno dei membri del gruppo - Ajak, Sersi, Ikaris, Druig, Makkari, Phastos, Sprite, Thena, Gilgamesh e Kingo -, sia perché magari non sono personaggi così noti al grande pubblico (io, per lo meno, non sapevo chi fossero) sia perché alcuni membri del cast sono nomi blasonati del panorama cinematografico sia perché funzionale alla trama del film e, probabilmente, dei successivi capitoli. Sulla scelta degli attori del cast, comunque, ho qualche riserva su alcuni nomi (ad es Kit Harington)...però mi rendo conto che qualche scelta dovesse pur essere fatta e che probabilmente le somme andranno tirate più avanti.
Nel corso della narrazione inoltre fanno capolino anche tematiche non banali che in altre pellicole Marvel non erano presenti e che, da un lato, conferiscono maggior profondità a storia e personaggi, dall'altra li rende anche più "umani", tragici, e, volendo, vicini. Sono presenti intrecci amorosi, alcuni più evidenti, altri meno, compresa una relazione omosessuale. Una delle protagoniste soffre invece di una sorta di demenza, di cui viene parzialmente chiarita la natura verso il finale, mano a mano che gli eterni scoprono di più sul vero scopo per il quale sono stati creati e posti sul pianeta, che la porta ad azioni violente e incontrollate anche verso i propri compagni. Vi sono poi questioni legati alla fedeltà alla causa contrapposta a quella verso il gruppo contrapposta a quella verso le creature protette (ossia l'umanità); ma anche altre questioni legate al senso stesso della creazione degli stessi eterni, diversi tra loro anche per possibilità: una di loro (Sprite) infatti è e resterà per sempre bambina ed è legittimo chiedersi il motivo di tale scelta da parte dei Celestiali poiché questo determina inevitabili sofferenze e problematiche di relazione. Per altro risolte con una scelta drastica e irreversibile, e non mi riferisco solo a quella fatta da Sprite ma anche al gesto di Ikaris.

domenica 23 gennaio 2022

Free Guy - Shang Chi - Cobra Kai

Ben ritrovati sulle pagine del mio blog e, per quanto in ritardo, auguri di buon anno ^_^
Lo so, lo so, siamo ormai oltre la metà del mese ma ritenevo opportuno riportarlo, visto che nelle mie intenzioni questo post avrebbe dovuto comparire qualche tempo fa...poi, la vita ha voluto diversamente tra dinamiche familiari, impegni in seno all'asd Scuola delle Cinque Virtù Marziali e tempo libero sempre ridotto al minimo e/o in balia di imprevisti (ad esempio primi raffreddori del bimbo).
Ne approfitto comunque per parlarvi di alcuni film e serie che son riuscito a vedere (a puntate) nelle ultime settimane sulle varie piattaforme di streaming, commenti spicci che avrei preferito postare a cavallo tra la fine del 2021 e l'inizio del 2022 ma che, per forza di cose, provo a sintetizzare in un unico post ora. In particolare, vorrei spender due parole su

  • Free Guy
  • Shang Chi e la leggenda dei dieci anelli
  • Cobra Kai - stagione 1


Titolo: Free Guy - Eroe per gioco
Anno: 2021
Regia: Shawn Levy
Genere: sci-fi, azione
Cast: Ryan Reynolds, Jodie Comer, Lil Rel Howery, Utkarsh Ambudkar, Joe Keery, Taika Waititi, Matty Cardarople, Aaron W. Reed
La trama in breve: Free Guy, film diretto da Shawn Levy, racconta la storia di un impiegato di banca (Ryan Reynolds) che un giorno prova a ribellarsi a un sistema che lo vuole sottomesso e vittima della violenza quotidiana. Decide di non restare a guardare, mentre alcuni rapinatori derubano in tutta tranquillità la banca, come loro solito. Questa volta, però, Guy decide di ribellarsi e provare ad affrontare i due malviventi.
È così che, grazie a un paio di occhiali molto speciali, scopre di essere un personaggio all'interno di un videogame open world dal nome "Free City(fonte comingsoon)
Il mio commento in breve: un po' Matrix, un po' The truman show, un po' Ready Player One, questo film in realtà ricorda e pesca da varie fonti ma si rivela un ottimo mix. Tanto più che, da quel che ho letto, il successo ottenuto è andato ben oltre le aspettative determinando così la realizzazione di un seguito.
La storia di per sé non è complicatissima ma ben coordinata e proposta, con personaggi a volte stereotipati a volte sui generis (penso ad Antoine, impersonato da Taika Waititi) che ben si imprimono. Non mancano quindi battute e gag, situazioni folli, azione adrenalinica, complotti, storie d'amore e colpi di scena. I tempi narrativi sono sostenuti ma tutto risulta sempre chiaro e comprensibile anche se questo, ovviamente, determina delle semplificazioni dello sviluppo. Vedasi, ad esempio, i tempi di crescita di "camiciola guy" (non so come è stato resto nella lingua originale) oppure la velocità di programmazione di keys e colleghi vari (se solo fosse veramente così). 

sabato 18 dicembre 2021

Legion - stagione 1


Titolo:
Legion - stagione 1
Anno: 2017
Episodi: 8
Genere: supereroi, fantascienza


La trama in breve:
Legion segue le vicende di David Haller un giovane trentenne affetto fin da quando era solo un ragazzo da disturbi psichici quali personalità multiple, perdite di memoria e deficit di attenzione e concentrazione. Difatti, a seguito di una diagnosi di schizofrenia David, dopo aver trascorso la maggior parte della sua esistenza entrando ed uscendo da istituti psichiatrici, a seguito di vari episodi di rabbia ed un tentato suicidio, viene rinchiuso nell'ospedale psichiatrico di Clockworks. Quello che non è stato mai compreso da tutti i medici che lo hanno curato è che David è in realtà un potentissimo telepate ed i sogni e le visioni che lo tormentano non sono indice di pazzia ma qualcosa di reale, infatti ognuna delle sue personalità possiede delle speciali abilità contro cui il protagonista cerca da sempre di lottare per reprimerle. All'interno della clinica David incontra gli altri pazienti, tra cui spiccano due figure con le quali David ha uno speciale feeling, una di queste è Lenny, una sua vecchia amica ricoverata per problemi di dipendenza da alcol e droghe, l'altra è Sydney Barret, una ragazza con l'apparente fobia incontrollabile per il contatto fisico...  (fonte comingsoon)


Il mio commento:
Questa volta ne approfitto per parlarvi di una serie tv di qualche tempo fa recuperata solo in tempi recenti ma che, a mio avviso, merita di esser vista.
Siamo sempre nell'ambito super-eroistico, in particolare ambito mutanti Marvel come si può intuire dalla "x" presente nel logo, in quanto il protagonista David Haller è un mutante di classe omega (ovvero massimo) e figlio illegittimo di Charles Xavier.
Tuttavia, questa serie non si presenta in modo da richiamare le attuali serie e film Marvel (o, forse, Sony) proponendo tanta azione, sperpero di effetti speciali e richiedendo alla spettatore una visione molto spesso in modalità brain-off. Si distingue invece per una regia e una fotografie che oserei dire poetiche e suggestive assai, molto artistiche e di impatto, capaci di rapire, emozionare e avvincere. Senza contare omaggi e riferimenti a registi e film cult.
Il budget a disposizione probabilmente non è stato dei più ampi tuttavia il modo in cui viene portata avanti la narrazione, la psichedelia e il tormento di varie sequenze, l'alone di mistero e le suggestioni proposte sono davvero notevoli e rappresentano il motivo per cui questa serie merita di esser vista. Non siamo di fronte a un prodotto banale né semplicissimo da seguire: ringrazio infatti la visione in streaming per la possibilità di mettere in pausa e riguardare più volte le sequenza poiché a volte non è nemmeno ben chiaro a cosa stiamo assistendo. Anche perché ci sono talune situazioni molto particolari, vedi il piano astrale (una dimensione psichica) oppure la sequenza "senza audio" che si realizza nell'assalto alla casa di David o, ancora, la "stanza" in cui David e Sydney possono stare assieme ad entrare in contatto tra loro. Una cosa semplice, magari, ma che nel mondo reale crea invece qualche problema come si scopre già nelle prime puntate...
Senza contare che mano mano che la storia si sviluppa e scopriamo che il nostro protagonista non è un demente (e nemmeno un eroe nel senso stretto del termine, il che rende questa serie ulteriormente particolare) ma una persona tormentata, anche e soprattutto a causa dell'entità psichica nota con il nome di Re Delle Ombre (Shadow King), la faccenda si fa sì interessante ma anche decisamente più complicata. E talvolta inquietante, ma senza sfociare nell'horror puro. 
Probabilmente il fatto di avere un minimo di infarinatura sui fumetti Marvel agevola la compensione e la fruizione della serie sebbene, per quel che mi riguarda, Legion non è un personaggio che conosco molto. Se non per il fatto di aver causato la genesi di quello spettacolare ciclo di storie de "L'era di Apocalisse".

lunedì 9 agosto 2021

Loki


Titolo:
Loki
Anno: 2021
Episodi: 6
Genere: sci-fi, supereroi

La trama in breve:
Dopo aver rubato il Tesseract durante gli eventi di Avengers: Endgame, una versione alternativa di Loki viene catturata dalla Time Variance Authority (TVA), un'organizzazione che esiste al di fuori dello spazio-tempo e monitora le linee temporali. La TVA offre a Loki due opzioni: essere cancellato dall'esistenza, essendo egli una variante temporale, oppure aiutarli a fermare una pericolosa minaccia. Loki si trova così coinvolto in un'avventura che lo porterà a viaggiare per il tempo e per lo spazio. (fonte wikipedia)


Il mio commento:
Sinceramente, non ho mai ben compreso il personaggio di Loki: in linea di massima dovrebbe essere un malvagio, un cattivone, eppure mi sembra che nel tempo molto si sia speso per renderlo quasi un eroe per cui parteggiare. Eppure il dio asgardiano dell'inganno si era dimostrato capace di cose assai nefande, addirittura ha rivestito il ruolo di villain principale nel primo Avengers.
Fatto sta che è stato via via sempre più caratterizzato e approfondito fino, forse, a renderlo un buono. Anche se, a dirla tutta, di Loki in questa serie ce ne sono a bizzeffe, anche in versione coccodrillo.
E forse, tutto sommato, non importa poi molto di Loki in sé: lo sforzo principale della serie mi sembra infatti sia prevalentemente rivolto ad abituare lo spettatore al concetto di multi verso, che è tanto caro al mondo Marvel.
In cui, ricordiamocelo, nessuno dei personaggi muore mai per davvero (lo ripeto anche per il sottoscritto).
Gli episodi di Loki giocano quindi sulla caccia alle "varianti", esseri che rappresentano degli scostamenti rispetto a quanto "dovrebbe" esser già stato stabilito...ma se ci sono le varianti vuol dire che o non si può stabilire tutto o che non è stato stabilito granché bene o che la varianti stesse sono "previste" dal grande piano...per cui forse tutto è grande circolo vizioso...ahem soprassediamo. 
Ecco allora la caccia a questa pericolosa variante (una Loki) che con le sue azioni vuol distruggere la TVA e la sacra linea temporale, missione che per altro forse riesce anche a compiere. Dico forse perché personalmente non ho ben compreso il finale, con l'introduzione di quello che dovrebbe essere il punto di partenza per altri film Marvel oltre che l'entrata in scena del nuovo prossimo super cattivone, ossia Kang. Che non è quello di Star Trek, mi raccomando.
Comunque sia, pur non parteggiando particolarmente per Loki, che sinceramente è un personaggio che mi sta indifferente, la serie si rivela anche interessante però decisamente troppo parlata a discapito di "altro". Ad esempio di ambientazioni proposte, o approfondimenti su domande legittime che uno potrebbe porsi ("sappiamo cosa succederà ma non facciamo nulla per impedirlo?") o su eventuali paradossi che potrebbero innescarsi per via dei viaggi nel tempo e nelle dimensioni. Ci sono poi dei contrasti sospetti, vedasi la tecnologia per gestire il tempo o i dispositivi per i teletrasporti e poi milioni e milioni di scartoffie a 'mo di libreria/archivio vintage.


mercoledì 16 giugno 2021

WandaVision - Lol Chi ride è fuori - Tenebre e Ossa

Dopo mesi di lontananza da questo blog, dovuti a una improvvisa diminuzione di tempo libero conseguente alla nascita di Lorenzo ^_^, e che va di pari passo con la riduzione di serie e film visti, (senza scordare il guasto occorso con la ormai defunta Tv LG del salotto...) ne approfitto per un post cumulativo per lasciare alcuni commenti a tre serie viste tra marzo e giugno. Tre serie diverse per tipologia e piattaforma di streaming:
  • WandaVision (Disney+)
  • Lol - Chi ride è fuori  (Amazon PrimeVideo)
  • Tenebre e Ossa (Netflix)


Titolo:
WandaVision
Anno: 2021
Episodi: 9
Genere: sci-fi, supereroi
La trama in breve: Tre settimane dopo gli eventi di Avengers: Endgame, Wanda Maximoff e Visione vivono una vita idilliaca nella tranquilla cittadina di Westview, nel New Jersey, cercando di tenere nascosti i loro poteri. Attraversando varie epoche televisive e stili diversi, i due cercano di preservare la loro felicità e il loro amore, ma Visione si rende ben presto conto che quel che sta vivendo è un'illusione e che Wanda tiene sotto controllo l'intera cittadina attorniata da un campo elettromagnetico (fonte wikipedia)
Il mio commento: la serie non è semplice da apprezzare, all'inizio, sia per l'impostazione vintage, con alcune puntate in bianco e nero, sia perché non si capisce molto di ciò che accade. Pian piano vengono sollevati dubbi, agli spettatori ma anche ai protagonisti stessi, e questo dà il via alla narrazione e allo sviluppo della trama fino ad approdare a un finale che, da un lato, cerca di rendere il personaggio di Wanda Maximoff più simile a quello dei fumetti e dall'altro prepara il terreno per i film della prossima fase Marvel. A posteriori la serie può sembrare anche geniale ma non nego che, all'inizio, mi era quasi ostica e difficile da inquadrare. Non capivo se si trattasse di scenette e puntate stand-alone che giocavano sui due protagonisti o se invece ci fosse realmente sotto qualcosa. Probabilmente il ritmo accelera un po' troppo nelle ultime puntate finali, quando viene palesata la presenza della strega Agatha Harkness e viene spiegata la genesi e il senso della cittadina di Westview. La serie coglie anche l'occasione per far maggior chiarezza sull'origine del potere di Wanda giocando, per certi versi, sporco: non sono infatti convinto che andare a "modificare" episodi non troppo approfonditi di film di dieci anni fa sia il top della sportività da parte degli sceneggiatori. Tant'è che anche con Loki, serie che ancora non ho visto ma di cui ho letto qualche commento, mi pare stia accadendo qualcosa di simile. 

sabato 13 febbraio 2021

Deadpool 2


Titolo:
Deadpool 2
Anno: 2018
Regia: David Leitch
Genere: azione, supereroi
Cast: Ryan Reynolds, Josh Brolin, Zazie Beetz, Julian Dennison, Morena Baccarin, Andre Tricoteux, Brianna Hildebrand

La trama in breve:
Secondo capitolo dedicato a Deadpool, mercenario chiacchierone dotato di straordinario fattore rigenerante. In quest'avventura dovrà vedersela con Cable, giunto al presente dal futuro per eliminare un giovane mutante Russell (aka Firefist), che in futuro diverrà una seria minaccia. In tutto ciò non mancheranno inseguimenti, combattimenti, colpi di scena e innumerevoli gag.

Il mio commento:
Grazie a Mediaset ho recentemente visto questa seconda pellicola dedicata al personaggio di Deadpool e, nel complesso, il giudizio è più che positivo visto che viene mantenuto il medesimo stile del precedente film targato Ryan Reynolds. per cui mescolando molta violenza ma anche humor e situazioni comiche.
Il ritmo narrativo rimane piuttosto alto, visto che nell'arco di quasi due ore si avvicendano numerose situazioni, per lo più molto movimentate. La sceneggiatura presenta indubbiamente semplificazioni e non è che si riveli poi così complessa però permette una narrazione disimpegnata, farcita di numerosi camei e citazioni e gag. Per dire, in una scena c'è pure Matt Damon, sotto mentite spoglie, che parla di carta igienica e affini, mentre nelle scene che si avvicendano nel finale compare lo stesso Ryan Reynolds in ruoli diversi.
Tuttavia, anche se disimpegnata e con certe semplificazione, a mio modo di vedere la storia regge e possiede un suo senso, anche se forse non presenta, di fondo, chissà quali novità (c'è il lutto per la persona amata, l'eroe che perde e ritrova se stesso, la crescita personale, il sacrificio salvifico...)
D'altra parte, quando si ha a che fare con un personaggio irriverente e scanzonato come Deadpool è normale ritrovarsi in situazioni rocambolesche e folli, che magari hanno zero senso. Tuttavia, la storia possiede un suo senso e una sua direzione, e offre anche l'occasione per recuperare almeno UN personaggio che nelle altre trasposizioni dedicate al franchise degli X-Men era stato reso in modo ignobile. Sto parlando di Juggernaut, alias Fenomeno, che finalmente viene proposto in modo adeguato, ovvero enorme, devastante e inarrestabile. 

martedì 8 dicembre 2020

X-MEN - Dark Phoenix

Titolo:
X-Men - Dark Pheonix
Anno: 2019
Regia: Simon Kinberg
Genere: supereroi, azione, fantascienza
Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Jennifer Lawrence, Nicholas Hoult, Sophie Turner, Tye Sheridan, Alexandra Shipp, Jessica Chastain, Evan Peters, Kodi Smit-McPhee

La trama in breve:
Siamo nel 1992 e gli X-Men vivono un periodo di pace grazie alla scelta del professor Xavier di inviare i suoi migliori studenti in missioni di soccorso internazionale. Quando lo chiama il presidente degli Stati Uniti per salvare un equipaggio intrappolato in una navicella nell'orbita terrestre, prossima a essere distrutta da una sorta di tempesta di energia, il team composto da Ciclope, Jean Grey, Nightcrawler, Storm e Quicksilver accetta di rischiare la vita nonostante Mystica, loro leader sul campo, consigli prudenza. Nella concitazione del soccorso, Jean rimane però indietro e finisce investita da un'energia aliena. Miracolosamente la assorbe e sopravvive, ma scoprirà di aver fatto proprio un potere spaventoso (fonte mymovies)

Il mio commento:
Con i miei tempi, son arrivato pure io a vedere questo ennesimo capitolo cinematografico dedicato ai personaggi degli X-Men. Se mesi fa avessi letto che un gruppo di fan avesse inneggiato alla jihad e avesse assaltato gli studios della 20th Cenutury Fox o se avessi sentito che qualche appassionato avesse intentato causa contro gli sceneggiatori, ora che ho avuto l'occasione (ed è stato un atto deliberato) di vedere questo Dark Phoenix, gli avrei dato più che ragione. Forse l'avrei pure sovvenzionato.
Per sintetizzare, il commento su questo film è "NO". Ma stampato grande. 
E mi domando perchè ogni volta, ogni benedettissima volta, con gli X-Men va a finire così. Le pellicole della trilogia iniziale facevano star male, ma con l'ultima sequenza di film sembravano aver voluto cambiare registro...per poi capitolare, episodio dopo episodio, scadendo nell'indecenza più totale. Sembra tutto buttato in vacca, con poca verve, senso e dignità. 
Che poi, con tutte le storie che si possono sfruttare, per forza di cose bisogna puntare alla saga di Fenice? In fondo, già a suo tempo X-Men Conflitto Finale si era rivelato una ciofeca...perchè non riprovarci?
Anzi, già che ci siamo, perseveriamo pure con gli stessi problemi in termini di trama, caratterizzazione personaggi, tempi ecc..
Per dire, una persona viene investita da una quantità incredibile di radiazioni cosmiche e torna sulla Terra come niente fosse, niente quarantena. "Jean, stai bene?" "Sì" "I tuoi valori sono fuori scala. Sicura di star bene?" "Sì" "A posto...vai e fai quello che vuoi". E quindi si innesca il macello, con personaggi che di botto rivelano antipatie e contrasti mai accennati prima. Personaggi...stendiamo un velo va. Avevo qualche speranza che stavolta Ciclope avesse un minimo di rilevanza, invece potevano sostituirlo con una sagoma di cartone e via. E non parliamo dei cattivoni - come se si capisse una mazza di chi è buono o cattivo - al soldo di Magneto che annoverano tra i migliori combattenti un tizio che come potere mutante ha quello dei capelli °__________________°

sabato 21 novembre 2020

Film, serie e fumetti novembre 2020

Di seguito, la prima parte di una serie di commenti spicci a fumetti, film e serie tv letti o visti nelle ultime settimane ^_^
In particolare questa volta mi soffermo su:
  • La regina degli scacchi
  • Dinosauri che ce l'hanno fatta
  • Black panther


Titolo:
La regina degli scacchi (The Queen's Gambit) 
Episodi: 7
Anno: 2020
Genere: drammatico
La trama in breve: Serie tv proposta da Netflix e basata sull'omonimo romanzo di Walter Tevis. In un orfanotrofio negli anni '50 una ragazzina rivela un talento incredibile per gli scacchi che la porta verso la fama, ma intanto lotta con un problema di dipendenza.
Il mio commento spiccio: vista perché da un lato mia moglie pareva interessata e dall'altro perché segnalato tra le top serie guardate su Netflix, questa "La regina degli scacchi" si è rivelata una vera sorpresa. Mai noiosa né banale, molto ben realizzata sotto ogni profilo a cominciare dall'ambientazione e dalla protagonista, Elizabeth Harmon, impersonata da un'intensa Anya Taylor-Joy. Interessante come son state amalgamate le varie tematiche che ruotano attorno alla campionessa di scacchi, in particolar modo legate alla dipendenza da stupefacenti e da alcol, ma anche le questioni affettive e i suoi rapporti con le figure maschili. Anche perché, fondamentalmente, ne viene proposto un ritratto di persona piuttosto forte e determinata, almeno quando si parla di scacchi, di certo indipendente e moderna. Interessante anche il fatto di collocare una figura femminile in un contesto prevalentemente maschile, con tanto di contorni - un po' sfumati - da guerra fredda con tanto di conquista della roccaforte degli scacchi collocata in Russia (tipo Rocky 4?). 

martedì 3 novembre 2020

The Boys - stagione 2


Titolo:
The Boys - stagione 2
Episodi: 8
Anno: 2020
Genere: supereroi


La trama in breve:
La seconda stagione riprende a poca distanza dalla conclusione della prima: vi lascio quindi il riferimento al post precedentemente realizzato per The Boys - Stagione 1.


Il mio commento (SPOILER ALERT!):
Ed eccomi qui a spendere qualche parola sulla seconda stagione di The Boys, di cui ho concluso la visione su Amazon Prime qualche settimana fa. Nel complesso ne son rimasto molto soddisfatto e ho apprezzato il fatto che sia stata resa disponibile a dosi, cosa che ha permesso di destreggiarsi nel web con minor rischio di spoiler.
Rispetto alla prima stagione la costruzione della storia è un po' differente in quanto non c'è la necessità di presentare ambientazione e personaggi, piuttosto lo sviluppo si può concentrare su personaggi noti e sulle conseguenza degli eventi della precedente stagione. Alcuni dei protagonisti vengono caratterizzati e approfonditi con maggior cura, altri invece restano un po' delle macchiette, dei comprimari che hanno qualche momento "utile" ma per il resto sono usati solo per riempimento. Mi riferisco in particolar modo ad Abisso o A-Train.
Degni di nota e formidabili risultano in particolare Patriota (Homelander), Butcher, Hughie, Franchie e Starlight. Interessante e tosto anche il personaggio di Stormfront, che rispetto al fumetto è stato reso con un personaggio femminile, innescando dei rapporti leggermente differenti sia nei confronti di Patriota che dei Sette.
Apprezzata moltissima la formula con cui son stati impostati gli episodi, con un momento flashback o comunque di approfondimento iniziale prima della "sigla", con ottime musiche e con dosati colpi di scena. A volte anticipati o in qualche modo costruiti, vedasi il rapporto tra Patriota e Stormfront, altri proposti all'improvviso, con poca o con molta enfasi. Parlo ad esempio dell'uscita di scena dell'inarrestabile Black Noir ottenuta senza far ricorso a chissà quale arma o potere, bensì con della comunissima frutta secca, o del momento in cui lo spazientito Patriota immagina di compiere una strage di civili che ne contestavano il comportamento, dopo la diffusione di un video in cui aveva fatto fuori un civile per errore di calcolo. E non parliamo del finale, con i dubbi sull'effettiva potenza del piccolo Ryan, figlio di Patriota, praticamente il primo Super "naturale", che sembrerebbe possedere dei raggi ottici ben più tosti del padre.

lunedì 2 novembre 2020

Venom

Titolo: Venom
Anno: 2018
Regia: Ruben Fleischer
Genere: supereroi, azione,horror
Cast: Tom Hardy, Michelle Williams, Riz Ahmed, Scott Haze, Reid Scott, Jenny Slate


La trama in breve:
Un giornalista lotta per la sopravvivenza contro uno scienziato pazzo dopo essersi fuso con un sarcastico simbionte alieno che gli dona incredibili superpoteri. (fonte Netflix)

Il mio commento:
Dopo aver visto questo film, credo di aver scrollato le spalle e aver detto "boh", con tono sconsolato.
Tempo addietro avevo visto Life, uscito in Italia col titolo di "Life - Non oltrepassare il limite", per il ciclo "Translations for dummies". Non ho un ricordo precisissimo ma aveva il suo senso, un suo sviluppo e una sua coerenza. 
So che doveva essere il preludio a questo Venom ma, col senno di poi, mi chiedo se effettivamente serviva una costruzione così complessa e "pesante". Me lo domando dopo aver visto Venom, sia chiaro, perchè considerando Life le aspettative erano discrete.
Invece ho trovato il film con Tom Hardy, attore che mi piace e che reputo molto valido, piuttosto insulso, molto veloce ma con poco appeal. Non che i film Marvel o DC Comics siano scritti da premi Nobel o destinati a un pubblico di intellettuali, però mi pare che qui tutto scivoli via un po' troppo in fretta e con semplificazioni grezze. La facilità con cui le persone si trovano, la rapidità dei tempi, l'azione spinta, ma anche la valutazione di ciò che è "buono" e cosa no. Se un criminale spara o fa una rapina, credo stia commettendo un crimine e lo considero negativamente. Se però un tizio si trasforma in una creatura aliena alta tre metri e gli stacca la testa a morsi a pochi passi da me, non è che me ne sto tranquillo né che lo reputo un eroe. Se poi sono la sua ragazza, anzi ex, qualche ulteriore scrupolo o retro-pensiero me lo farei...  

domenica 2 agosto 2020

Captain Marvel

Titolo: Captain Marvel
Anno: 2019
Regia:  Anna Boden, Ryan Fleck
Genere: supereroi, azione
Cast:  Brie Larson, Samuel L. Jackson, Ben Mendelsohn, Annette Bening, Clark Gregg, Jude Law,Djimon Hounsou, Lee Pace, Lashana Lynch, Gemma Chan

La trama in breve:
Captain MarvelVers (Brie Larson) è in addestramento su Hala, capitale dell'impero Kree, per entrare a far parte dell Starforce Intergalattica, la cui missione è quella di difendere l'universo dai malvagi invasori di altri mondi. Guidata dalla Suprema Intelligenza (Annette Bening) a capo dei Kree e dal suo mentore Yon-Rogg (Jude Law), cerca da una parte di rispondere alle aspettative dei suoi superiori, che le rammentano di come sia stata dotata di straordinari poteri per servire il suo popolo, dall'altra di ricordare chi fosse in passato, poiché non ha memoria alcuna di ciò che le è accaduto e né da dove venga realmente. Terminato l'addestramento e preso servizio nella Starforce, viene rapita durante una missione dagli alieni mutaforma Skrull, il cui leader Talos (Ben Mendelsohn) la sottopone a un interrogatorio mentale per cercare di scoprire la posizione di un motore a velocità della luce di cui vuole impossessarsi (fonte comingsoon)

Il mio commento:
Dopo aver recuperato Wonder Woman, mi sembrava doveroso recuperare anche Captain Marvel, ossia il film del Marvel Cinematic Universe dedicato a una super-eroina. Che però, fondamentalmente, è/era piuttosto sconosciuta e sul cui nome ci sono state parecchie controversie nei decenni passaggi...
Comunque sia, questo personaggio compariva anche in Avengers Endgame per cui, probabilmente, era meglio avessi visto il film qualche tempo fa (pazienza) e comparirà certamente in altre pellicole dell'MCU di casa Disney, quanto meno in Captain marvel 2 (previsto per il 2022...) considerando che questo primo film a lei dedicato ha incassato ben più di 1 miliardo di dollari.
Ad ogni modo, veniamo a noi.
Rispetto ad altri film Marvel, qui si gioca un po' più con la ricostruzione del personaggio e con il cambiare le carte in tavola mano a mano che i vari protagonisti e antagonisti rivelano le proprie intenzioni e natura. La pellicola, ambientata negli anni '90, è anche funzionale a tratteggiare e approfondire meglio l'origine dello Shield e il personaggio di Nick Fury. 
Nel complesso quindi si alternano fasi di azione a sequenze di narrazione dedicata ai personaggi, cercando di approfondirli e recuperarne ricordi e umanità, a volte anche in modo efficace mediante l'uso di fotografie. Infatti, la nostra protagonista si configura come una macchina da guerra, un super soldato addestrato ad affrontare minacce "cosmiche". Da parte sua ha l'accesso a tecnologia superiore e il possesso di poteri che, nella parte finale del film, si rivelano clamorosi e sconfinati, collegati all'energia e alla sua manipolazione. Probabilmente è uno degli esseri più potenti dell'universo e, considerando che ha vuoti di memoria e poca conoscenza di se stessa, è un bene che Carol Denvers non si sia rivelata una testa calda o che abbia sbroccato, iniziando a vagare per lo spazio e a devastare pianeti e quant'altro incontrato sul proprio cammino. D'altronde, non sembra avere dei punti deboli o dei limiti particolari: può volare, disintegrare cose, manipolare la materia, emettere raggi fotonici, resistere nello spazio... strano che in Avengers Endgame non sia riuscita a far valere tutto ciò contro Thanos e i suoi scagnozzi. 



sabato 28 settembre 2019

The Boys

Titolo: The Boys - stagione 1
Episodi: 8
Anno: 2019
Genere: supereroi

La trama in breve:
I supereroi che vivono nel mondo moderno, fra social network e grandi società, sono seguiti da una multinazionale che ne gestisce immagine, merchandising, apparizioni e collocazioni nei vari stati del nord-america. Ma i "super" non sono sempre quello che sembrano: hanno vizi, più o meno accettabili dall'opinione pubblica, e commettono errori. La Vought-American si occupa di nascondere al mondo i difetti dei loro assistiti e di gestire le loro eroiche azioni, arrivando anche ad organizzare finti crimini, affinché aumentino la loro popolarità. In base al gradimento del pubblico, ai Super vengono dati incarichi più o meno importanti, diventano star del cinema e testimonial commerciali di prodotti che sponsorizzano la Vought-American.
Il gruppo di Super più famoso sono i Sette, capitanati dal Patriota, il perfetto eroe americano. Con la dipartita di Jack da Giove, viene inserita nel gruppo la giovane eroina Starlight, molto amata dal pubblico perché incarna lo stereotipo della brava ragazza del sud. Ma subito i colleghi si rivelano cinici e tutt'altro che eroici come pensava.
Il giovane Hugie è insieme alla sua ragazza quando A-Train la travolge in piena corsa, disintegrandola. Il Super si scusa spaventato e scappa. Questo fatto e la richiesta di Hugie di avere giustizia, fanno sì che venga avvicinato da Billy Butcher che vuole riformare la squadra di ex-agenti incaricati di punire i Super per i loro crimini: i "Boys".   (fonte wikipedia)




Il mio commento:
In un periodo così florido per i supereroi, considerando il mercato cinematografico e tutto il successo riscosso dalla Marvel, senza scordare le varie serie che vengono proposte in tv, The Boys rappresenta un po' quell'eccezione, quella variante sul tema, che riesce a catturare e convincere anche lo spettatore a cui, magari, i supereroi in calzamaglia non vanno troppo a genio. 
L'atmosfera non è per niente quella scanzonata a cui recentemente ci ha abituato il MCU (Marvel Cinematic Universe), bensì siamo di fronte a vicende più terrene e credibili, più crude. Che le azioni e i comportamenti dei supereroi potessero avere ricadute anche tragiche sui comuni cittadini non è una novità, in fondo pure le vicende dei film d'animazione "Gli Incredibili" partivano dal medesimo spunto. Qui però si va oltre, creando contrasti e giocando con personaggi dai risvolti a tratti inquietanti.
Non ci sono, propriamente, buoni o cattivi, soprattutto se si considera che i super sono manovrati e hanno dei lato oscuri/fragili come tutte le persone comuni: sono capaci di azioni incredibili ma non sono eroi nel vero senso della parola, ecco, seppure questa è la forma con cui vengono proposti alle masse.
Al contempo nemmeno i "boys" che si organizzano per fargliela pagare per nefandezze e colpe di cui si macchiano i super senza subire conseguenze alcuna, sono propriamente dei santi. Anzi. La serie si muove tutta su una zona d'ombra tanto ampia quanto lo è, per il pubblico, la grandezza dei sette, i migliori "prodotti" della Vought-American.
Il punto forte della serie è costituito quindi da una storia che fa pian piano emergere il marciume e i lati bui di personaggi che invece dovrebbero rappresentare quanto di meglio la società può aspirare di essere, in un certo senso si ripete il medesimo gioco del gossip che scava nella vita dei vip per togliere loro quell'aura di perfezione e intoccabilità che magari sembrano avere.

lunedì 30 aprile 2018

AVENGERS: Infinity war

Titolo: AVENGERS: Infinity war
Regia: Joe Russo, Anthony Russo.
Anno: 2018
Genere: azione, supereroi
Cast: Robert Downey Jr., Chris Hemsworth, Mark Ruffalo, Chris Evans, Scarlett Johansson, Don Cheadle, Benedict Cumberbatch, Tom Holland, Chadwick Boseman, Zoe Saldana, Karen Gillan, Tom Hiddleston, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Anthony Mackie, Sebastian Stan, Idris Elba, Danai Gurira, Benedict Wong, Pom Klementieff, Dave Bautista, Gwyneth Paltrow, Benicio Del Toro, Josh Brolin, Chris Pratt, Tessa Thompson,

La trama in breve:
La resa dei conti più epocale di tutti i tempi. Gli Avengers e i loro alleati dovranno essere pronti a sacrificare tutto pur di sconfiggere il potente Thanos, tiranno intergalattico deciso a conquistare l'universo sfruttando il potere delle Gemme dell'Infinito (sei gemme generatesi all'origine dell'Universo e che rappresentano sei aspetti differenti del creato)

Il mio commento:
Non dovrebbe costituire una novità il fatto che mi piacciono i fumetti e che, negli anni, per periodi alterni, ho seguito le avventure cartacee degli X-Men, oltre che di altri personaggi Marvel.
Periodicamente la casa delle Idee organizzava i vari crossover, in cui una storia vedeva il coinvolgimento di più personaggi appartenenti a serie diverse così da rimescolare un po' le carte in tavola, creare nuovi intrecci e aumentare gli incassi. Ecco allora che per seguire una vicenda plenaria, tipo la saga di Onslaught o Avengers vs X-Men, si era costretti a recuperare volumetti di collane diverse, fare un po' di mente locale su personaggi vagamente (s)conosciuti e procedere nella lettura fino alla conclusione della mini saga. Che inevitabilmente vedeva il mondo in condizioni disastrose, personaggi devastati o dispersi e via dicendo...tanto poi tornavano tutti e in qualche modo la vita tornava a scorrere.





Ecco, la visione di AVENGERS: Infinity war riassume di fatto tutto ciò ma con il vantaggio di avere tutto in un solo film, senza doversi sorbire un pezzo della battaglia epica contro Thanos distribuita a pezzettini su pellicole differenti. Decisamente una gran comodità rispetto ad andare a vedere, per dire, Iron Man 4 e sorbirsi metà film dedicato a Tony Stark e metà alla battaglia globale contro Thanos.
Per cui, ecco, un punto a favore di questo colossal d'introspezione e sperimentazione cinematografica. E altrettanti mi sento di darli per il ritmo generale, per l'amalgama ben riuscito di tutti i personaggi e delle varie ambientazioni, così come per le gag distribuite qua e là (su tutti, vince la tecnica dell'invisibilità/mimetismo di Drax). Vero è che qualcuno ha avuto un ruolo più significativo di altri, qualcuno ha cercato di portarsi a casa il premio "personaggio inutile" (tipo Visione), altri invece a momenti si rivelavano in grado di contrastare senza problemi il caro buon Thanos... personaggio che per altro poteva mica decidere di risolvere i problemi dell'universo in altro modo...che poi, da quando in qua l'universo (soprattutto quello Marvel) è finito? E le dimensioni parallele dove le mettiamo?
Mi è spiaciuto per il povero Hulk, che avrei voluto veder in azione e che, sinceramente, mi sarei aspettato si incazzasse come suo solito invece di andare in crisi...in fondo, il suo elemento è la rabbia...

domenica 19 novembre 2017

Iron Fist (Prima Stagione)

Titolo: Iron Fist (prima stagione)
Episodi: 13
Anno: 2017
Genere: supereroi, azione

La trama in breve:
Tornato a New York City dopo essere scomparso per anni con l'intenzione di ristabilire un rapporto con il suo passato e la sua famiglia, Danny Rand, un miliardario trasformatosi in un monaco buddista ed esperto di arti marziali, combatte contro i criminali e corrotti della città attraverso la sua incredibile padronanza del kung-fu e la capacità di evocare la straordinaria potenza del Pugno d'Acciaio di Iron Fist. (fonte comingsoon)

Il mio commento:
Sinceramente, come personaggio dei fumetti, lo conosco davvero poco. Tuttavia, osservando la sua controparte fumettistica, incrociata, se non erro, nella mini saga Avengers vs X-Men, mi ero fatto un'idea (vaga) di Iron Fist pensando a lui come a un uomo dal carattere piuttosto definito e adulto. Un tipo risoluto, tosto, esperto conoscitore delle arti marziali, un combattente insuperabile, una persona saggia ed esperta, solida.


E, ricollegandomi a un commento apparso su I 400 calci relativo al quarto capitolo della saga di Undisputed, non ci avrei visto male un artista marziale del calibro di Scott Adkins a impersonarlo. O comunque avrei scelto un attore vicino al mondo marziale, qualcuno che mi trasmettesse il sacrificio e la dedizione di anni e anni trascorsi ad allenarsi assiduamente. 
Non avrei optato per (il fu) l'ambiguo ser Loras Tyrell di Game of Thrones, ossia l'attore Finn Jones.
Fatto sta che lui han scelto e lui ci dobbiamo far andar bene. 
Nel complesso, tutto sommato, non se la cava neanche male anche se quello che riesce a regalarci è un personaggio poco incisivo, combattuto per carità, ma ingenuo e, diciamocelo, non così invincibile come invece ossessivamente vorrebbe farci credere. 
La serie in sé poi risulta un po' noiosa, con altri e bassi: da una parte il dissidio e i raggiri in cui si muove Danny, dall'altra gli intrighi e le beghe della famiglia Meachum, famiglia co-fondatrice della multinazionale Rand. Amici - nemici, con personaggi torbidi, facili al vizio, al ricatto, alla violenza seppure con un minimo di anima.
Infine, e probabilmente è qui che la serie ha toppato oltre che nel ritmo un po' troppo rilassato che tende a risultare noioso, ci stanno i nemici, i cattivoni. 
Se in Daredevil si faceva notare un certo signor Kingpin, qui c'è una misteriosa setta nominata La Mano, un'entità che dovrebbe essere un mix tra una setta e una mafia ma, purtroppo, non così ben definita o caratterizzata che rappresenta l'obbiettivo finale della missione del Pugno di ferro. Che, al contempo, dovrebbe proteggere la città sacra di K'un-Lun, una città apparentemente situata in un'altra dimensione raggiungibile dalla Terra ogni tot anni in cui Danny ha vissuto per 10/15 anni e in cui ha ottenuto il titolo di Iron Fist. Ora, se colui che deve sgominare i nemici è anche costretto a pattugliare senza sosta una città irraggiungibile, è evidente che abbiamo un problema: chi glielo fa fare ai nemici di attendere che il passaggio si apra? Non è più comodo portare avanti loschi traffici e piani malvagi altrove, tipo a New York? In fondo, anche volendo, il poderoso Iron Fist che dovrebbero temere se ne sta altrove...

sabato 12 agosto 2017

Daredevil (prima stagione)

Titolo: Daredevil (prima stagione)
Episodi: 13
Anno: 2015
Genere: supereroi, azione, 

La trama in breve:
Hell's Kitchen. L'avvocato Matt Murdock, dopo aver perso la vista da bambino a causa di un incidente radioattivo, sviluppa dei sensi sovrumani e li utilizza per combattere il crimine per le strade della sua città nei panni del supereroe Daredevil. Nella prima stagione Matt affronta il potente signore del crimine Wilson Fisk, alias Kingpin, impegnato nella sua opera di riqualificazione del quartiere in combutta con vari esponenti della malavita della città. (fonte wikipedia)

Il mio commento:
Non male ma altalenante. L'impressione globale relativa a questa prima stagione della serie targata Netflix e dedicata a Daredevil è abbastanza positiva tuttavia mi sento soddisfatto solo a metà.
Indubbiamente, il risultato complessivo è molto superiore al risultato del film del 2003 con Ben Affleck nei panni di Batman Daredevil, decisamente più piatto e semplice.
La storia proposta in questa serie risulta invece più costruita e matura, più articolata e interessata a caratterizzare i personaggi. Certo, è anche vero che ci son tante cose incredibili e non semplici da accettare, considerando appunto che il personaggio è "cieco" ma paiono esserlo anche gli abitanti della città. Possibile che nessuno noti un tizio cieco vestito in giacca e cravatta che sparisce nei vicoli, volteggia tra i palazzi, si cambia pure...anche se il più delle volte parte da casa già abbindato per i pestaggi notturni. Ecco, a proposito, la divisa nera che sfoggia per quasi tutta la prima stagione l'ho apprezzata assai, molto di più rispetto alla tutina pacchiana che, come da contratto supereroistico, è tenuto a indossare.



domenica 13 novembre 2016

Dr Strange

Titolo: Dr Strange
Regia: Scott Derrickson
Anno: 2016
Genere: azione, supereroi
Cast: Con Benedict Cumberbatch, Chiwetel Ejiofor, Mads Mikkelsen, Rachel McAdams, Tilda Swinton, Michael Stuhlbarg, Scott Adkins, Amy Landecker, Tony Paul West, Pezhmaan Alinia

La trama in breve:
Stephen Strange è un neurochirurgo dal talento straordinario e dall'ego smisurato. Incapace di accontentarsi di salvare delle singole vite, ambisce a qualcosa che vada oltre e che rivoluzioni la medicina conosciuta. Dopo un grave incidente d'auto perde l'uso delle terminazioni nervose delle mani e quindi la possibilità di intraprendere il proprio lavoro. Strange non accetta la sua nuova condizione e si spinge fino in Nepal in cerca di una cura misteriosa. A Katmandu scoprirà dei segreti che vanno ben oltre quelli spiegabili con la sola scienza. (fonte mymovies

Il mio commento:
Oramai vengono fuori dalle fottute pareti. 
I supereroi, intendo. 
D'altronde, negli anni la Marvel ne ha sfornati innumerevoli varianti e visto che la trasposizione cinematografica rende, pecuniariamente parlando, perché fermarsi e togliere a Stan Lee la possibilità di regalarci un suo cameo?
Da lettore dei fumetti degli X-Men, conoscevo Dr Strange più per nome e saltuarie comparsate che per effettiva lettura delle sue storie. Questa sua versione filmica mi ha però incuriosito, sia per la presenza di Cumberbatch sia per gli effetti visivi - stile Inception - sfoderati nei trailer.
Per cui, domenica scorsa, complice la giornata di pioggia - che, per inciso, non capita quasi mai quando sono di reperibilità... - ho colto l'occasione per vederlo al cinema. 
In 2D: sia perché boicotto il 3D e i famigerati occhialini sia perché col senno di poi e col senno della recensione sbirciata su i400calci ho intuito che poteva diventare ostico vedere questo film con gli occhialini.
Per come è strutturato, non mi è spiaciuto affatto: la prima parte ci permette di conoscere il personaggio e il suo ego, trascinando lo spettatore in un mondo solido, scientifico, razionale, in cui domina la materia, le certezze sono "cose" che si toccano e la caducità della carne è ben nota - sia dei pazienti sia dello stesso protagonista vittima di incidente. Un incedere narrativo che appare relativamente adulto, non adatto a un pubblico di bimbi quello per il quale spesso si considerano destinati questi film-blockbuster sui supereroi (in fondo, chi non cela un bambino dentro di sè? :-P).
Quindi si entra nel vivo della storia, con l'approdo a Kamar-Taj, nel Nepal, presso la comunità di mistici capeggiata dall'Antico... anche se nessuno si è accorto che è un' "Antica" né obbietta al fatto che, con la globalizzazione, le medesime possibilità magari potevano esser trovate anche a New York o a Londra o in Giamaica. 
In realtà, quella sulla sessualità dell'Antico, è probabilmente una "svista" voluta, così da proporre un personaggio ambiguo, fuori dagli schemi, qualcosa da considerare più per il suo ruolo/potere/titolo che per la sua forma terrena. 
La progressione e lo sviluppo dell'intreccio, da qui in poi, procedono a mio avviso in modo equilibrato portandoci prima a comprendere dinamiche legate alla magia e al multiverso così come voluto dagli ideatori del personaggio e del fumetto quindi a inquadrare meglio il tradimento da parte di Kaecilius e del suo piano per dare in pasto la Terra all'entità Dormammu, residente nella realtà oscura. L'ennesimo divoratore di mondi che non disdegnerebbe di banchettare con il nostro pianeta...

lunedì 31 ottobre 2016

Captain America: Civil War

Titolo: Captain America: Civil War
Regia: Anthony Russo, Joe Russo
Anno: 2016
Genere: azione, supereroi
Cast: Chris Evans, Robert Downey Jr., Scarlett Johansson, Sebastian Stan, Jeremy Renner, Don Cheadle, Anthony Mackie, Paul Bettany, Elizabeth Olsen, Daniel Brühl, Chadwick Boseman, Emily VanCamp, Frank Grillo, Martin Freeman, Mark Ruffalo, Paul Rudd, Tom Holland

La trama in breve:
Le conseguenze del grande scontro avvenuto in Avengers: Age of Ultron portano ad una resa dei conti tra i Vendicatori e gli stati nazionali. L'America in primis chiede agli eroi di registrarsi, cioè di smettere di essere indipendenti e agire sotto il comando degli stati sovrani. La squadra si spacca così a metà, con una parte di eroi (facente capo ad Iron Man) favorevole all'idea per poter continuare la propria missione e un'altra (facente capo a Capitan America) convinta che tutto questo vada contro la loro stessa idea di missione. Divisi e con obiettivi diversi, i Vendicatori devono affrontare la minaccia di un terrorista che compie terribili attentati proprio ai loro danni, colpendo tra gli altri anche il re di Wakanda, stato africano in prima linea nel conflitto ai superumani poiché produttore di un metallo unico e utile alla causa. In tutto questo il soldato d'inverno, Bucky Barnes, è tornato e pare essere proprio lui il responsabile degli attacchi, di nuovo privo di memoria, di nuovo preda di una volontà altrui e di nuovo bisognoso dell'aiuto di Capitan America (fonte mymovies)

Il mio commento:
Di recente ho recuperato anche quest'altro film d'essai appartenente al filone supereroistico della casa delle Idee. Nel complesso mi è piaciuto, lunghetto, ma con una sua struttura e identità, presenta numerose scene d'azione ed effetti speciali come se piovesse visto la massiccia presenza di supereroi affiliati al club dei Vendicatori. 
Sinceramente mi domando perché non l'abbiano chiamato Avengers 3...
Comunque sia, me lo sono goduto con calma e in santa pace, non come il precedente "Captain America The winter soldier" visto metà in inglese con sottotitoli e metà in italiano, su due voli diversi ma consecutivi. E forse c'è stato pure qualche colpo di sonno prima di Doha...
Non che sia un fan di Captain America, ma un simpatizzante dei supereroi sì, pur consapevole che non sempre le trasposizione cinematografiche propongano opere sensate o di tutto rispetto (vedasi gli obbrobri realizzati per gli X-men da Singer), film che in ogni caso restano nell'ambito del blockbuster e che magari risultano superficiali su molti ambiti ma comunque spettacolari e godibili. Ideali per rilassarsi e per un po' di intrattenimento.
Motivo per cui, più che focalizzarmi sul fornire una recensione o un commento strutturato al film, tanto, tra youtubbers e altri siti, se ne trovano di complete ed esaustive, vorrei puntare l'attenzione su alcuni elementi che mi hanno fatto sorridere o pensare o innervosire.