Visualizzazione post con etichetta cosplay. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta cosplay. Mostra tutti i post

martedì 7 marzo 2017

Be Comics! - Padova 17 al 19 marzo 2017

Riporto la notizia anche qui, non tanto perché coinvolto nella sua organizzazione ma perché credo che possa essere una buona occasione di promozione per il mondo del fumetto, dei manga e dei comics oltre che una possibilità in più per scambi culturali tra mondo occidentale e orientale ^__^

     
Sette percorsi tra fumetto e animazione: le mostre di Be Comics! 

Il festival internazionale di fumetto, games, cosplay e cultura pop si terrà a Padova dal 17 al 19 marzo

Fumetto, games, cosplay e cultura pop saranno i protagonisti di Be Comics!, il festival internazionale che da venerdì 17 a domenica 19 marzo animerà le vie, le piazze e i palazzi storici di Padova, cuore culturale del Nordest. La manifestazione, organizzata dal Comune di Padova - Settore Cultura, Turismo, Musei e Biblioteche in collaborazione con Arcadia Arte, offrirà un’ampia gamma di appuntamenti pensati per il pubblico di ogni età.

Da marzo a giugno, sette mostre porteranno il pubblico di Be Comics! in un viaggio straordinario tra tavole e materiali originali, approfondimenti culturali e scoperta degli elementi artistici che hanno caratterizzato l’immaginario contemporaneo italiano e internazionale, dal Dylan Dog Color Fest a LRNZ 4 Be Comics!, un dietro le quinte sulla realizzazione del manifesto ufficiale della manifestazione. E ancora una doppia retrospettiva sul rapporto tra Italia e Giappone, con Manga in Italy e il Viaggio a Tokyo di Vincenzo Filosa. E ancora spazio all’animazione e alle serie amate da intere generazioni, con Hanna & Barbera, i Cavalieri dello Zodiaco e il lavoro dell’animatore e character designer Cleuzo.

La valorizzazione culturale della Nona Arte è al centro delle scelte che hanno portato alla definizione del programma delle mostre, pensate sia per gli appassionati di fumetto e animazione, sia per visitatori interessati a esplorarne l’evoluzione grafica e stilistica, oltre all’influsso sociale e all’aspetto strettamente estetico. 

Per garantire che tutti i visitatori possano godere di quest’esperienza, tutte le esposizioni saranno a ingresso libero, ad eccezione di Sandro Cleuzo L’arte di creare personaggi, che sarà visitabile acquistando il biglietto dell’Orto Botanico.



domenica 12 giugno 2016

Foto, emozioni e misteri da indagare

Roberto Giancaterina – Intervista

Nato a Roma, classe 1977, il suo nome è Roberto e la sua “ossessione” – come racconta egli stesso – “è sempre stata quella di poter fermare il tempo e poter mostrare agli altri cose che a volte le parole non riescono a esprimere”. Assecondare questa attitudine l’ha portato a scoprire il mondo della fotografia, prima da autodidatta, poi frequentando corsi tecnici e di postproduzione, e infine completando la sua formazione professionale attraverso esperienze collaborative con fotografi importanti. Oggi, al suo lavoro di freelance per varie riviste e alle attività fotografiche più ‘tradizionali’, affianca ricreative incursioni nell’universo della Fantasia, cimentandosi con servizi di cosplay, ritratti di personaggi fantasy, foto in costume d’epoca e in armatura… C’è poi qualcosa di molto particolare che lo avvicina ancor più ai nostri temi, quelli del fantastico e della fantascienza: Roberto è infatti membro attivo degli Hunter Brothers, uno dei gruppi di ricerca e investigazione sul paranormale più conosciuti d’Italia. È con molta curiosità, dunque, che ci accingiamo a intervistarlo…


LC | Cominciamo con una domanda di rito, ossia una tua presentazione: se dovessi descriverti con un tweet di 140 caratteri, quali parole useresti?

RG | Sono Roberto Giancaterina, fotografo, originario di Roma, adoro la fotografia in tutte le sue forme perché aiuta a mantenere vivi i ricordi.


LC | Quando e in che modo hai maturato la passione per la fotografia? Quale è stato il percorso formativo che ti ha portato a divenire un professionista del settore e quali sono i tuoi riferimenti in questo campo?

RG | Ho maturato questo interesse quasi per gioco: durante le escursioni con gli amici io ero ‘quello con la macchina fotografica’, anche se, in effetti, si trattava di una semplice compatta economica. Poi ho continuato su questo percorso con il gruppo di ricerca sui fenomeni paranormali, gli Hunter Brothers: quando ognuno ha scelto un settore specifico su cui concentrarsi, io ho optato per la fotografia. Così ho iniziato a studiare per migliorare le mie tecniche e la mia attrezzatura – spesso infatti ci ritrovavamo a girovagare di notte, con la necessità di scattare foto in situazioni estreme e con scarsa luminosità. Successivamente mi sono documentato sull’analisi fotografica del materiale ‘particolare’, sia quello da noi reperito durante le nostre indagini sia quello inviatoci dalla gente che richiede nostre consulenze e verifiche.
Ho poi avuto l’occasione di collaborare con alcuni fotografi professionisti e imparare da loro, molto e velocemente, anche se le ispirazioni maggiori giungono sempre dalle opere dei grandi fotografi del passato e dalla loro capacità di immortalare nei reportage il ‘momento giusto’.


LC | Di cosa ti occupi attualmente come fotografo?

RG | Oggi lavoro come freelance in collaborazione con alcune riviste di settore, in particolare automobilistico, inoltre mi occupo di fotografia di matrimoni, di book fotografici, reportage e scatti di moda.
E non scordiamoci la mia pagina personale e il mio sito, che utilizzo e tengo aggiornati per promuovere a 360 gradi le mie attività.


LC | Hai all’attivo qualche collaborazione con nomi noti?

RG | Ho avuto il piacere e l’onore di conoscere vari personaggi pubblici e del mondo dello spettacolo, per lo più scrittori, giornalisti, sportivi, con alcuni dei quali...



...

LC | Cambiando argomento, tra i soggetti da te immortalati vi sono anche cosplayer. In quale occasione hai iniziato questo tipo di servizi fotografici? Partecipi spesso a fiere del settore?

RG | Quello dei cosplayer lo conoscevo come fenomeno, ma non avevo mai avuto un contatto diretto con qualcuno di loro finché non mi sono recato a un evento presso la fiera di Roma. Questo succedeva circa tre anni fa e, per me, è stato come trovarmi in un mondo parallelo nel quale ‘quello strano’ ero io. L’aspetto che più mi ha colpito è stato notare come i cosplayer fossero disponibili, quasi alla ricerca di chi li immortalasse, e per alcuni c’era anche la fila da fare! Una sorta di paradiso per qualsiasi fotografo. Con alcuni di loro ho mantenuto i contatti, così ho potuto rivederli anche nelle successive edizioni approfondendo la loro conoscenza e scoprendo che, anche al di fuori della fiera, sono fortemente attivi. Ma ti dirò di più: ho intuito che i personaggi da loro interpretati rappresentano proprio una parte di loro, forse quella più vera, quella che possono mostrare solo in certe occasioni.
Tutt’oggi, dicevo, sono in contatto con molti di loro e ne approfitto per salutare Valerio Bertocco, alias Capitan America, e Matteo Ruzza, alias Jack Sparrow.