Anno: 2018
Regia: Steven Spielberg
Genere: fantascienza, azione
Cast: Tye Sheridan, Olivia Cooke, Ben Mendelsohn, T.J. Miller, Simon Pegg, Mark Rylance
La trama in breve:
Nel 2045 la terra è diventata un luogo inquinato, funestato da guerre, povertà e crisi energetica. Gli abitanti versano in condizioni precarie, stipati in grossi container spogli, senz'altra evasione che il nostalgico mondo virtuale di OASIS. L'universo ispirato ai ruggenti anni ottanta, creato dal milionario James Donovan Halliday (Mark Rylance), conta milioni di login al giorno per la facilità d'accesso (sono sufficienti un visore e un paio di guanti aptici) e gli scenari iperrealistici in cui sfuggire al mondo tetro e pericoloso. La notizia della morte di Halliday arriva insieme con l'ultima, stimolante sfida lanciata dall'eccentrico creatore: una caccia al tesoro da miliardi di dollari.
L'adolescente Wade (Tye Sheridan), da sempre affascinato dalla figura del programmatore, ha collezionato informazioni sulla sua vita e il suo lavoro. Attraverso l'avatar Parzival proverà ad aggiudicarsi il premio in palio, contro i potenti nemici di una malvagia multinazionale (la IOI) e un nutrito gruppo di concorrenti senza scrupoli. (fonte comingsoon)
Il mio commento:
Questo film mi sarebbe piaciuto vederlo al cinema, su maxi schermo e con il il dolby surround a diffondere le giuste vibrazioni in sala...sono convinto che sarebbe stata un'esperienza senz'altro più forte e significativa. Fermo restando che siamo comunque di fronte a un ottimo film, un concentrato di citazioni e riferimenti pop e video-ludici senza pari. Una produzione che si percepisce anche nostalgica e liberatoria, focalizzata sullo stupire lo spettatore con effetti speciali all'avanguardia, tanta azione e tanti richiami nerd. Difficile, immagino, contare tutti i riferimenti e le citazioni che compaiono o dalle somiglianza di situazioni e personaggi con altre "storie". Si intravedono qua e là molti richiami e citazioni a produzioni targate Spielberg (vedasi la DeLorean DMC di Ritorno al Futuro o al robot de Il gigante di Ferro), a videogame (Goro di Mortal Kombat, Sonic, Carmageddon, Halo, World of warcraft, shot'em up vari della Id Software, Final Fantasy...), a fumetti/manga/anime (Batman, Superman, Gundam, X-men), a film (Robocop, Alien, Nightmare, Jurassic Park, King Kong, Shining...tra l'altro stupefacente come abbiano ricreato i vari ambienti del film di Kubrik), insomma, chi più ne ha più ne metta. Per fortuna, son riusciti a gestire abbastanza bene tutta la faccenda dei diritti e dei copyright, modificando quelli di cui non si poteva disporre (vedi Star wars o Blade Runner...)
Pure la caccia al tesoro, usata come pretesto per smuovere la trama, fa venire in mente l'incipit di One Piece, con le ultime parole di Gol D. Roger a innescare una nuova era della pirateria. Qui siamo su Oasis ma poco cambia: orde e orde di giocatori si lanciano nella ricerca delle chiavi che possono dare una decisa svolta al proprio futuro.
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Oasis stesso, il mega MMORPG definitivo a cui tutti si connettono rimanda a dinamiche stile Matrix, solo che in questo caso la fuga dalla realtà è voluta e cercata. In fondo, i pochi scorci del mondo reale che vengono offerti allo spettatore, mostrano una situazione deprimente e irrecuperabile assai. E forse nessuno nemmeno ci prova a cambiare il presente, tutti persi a giocare o a cercare un miglior futuro altrove. Non sono molto esplorate dinamiche legate a procreazione, sanità, religione, agricoltura e allevamenti, ma mi auguro che, per bilanciare e mantenere le infinite schiere di videogiocatori incalliti che rimangono connessi per lunghissime sessioni, ci siano anche numerosi lavoratori che si preoccupano di gestire aspetti concreti dell'esistenza. In ogni caso, decisamente, non erano questi gli aspetti cardine che agli autori importava spiegare o mostrare agli spettatori.