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sabato 5 luglio 2025

Megàlo – Olio e Sangue

Titolo
: Megàlo – Olio e Sangue
Autore: Enzo De Simone
Editore: Lumien editore
Genere: Fantasy storico, romance, dieselpunk, military
Pagine: 381


La trama in breve:
I secolo a.C. Nella guerrafondaia repubblica di Roma, l’olio di pietra e le conoscenze tecnologiche donate dal dio Vulcano sono potere militare. Le lance della terra trivellano la crosta del mondo conosciuto e le raffinerie producono keros insozzando il cielo e inquinando il mare nostrum. Il fumo nero dell’olio di pietra combusto è fitto e dolciastro, il rombo crescente delle pile a ipocausto un grido di libertà. Il grido di Mater Pandora, l’agile megàlo, automa antropomorfo di legno e metallo, della gladiatrice Crissa. L’amazzone di Capua è alla sua ventiduesima vittoria, ma gliene mancano ancora troppe per riscuotere la propria libertà, ancora troppe per credere di riuscire a non cadere prima. I Saturnali, i festeggiamenti in cui l’ordine sociale è rovesciato, sono però vicini, e così il piano di fuga degli schiavi del ludo di Capua architettato dal maestro Enomao, Ciclope di Roma. Crissa è però costretta, insieme al resto dei gladiatori, a partire per la battaglia di Metapontum. Qui si trova a combattere con il tribuno Glabro, prossimo a diventare comandante della legione Macedonica, e il suo megàlo Vis Veritatis, con il quale già si era scontrata nell’arena. Il loro immortale legame di appartenenza si salda tra vite reclamate, arti meccanici mozzati e conflitti di visioni. L’odio di Crissa per Roma è viscerale, il rispetto di Glabro per gli ideali della Repubblica assoluto. E, presto o tardi, saranno questi punti di vista a doversi scontrare, e allora sì sarà olio e sangue! (fonte Lumien)


Il mio commento:
Dopo le precedenti letture volevo tornare a qualcosa di genere fantasy, ero indeciso sulla scelta per cui googlando e cercando qualcosa di diverso dal solito mi son imbattuto nel sito della casa editrice Lumien. A cui ho voluto dar fiducia e provando con questo Megàlo – Olio e Sangue. Testo per altro appartenente al genere "dieselpunk" che non conoscevo, ma comunque parente del probabilmente più noto steampunk.
E...oh sì, è andata molto ma molto bene con un titolo che mi ha catturato sin da subito e che reputo davvero ben realizzato. Un romanzo che strizza l'occhio nel titolo alla serie "Spartaco: Sangue e Sabbia" ambientata anch'essa nell'antica Roma e con i gladiatori ma al di là di questo il libro di De Simone procede per altre direzioni e con altri elementi, titillando l'interesse di quelle generazioni che son cresciute con i cartoni dei robottoni e che già qualche anno fa erano stati solleticati da produzioni hollywoodiane come Pacific Rim.
Piazzare dei mecha nel contesto dell'impero romano è una bellissima trovata che mi ha esaltato assai, anche per il fatto di prevedere classi differenti e di mescolare conoscenze tecnologiche con il misticismo derivante dal culto di Vulcano/Efesto. I "ciclopi", che sacrificano un occhio in nome del fabbro degli dei, ricevono in dono conoscenze che anticipano di secoli quelli che saranno le evoluzioni tecnologiche delle rivoluzioni industriali ma applicandole solo al contesto bellico e, quindi, ludico. Per cui niente treni o automobili, ma solo robottoni di legno e metallo alimentati a keros(ene) e guidati da impavidi aurighi. Tra cui i nostri protagonisti, Crissa e Glaudo, gladiatrice gallica lei, comandante della legione macedonica lui. Legati da un comune destino e le cui vicende prevedranno rapporti di amore e odio nonchè colpi di scena inattesi. In fondo, Crissa è una schiava che odia Roma e che, assieme ad un manipolo di gladiatori manipolati dal ciclope Enomao pianifica una ribellione-fuga. Ma tutto, credetemi, è ben più complesso di come sembra, dannatamente ben scritto e avvincente, con personaggi molto caratterizzati e tridimensionali che alternano il loro punto di vista nel portare avanti la narrazione. Non mancheranno scene cruente, situazioni difficili, scelte discutibili, sentimenti contrapposti e rivalse...tutto a beneficio del lettore che si troverà a vivere una storia intensa e ben delineata.

domenica 11 maggio 2025

S è il numero perfetto

Titolo:
S è il numero perfetto
Autore: Giuseppe Biondo
Editore: Elison Publishing
Genere: narrativa
Pagine: 108


La trama in breve:
Un funerale inaspettato e un incontro dal notaio fuori dal comune diventano il palcoscenico per cinque anime destinate a un'esperienza fuori dal comune: Anna, Alberto, Aldo, Miriam e Sandra. Questo quintetto eterogeneo, già carico di emozioni vissute, si ritroverà intrappolato insieme per ben 48 ore, dando vita a un intreccio di emozioni esplosive.
Tra le pieghe di questo periodo intensivo, gli stati d'animo dei protagonisti si intrecceranno in un balletto di situazioni assurde e grottesche. E in mezzo a tutto ciò, emergerà Sandra, una presenza magnetica capace di rendere il clima incandescente. Nessun eroe si farà avanti, nessuna morale illuminerà il loro cammino. Quello che rimarrà impresso sarà solo l'intricato tessuto dell'illogicità che caratterizza i rapporti umani. Una corsa folle attraverso le contraddizioni dell'esistenza, dove ogni protagonista sarà costretto a confrontarsi con il lato oscuro e irrazionale della vita. (fonte Hoepli)


Il mio commento:
Un romanzo breve che si lascia leggere volentieri, scorrevole e senza tempi morti. Le vicende che si svolgono si concentrano nell'arco di poche giornate, con un ritrovo da cugini che non si vedevano da tempo e che, complice l'occasione del funerale del nonno, si trovano a convivere sotto allo stesso letto innescando dialoghi e confronti inattesi che offrono il pretesto per un intreccio di vite e lo scambio di opinioni su dinamiche personali.
Dal punto di vista dello stile, tutto fila liscio senza intoppi, con una narrazione leggera e scorrevole, mai ripetitiva o noiosa, accattivante, seppure vi sia qua e là qualche piccola mancanza in termini di punteggiatura mancante (ma potrebbero essere anche mie sviste).
In merito all'intreccio vero e proprio e alle dinamiche narrate, seppure credibili e verosimili, son rimasto convinto a metà. 
Trattandosi di cugini, per cui nipoti del nonno venuto a mancare, mi sarei aspettato anche la presenza di altri parenti, quanto meno dei genitori, i figli del nonno insomma.. che in teoria ancora ci sono anche se totalmente assenti dalla scena e dai pensieri dei nostri che sono come sospesi in una bolla spazio-temporale per circa 48 ore. Non mancano ovviamente tensioni, gelosie, antipatie che movimentano la situazione e mettono un po' di pepe sulla scena, tuttavia a mio avviso c'è la sensazione che manchi qualcosa ecco. Magari qualche flashback in più, ad esempio per fornire maggiori dettagli sul rapporto tra i personaggi nel passato o con il nonno. Anche per aumentare le aspettative del lettore e degli stessi attori in scena in merito al lascito del loro amato defunto. 

giovedì 1 maggio 2025

Peripezie di un piccione rock

Titolo
: Peripezie di un piccione rock
Autore: Federico Bagni
Editore: Book Tribù
Genere: narrativa
Pagine: 226


La trama in breve:
Davide Lisca ha ventidue anni e una vita in bilico, da anni trascorsa per strada. Ora anche sua madre non c'è più, e tutto diventa più difficile. Un Nord Italia che sembra aver perso contatto con la propria storia; una terra ancora operosa e frenetica, ma permeata di illegalità. Cantieri destinati allo smaltimento di rifiuti tossici, estorsioni e ricatti.
Mino lo abborda fuori dalla biblioteca, gli propone un lavoretto facile: cento euro in cambio di una firma falsa. Quella firma segna l'ingresso di Davide in un mondo parallelo, che pulsa dietro una facciata irreprensibile. Una realtà dove ogni cosa scorre al contrario. (fonte BookTribù)


Il mio commento:
Dopo la lettura di Lovecraft ed Herbert avevo necessità di qualcosa di più leggero e "rilassante", così mi è venuto in mente questo libro di Federico Bagni che aveva segnalato tempo fa nella chat della famiglia Lazzari (siamo imparentati, ok ok ok) e ne ho approfittato per recuperarlo. Un testo decisamente meno impegnativo delle mie ultime letture ma non meno soddisfacente. Un romanzo, che presumo sia stato scritto qualche anno fa (sospetto attorno al 2011...che poi è l'anno che compare in chiusura di ebook), onesto e verosimile, che si lascia leggere volentieri oltre che coinvolgere e capace anche di emozionare e riflettere. Mi ha anche fatto tornare in mente letture di anni che furono, vedasi Culicchia.
Pure la scelta del titolo, un po' enigmatica e particolare, assieme alla riproduzione del "generale Martina" in copertina, strizza l'occhio al lettore, stimolandone la curiosità senza rivelare nulla. Ovviamente senza sinossi potrebbe essere complicato inquadrare il testo - certo, si intuisce che non si tratta di un manuale di ornitologia -, ma spero che l'intento sia riuscito...
Comunque, dicevo, la narrazione segue le vicende del protagonista, Davide, alternando momenti descrittivi e dinamici con parti più intimiste e riflessive, funzionali sia a far immedesimare il lettore che ad approfondire e a curare la caratterizzazione stessa del personaggio, un ragazzo provato dalla vita (anche se i dettagli precisi rimangono solo accennati), che non ha superato la perdita della madre e che ha scelto di lasciarsi andare, vivendo per strada, fuggendo e lasciandosi sopraffare dal senso di colpa e dalle proprie insicurezze. Non mancano ovviamente persone che parteggiano per lui o che gli sono amiche, ma la vita riesce a giocargli qualche brutto scherzo creando i presupposti per la sua collaborazione con il misterioso Mino. Personaggio losco che, tramite i vari episodi che si avvicendano nel corso del romanzo, lo metterà faccia a faccia con dinamiche malavitose e di marcia umanità, traviandolo e mettendolo alla prova. Alcune di queste consentiranno al nostro di dare prova di tenacia e sangue freddo, o di aprire gli occhi su aspetti criminosi e ipocriti della società, altri avranno un effetto dirompente portandolo a reagire e a smettere di essere una "vittima" degli eventi e degli altri, a rivendicare un ruolo e un modo di vivere umano. Dinamiche utili anche al lettore, per riflettere su quali siano i mali e i vizi reali (e ovviamente nascosti) della società italiana, presenti anche al Nord (mon Dieu!), più che i poveracci che cercano di campare quando la vita stessa li ha messi all'angolo. E a testimoniare che tutto sommato c'è anche di peggio o poteva esser peggio per lo stesso Davide che, diciamocelo, è comunque un buono, con una sua sensibilità e fragilità, semplicemente si è trovato in balia degli eventi e inserito in una spirale che rischiava di condurlo davvero verso la perdizione definitiva. 

domenica 27 agosto 2023

1Q84 - Libro 3 - Ottobre Dicembre

Titolo:
1Q84 - Libro 3 - Ottobre-Dicembre
Autore: Haruki Murakami
Editore: Einaudi
Genere: narrativa, fantasy
Pagine: 395

La trama in breve:
"Tengo, dove sei?" Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due. Aomame e Tengo vivono da sei mesi in una realtà che non è la loro, un mondo "al di là dello specchio" su cui brillano due lune. Divisi e braccati, costantemente in pericolo di vita, sembra che tutto congiuri per impedire che si incontrino. Sulle loro tracce, oltre la setta Sakigake e forze ancora più sfuggenti e misteriose, adesso c'è anche l'investigatore privato Ushikawa, un ostinato segugio il cui bizzarro aspetto fisico (guardarlo "era come trovarsi di fronte a uno specchio deformante, e tuttavia nitido in modo spiacevole") si accompagna ad un intuito strepitoso. Ushikawa, però, è anche il terzo, inedito punto di vista che, alternandosi a Tengo e Aomame, accompagna il lettore nella vertiginosa conclusione di 1Q84. Qui Murakami tira le fila di tutte le trame, i personaggi, gli enigmi con cui ha costruito la sua narrazione: le domande, le coincidenze, i misteri daranno corpo a una nuova verità, come una costellazione che all'improvviso rivela il suo disegno. Murakami ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi. (fonte IBS)


Il mio commento (attenzione agli spoiler):
Inevitabile lettura dopo la conclusione dei precedenti due libri di 1Q84, di cui avevo parlato proprio nell'ultimo post
Dal punto di vista dello stile, del lessico, del modo di raccontare, dicendo e non dicendo, coinvolgendo il lettore e a volte ripiegando su descrizioni meccaniche e particolareggiate, direi che il romanzo rimane su ottimi livelli, perfettamente in linea con i precedenti libri di questa trilogia. Murakami si riconferma un abile e interessante autore, capace di emozionare e avvincere. Tuttavia, avrei preferito ci fossero meno ripetizioni (nel senso di spiegazioni che riepilogano quanto avvenuto) sotto forma di riflessioni o ricostruzioni di eventi fatte dai personaggi.
Molto buona, come nei precedenti, anche la caratterizzazione e l'approfondimento dei personaggi che si imprimono e che il lettore finisce per percepire come presenze quasi "intime".
Tuttavia, saranno state le aspettative che nutrivo, questo libro mi ha anche irritato e frustrato sia perché non ho trovato risposta alle numerose domande e ai punti in sospeso dei libri precedenti sia perché ha un finale che a mio avviso è sottotono, poco soddisfacente. Essendo un testo del 2012, capisco se poi ne fosse uscito un ulteriore capitolo ma invece così...mi pare ecco una chiusura dettata più dalla stanchezza che altro. Forse non sono abbastanza giapponese per apprezzare.
Rispetto ai precedenti, in questo libro si aggiunge anche un ulteriore punto di vista: non più la sola alternanza dei punti di vista di Aomame e Tengo ci guida nello sviluppo della storia, ma anche le indagini di Ushikawa ci porteranno all'incontro dei due protagonisti.
In tutto ciò, ovviamente, si mescolano interazioni anche con altri personaggi, digressioni su quanto accaduto ad alcuni di essi (ad esempio l'editor Komatsu, che ad un certo punto era sparito a causa di un sequestro di persona operato dai membri del Sekigake), esplorazione di altri (vedasi le infermiere che si occupano del padre di Tengo) e pochi accadimenti misteriosi, uno in particolare con protagonisti i Little People che, dopo centinaia di pagine di assenza, fanno quanto meno una comparsata. 
E' anche un libro che parla di solitudini in quanto molta parte degli eventi vengono vissuti mentre i personaggi sono da soli, o segregati in casa come Aomame oppure perchè impegnati in pedinamenti o in veglie.
In tutto ciò però, come accennavo, sono molti i punti che non vengono chiariti e che, leggendo le recensioni anche di altri lettori appassionati ai testi di Murakami, hanno generato molta frustrazione. Ma anche ipotesi e congetture che, probabilmente, è l'aspetto più intrigante di quest'opera nel suo complesso sebbene, ecco, un po' di chiarimenti e spiegazioni sarebbero pur gradite visto che di anni ne son passati ormai una decina dalla sua uscita.

sabato 15 luglio 2023

1Q84 - Libro 1 e 2 - Aprile e Settembre

Titolo
: 1Q84 - Libro 1 e 2 - Aprile e Settembre
Autore: Haruki Murakami
Editore: Einaudi
Genere: narrativa, fantasy
Pagine: 722

La trama in breve:
1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: "Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi. (fonte IBS

Il mio commento:
Essendomi trovato senza una lettura, prima di cimentarmi con un altro libro della saga di Dume, che ho lì in lista, avendo addocchiato questo misterioso 1Q84, ho deciso di provare a leggerlo.   
Di Murakami, tempo addietro, avevo letto già un romanzo, Sotto il segno della pecora, per cui un po' sapevo che mi sarei trovato di fronte a un libro non leggerissimo e non sintetico ma dall'indubbio fascino e profondità narrativa. Quel che mi era sfuggito è che in realtà si tratta di una trilogia e che, quindi, devo ulteriormente proseguire con il terzo capitolo della storia per avere un quadro completo della vicenda o, quanto meno, sapere come va a finire.
La storia narrata nei primi due capitoli procede un po' a rilento, con molte digressioni e varie ripetizioni di aspetti già narrati. Forse un invito al lettore, in modo che se lo gusti pian piano, nel tempo, senza fretta. E in effetti non c'è fretta o ansia nel romanzo, anzi, tutto sommato non succedono poi così tante vicende - erano altri tempi gli anni '80 ^_^ - ma sono inserite nel consueto modo di raccontare dell'autore giapponese che quasi non ce ne si accorge. La narrazione per lo più procede sue due binari che si intervallano e intrecciano tra loro. 
Da un lato la storia di Aomame, personal trainer e assassina che, diciamo, per conto della ricca Ogata Shizue, compie degli omicidi mirati ai danni di uomini che hanno commesso violenza su donne e bambine.
Dall'altro lato Tengo, un ragazzone bonario che si divide tra l'insegnamento della matematica e la passione per la scrittura, suo malgrado coinvolto in una sorte di frode letteraria con al centro il romanzo "La crisalide d'aria" della misteriosa e giovanissima Fukaeri (Fukada Eriko).
La storia dei due in realtà è legata sia perchè son stati compagni di classe in giovane età sia perché si troveranno a che fare con una setta, la Sakigake, da cui Fukaeri  è fuggita, sia perchè entrambi si ritroveranno a vivere nel 1Q84, una sorta di dimensione parallela, una biforcazione del 1984. Inoltre, i due sono legati da sentimenti amorosi, una passione ideale e intensa che si è espressa quando avevano circa 10 anni e che, a distanza di 20 anni, pur non essendosi più re-incontrati, ancora è fortemente radicata in loro. 
Non mancano quindi digressioni e riflessioni dei nostri, mentre ne si esplorano presente e passato, pulsioni e lati oscuri, rapporti con la società o con i familiari. Entrambi i protagonisti sono piuttosto solitari e in qualche modo "monchi", mancanti di qualcosa e al contempo particolarmente introspettivi e analitici. Anche sul fronte emotivo-sentimentale si esprimono in modo non limpidissimo, ricercando esperienze fisiche ma senza lasciarsi mai andare sul fronte amoroso, anche perchè in un certo senso già "impegnati" con l'immagine e il ricordo che ciascuno conserva dell'altro.

lunedì 24 aprile 2023

Cranston & Crane

Titolo
: Cranston & Crane
Autore: Alessio Filisdeo
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Genere: fantasy, horror
Pagine: 430


La trama in breve:
Alle soglie del XXI secolo, Cranston e Crane, spietati vampiri amalgamatisi al tessuto sociale moderno, regnano incontrastati sulla città di New Orleans, spalleggiati dall’insolente signorina Varens.
Violenza, denaro e corruzione li hanno elevati dal ruolo di vili mercenari a quello di oscuri Principi statunitensi. Tuttavia il prezzo del potere è stata la libertà, l’asservimento a un mostro millenario i cui complotti minacciano ora di distruggere l’utopistica tirannia dei due non-morti.
E mentre il futuro bussa alle porte dei dannati, un vecchio nemico risorge in cerca di vendetta, pronto a reclamare le teste dei Bastardi di Delilah… (Fonte Nativi Digitali Edizioni)


Il mio commento:
A distanza di poco meno di un anno e mezzo dalla lettura del precedente Fairfax & Coldwin, ho recuperato questo secondo romanzo di Alessio Filisdeo per scoprire come prosegue la storia dei nostri vampiri, ormai trasferiti nel continente americano assieme alla signorina Varens.
Ma soprattutto interessato a saperne di più anche sul conto del misterioso vampiro dagli occhi diversi che già nel primo romanzo si faceva accompagnare da tanto mistero e potere.
Analogamente a quanto visto, anzi, letto nel primo ebook i nostri protagonisti sono ancora legati dalla maledizione di Delilah per cui costretti a convivere e a gestire il loro rapporto di complicità e odio sebbene traspaia, pagina dopo pagina, che tanto odio e rancore e ormai non c'è più, avendo i due raggiunto una sorta di equilibrio e regalando anche qualche episodio di reciproca stima e reciprocità. A tal proposito, scusate per il piccolo spoiler, m'è piaciuto l'episodio ambientato nella seconda guerra mondiale in cui vengono a sapere il vero nome l'uno dell'altro, uno a causa di rivelazioni fatte da un certo (antico) vampiro e l'altro rivelato spontaneamente per compensare il "vantaggio" acquisito sull'altro. 
Una maledizione che tanto li favorisce in combattimento ma che, per chi ha letto anche il precedente capitolo della storia, è destinata ad affievolirsi e sparire (...o forse no...) destinando i nostri a rivedere il legame che li unisce e confermando che, tutto sommato, non c'è spazio solo per l'odio. Nei vari episodi narrarti, il rapporto tra i due vampiri, ormai divenuti Principi di New Orleans, viene ulteriormente approfondito e, assieme a ciò, il lettore si trova catapultato in una storia molto cinematografica (*), che abbraccia diversi secoli, e che approfondisce anche le figure di altri personaggi via via introdotti. In particolare quello di Blanche Varens, la bimbetta che nel primo libro i due protagonisti avevano preso con loro, ma anche quello della contessa Georgiana De Winter. Due notevoli donne vampiro, dotate di capacità oscure straordinarie, legate anch'esse in modo profondo seppure non da vincoli dettati da stregonerie subite.
La narrazione permette anche di familiarizzare con aspetti meno ovvi dei vampiri che, nella storia di Filisdeo, posseggono sì aspetti truculenti e malvagi (in fondo non disdegnano la violenza e devono pure cibarsi del sangue di esseri umani per sopravvivere) ma anche parecchi aspetti umani, rivelando anche fragilità, emotività e sensibilità non banali. Lo stesso triangolo che si viene a creare tra Cranston, Crane e Blanche rimanda a quella di una famiglia "atipica", con tanto di ramanzine e incomprensioni ma anche attenzioni che tipicamente si riservano a figli o genitori. Ma pure la caratterizzazione di Georgiana De Winter, risvegliatasi in un'epoca totalmente diversa dalla propria, regala momenti intensi. 

sabato 4 marzo 2023

L'isola

Titolo
: L'isola
Autore: Aldous Huxley
Editore: Mondadori
Genere: fantascienza, utopia, filosofia
Pagine: 334


La trama in breve:
Nessuno deve andare in nessun altro luogo. Vi siamo già tutti, se solo lo sapessimo. Naufragato sulle coste inaccessibili dell'immaginaria isola di Pala, un viaggiatore fa conoscenza con una cultura che si avvicina alla perfezione. Gli abitanti del luogo, infatti, quasi completamente privi di contatti con l'esterno, hanno tentato di realizzare un progetto di società ideale, basata sul superamento di ogni complesso, sull'ampliamento della consapevolezza e sulla fusione armonica con la natura. Ma anche questa moderna, solare utopia è destinata a venire travolta dalla barbara violenza della «civiltà» moderna. Nel suo duplice aspetto di romanzo e di saggio, "L'isola" si presenta come la descrizione di una lucida e stimolante realtà possibile. (fonte ibs)


Il mio commento:
Di Huxley avevo letto Il mondo nuovo, quasi dieci anni fa, eoni fa direi.
Rammento che è stata un'esperienza intensa, non banale, ma non ricordo se fosse stata una lettura tanto impegnativa oppure no. Nello scegliere questo libro, son stato mosso da reminiscenze di quel libro ma, col senno di poi, se dovessi riassumere il commento a L'isola con un solo aggettivo punterei su "pesante".
E' un testo affascinante, ben scritto, profuso delle conoscenze dell'autore e dei suoi pensieri su quella che potrebbe definirsi una società ideale, tuttavia è anche un testo lento nella quale la fanno da padrone lunghissimi dialoghi che sembrano recitati da automi, più che da persone. 
Nella sua permanenza sulla paradisiaca isola di Pala, il protagonista Will Farnaby ha infatti modo di conoscere ogni aspetto che regolamenta il vivere quotidiano, da aspetti legati all'educazione alla famiglia, dalla medicina all'arte, dalla scienza all'amore, conoscenze che acquisisce mentre viene accompagnato nei vari posti ed edotto dai suoi interlocutori. Persone evidentemente eccezionali che parlano, di fatto, recitando saggi tanto sono costruiti e articolati i loro discorsi, ricchi di citazioni e capaci di spaziare in vari ambiti, con il risultato di un dialogo rigoroso e profondo degno di qualche contesto accademico.
Vero è che l'isola di Pala rappresenta una sorta di elite, una società utopica (a differenza delle tante distopie che or ora proliferano sui vari media) in cui ogni aspetto è curato e seguito, nel quale non ci sono crimini e gli istinti più negativi vengono riconosciuti e re-indirizzati. Anche il concetto di famiglia e di legame affettivo è diverso da quello che conosciamo, in quanto vi è controllo delle nascite (tema già presente ne Il mondo nuovo), l'amore è vissuto liberamente e ogni cerchio familiare ingloba più famiglie, rendendo un qualsiasi infante legato di fatto a più genitori.

domenica 11 dicembre 2022

Accettazione

Titolo:
Accettazione
Autore: Jeff VanderMeer
Editore: Einaudi
Genere: fantascienza
Pagine: 280


La trama in breve:
Dopo che, al termine di Autorità, il confine dell’Area X ha iniziato improvvisamente a espandersi e inghiottire ogni cosa nella sua avanzata, a cominciare dalla sede della Southern Reach, la situazione sulla «costa dimenticata» sta precipitando. Controllo, aiutato dalla misteriosa creatura che ha le fattezze e i ricordi della biologa e si fa chiamare Uccello Fantasma, si inoltra nel cuore dell’Area X, verso il faro da cui ogni cosa sembra essere partita. Sembra che tutti i personaggi della trilogia dell’Area X in qualche momento della loro vita abbiano visitato il faro. Verremo cosí a conoscenza della storia del suo guardiano, un uomo tormentato, con un passato di predicatore e troppi, forse ingiustificati, sensi di colpa, che proprio al faro pare aver riconquistato una qualche forma di pur precaria serenità. Anche grazie all’amicizia di una bambina dei dintorni, Gloria, con cui stabilisce un legame profondo, una relazione che saprà sopravvivere ai cataclismi successivi all’«evento». Ma veramente la Southern Reach è stata creata dopo l’evento che ha generato l’Area X o esisteva da molto, molto prima? E, soprattutto, chi ha innescato il processo che ha dato vita all’Area X e perché? Forse già ora, in qualche angolo del pianeta, un’«anomalia» dall’origine sconosciuta sta alterando la realtà in modi cosí sottili che probabilmente passerebbero inosservati. Oppure, sembra dirci Jeff VanderMeer, l’Area X è già dentro di noi, è un qualche seme gettato nel nostro passato – un silenzio, un rimpianto un dolore soffocato, un amore mai dimenticato – che cresce e ci altera, ci trasforma in modi che non sempre siamo pronti ad accettare. O, invece, l’Area X è il totalmente altro, qualcosa di cosí lontano dall’esperienza umana da apparire alieno, incomprensibile, terribile anche quando persegue scopi tutt’altro che distruttivi? Non è di risposte che abbiamo bisogno oggi, ma di nuove e piú giuste domande. (fonte IBS)


Il mio commento:
Ed eccomi qui per un breve commento al terzo libro della trilogia dell'Area X, Accettazione. Un testo che ho letto molto più velocemente del precedente, vuoi per via delle trasferte di lavoro che, tra viaggi in treno e/o tempo tranquillo in hotel, mi hanno concesso maggior tempo per dedicarmici, vuoi per la maggior varietà e densità di eventi rispetto al precedente Autorità. Che probabilmente si configura come quello più noioso e meno interessante dell'arco narrativo proposto da Jeff VanderMeer.
In Accettazione la narrazione si dipana tra presente e passato, con flashback e recupero di parti di storia fondamentali per comprendere qualcosa circa la genesi dell'Area X.
Nelle parti al presente vi sono le esplorazioni da parte di Uccello Fantasma (una clone della biologa) e di Controllo (alias per John Rodriguez) che nel precedente capitolo avevano varcato il confine e sono ormai giunti nell'Area X. Qui ritrovano la vice direttrice Grace, scoprono cosa è successo alla biologa e, soprattutto, si trovano faccia a faccia con gli aspetti misteriosi e inquietanti che riguardano l'Area X, in termini di fenomeni "naturali" e presenze e scorrere del tempo.

domenica 30 ottobre 2022

Autorità

Titolo
: Autorità
Autore: Jeff VanderMeer
Editore: Einaudi
Genere: fantascienza
Pagine: 286


La trama in breve:
Se non avete mai sentito parlare dell'Area X è merito della Southern Reach. Da trent'anni un fenomeno dall'origine sconosciuta sta alterando l'ecosistema costiero di un territorio nel Sud degli Stati Uniti. Cosa (o chi...) ha generato l'Area X, cosa avviene all'interno del confine impenetrabile che la divide dal resto del mondo, quale destino attende chi decide di esplorarla? Sono domande a cui, da trent'anni, tenta di rispondere la Southern Reach, un'agenzia governativa segreta incaricata di studiare il fenomeno. Senza risultati, almeno finora. Alla Southern Reach c'è un nuovo direttore: John Rodriguez, anche se tutti lo chiamano Controllo. Eppure quello che sembra mancargli è proprio il controllo sulle cose. A cominciare dalla struttura che è stato chiamato a dirigere, dove tutti perseguono i loro scopi, tanto segreti quanto personali. La sua vice, per esempio, ancora legata alla direttrice precedente e forse a conoscenza dei veri motivi che hanno spinto l'ex capa a prendere parte alla dodicesima missione nelle vesti della psicologa. O i membri della sezione scientifica con i loro terribili e pericolosi esperimenti con i conigli. O Whitby che sembra sapere troppe cose per un semplice «tuttofare». A Controllo basterà poco per capire che i misteri della Southern Reach sono altrettanto numerosi e pericolosi di quelli dell'Area X. Qual è il vero scopo della Southern Reach? Chi la comanda? A quale autorità risponde? E chi ha messo lí Controllo? Per rispondere a queste domande, Controllo potrà contare su un unico, imprevisto alleato. Lo capisce appena la guarda negli occhi, nella sala degli interrogatori dove l'hanno portata appena è ricomparsa al di qua del confine: la biologa è tornata.  (fonte Amazon)


Il mio commento:
Indubbiamente un libro interessante, ben scritto, affascinante e misterioso anche se, forse un po' troppo chiuso in se stesso, pesantino ecco. 
Non è stato banale leggerlo e non è al contempo semplice parlarne, anche perché i fatti e gli eventi non sono poi molti e si mescolano a flussi di coscienza e divagazioni che creano una sorta di assimilazione del lettore, la cui esperienza di lettura e scoperta si fonde con il vissuto, le emozioni e le riflessioni del protagonista. 
L'autore riesce a far immedesimare il lettore nel protagonista - se così si può definire - tale John Rodriguez neo direttore della Southern Reach. Anche lui, ovviamente, alle prese con il mistero dell'Area X e delle persone sparite o riapparse in seguito alle varie spedizioni esplorative organizzate.
Nelle circa 280 pagine che compongono il testo, a esser sinceri, probabilmente sarebbe stata gradita maggior azione ed elementi chiarificatori tuttavia, essendo questa parte di testo ambientata all'esterno dell'Area X la narrazione ci porta a seguire le indagini su di essa, accompagnando il protagonista nelle sue riflessioni, scoperte e sconfitte.
Qua e là ci sono colpi di scena spiazzanti anche se, personalmente, alcuni elementi li ho assimilati "male" perché alcuni personaggi li ho confusi tra loro, forse perché non credevo avessero granché importanza e non li ho degnati della necessaria attenzione. 
Mano a mano che ci si addentra nel libro, aleggia un palpabile alone di angoscia e di frustrazione oltre che di "mancanza". Mancanza di comprensione, di sincerità, di reale conoscenza di ciò che sta accadendo. Aspetti condizionati - come si scopre man mano - anche dall'effetto di ipnosi cui lo stesso Controllo, il nome in codice usato da John, rimane vittima.
Il libro procede in un certo modo fin quasi alla fine - ovvero con indagini, scontri di ruoli, dialoghi e politica, recupero di materiale di studio sull'Area - quando poi vengono introdotti alcuni elementi un po', come dire, inquietanti, e il ritorno di un personaggio dato per disperso/morto nel precedente Annientamento. Fermo restando che ormai non si è più sicuri di nulla, visto che i ritornati dall'Area X sono quasi dei cloni, più o meno riusciti, degli originali.

venerdì 9 settembre 2022

Nicolas Eymerich, inquisitore

Titolo:
Nicolas Eymerich, inquisitore
Autore: Valerio Evangelisti
Editore: Mondadori
Genere: fantastico, fantascienza, gotico
Pagine: 274


La trama in breve:
Pubblicato nel 1994 nella collezione Urania, Nicolas Eymerich, inquisitore segna l’esordio nella narrativa italiana del protagonista di una delle saghe più amate, che ormai da anni ha conquistato un pubblico di lettori ben più ampio (e per certi versi esigente) rispetto ai soli appassionati di fantascienza. Basato su un inquisitore catalano realmente esistito nel Trecento, la creatura di Evangelisti è un uomo intollerante e spietato, ma anche intelligente e coltissimo. Le sue avventure si svolgono nel luogo che gli appartiene, l’Europa medievale popolata di cristiani, ebrei, musulmani ed eretici, ma anche in piani temporali diversi, dal nostro passato prossimo fino al futuro più remoto. Perché il Nemico di Eymerich è un’entità metafisica che ripropone attraverso i secoli un’unica, eterna sfida. Un Nemico che può subire solo sconfitte brevi e temporanee…(fonte Mondadori)


Il mio commento:
Letto in formato ebook, più per curiosità di leggere un testo "fantasy" di un autore italiano di cui avevo sentito parlare ma senza reale conoscenza di cosa mi apprestavo a leggere.
La lettura è filata via rapida, visto anche il ritmo incalzante e serrato della narrazione. Il cambio di linea narrativa, ora Medioevo ora futuro sci-fi, è interessante e contribuisce al successo del testo tuttavia può dare anche un senso di spaesamento e creare confusione.
L'impressione infatti è che alcuni aspetti potessero essere gestiti con maggior calma e approfondimento mentre invece tutto si consuma in poco tempo.
Il protagonista, Nicolas, divenuto inquisitore a causa della morte di peste del suo predecessore è un personaggio particolare, non ha conquistato la mia simpatia a esser sincero. E' quasi robotico, molto razionale e implacabile, con alcune manie e, a dirla tutta, ha poco dell'uomo di chiesa. Certo, c'è la fede in Dio e l'impegno a lottare e perseguire il male tuttavia non mostra empatia o quasi sentimenti. Per di più. considerando la rapidità con cui si trova a giostrarsi tra aspetti politici e indagini "complesse" e delicate ha un che di inumano. 
Per altro, come mi par di capire anche leggendo altri commenti al testo, non è neanche ben chiaro se sia stato svelato del tutto il mistero dietro al culto pagano di Diana o comunque se la risoluzione di tutta la storia sia effettivamente avvenuta visto che le trame fantascientifiche e medievali convergono (diciamo così) ma a parer mio non è ben chiaro cosa sia realmente successo. 

mercoledì 3 agosto 2022

Annientamento

Titolo:
Annientamento
Autore: Jeff VanderMeer
Editore: Einaudi
Genere: fantascienza
Pagine: 186


La trama in breve:
La conoscono semplicemente come «la biologa». È una donna che non sa ancora di essere pronta a tutto. La corazza dietro cui nasconde la sua fragilità è fatta di segreti. Ma tutto ciò basterà a difenderla dal mistero che l'attende nell'Area X? Con la tensione del thriller, la visionarietà del fantastico e la profondità della grande letteratura, Jeff VanderMeer ha saputo raccontare le nuove, imminenti, antichissime, paure del nostro mondo (fonte Einaudi)

Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati. (fonte ibs)


Il mio commento:
Ho letto questo libro perchè incuriosito dalla copertina e dal trailer dell'omonimo film su Netflix con Natalie Portman, ma che ancora non ho visto.
E col senno di poi non so se vorrò vederlo perché, da quel poco che avevo visto, mi pareva "diverso" da quanto letto sinora. Per di più, con tutto il rispetto parlando, non sono così convinto della scelta della Portman per il ruolo della biologa, una figura asociale, appassionata di animali e habitat naturali, cinica e indipendente, con alle spalle un rapporto sentimentale conclusosi proprio a causa dell'Area X e che han determinato la sua partecipazione alla spedizione.
Ma magari è solo un mio limite nel percepire l'attrice israeliana, forse perché la sovrappongo ancora a Padme della trilogia di Star Wars.
Al netto di questi discorsi, che lasciano il tempo che trovano, l'opera di VanderMeer nel complesso mi è piaciuta. L'ho trovata particolare e suggestiva nella sua narrazione, che mescola racconto biografico in prima persona, esplorazione, mistero, fantascienza e horror. Anche come stile, seppure all'inizio non mi convincessero molto tutte quelle frasi sintetiche e quasi mozzate, alla fine lo promuovo.
Lo sviluppo della storia risulta molto coinvolgente e riesce a catturare l'attenzione del lettore, senza mai svelare troppo e giocando su situazioni e luoghi "quasi normali", seppure oggetto di mutazioni e ricombinazioni a più livelli. Prima di questo mio commento ho riportato due estratti relativi alla trama del libro per darvi un'idea di cosa esso contenga e di come possa essere percepito o fatto percepire, incontrando i gusti di lettori differenti per età e preferenze di genere.
Nonostante l'ambientazione e la situazione proposte non sembrino particolarmente nuove, lo sviluppo e la presenza dei vari elementi sono invece molto accattivanti, con risvolti che vengono rivelati pian piano, mantenendo suspense e mistero su un buon livello nonostante l'autore preferisca narrare con ritmo non velocissimo. Non tutto viene rivelato, ovviamente, anche perché stiamo parlando del primo libro di una trilogia.

lunedì 13 giugno 2022

I figli di Dune

Titolo:
I figli di Dune
Autore: Frank Herbert
Editore: Editrice Nord
Genere: fantascienza
Pagine: 411


La trama in breve:
Sono passati nove anni da quando Paul Muad'dib è scomparso nel deserto affidando la reggenza dell'impero e la cura dei figli alla sorella Alia. La trasformazione ecologica di Arrakis prosegue con regolarità mentre il pianeta vive un periodo di grandi cambiamenti sociali ed economici e la religione sorta attorno alla carismatica figura di Paul Muad'dib, trasformata da Alia in una soffocante burocrazia che minaccia di ridurre in schiavitù la galassia, richiama notevoli folle di pellegrini provenienti da migliaia di mondi. Alia, intanto, si appresta a distruggere l'opera del fratello, servendosi delle trame della vecchia aristocrazia e del Bene Gesserit, che opera attraverso Lady Jessica, per completare l'antico programma genetico prodotto da Paul. Spetterà a Ghanima e Leto, figli di Paul e detentori dell'immenso e terrificante potere della memoria genetica dell'umanità, mettere a posto le cose. (fonte Amazon)


Il mio commento:
Dopo aver letto Dune e Messia di Dune, era d'obbligo proseguire con la saga di fantascientifica di Frank Herbert con questo terzo romanzo della serie. Un testo tutt'altro che leggero e banale che, anzi, ho trovato ostico da leggere...sarà anche la ridotta capacità mentale dovuta al periodo lavorativo e alle energie dedicate a Lorenzo, che ormai ha superato la boa dei 15 mesi.
Indubbiamente stiamo parlando di un libro memorabile, importante, nel quale l'autore ha posto molta cura profondendo rigore e misticismo come nei precedenti.
La narrazione tuttavia ne risente e non è sempre così agevole, vuoi anche per il ritmo con cui procede, non omogeneo. Analogamente ai precedenti anche qui vi sono accelerazioni, soprattutto verso il finale, ed ellissi con episodi che si svolgono molto velocemente (vedasi la seconda morte di Duncan Idaho) o che non vengono descritti (la preparazione e l'arrivo di Farad'n Corrino, figlio del fu imperatore Shaddam IV).
Alcuni personaggi a mio avviso meritavano uno sviluppo più generoso e degno, su tutti la povera Alia, praticamente schiacciata da una delle presenze genetiche che vivono in lei (ovvero il barone Vladimir Harkonnen, che ritorna direttamente dal primo libro), o una fine meno anonima e misera, vedasi il Predicatore, ucciso da una mano sospetta in mezzo ad una calca. Personaggi che godono di un'aura mistica, venerati e tenuti in debita considerazione, ma soli, non compresi o aiutati da nessuno, abbandonati al percorso di vita che per un motivo o per un altro han subito o scelto per loro stessi.

lunedì 27 dicembre 2021

Fairfax & Coldwin

Titolo:
 Fairfax & Coldwin
Autore: Alessio Filisdeo
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Genere: fantasy, horror, gotico
Pagine: 250


La trama in breve:
Primi anni dell’Ottocento. Le Guerre Napoleoniche stringono l’Europa in una morsa opprimente, generando miseria e povertà.
Fairfax e Coldwin, feroci vampiri con indosso la pelle di insospettabili gentiluomini, imperversano per le strade di Londra commettendo atrocità di ogni sorta, impazienti di abbandonare il Vecchio Continente per cominciare una nuova non-vita nelle Americhe. Ma attraversare l’oceano costa caro, e il prezzo pattuito prevede il rapimento di una misteriosa bambina, celata nei recessi della Francia bonapartista.
Antichi rancori, tradimenti, duelli all’ultimo sangue e fughe rocambolesche: presto le due empie creature della notte si ritroveranno invischiate in una fitta rete di intrighi, intrappolate tra le spire del loro scomodo passato.
“Fairfax & Coldwin”, di Alessio Filisdeo, segna il ritorno di un XIX secolo più gotico che mai, cupo e grottesco, traboccante di subdoli personaggi e inquietanti rivelazioni.
Abbassate le luci. Mettetevi comodi. Il viaggio ha inizio.  (fonte Nativi Digitali Edizioni)


Il mio commento (attenzione agli spoiler!):
Approfittando di un'offerta, incuriosito dalla trama e dall'accattivante copertina, qualche tempo fa ho acquistato questo Fairfax & Coldwin, ebook di genere fantasy-horror che ho terminato di leggere pochi giorni fa.
Ero un po' scettico all'inizio, lo ammetto: testo di un giovane autore, di cui non sapevo nulla, la presenza di vampiri senza però sapere bene a quale modello facesse riferimento, in più la precedente lettura de I cinque dei di Adaesha che non mi aveva convinto molto... 
E invece mi sono ricreduto praticamente subito. L'ho trovato un buon testo, molto cinematografico e godibile, che scorre senza fronzoli sostenuto da un ottimo stile e narrativo, un registro non banale ma nemmeno pomposo, piuttosto molto efficace e studiato che rende molto bene sia nei dialoghi sia nelle scene più descrittive o d'azione.
Già il prologo fa intuire al lettore che non siamo di fronte a un testo banale o per un pubblico che ricerca storie di amori adolescenziali stile Twilight (senza nulla togliere a quella saga che, sinceramente, conosco poco e che non mi ha mai avvinto particolarmente).
Qui i vampiri sono creature avvezze all'omicidio, immortali senza scrupoli che mietono vittime quando ne hanno voglia o bisogno, ma tuttavia non dei mostri privi di personalità o capaci di esprimersi solo a grugniti. Anzi, i due protagonisti, legati da una singolare maledizione, sono dei gentiluomini, seppure svolgano mansioni poco nobili prestando i loro servigi a questo o a quell'altro principe. Ovviamente possono contare su alcun abilità sovrumane, in termini di movenze e forza, ma anche in termini di lettura mentale e charme. E altro, a seconda dell'anzianità e del potere accordato dal Sangue.
Ricordano molto quindi i vampiri che si possono trovare in ambientazioni alla AD&D o in videogame quali Legacy Of Kain. Anche se, sinceramente, l'impressione (molto probabilmente errata) è che l'autore, Alessio Filisdeo, abbia anche una discreta passione per fumetti e manga: lo ipotizzo dalla dinamica di certe situazioni, dalla rivelazioni di poteri "esper" che si manifestano in un ibrido, dal fatto che la strana coppia Fairfax e Coldwin mi ricorda altri personaggi come Wolverine e Sabretooth (degli X-men della Marvel) oppure Fay D. Florite e Kurogane (di Tsubasa RESERVoir CHRoNiCLE delle Clamp) mentre qua e là, in particolare grazie alla Creatura Oscura che di tanto in tanto compare e fa capire di essere un vampiro di ben altra pasta, ho percepito richiami di Hellsing (manga di Kōta Hirano) e del protagonista Alucard... in particolare quando attinge e sfoga la propria potenza oscura ai danni anche di altri vampiri "più giovani".

sabato 20 novembre 2021

I cinque dei di Adaesha

Titolo:
I cinque dei di Adaesha
Autore: Sabrina Guaragno
Editore: Nativi Digitali Edizioni
Genere: fantasy
Pagine: 25


La trama in breve:
In una terra dilaniata dal passaggio di un popolo straniero e violento, la giovane Padena decide, insieme al fidanzato Ioro, di rivolgersi agli Dei per chiedere un aiuto per sopravvivere e per salvare la sorella di lei, Moria, fatalmente ferita. I tre non sanno, però, che questo accordo magico farà intrecciare i loro destini in un vincolo indissolubile, e le loro vite non potranno più essere le stesse… (fonte Amazon)

Il mio commento:
Libro leggero e di poche pagine che fa da prologo ad una saga fantasy che, personalmente, non conosco.
Essendo interessato a leggere qualcosa dell'editore, ed essendo gratuito, l'ho preso con il beneficio del dubbio sul proseguire o meno con la saga. Personalmente però non mi ha convinto molto, probabilmente andrebbe sviluppato maggiormente.
Le vicende presumo siano importanti nel contesto della Saga di Alaisa però se dovevano convincermi a saperne di più, ecco, non sono riusciti nell'intento. 
Il fatto stesso che i protagonisti siano considerati Dei mi ha spiazzato un poco: può starci che il rituale descritto all'inizio li abbia resi qualcosa di più che semplici persone, ci sta anche che Moria abbia sviluppato poteri magici (su cui però non si approfondisce granché) però non ci sono, nel libro, gesta memorabili o eclatanti. Oltretutto, se loro stessi si son rivolti a divinità (o demoni) a maggior ragione dovrebbero essere questi (gli antichi dei) a essere considerati divinità mentre i protagonisti dovrebbero essere considerati degli apostoli o dei semidei. Ma non escludo di aver travisato io tutto quanto.

sabato 13 novembre 2021

Messia di Dune

Titolo:
Messia di Dune
Autore: Frank Herbert
Editore: Editrice Nord
Genere: fantascienza
Pagine: 321

La trama in breve:
Non è certo al momento della loro creazione che gli imperi mancano di uno scopo. Quando, invece, si sono fermamente consolidati, gli scopi si smarriscono e vengono sostituiti da vaghi rituali. Il secondo, avvincente episodio del Ciclo di Dune, uno dei best seller assoluti della fantascienza mondiale.

Dodici anni dopo la vittoria dei Fremen sull'Imperatore Padiscià Shaddam IV, Paul Muad'Dib, erede degli Atreides, è ancora il temuto Imperatore della galassia e governa l'universo dalla sua capitale su Arrakis. La forza del mito che lo circonda viene però intaccata da un complotto che vede protagonisti il Bene Gesserit, la Gilda Spaziale, i Tleilaxu e alcuni Fremen ribelli: al centro della cospirazione c'è il tentativo di indebolire la sua capacità di comando e rendere instabile la dinastia degli Atreides ostacolando la nascita di un erede. Tuttavia, il prezioso dono della prescienza dà a Paul la consapevolezza che la strada da seguire è quella indicata dal suo destino: indirizzare il proprio popolo su un percorso che lo allontani dall'autodistruzione e dalla miseria, verso un futuro armonioso e duraturo, un obiettivo che è disposto a raggiungere anche a costo del proprio sacrificio... Il secondo, avvincente episodio di Il Ciclo di Dune, uno dei best seller assoluti della fantascienza mondiale. (fonte IBS)

Il mio commento (attenzione agli spoiler...):
Qualche tempo fa vi avevo parlato di Dune, famosissimo libro di Frank Herbert, pietra miliare della fantascienza di cui, tra l'altro, è stato recentemente realizzato un nuovo adattamento cinematografico per la regia di Denis Villeneuve. 
Ora invece ne approfitto per parlarvi di questo secondo romanzo del medesimo ciclo, decisamente più breve e, ora che l'ambientazione è nota, fruibile. Ma non per questo meno impegnativo, nonostante la lunghezza ridotta. Lo stile e il modo di narrare di Herbert rimangono di ottimo livello e allineati al primo romanzo, per cui efficace, logico e razionale, ma anche molto poetico e suggestivo, con personaggi che però non risultano sempre così "spontanei" ma condizionati da un forze maggiori di loro. 
Sin dalle prime pagine si respira un'atmosfera più grave e disperata: assistiamo infatti ad un incontro segreto nel quale si delinea un complotto ai danni di Paul Atreides. Un complotto per il quale vengono prese tutte le dovute precauzioni al fine che l'imperatore non riesca a "scorgerlo" con la sua prescienza e che sembra evidenziare dei punti deboli nelle facoltà stesse di Muad'Dib.
Nel proseguo del libro, da un lato il complotto prende forma, dall'altro assistiamo a vari episodi che ci permettono di conoscere meglio la situazione di Paul e di Alia, anch'essa dotata di conoscenze sovrumane. Sono entrambe figure tragiche, segnate dal destino. Nel caso di Alia si respirano però irrequietezza e pulsioni, mentre per Paul prevale una stoica rassegnazione e incrollabile fiducia in quello che è il percorso scelto per se stesso e l'impero, una strada che lo porterà a più di un sacrificio fino al finale del romanzo. E per quanto mi riguarda ho empatizzato molto con lui, ho sofferto e patito per la sua stoicità e per lo spirito di abnegazione. I suoi comportamenti e le sue scelte appaiono quindi anche assurde e fredde, anche, ma in realtà sono il risultato del grande amore che nutre per la sua adorata Chani e per il senso di responsabilità verso l'impero. 
Menzioni particolari poi per i personaggi di Duncan Idaho (eh già!) e di Scytale, decisamente interessanti. Il primo è redivivo, ad opera del Bene Tlelilaxu, una società segreta che pratica la manipolazione genetica, e torna a corte sotto forma di ghola, praticamente una sorta di resuscitato ma con ricordi impiantati e alcune parti sostituite da innesti tecnologici, in particolare gli occhi. Un personaggio che dovrebbe essere strumento del complotto ma che diviene pungolo per lo sviluppo di Alia e per riflessioni sull'autenticità della persona e dell'io, sul limite tra natura e scienza, tra vita e morte. In un certo senso, la sua stessa esistenza rappresenta una sorta di prova di immortalità, con implicazioni etiche non banali.
Scytale invece è un Volto Danzante appartenente al Bene Tlelilaxu, una sorta di mutaforma, molto acuto e pericoloso (che mi ha fatto pensare a Jaqen H'ghar del Trono di Spade...anche se forse sarebbe più corretto il paragone con il T1000 di Terminator 2), anch'esso pedina centrale del complotto ai danni dell'imperatore.

sabato 25 settembre 2021

Frammenti

Titolo:
Frammenti
Autore: Dario Rea
Editore: Elison Publishing
Genere: narrativa, fantasy
Pagine: 206


La trama in breve:
Vita e Morte, le due sorelle signore dell'umanità, hanno accordi ben precisi che regolano i loro rapporti. Uno dei patti fondamentali che hanno stipulato prevede che il conto delle anime torni sempre, da una parte come dall'altra: nessun uomo può avere più tempo, nessun uomo può viverne di meno, tutto deve essere come Vita e Morte hanno stabilito. Un traghettatore di anime, una figura di confine tra i regni delle due sorelle, si occupa di accompagnare quelle anime che sono restie ad abbandonare il regno dei viventi quando è giunto il loro momento. L'ordine delle cose è eterno e immodificabile, ma si può davvero stare così vicino agli umani senza divenire, almeno in parte, uno di loro? Un sovvertimento dell'ordine stabilito potrà mai essere tollerato? Da Venezia a Marsiglia, dalla rivoluzione francese ai nostri giorni, le storie di uomini e immortali si mescolano come frammenti gettati a caso, ma è solo nella loro unione che gli eventi possono assumere senso e significato (fonte ibs)


Il mio commento:
Premetto che avrei voluto e dovuto scrivere la recensione almeno due settimane fa, a ridosso della conclusione della sua lettura, per rendere maggiormente giustizia al testo.
Il libro è indubbiamente intrigante come idea e, anche per come è scritto e sviluppato, risulta interessante per il lettore. 
La narrazione procede infatti per episodi, da cui anche il riferimento del titolo, calando il protagonista in situazioni diverse e a contatto di persone differenti permettendo così all'autore, da un lato, di raccontarci qualcosa sulla vita e l'esperienza del traghettatore delle anime e, dall'altro, di proporci scorci di vita (e morte). Il protagonista è infatti un immortale, legato alla Morte, e si occupa di evitare che, dopo il trapasso, le anime si perdano anzichè prendere la giusta via fino alla reincarnazione, secondo le regole stabilite da Vita e Morte. 
E' un personaggio senza nome, cinico e stanco del proprio ruolo, certamente non un tipo solare e allegro e non solo per il ruolo che ricopre ma anche per qualcosa che ha perduto. Essere immortali non preserva infatti dalla possibilità di innamorarsi, di soffrire o di venir puniti, per molto molto tempo tra l'altro. Anche perché non sembra aver modo di sottrarsi al giogo che gli è stato riservato dalla sorte.
Se da un lato risulta interessante e affascinante come personaggio, dall'altro lato presta il fianco ad alcune osservazioni: essendo solo uno, ci si domanda come faccia a gestire il numero di morti che si verificano contemporaneamente nel mondo. Inoltre, a volte, il linguaggio con cui si esprime è un po' troppo diretto, burbero e seccato, quasi forzato, come se fosse in un contesto cinematografico, ecco. Ma probabilmente è solo una mia impressione.
Resta il fatto però che con la sua eterna esperienza entra in contatto con numerosi casi umani, talvolta anche con situazioni drammatiche da cui, ovviamente, lui non si fa né condizionare né impietosire, ma il lettore, invece, sì. Nei vari frammenti di vite che vengono proposti, alcuni nel passato alcuni nel "presente", qualcuno nel futuro, e collocati anche in zone geografiche differenti, si respira l'umanità e la tragicità di talune situazioni che, ancora oggi, fanno notizia sulla cronaca dei telegiornali.

sabato 4 settembre 2021

The Black Door

Titolo:
The Black Door
Autore: Domino Finn
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: horror
Pagine: 50 (circa)


La trama in breve:
Cisco Suarez viene trascinato nelle profondità della vita notturna sotterranea di Miami, dove i cercatori di conoscenza arcana possono solo ottenere il loro desiderio. Non è solo: è accompagnato da una misteriosa ragazza per la quale cerca vendetta...


Il mio commento:
Altro ebook proposto da Dunwich Edizioni ai suoi iscritti, un racconto di genere horror-fantasy che strizza l'occhio al sovrannaturale. Anche qui, come nel caso di Per Emmy, non conosco l'autore del testo ma, cercando qua e là, pare che Domino Finn abbia dalla sua una discreta produzione. Se non capisco male, questo The Black Door si allaccia al ciclo di romanzi "Il fuorilegge della Magia Nera" che vede tale Cisco Suarez come protagonista.
Un personaggio sui generis che guida il racconto con la sua voce personale, guidandoci in un club in cui solo chi ha talenti magici può accedere e in cui si compiono atti sordidi per ottenere poteri e favori da divinità oscure. Diciamo che è un po' uno sbruffone, molto sicuro di sé, calcolatore, ricco di risorse e conoscenze e, a modo, suo fascinoso. Ricorda, volendo, il personaggio di Constantine, impersonato da Keanu Reeves nella trasposizione filmica dell'omonimo fumetto.
Lo sviluppo della narrazione alterna presente e flash back, che aiutano a comprendere meglio la situazione, chi sia il protagonista - anche se in realtà Domino Finn non si sbottona più di tanto - e chi sia la bella e taciturna Rachel che lo accompagna. O, meglio, chi era, visto che è di fatto una marionetta animata da poteri voodoo di cui beneficia il protagonista il quale ha fatto sua la missione di vendicare quanto accaduto alla ragazza. 
E bloccare anche le azioni del club nel quale si intrufola, ovviamente.

domenica 8 agosto 2021

Per Emmy

Titolo:
Per Emmy
Autore: Mary SanGiovanni
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: horror
Pagine: 60


La trama in breve:
A volte, non importa quanto tu sia vigile, non puoi tenere al sicuro i tuoi cari. Dana McCluskey e suo padre sanno molto bene che possono esserci dei pericoli dietro ogni angolo. Avrebbero voluto tenere Emmy al sicuro, ma alcune minacce sono impossibili da prevedere. E ci sono degli angoli che non possiamo vedere, luoghi sperduti al di là della nostra comprensione, dove i nostri cari possono perdersi, e dove il pericolo è fin troppo reale. (fonte Amazon)


Il mio commento:
Ho letto questo eBook in quanto ricevuto in omaggio dall'editore stesso a fronte dell'iscrizione al suo sito. Si tratta di un racconto horror, di media lunghezza, che sa avvincere e inquietare il lettore giocando con un'ambientazione ordinaria in cui viene innestato un evento "anomalo". 
La lettura è scorrevole ed è affidata alle parole di Dana che rievoca quanto accaduto alla sorellina Emmy, sparita nel nulla e poi ritornata dopo 4 mesi di misteriosa assenza. Tornata sì, ma con qualche differenza rispetto alla bimba spensierata che la sua famiglia ricordava. 
Un racconto che tira in gioco dimensioni parallele e suggestioni esoteriche, ma che propone anche riferimento a fittizi articoli di giornale che contribuiscono a impreziosire il racconto e a rendere l'accaduto quasi più reale e concreto, amplificandone l'effetto. Un evento che, volendo, può ricordare l'incipit di Stranger Things e la sparizione di Will: ovviamente poi lo sviluppo è differente, ma non meno angosciante e preoccupante.
Il finale è amaro e, anzi, va a rimescolare le carte in tavola lasciando al lettore il compito di ponderare su quanto appena letto.

lunedì 26 luglio 2021

Conan, Il barbaro

Titolo:
Conan il barbaro
Autore: Robert E. Howard
Editore: Mondadori
Genere: fantasy, avventura
Pagine: 738


La trama in breve:
Nella remota era Hyboriana, in un'epoca di forze oscure e minacciose, vive Conan; è un mercenario rozzo e violento, ma anche un uomo dotato di lealtà e coraggio, il più riuscito rappresentante del "fantasy eroico".


Il mio commento:
Nonostante le discutibili trasposizioni cinematografiche proposte negli anni, da quelle storiche degli anni '80 con protagonista il granitico Arnold Schwarzenegger a quella del 2011 con Jason Momoa, il personaggio di Conan creato dallo scrittore Robert E. Howard mi è sempre risultato interessante. Probabilmente anche per via della mia passione per il fantasy e, al tempo, gdr e videogame, ma mi ha sempre affascinato il connubio di forza e vitalità incarnato dal personaggio del "barbaro".
Ho quindi colto l'occasione di cimentarmi nella lettura di questa raccolta di racconti (e un romanzo) in versione ebook, una lettura che ho portato avanti a singhiozzo ma che mi ha lasciato molto soddisfatto. 
Per prima cosa, ho molto apprezzato l'introduzione curata da Giuseppe Lippi che offre una presentazione del personaggio e del suo autore, che forse non è così noto ma che, di fatto, è considerato il padre dell'heroic fantasy. Non solo: il suo "barbaro" possiamo vederlo anche come una sorta di modello base per i moderni supereroi che imperversano a ogni ora nei media moderni, tra fumetti, serie tv e film. Forte, fiero, muscoloso, impavido, carismatico, indomito...insomma, incarna tutte quelle virtù tipiche del guerriero capace di sfidare l'impossibile, siano questi nemici umani, stregoni o creature di altri piani dimensionali. 
Dopo aver letto i vari racconti, fruibili sia per data di pubblicazione ma, volendo, anche in ordine cronologico basato sulle "vite" di Conan, mi son comunque reso conto che, come quasi sempre accade, nel trasporre un romanzo su grande schermo, gli sceneggiatori (e continuo a pensare che le versioni di quest'ultimi proposte in Boris siano veritiere) si soffermino su titolo e brevi riassuntini bignami letti qua e là per poi creare storie a caso, per lo più indegne e poco incisive. 
Nel caso di Conan, poi, non era così complesso prendere uno dei vari racconti, per cui testi più brevi di un romanzo, e adattarlo. D'altronde, giù il fatto di non aver mai scelto un protagonista con occhi azzurri la dice lunga. 
Speriamo, se è vero che stanno pensando a una serie tv da trasmettere in streaming, su Amazon o su Netflix, che ci pensino adeguatamente e propongano un prodotto di buon livello.
Il nostro barbaro cimmero comunque, nel corso della sua vita, è stato molte cose: mercenario, ladro, avventuriero, esploratore, pirata, re...  ma non ho trovato racconti in cui si parla di vita in schiavitù. Certo, ci è andato vicino, come nel racconto Nascerà una strega, dove viene salvato dalla morte dopo esser stato sconfitto e crocifisso, ma anche né L'ora del drago, dove però anziché finire ai remi su una nave pirata riesce a provocare un ammutinamento e a prendere il comando.  

domenica 21 febbraio 2021

Codex Merrymaid

Titolo:
Codex Merrymaid
Autore: Uberto Ceretoli
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: fantasy, steampunk
Pagine: 314

La trama in breve:
I cacciatori di Sua Maestà Bryan ed Eudora devono impedire i piani di dominio del delirante dottor Moriarty, intenzionato a scatenare contro l’Inghilterra le immonde creature-degli-abissi e il loro signore e padrone Dagon. Ad aiutarli in un’impresa che li vedrà affrontare complotti, raccapriccianti esseri marini e creature meccaniche saranno l’occultista Carnacki, l’investigatore Holmes, l’archeologo Loftus e lo sfuggente capitano Nemo. (fonte Dunwich Edizioni)


Il mio commento:
Su questo blog già sono apparse recensioni di altri romanzi scritti da Uberto Ceretoli, in particolare quelli editi con Asengard e legati ai sigilli (del vento, della terra, del fuoco), ma nessun commento alle altre opere da lui scritte. E che forse avrei dovuto leggere prima di questo Codex Merrymaid in quanto ci sono riferimenti e collegamenti più evidenti tra di esse, come ad esempio i medesimi personaggi. 
Tutto sommato però la lettura non viene per questo resa più ostica o meno significativa, e questo è un aspetto decisamente positivo anche per quei lettori che , come me, potrebbero pescare "a caso" ^_^
Il romanzo scivola via molto fluido, in quanto ricco di azione e pregno di eventi, con personaggi ben caratterizzati e per certi versi affascinanti. Mi riferisco a Eudora, ad esempio, ma anche a Moriarty o Carnacki, per non parlare di quelli-degli-abissi, ovvero sirene e altre creature ibride uomo-pesce.
Forse per alcuni lettori può risultare complicato seguire le vicende legate alle varie sotto-trame, che coinvolgono alcuni personaggi e che si svolgono in contemporanea, ma personalmente lo trovo uno stimolo in più, fermo restando che confluiscono e contribuiscono allo sviluppo della medesima ambientazione e storia.
Ecco, forse le presenze di personaggi quali il capitano Nemo o Sherlock Holmes sono più di raccordo con altri romanzi scritti o in scrittura da parte dell'autore, perché in questo compaiono, sì, ma non sono comprimari. Lo dico per chi magari nutre forti aspettative su di essi: in Codex Merrymaid le vicende sono molto più concentrate sui cacciatori Eudora e Bryan, praticamente degli agenti segreti molto operativi, abili combattenti supportati da moderne tecnologie proposte in chiave steampunk. Bisogna tenerlo a mente altrimenti, considerando che le vicende sono ambientate attorno al 1887, diventa poco credibile accettarne alcune, decisamente in anticipo sui tempi (anche per i nostri, forse ^_^ ).
Tecnologie che comunque sono anche appannaggio dei cattivoni, considerando in particolar modo Gamma, che è una sorta di terminator (diciamo così...) che darà del filo da torcere ai nostri, incrociando spesso le loro strade nel corso delle loro indagini. Indagini che procederanno in modo progressivo fino a condurli alle isole Scilly, distanti dall'Inghilterra e luogo in cui quelli-degli-abissi vengono in un certo senso adorati e "omaggiati" con il sacrificio di giovani donne che, col tempo, si tramutano in sirene. E non parliamo di creature stile Ariel di Walt Disney, bensì creature viscide e letali.