mercoledì 3 agosto 2022

Annientamento

Titolo:
Annientamento
Autore: Jeff VanderMeer
Editore: Einaudi
Genere: fantascienza
Pagine: 186


La trama in breve:
La conoscono semplicemente come «la biologa». È una donna che non sa ancora di essere pronta a tutto. La corazza dietro cui nasconde la sua fragilità è fatta di segreti. Ma tutto ciò basterà a difenderla dal mistero che l'attende nell'Area X? Con la tensione del thriller, la visionarietà del fantastico e la profondità della grande letteratura, Jeff VanderMeer ha saputo raccontare le nuove, imminenti, antichissime, paure del nostro mondo (fonte Einaudi)

Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati. (fonte ibs)


Il mio commento:
Ho letto questo libro perchè incuriosito dalla copertina e dal trailer dell'omonimo film su Netflix con Natalie Portman, ma che ancora non ho visto.
E col senno di poi non so se vorrò vederlo perché, da quel poco che avevo visto, mi pareva "diverso" da quanto letto sinora. Per di più, con tutto il rispetto parlando, non sono così convinto della scelta della Portman per il ruolo della biologa, una figura asociale, appassionata di animali e habitat naturali, cinica e indipendente, con alle spalle un rapporto sentimentale conclusosi proprio a causa dell'Area X e che han determinato la sua partecipazione alla spedizione.
Ma magari è solo un mio limite nel percepire l'attrice israeliana, forse perché la sovrappongo ancora a Padme della trilogia di Star Wars.
Al netto di questi discorsi, che lasciano il tempo che trovano, l'opera di VanderMeer nel complesso mi è piaciuta. L'ho trovata particolare e suggestiva nella sua narrazione, che mescola racconto biografico in prima persona, esplorazione, mistero, fantascienza e horror. Anche come stile, seppure all'inizio non mi convincessero molto tutte quelle frasi sintetiche e quasi mozzate, alla fine lo promuovo.
Lo sviluppo della storia risulta molto coinvolgente e riesce a catturare l'attenzione del lettore, senza mai svelare troppo e giocando su situazioni e luoghi "quasi normali", seppure oggetto di mutazioni e ricombinazioni a più livelli. Prima di questo mio commento ho riportato due estratti relativi alla trama del libro per darvi un'idea di cosa esso contenga e di come possa essere percepito o fatto percepire, incontrando i gusti di lettori differenti per età e preferenze di genere.
Nonostante l'ambientazione e la situazione proposte non sembrino particolarmente nuove, lo sviluppo e la presenza dei vari elementi sono invece molto accattivanti, con risvolti che vengono rivelati pian piano, mantenendo suspense e mistero su un buon livello nonostante l'autore preferisca narrare con ritmo non velocissimo. Non tutto viene rivelato, ovviamente, anche perché stiamo parlando del primo libro di una trilogia.
Particolare la scelta di non dare un nome alla protagonista e alle sue compagne di missione, come se non avessero importanza alcuna, come fossero pedine sacrificabili prive di valore. Oppure, quanto meno inizio a sospettarlo, la verità è un'altra e la si scoprirà solamente poi...
La biologa è l'unica della spedizione su cui ci la narrazione si concentra maggiormente ed è suo il punto di vista quello che viene adottato per descrivere quanto sta accadendo e quanto, mano mano, il lettore scopre dell'Area X. Personaggio di cui, a sprazzi, scopriamo anche elementi del passato e che, al contempo, stabilisce un legame particolare con l'Area X a causa di una contaminazione che, lentamente, inizierà a cambiarla e, al contempo, a farla diventare obbiettivo di contrasto con le altre. "Altre" che pure rimangono definite per il ruolo/professione che ricoprono e che sono per lo più delle comparse o poco più, ad eccezione forse della psicologa.
Interessanti anche le trovate relative agli elementi fantastici, con scritte "viventi", animate da minuscole creature a forma di mano, e per di più lo "Scriba", un'entità o un alieno o un mix di esseri viventi o forse una divinità...chi può saperlo. 
Per il momento solo l'autore del romanzo e la biologa, sopravvissuta all'incontro con tale entità nonostante la pressione e l'effetto del suo incontro con lui, sanno qualcosa su di lui. E se qualcuno delle precedenti spedizioni l'ha incontrato, a patto che fosse presente anche allora, beh...probabilmente non è più in grado di raccontarlo. Per assurdo, lo Scriba, potrebbe anche solo essere una sorta di guida verso una transizione e/o il successivo balzo evolutivo dell'umanità.
Altri elementi particolari che mi hanno incuriosito sono le due strutture, la torre del faro e "la torre" che si sviluppa in profondità, in quanto antitetiche e opposte per sviluppo ed elementi in esse contenuti, nonché i diari dei partecipanti alle precedenti spedizioni, tutti cartacei in quanto l'introduzione di tecnologia nell'Area X è molto ma molto limitata, così come anche gli elementi vagamente mistici rappresentati dalle scritte rinvenute nelle due torri che rimandano a riti o profezie o verità occulte. Tutti ingredienti che contribuiscono a creare mistero e aspettativa ma che senza che vi sia soddisfazione e risoluzione. Peraltro si tratta di elementi proposti in un contesto fantastico-fantascientifico che non fanno rimpiangere la necessità di tirare in ballo tecnologie, virus o far scadere tutto in azione, sparatorie e botte da orbi.
Il tutto, ovviamente, a patto che tali elementi abbiano un significato effettivo e che quanto narrato nel libro sia "reale". Il fatto che le partecipanti alla spedizione fossero sensibili all'ipnosi e che tale tecnica venisse usata di prassi dalla psicologa per gestire situazioni problematiche o indurre comportamenti può essere un altro elemento da non sottovalutare che potrebbe determinare delle svolte non da poco nella trama. Oltretutto, è proprio una delle parole-comando dell'ipnosi, ossia annientamento, a dare titolo all'opera e, in teoria, a portare il suicidio del destinatario del comando.
A questo punto però, considerando la brevità del romanzo e i vari misteri introdotti ma non chiariti del tutto, mi sa che non ho scelta: devo trovare e leggere il seguito di questo libro per aver speranza di comprendere fino in fondo cosa stia succedendo nell'Area X e quale sia la reale origine del fenomeno di cui lo Scriba sembra essere una sorta di araldo.  


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