Titolo: Borat - Seguito di film cinema
Aka: Borat - Seguito di film cinema. Consegna di portentosa bustarella a regime americano per beneficio di fu gloriosa nazione di Kazakistan
Titolo originale: Borat Subsequent Moviefilm: Delivery of Prodigious Bribe to American Regime for Make Benefit Once Glorious Nation of Kazakhstan
Regia: Jason Woliner.
Anno: 2020
Genere: commedia, mockumentary
Cast: Sacha Baron Cohen, Maria Bakalova, Dani Popescu
La trama in breve:
Dopo quattordici anni ai lavori forzati in un gulag per il disonore arrecato al suo Paese con le precedenti avventure, il giornalista kazako Borat Sagdiyev viene incaricato dal suo presidente Nursultan Nazarbaev di ingraziarsi il presidente degli Stati Uniti d'America Donald Trump regalando al suo vice, Mike Pence, il Ministro della Cultura del Kazakistan, che è anche il più grande pornoattore del paese, Johnny la scimmia. Cacciato di casa e dal suo villaggio quando si viene a sapere che tornerà in America, Borat ritorna negli Stati Uniti, ma, una volta arrivato il cargo con il quale far arrivare anche il primate, scopre che al suo interno vi è sua figlia Tutar, che ha seguito di nascosto il padre per poter coronare il suo sogno: trovare un ricco uomo che la renda felice come Trump ha fatto con la sua Melania, protagonista del suo cartone animato preferito. Borat decide quindi di regalare Tutar a Pence per compiere la sua missione. (fonte wikipedia)
Il mio commento:
Anni fa mi ero visto Borat e altri film di Sacha Baron Cohen, tipo Bruno e Il dittatore, pellicole a metà tra la commedia e il documentario, visto che la maggior parte delle scene sono realizzate con performance live da parte di persone inconsapevoli di trovarsi di fronte un attore ma convinti di registrare interviste reali. Nonostante i commenti o le recensioni pubblicitarie proclamassero "risate a crepapelle" o "pubblico piegato in due dalle risate", non mi son mai trovato nella situazione di avere le lacrime agli occhi bensì sogghignavo amaramente. Le persone con cui di volta in volta il protagonista ha a che fare rivelano se stesse per quel che sono, palesando incoerenze o portando a galla pregiudizi e modi di fare che danno molto da riflettere o che fanno preoccupare, e molto, sulla deriva della società.
Non fa eccezione anche questo "seguito di film", nei quali Borat torna nuovamente in America per una missione a favore della gloriosa nazione del Kazakistan, sempre raffigurata come poverissima e retrograda. Ovviamente in modo ironico, visto che la maggior parte degli americani manco sanno dove stia tale nazione e che non rientra negli obbiettivi del film denigrare tale nazione asiatica.
Di fatto si vengono invece a creare i pretesti per distinti episodi tramiti i quali dare alcuni scorsi sulla situazione attuale a discapito, soprattutto, di Trump e i suoi.
In particolar modo, sfruttando la presenza della figlia Tutar, Sacha Baron Cohen riesce a tirar in ballo anche questioni legate al ruolo della donna, a come venga considerata. D'altronde, c'è pure il manuale che spiega cosa possono fare e cosa no: tipo guidare, pensare...