Episodi: 13
Anno: 2017
Genere: supereroi, azione
La trama in breve:
Tornato a New York City dopo essere scomparso per anni con l'intenzione di ristabilire un rapporto con il suo passato e la sua famiglia, Danny Rand, un miliardario trasformatosi in un monaco buddista ed esperto di arti marziali, combatte contro i criminali e corrotti della città attraverso la sua incredibile padronanza del kung-fu e la capacità di evocare la straordinaria potenza del Pugno d'Acciaio di Iron Fist. (fonte comingsoon)
Il mio commento:
Sinceramente, come personaggio dei fumetti, lo conosco davvero poco. Tuttavia, osservando la sua controparte fumettistica, incrociata, se non erro, nella mini saga Avengers vs X-Men, mi ero fatto un'idea (vaga) di Iron Fist pensando a lui come a un uomo dal carattere piuttosto definito e adulto. Un tipo risoluto, tosto, esperto conoscitore delle arti marziali, un combattente insuperabile, una persona saggia ed esperta, solida.
Il mio commento:
Sinceramente, come personaggio dei fumetti, lo conosco davvero poco. Tuttavia, osservando la sua controparte fumettistica, incrociata, se non erro, nella mini saga Avengers vs X-Men, mi ero fatto un'idea (vaga) di Iron Fist pensando a lui come a un uomo dal carattere piuttosto definito e adulto. Un tipo risoluto, tosto, esperto conoscitore delle arti marziali, un combattente insuperabile, una persona saggia ed esperta, solida.
E, ricollegandomi a un commento apparso su I 400 calci relativo al quarto capitolo della saga di Undisputed, non ci avrei visto male un artista marziale del calibro di Scott Adkins a impersonarlo. O comunque avrei scelto un attore vicino al mondo marziale, qualcuno che mi trasmettesse il sacrificio e la dedizione di anni e anni trascorsi ad allenarsi assiduamente.
Non avrei optato per (il fu) l'ambiguo ser Loras Tyrell di Game of Thrones, ossia l'attore Finn Jones.
Fatto sta che lui han scelto e lui ci dobbiamo far andar bene.
Nel complesso, tutto sommato, non se la cava neanche male anche se quello che riesce a regalarci è un personaggio poco incisivo, combattuto per carità, ma ingenuo e, diciamocelo, non così invincibile come invece ossessivamente vorrebbe farci credere.
La serie in sé poi risulta un po' noiosa, con altri e bassi: da una parte il dissidio e i raggiri in cui si muove Danny, dall'altra gli intrighi e le beghe della famiglia Meachum, famiglia co-fondatrice della multinazionale Rand. Amici - nemici, con personaggi torbidi, facili al vizio, al ricatto, alla violenza seppure con un minimo di anima.
Infine, e probabilmente è qui che la serie ha toppato oltre che nel ritmo un po' troppo rilassato che tende a risultare noioso, ci stanno i nemici, i cattivoni.
Se in Daredevil si faceva notare un certo signor Kingpin, qui c'è una misteriosa setta nominata La Mano, un'entità che dovrebbe essere un mix tra una setta e una mafia ma, purtroppo, non così ben definita o caratterizzata che rappresenta l'obbiettivo finale della missione del Pugno di ferro. Che, al contempo, dovrebbe proteggere la città sacra di K'un-Lun, una città apparentemente situata in un'altra dimensione raggiungibile dalla Terra ogni tot anni in cui Danny ha vissuto per 10/15 anni e in cui ha ottenuto il titolo di Iron Fist. Ora, se colui che deve sgominare i nemici è anche costretto a pattugliare senza sosta una città irraggiungibile, è evidente che abbiamo un problema: chi glielo fa fare ai nemici di attendere che il passaggio si apra? Non è più comodo portare avanti loschi traffici e piani malvagi altrove, tipo a New York? In fondo, anche volendo, il poderoso Iron Fist che dovrebbero temere se ne sta altrove...