Autore: Jeff VanderMeer
Editore: Einaudi
Genere: fantascienza
Pagine: 286
La trama in breve:
Se non avete mai sentito parlare dell'Area X è merito della Southern Reach. Da trent'anni un fenomeno dall'origine sconosciuta sta alterando l'ecosistema costiero di un territorio nel Sud degli Stati Uniti. Cosa (o chi...) ha generato l'Area X, cosa avviene all'interno del confine impenetrabile che la divide dal resto del mondo, quale destino attende chi decide di esplorarla? Sono domande a cui, da trent'anni, tenta di rispondere la Southern Reach, un'agenzia governativa segreta incaricata di studiare il fenomeno. Senza risultati, almeno finora. Alla Southern Reach c'è un nuovo direttore: John Rodriguez, anche se tutti lo chiamano Controllo. Eppure quello che sembra mancargli è proprio il controllo sulle cose. A cominciare dalla struttura che è stato chiamato a dirigere, dove tutti perseguono i loro scopi, tanto segreti quanto personali. La sua vice, per esempio, ancora legata alla direttrice precedente e forse a conoscenza dei veri motivi che hanno spinto l'ex capa a prendere parte alla dodicesima missione nelle vesti della psicologa. O i membri della sezione scientifica con i loro terribili e pericolosi esperimenti con i conigli. O Whitby che sembra sapere troppe cose per un semplice «tuttofare». A Controllo basterà poco per capire che i misteri della Southern Reach sono altrettanto numerosi e pericolosi di quelli dell'Area X. Qual è il vero scopo della Southern Reach? Chi la comanda? A quale autorità risponde? E chi ha messo lí Controllo? Per rispondere a queste domande, Controllo potrà contare su un unico, imprevisto alleato. Lo capisce appena la guarda negli occhi, nella sala degli interrogatori dove l'hanno portata appena è ricomparsa al di qua del confine: la biologa è tornata. (fonte Amazon)
Il mio commento:
Indubbiamente un libro interessante, ben scritto, affascinante e misterioso anche se, forse un po' troppo chiuso in se stesso, pesantino ecco.
Non è stato banale leggerlo e non è al contempo semplice parlarne, anche perché i fatti e gli eventi non sono poi molti e si mescolano a flussi di coscienza e divagazioni che creano una sorta di assimilazione del lettore, la cui esperienza di lettura e scoperta si fonde con il vissuto, le emozioni e le riflessioni del protagonista.
L'autore riesce a far immedesimare il lettore nel protagonista - se così si può definire - tale John Rodriguez neo direttore della Southern Reach. Anche lui, ovviamente, alle prese con il mistero dell'Area X e delle persone sparite o riapparse in seguito alle varie spedizioni esplorative organizzate.
Nelle circa 280 pagine che compongono il testo, a esser sinceri, probabilmente sarebbe stata gradita maggior azione ed elementi chiarificatori tuttavia, essendo questa parte di testo ambientata all'esterno dell'Area X la narrazione ci porta a seguire le indagini su di essa, accompagnando il protagonista nelle sue riflessioni, scoperte e sconfitte.
Qua e là ci sono colpi di scena spiazzanti anche se, personalmente, alcuni elementi li ho assimilati "male" perché alcuni personaggi li ho confusi tra loro, forse perché non credevo avessero granché importanza e non li ho degnati della necessaria attenzione.
Mano a mano che ci si addentra nel libro, aleggia un palpabile alone di angoscia e di frustrazione oltre che di "mancanza". Mancanza di comprensione, di sincerità, di reale conoscenza di ciò che sta accadendo. Aspetti condizionati - come si scopre man mano - anche dall'effetto di ipnosi cui lo stesso Controllo, il nome in codice usato da John, rimane vittima.
Il libro procede in un certo modo fin quasi alla fine - ovvero con indagini, scontri di ruoli, dialoghi e politica, recupero di materiale di studio sull'Area - quando poi vengono introdotti alcuni elementi un po', come dire, inquietanti, e il ritorno di un personaggio dato per disperso/morto nel precedente Annientamento. Fermo restando che ormai non si è più sicuri di nulla, visto che i ritornati dall'Area X sono quasi dei cloni, più o meno riusciti, degli originali.