venerdì 24 luglio 2020

Wonder Woman

Titolo: Wonder Woman
Anno: 2017
Regia: Patty Jenkins
Genere: supereroi, azione
Cast: Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Saïd Taghmaoui, Ewen Bremner

La trama in breve:
Diana, principessa delle Amazzoni, cresce e viene addestrata nell’isola di Themyscira per sconfiggere Ares, Dio della guerra. L’occasione arriva quando salva il capitano Trevor dai tedeschi e scopre che un terribile conflitto sta devastando il mondo. (fonte italyformovies)

Il mio commento:
Avendo recentemente recuperato qualche altro film della DC Comics, ossia Batman V Superman, mi sembrava più che doveroso colmare le mie lacune e vedere anche gli altri film della saga. Per cui, qualche giorno fa, mi son vestito Wonder Woman.
Sinceramente non conosco molto questo personaggio che, senza nulla togliere, mi sembra uno di quei personaggi difficili da giustificare. Voglio dire, posso capire Superman, che tutto sommato è un alieno, Batman che è un miliardario pompato fisicamente e supportato dalla tecnologia, analogamente nel contesto Marvel ci sono esempi più o meno "accettabili", vedasi Iron Man o Capitan America, mentre altri mi restano un po' più difficili da contestualizzare. 
Come accade un po' per le amazzoni che vivono, non si sa come, tranquille per centinaia di anni in un'isola sconosciuta e misteriosa senza contatti con il mondo esterno. E senza uomini. Questo perché protette da Zeus che ha riposto nel popolo delle Amazzoni le sue speranze per sconfiggere definitivamente Marte/Ares. Che, volendo vederla anche in termini più "meschini" potrebbe essere stato anche il tentativo di Zeus (padre degli dei nonchè noto libertino) di nascondere il proprio harem privato...
Fatto sta che tra tutte le donzelle c'è anche Diana, colei che si rivelerà essere Wonder Woman, dotata di svariate capacità sovrumane in quanto, fondamentalmente, una sorta di divinità.



Soprassedendo a varie questioni, soprattutto in termini di temporalità e geografia, in quanto a volte gli spostamenti richiedono davvero poco tempo sia che i nostri viaggino a piedi e/o con mezzi di fortuna tra i campi di battaglia sia che si lascino trasportare dalla corrente marina e raggiungono Londra in una notte solamente.... 

venerdì 17 luglio 2020

Capitan Turchese Malasorte

Titolo: Capitan Turchese Malasorte
Autore: Matteo Pilotto, Giacomo Simioni
Editore: TgBook
Genere: narrativa
Pagine: 316

La trama in breve:
Questo è il grande tesoro del libro, di capitan Turchese Malasorte, scorci di vita che hanno lasciato una celeste moneta. A volte sarà un'impresa ardua, o quasi impossibile trovarla, mentre altre vi basterà un gesto semplice come girare la pagina. Ora che il tesoro è stato svelato, non vi resterà che andarlo a cercare.


Il mio commento:
Ho acquistato questo libro nel dicembre del 2018, ed è rimasto lì in attesa fino a poco fa. Confesso anche che era un po' che non leggevo un libro su carta e, sinceramente, confesso che il formato ebook è decisamente comodo.
Tuttavia questo era disponibile in questo formato vicino alle casse del negozio del centro Papa Giovanni XXIII di Carmignano di Brenta, presso cui io e Silvia eravamo andati a cercare idee per le bomboniere del matrimonio. Poi abbiamo effettuato un'altra scelta, rimanendo sempre nell'ambito delle cooperative, tuttavia in quell'occasione mi ero imbattuto in questo libro e, considerando che il ricavato delle vendite serviva a finanziare progetti della cooperativa ho deciso di dar fiducia al testo.
Ora, ad essere franco, non è che sono completamente soddisfatto della lettura, nel senso che c'è qualche imprecisione da sanare e che mi sembra manchi un po' di coesione e approfondimento, tuttavia è pur vero che il libro precedente era Dune e che si tratta di un'opera indipendente.
Quella proposta è comunque una storia che mescola molta finzione e un pizzico di realtà, ambientato in un mondo simil-moderno ma con contaminazione fantastiche prese dai romanzi/film d'avventura di genere piratesco, su tutti credo che la serie Pirati dei Caraibi abbia l'influenza maggiore. 
Le vicende si concentrano su Capitan Turchese Malasorte, in viaggio per il mondo, che se la vedrà con personaggi strampalati incontrati qua e là, demoni e pericoli mortali, fino a giungere allo scontro finale con il cattivone di turno che tiene prigioniera la bella Annamaria di cui il nostro protagonista è decisamente invaghito. In tutto ciò, ovviamente, trova posto una ciurma strampalata e chiassosa, un po' cialtrona ma di buon cuore.
Qua e là, tra le righe e i personaggi descritti, si intravede qualche scorcio di episodi di vita vissuta nel contesto della cooperativa (credo), riconoscendo magari qualche volto, qualche aneddoto oppure qualche evento rocambolesco capitato alla "ciurma". Ad impreziosire il tutto, ogni tanto, fa capolino qualche disegno per sottolineare qualche episodio particolare oppure tratteggiare qualche volto.

domenica 5 luglio 2020

The Mandalorian

Titolo: The mandalorian
Episodi: 8
Anno: 2019
Genere: sci-fi,western

La trama in breve:
Distribuita tramite piattaforma Disney+, The Mandalorian è una serie tv ambientata nell'universo di Star Wars, circa 5 anni dopo la conclusione della trilogia originale, ossia dopo Il Ritorno dello Jedi. 
Il protagonista è Din Djarin, un cacciatore di taglie mandaloriano, che, nel corso della stagione, si troverà a viaggiare di pianeta in pianeta per completare degli incarichi e proteggere un "bambino", appartenente alla stessa razza del maestro Yoda.

Il mio commento:
Inutile dire che sono un appassionato del mondo Star Wars e che non son son rimasto così soddisfatto della nuova recente trilogia proposta dalla Disney anche se, d'altro canto, mi fa piacere che sia stato rilanciato il marchio, nella speranza che qualcosa di buono venga infine proposto. 
Qui, se volete, potete trovare commenti a Il Risveglio della forza, Gli ultimi Jedi e L'ascesa di Skywalker mentre in futuro è probabile che aggiungerò un post dedicato ai recenti Star Rats, di Leo Ortolani. Ma questa è un'altra storia.
Comunque, dicevo, quando leggevo di questa serie tv nutrivo un po' di dubbi, perché mi pareva una mossa molto commerciale, per cavalcare il momento di rinnovato successo del marchio, tuttavia leggevo sempre più pareri positivi e notizie circa la realizzazione di ben 2 serie a continuazione di questa prima stagione, un aspetto che mi ha spinto a recuperarne la visione.
Ora, non sono qui a gridare al miracolo, tuttavia sono rimasto soddisfatto di questa serie.
In primis perchè l'ho trovata più onesta e sensata di gran parte dei plot proposti negli ultimi episodi visti al cinema. La narrazione è semplice, procede gradualmente e senza particolari complicazioni, aggiungendo personaggi, situazioni e power-up per il nostro protagonista, ma il tutto fila abbastanza liscio senza particolari gemiti da parte del proprio buonsenso. 




In secondo luogo perché ha chiamato in causa molte ambientazioni e razze di un universo, come quello di Star Wars, che son sempre state viste e conosciute per pochi istanti appena. 
Infine perché son riusciti a confezionare una storia che tratta sì di imperiale e di poteri sovrannaturali come la Forza, ma senza necessariamente chiamare in causa jedi e sith. Ok, ok, c'è "il bambino", erroneamente chiamato "baby Yoda", però non è esattamente un jedi...anzi, semmai è un altro esemplare della medesima specie del maestro Yoda (di cui George Lucas manco s'è degnato di definire un nome...in fondo, è un personaggio ricorrente e per di più importante. Voglio dire, per Jar Jar Binks questo sforzo è stato fatto. Mah...)
Comunque, tornando alla serie, si tratta di otto episodi che ammiccano al western, ben calibrati, con discreta azione e un barlume di sensatezza. Si ritrovano in esso anche molte delle dinamiche semplicistiche tipiche dell'universo Star Wars, per cui viaggi nello spazio a bordo di catorci, senza pensare a provviste o beni di prima necessità, sprezzo del pericolo sia che si tratti di affrontare un rinoceronte che di navigare un fiume di lava, e nessuno risente di jet leg o disturbi di sorta nonostante viaggi spaziali e cambiamenti di pianeti, con tutto ciò che ne consegue in termini di gravità, luce, atmosfera...tutto viene ridotto ai minimi termini a favore della narrazione. 
D'altra parte, il protagonista è Oberyn Martell...volevo dire, un mandaloriano, un esponente di una setta tutt'altro che espansiva o dedita alla frivolezze, cultori del Ferro (del metallo?) e delle armi. Quella dei mandaloriani è un credo, più che una razza, di persone dedite alle battaglie, che non cercano divertimenti né si interessano di economia o politica, se non nei limiti legati alla gestione dei propri affari. Individui spartani, che non dismettono mai la propria armatura (sono a norma Covid19...). Ma che sotto sotto hanno un cuore, visto quel che si innesca per proteggere "il bambino", ossia il bersaglio della missione che il nostro protagonista affronta nella prima puntata della stagione.
Di lì in poi si innescano inganni, inseguimenti, pericolai mortali, spostamenti senza sosta, battaglie...il tutto in linea con quello che si è abituati a vedere nelle pellicole Star Wars.