Episodi: 12
Anno: 2015
Genere: sci-fi, azione, drammatico
La trama in breve:
Otto sconosciuti da diverse parti del mondo sviluppano improvvisamente una reciproca connessione telepatica. Appartenenti a diverse culture, religioni e orientamenti sessuali, scoprono quindi di essere dei sensate, persone con un avanzato livello di empatia che hanno sviluppato una profonda connessione psichica con un ristretto gruppo di loro simili. Mentre cercano di scoprire, disorientati, il significato delle loro percezioni extrasensoriali e iniziano a interagire a distanza tra di loro, un uomo, Jonas, si offre di aiutarli. Allo stesso tempo un'altra enigmatica figura, Whispers, dà loro la caccia, sfruttando la loro stessa abilità, allo scopo di catturarli o ucciderli.
Il mio commento:
Ho guardato questa serie su Netflix su suggerimento della stessa: evidentemente loro "sanno" ciò che mi aggrada guardare e cosa no e, se ci penso, è un po' inquietante....
Comunque sia, già dal primo episodio questa serie ha catturato il mio interesse, anzi, probabilmente ero già avvinto dalla sigla utilizzata che è un tripudio di colori, emozioni, paesaggi, suggestioni.
Comunque sia, già dal primo episodio questa serie ha catturato il mio interesse, anzi, probabilmente ero già avvinto dalla sigla utilizzata che è un tripudio di colori, emozioni, paesaggi, suggestioni.
Dietro la realizzazione di Sense8, meglio dirlo subito, ci stanno Lana e Lilly Wachowski e J. Michael Straczynski. I primi Le prime non credo abbiano bisogno di presentazioni - seppure possano essere ben o mal considerate al contempo -, mentre Straczynski è uno sceneggiatore che ha in curriculum storie per il cinema, per la tv e per i fumetti.
La narrazione della serie risulta, a mio avviso, un po' lentina, ma si tratta di una scelta funzionale all'esplorazione dei personaggi e alla loro caratterizzazione. Non è facile infatti gestire la narrazione in quanto vi sono continui spostamenti di locations e situazioni ma, soprattutto, vi è la necessità di trasmettere allo spettatore la medesima sensazione di connessione-empatia e confusione che sperimentano i personaggi.
Non è ben chiaro come ma, grazie al sacrificio di una sense8, tale Angelica, evento disperato e drammatico che si sviluppa all'inizio del primo episodio, vengono infatti attivate le percezioni "extra" da parte degli 8 protagonisti della serie. Persone diverse, in molti sensi, che pian piano iniziano ad avvertire l'uno le sensazioni degli altri, per poi iniziare con le "visite" e le condivisioni del corpo, attimi in cui ciascuno "attinge" alle altre personalità, lasciando che sia qualcun altro a gestire il proprio corpo sfruttando le sue abilità, siano queste linguistiche o caratteriali, abilità di combattimento o di chimica o di recitazione... ed è nella resa di questa interconnessione che si concentra la potenza e la poetica della serie. Lo spettatore stesso si trova a vivere la confusione e la ricchezza che i personaggi, privi di guida e di informazioni, sperimentano: gente che sente la pioggia quando fuori c'è il sole, o che condivide il dolore per qualche ferita, o che si ritrova di colpo in Corea o in Kenya mentre un secondo prima era comodamente a casa a Londra o a Chicago. Ancor più complessa si fa la cosa quando, grazie alle visite e alla condivisione, si scoprono segreti altrui o si viene coinvolti in amplessi o eventi tragici e importanti della vita degli altri. "Io sono anche noi", è la frase che racchiude meglio il senso della serie.