Altro post cumulativo contenente brevi commenti a due film e a due serie che negli ultimi tempi ho avuto modo di vedere:
- Dune (film 2021 di Denis Villeneuve)
- Boris il film
- Boris stagione 4
- Tenebre e Ossa 2
Dune
L'ideale sarebbe stato averlo visto, anzi, gustato al cinema nel periodo in cui era disponibile in sala. Ma, ahimè, non mi è stato possibile. Indubbiamente la visione su uno schermo ben più ampio di quello di cui dispongo avrebbe reso maggior giustizia a questo film ispirato all'omonimo romanzo di Frank Herbert, così come un impianto audio ben più degno avrebbe reso onore all'impatto delle scene. Ciononostante, anche la visione domestica è stata innegabilmente emozionante e di forte impatto. Come per altre pellicole, anche per Dune, visto la durata complessiva del film, ho dovuto spezzettarlo in più parti tuttavia, avendo anche familiarità con il libro, la visione è scivolata via senza pesantezza alcuna, malgrado la complessità dell'opera. Anzi, credo abbiano fatto una trasposizione veramente degna di nota, curata e rispettosa. Ci sono alcune ellissi importanti - vedasi un po' di spiegazioni sul fatto che non ci siano i computer ma i mentat oppure la cena di insediamento comprensiva di dissertazioni sul pianeta Arrakis e le sue potenzialità o, ancora, ben più importante, la ricerca della spia/traditore - ma nel complesso quanto proposto risulta ben orchestrato e coinvolgente. A dirla tutta, mi son anche emozionato in certi passaggi, segno che pure la prova attoriale del cast selezionato è più che buona, nonostante alcuni abbiano avuto poco tempo per proporsi e ci sia stato qualcuno relegato più sullo sfondo (c'è poi anche Liet-Kynes che ha cambiato sesso...). Ero scettico sulla scelta di Timothée Chalamet ma confesso che ha dato un'ottima interpretazione di Paul Atreides anche se, forse, in vista di eventuali seguiti dovranno invecchiarlo parecchio (anche se questo dipende dai tempi con cui li realizzeranno, se li realizzeranno).
Sono curioso di vedere come gestiranno ora la restante parte di storia visto che adesso viene il bello, senza contare che dovranno familiarizzare il pubblico con gli usi dei fremen (e i vari termini) e preparare tutto quanto in vista dello scontro finale e dell'ascesa del Muad'dib. In effetti non era semplice trovare il punto in cui tagliare la storia, forse quella fatta non è stata ottimale (dato che è in un momento "di passaggio", non c'è un climax particolare...) ma il rischio era quello di aggiungere troppa carne al fuoco.