venerdì 28 aprile 2023

Dune - Boris il film e stagione 4 - Tenebre e Ossa 2

Altro post cumulativo contenente brevi commenti a due film e a due serie che negli ultimi tempi ho avuto modo di vedere:

  • Dune (film 2021 di Denis Villeneuve)
  • Boris il film
  • Boris stagione 4
  • Tenebre e Ossa 2

Dune

L'ideale sarebbe stato averlo visto, anzi, gustato al cinema nel periodo in cui era disponibile in sala. Ma, ahimè, non mi è stato possibile. Indubbiamente la visione su uno schermo ben più ampio di quello di cui dispongo avrebbe reso maggior giustizia a questo film ispirato all'omonimo romanzo di Frank Herbert, così come un impianto audio ben più degno avrebbe reso onore all'impatto delle scene. Ciononostante, anche la visione domestica è stata innegabilmente emozionante e di forte impatto. Come per altre pellicole, anche per Dune, visto la durata complessiva del film, ho dovuto spezzettarlo in più parti tuttavia, avendo anche familiarità con il libro, la visione è scivolata via senza pesantezza alcuna, malgrado la complessità dell'opera. Anzi, credo abbiano fatto una trasposizione veramente degna di nota, curata e rispettosa. Ci sono alcune ellissi importanti - vedasi un po' di spiegazioni sul fatto che non ci siano i computer ma i mentat oppure la cena di insediamento comprensiva di dissertazioni sul pianeta Arrakis e le sue potenzialità o, ancora, ben più importante, la ricerca della spia/traditore - ma nel complesso quanto proposto risulta ben orchestrato e coinvolgente. A dirla tutta, mi son anche emozionato in certi passaggi, segno che pure la prova attoriale del cast selezionato è più che buona, nonostante alcuni abbiano avuto poco tempo per proporsi e ci sia stato qualcuno relegato più sullo sfondo (c'è poi anche Liet-Kynes che ha cambiato sesso...). Ero scettico sulla scelta di Timothée Chalamet ma confesso che ha dato un'ottima interpretazione di Paul Atreides anche se, forse, in vista di eventuali seguiti dovranno invecchiarlo parecchio (anche se questo dipende dai tempi con cui li realizzeranno, se li realizzeranno). 
Sono curioso di vedere come gestiranno ora la restante parte di storia visto che adesso viene il bello, senza contare che dovranno familiarizzare il pubblico con gli usi dei fremen (e i vari termini) e preparare tutto quanto in vista dello scontro finale e dell'ascesa del Muad'dib. In effetti non era semplice trovare il punto in cui tagliare la storia, forse quella fatta non è stata ottimale (dato che è in un momento "di passaggio", non c'è un climax particolare...) ma il rischio era quello di aggiungere troppa carne al fuoco. 
Probabilmente il secondo capitolo sarà molto più pesante e complesso...ma immagino che, se ce ne sarà la possibilità, saranno in molti a farsi la maratona per vedere prima e seconda parte assieme.
Quanto infine alle tematiche proposte dalla storia chissà che al pubblico rimangano anche certi messaggi riguardo l'ambiente e lo sviluppo sostenibile della società e dell'economia.



Boris il film e Boris stagione 4

Inutile dire che sono un fan di questa produzione e che quindi ho adorato le proposte sia per quanto riguarda il film, uscito ormai 12 anni fa, sia per questa quarta stagione fresca di produzione. 
Boris il film è un continuato, per certi versi, della storia proposta nelle precedenti stagioni nel quale la nostra sgangherata troupe si cimenta nella realizzazione di un film "impegnato", di denuncia sociale, "La casta". Inevitabilmente andrà tutto in vacca e si virerà verso la classica cafonata italiana che strizza l'occhio ai vari film dei Vanzina che, per anni, sembravano essere un must per il cinema nostrano. E per fortuna mi pare abbiano smesso.
Nell quarta stagione invece le vicende si spostano svariati anni più avanti ed è evidente il cambiamento dei personaggi sia in termini di età ma anche di ruoli. Ci sono però alcuni capisaldi, come gli sceneggiatori (di cui 1 solo in forma spirituale, in omaggio all'autore Mattia Torre morto nel 2019) o Renè Ferretti che, ancora una volta, dimostra di essere quanto meno diplomatico e geniale nel sbrogliare situazioni e, anche, a creare qualche problema tentando di realizzare una produzione parallela a quella per la quale è stato ingaggiato dalla SNIP di Stanis La Rochelle e Corinna Negri. E nel mentre sul set si tenta di girare uno sceneggiato dedicato alla vita di Gesù, la serie non perde occasione di ironizzare sulle produzioni nostrane e non, strizzando l'occhio alle moderne dinamiche di produzione dettate dalle varie piattaforme, creando anche degli strani parallelismi con dinamiche "mafiose"... Non mancano ovviamente le varie comparsate di personaggi già comparsi nelle precedenti stagioni, da Mariano a Martellone, da Karin al fotografo/regista Glauco, a cui si affiancano alcuni personaggi nuovi. Tutti, ovviamente, attori capaci e degni di nota che si prestano al gioco recitativo meta-cinematografico proposto dalla serie ideata da Giacomo Ciarrapico, Luca Vendruscolo e dal defunto Mattia Torre.
Magico e spiazzante poi il finale, che lascia spazio ad alcune interpretazioni, in particolare sulla sanità di mente del regista Renè Ferretti. Indubbiamente una serie intelligente e ironica, ben realizzata e orgogliosamente italiana ^_^ 

Guarda il trailer della serie e del film

Tenebre e Ossa 2

A distanza di qualche tempo, è finalmente disponibile su Netflix (da un po'...) la seconda stagione di Tenebre e Ossa, adattamento dei libri fantasy di Leigh Bardugo. Non ricordavo precisamente dove fossimo arrivati ma il breve riassunto iniziale mi ha agevolato non poco ^_^
L'ho guardata con piacere assieme a mia moglie Silvia e nel complesso l'ho trovata una buona serie seppure, probabilmente, destinata a un pubblico un po' più giovane e seppure minata da un minor budget a disposizione rispetto ad altre serie. Lo dico perchè l'impressione è che certe scene meritassero maggior coralità e location più ampie mentre il risultato, soprattutto nelle ultime due puntate, è che ci fosse un regolamento di conti tra bande più che una guerra in atto.
Non mi è chiaro poi perché Netflix abbia per forza di cose voluto metter insieme due storyline diverse, ovvero quella di Tenebre e Ossa e quella dei Corvi, ambientate anni dopo, fatto sta che mi son sembrate fuse assieme in modo non sempre efficace. Soprattutto considerando anche i tempi per gli spostamenti da una parte all'altra del mondo, forse un po' troppo veloci e accettabili.
Il ritmo stesso della narrazione a mio avviso è tanto veloce (anche in termini di familiarizzazione con termini e concetti proposti, vedi il merzost ...) salvo poi concedersi ampi rallentamenti per dinamiche romantiche che lasciano il tempo che trovano visto che poi tutto, in qualche modo, si sistema sempre...anche se magari con conseguenze non prevedibili. 
Su tutto probabilmente ho apprezzato di più il ruolo del cattivone, sempre più figura tragica e sofferente che lascia spazio a dubbi. Alina Starkov invece, tanto attesa e acclamata, rivela solo nelle puntate finali la vera portata del suo potere anche se, da quanto ho letto qua e là nel web, parrebbe che la sceneggiatura sia andata da tutt'altra parte rispetto ai libri. Scelte diverse che per altro han riguardato anche altri personaggi, vedasi Nicola Lantsov.
Per cui, ecco, la considero una discreta serie tuttavia credo anche si potesse fare di meglio, magari rispettando di più il testo ed evitando di portare a spasso lo spettatore in posti e location che potevano trovare maggior senso in una serie a sè, parlo in particolare delle dinamiche che coinvolgono i Corvi, per altro personaggi accattivanti e forse più interessanti rispetto anche ad altri di maggior rilievo (vedasi la stessa Alina e Malyen "Mal" Oretsev...che si rivelerà essere "l'uccello di fuoco" tanto bramato...forse, ahem, una traduzione diversa poteva essere meno ambigua...)



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