Autore: Gionata Scapin
Editore: Marcianum Press
Genere: Fantasy
Pagine: 383
La trama in breve:
Da un lontano mondo incantato, un maleficio catapulta l’elfo Lhotar e la fata Ellywick sulla Terra. Dovranno sin da subito fare i conti con la nostalgia di casa e l’impatto con la diversità. Infatti, inermi senza poter ricorrere ai loro magici poteri, sono braccati da violenti criminali intenzionati a venderli al miglior offerente. In loro aiuto accorrono un giovane archeologo e una studiosa di simboli arcaici.
Le peripezie che affronteranno nel tentativo di tornare a casa li condurranno sia all’ultimo antico drago rimasto sul nostro pianeta, sia a risvegliare dal suo sonno millenario il Marskull che, dai meandri dell’Himalaya, si dirigerà implacabile verso l’Europa per divorare il loro ultimo briciolo di speranza.
Il tempo stringe e l’avventura inizia.
Il mio commento (attenzione agli spoiler!):
Lo scorso novembre ho avuto modo di partecipare a una delle serate culturali organizzate dal comune padovano di Loreggia (ve ne avevo parlato qui). Quegli eventi di promozione editoriale che talvolta incontrano il favore del pubblico e talvolta no ma che val sempre la pena provare a organizzare, soprattutto a sostegno degli autori esordienti. E confesso che un po' mi son rivisto, al posto di Gionata, come in quella serata a Dolo per promuovere il mio primo libro autoprodotto con YouCanPrint e che (ora) risponde al nome di "Ipermercati (manuale per tutti)".
Seppur non vi fosse moltissima gente, la serata è stata per me interessante e mi ha permesso di conoscere, seppur fugacemente, Gionata e questo suo libro. Un'opera fantasy cui ho deciso di dare fiducia e che ho terminato di leggere a inizio mese e di cui, adesso (ho i miei tempi...), vado commentarvi. Preciso che ve ne parlo ora non tanto perché è stata un'esperienza di lettura ardimentosa - tutt'altro direi! - semplicemente perché nella fruizione dei libri procedo in modalità batch, un testo alla volta (e se nel mentre mi capita di andare in fumetteria e portare a casa anche manga è finita...ah, come rimpiango i tempi della vita studentesca...)
Ordunque, innegabilmente Lhotar e il risveglio del Marskull è un fantasy, anche se più precisamente potremmo definirlo un urban fantasy vista l'ambientazione collocata nel mondo attuale. Non mi è ben chiaro se si tratta di un libro a sé o se rappresenta l'inizio di un percorso letterario, ciononostante la storia narrata raggiunge una sua conclusione per cui, anche per coloro che temono l'agguato delle enne-logia, consiglio di non aver remore e di accostarsi al testo senza timori. Tra l'altro, ora dovrebbe anche essere disponibile nella comoda versione ebook.
Partendo dalla copertina, direi che questa risulta accattivante e sufficientemente evocativa e misteriosa. Ricorda un po' lo stile dei libri di magia che si vedono in certi contesti fantastici o nei giochi di ruolo. L'immagine della testa di un drago completano il quadro lanciando ulteriori indizi al lettore.
Gli elementi proposti dall'autore creano un piacevole mix di avventura e mistero, con immancabili comparsate di esseri e fenomeni spiccatamente fantasy: Lhotar è un elfo oscuro, Ellwick una fata, il Marskull un'entità funesta e devastante che si nutre di magia, e non mancano nemmeno i draghi. Creature che possono coesistere sulla Terra in quanto l'universo non è limitato alla "sfera umana" e a ciò che conosciamo ma abbraccia anche altre dimensioni, interconnesse tra loro, e che consentono il transito l'una dall'altra, seppure non si tratti di un fenomeno così frequente.