martedì 30 dicembre 2008
..:: Virus!!! ::..
E' da ieri che sono alle prese con qualche strana bestia che mi è giunta sul pc, i simpatici DNS changer e il Win32.Bagle.hi. Era dai tempi del gromozon che non mi divertivo.
Ovviamente tutti programmini realizzati da bimbi sprovveduti, già già....
Ad ogni modo, ora sto scrivendo dal portatile di mia mamma: è stato un regalo provvidenziale che le ho fatto ^_^
Sul mio pc invece la battaglia è ancora aperta....e spero di concluderla da vincitore. Nel frattempo sto spulciando la rete alla ricerca di consigli è di utility e tool ne ho scovati davvero molti. C'è gente in gambe e di buon cuore insomma, e che ammiro. Anche perchè, parlando da sviluppatore, realizzare virus e antivirus non dev'essere affatto una cavolata. Anzi!!!
Ad ogni modo, ne approfitto per segnalare alcuni software utili in caso di infezione, sia mai che capiti anche a voi di dover imprecare...ah, mi riferisco all'ambiente Windows...
Hijackthis: utility per scoprire cosa "c'è" nel sistema, cosa sta eseguendo, cosa si avvia in automatico e altre impostazioni. Per decifrarne il responso ed apportare modifiche al sistema consiglio poi di andare qui.
SystemScan: analogo al precedente ma più completo in termini di resocondo e possibilità di analisi.
Ad-aware, Spybot Search & destroy, Malwarebytes' Anti-Malware: software per la pulizia del sistema da malware, spyware, trojan e altre seccature che giungono dal web.
Avira Antirootkit tool: un utility per individuare e rimuovere rootkit realizzata da Avira.
Infine segnalo VirIt, Avg e Avira Antivir come antivirus, oltre al ben noto Kaspersky.
Concludendo, mi scuso quindi con quanti mi hanno scritto in questi giorni e che non hanno ricevuto risposta :-(( In effetti, sta cosa dei virus si è rivelata una bella scocciatura...anche perchè ero in pieno delirio creativo su due fronti, sulla revisione/completamento del mio romanzo e sulla ristrutturazione del mio portale su Altervista (usando drupal). Anche se non completo vi invito comunque a farci un giro, l'indirizzo è sempre il solito : leonardocolombi.altervista.org.
mercoledì 24 dicembre 2008
martedì 23 dicembre 2008
..:: Memories ::..
venerdì 19 dicembre 2008
..:: Strange Days ::..
Comunciamo quindi con AIKO, ovvero la "donna perfetta", una specie di cyborg costruita da un giapponese. L'articolo lo trovate qui, su punto-informatico. L'argomento è controverso e inquietante e, al contempo, affascinante ed entusiasmante. Sapere che la possibilità di creare "macchine" simili all'uomo è effettivamente reale rappresenta per me uno stimolo alla riflessione su quelli che possono essere i benefici e gli impieghi di codesti automi pensanti. Probabilmente se venissero prodotti in massa potrebbero rivoluzionare l'attuale modo di vivere di noi "umani". Al contempo porterebbero un po' tutti ad interrogarsi sul senso vero della parola "persona", su quali sarebbero i diritti e i doveri di queste creature artificiali, a chi dovrebbero rispondere e come. E' una notizia quindi che si presta a svariate chiavi di lettura ma che di fatto fa comprendere come la scienza sia prossima a rendere concrete quelle visioni che i maestri della fantascienza avevano solamente immaginato. Da parte mia sono curioso, molto. E da un lato pure spaventato.
Lo stesso effetto che mi lascia un'altra notizia, sempre ricavata dal medesimo portale. Mi riferisco a quella relativa a Skynet: non si tratta del medesimo "computerone" dei film della serie Terminator bensì di un progetto bellico. Inglese. Un sistema di controllo massivo per macchine e soldati, uno strumento versatile e potente quanto pericoloso. E che, unitamente a quanto riferivo su Aiko poco fa, potrebbe portare a sviluppi inquietanti oppure ad una svolta delle condizioni dell'umanità. Maggior controllo potrebbe garantire tempestività degli interventi da parte delle forze dell'ordine in caso di bisogno, una lotta ferrea alla criminalità....oppure la nascita di nuovi conflitti.
E mentre nel resto del mondo il progresso tecnologico continua e stimola le fantasie delle genti, in Italia, gli unici sprazzi di genialità arrivano dal mondo politico. Da Silvio in particolare, che torna a parlare di giustizia...una grande priorità. Sua.
Io invece vado oltre e inizio già a pensare ad un futuro prossimo (o anteriore?) in cui saranno i robot a guidarci, a decidere per noi. Non essendo persone potrebbero risultare addirittura più imparziali e seri rispetto ai comuni umani. Il problema sarà semmai come programmarli, se instillando in loro ideologie di destra o di sinistra, impulsi populisti o capitalisti...chi lo sa. Magari si approderà ad una realtà simile a quella ipotizzata ne "il secondo Rinascimento" degli Animatrix. Quanto meno sarebbe simpatico vedere alcuni droidi prendere la parola in Parlamento e appianare le divergenze di opinione in stile "ED-209": "Ha 20 secondi per votare sulla legge per l'eliminazione alla radice della corruzione tra i parlamentari" "Ecco, ecco...metti giù i cannoni ora..." "Ripeto: ha 10 secondi per votare poi sarò costretto ad aprire il fuoco" "Ehi...ho votato! Ho votato!" "Ha 5 secondi e poi sarò autorizzato a porre termine al suo mandato" "Ma cos.." BuddaBuddaBuddaBuddaBudda!! (simpatico rumore di spari...)
mercoledì 17 dicembre 2008
..:: Terre di confine 9 ::.
La Redazione è lieta di annunciare l'uscita numero 9 della rivista in pdf gratuita Terre di Confine (Fantascienza, Fantastico, Anime). L'uscita 9 è dedicata al tema "Pirati"; il sommario e i link per la lettura/download degli articoli sono raggiungibili da questa pagina.
Ringraziamo tutti coloro che hanno collaborato alla realizzazione del numero, e tutti coloro che vorranno diffondere il presente cumunicato.
Terre di Confine
www.terrediconfine.eu
per comunicazioni o per partecipare attivamente al progetto, scrivere a:
redazione@terrediconfine.eu
In particolare ne approfitto per suggerire la lettura di due articoli, quello su One Piece e sul gruppo di cosplayer del forum RyuCosplay.
Inoltre, avviso tutti i fumettisti in ascolto, che stiamo preparando l'uscita di un numero speciale dedicato ai fumetti per cui, se avete opere di genere fantasy o fantascientifico da proporre fatevi avanti senza pudore o ritegno ^__^
giovedì 11 dicembre 2008
..:: Silvio...di nuovo ::..
Avete letto qui?
Ma pensa te...riporto comunque alcuni passaggi...prima che spariscano...
«Non mi siederò mai al tavolo con questa sinistra leninista e antidemocratica. E sulla giustizia sono pronto a cambiare la Costituzione, anche da solo».
«Ha ragione Bonaiuti quando dice che sono marxisti leninisti. Ci vuole un cambio di generazione per avere da noi una socialdemocrazia. Non accetto di parlare con questo tipo di persone». «Nei sondaggi - ha aggiunto sorridendo il Cavaliere - il governo è nuovamente salito al 68%». «Nei mesi scorsi - ha spiegato Berlusconi -avevamo dieci punti di vantaggio rispetto all'opposizione. Poi, dopo le polemiche sulla scuola e sull'Iva a Sky eravamo tornati indietro di qualche punto. Ora siamo al 68%»
«Si può cambiare e poi l'ultima parola spetta ai cittadini. Ci sono due votazioni con 6 mesi di tempo l'una dall'altra poi a decidere se la riforma sarà giusta saranno i cittadini. Questa è la democrazia»
Dunque, andiamo con ordine.
Per prima cosa mi domando dove veda la sinistra sinceramente....cioè, in Parlamento e al Senato c'è una vaga presenza di sedicenti esponenti di sinistra ma non è che stiano facendo poi molto.
E poi, il PD è nato come partito "post-ideologico". Come il PdL, per intenderci.
Però fa sempre comodo citare certi concetti: marxismo, comunismo, terrorismo...soprattutto se poi si fa riferimento ad un proprio portavoce.
Uno che ovviamente ha un'opinione indipendente.
Quanto al comunismo che vede, davvero, che mi apra gli occhi.
Anche perchè se poi ragiona a codesto modo sapiente, dovrebbe paragonare la propria politica a movimenti quali fascismo e nazismo.
Che in Italia già ci son stati e che la storia ha dimostrato leggerissimamente nefasti.
A questo però lui o i suoi sostenitori replicheranno "ma il comunismo ha fatto più morti, sai" "no" "si" "no no no" "si si si" "no e poi no" "si certo che si" ecc...
Le conclusioni da trarre sono palesi direi. Anche perchè, come dire, non è di passato che stiamo parlando ma di futuro: se c'è del buono nella politica, questo sta sia a destra che a sinistra.
La frase "Non accetto di parlare con questo tipo di persone" poi è emblematica: si riferisce agli avvocati e ai magistrati? Cioè, perchè negli altri stati o per la gente comune la polizia va a prendere i criminali o i presunti tali e li conduce a forza di fronte ai tribunali e invece quest'uomo può far quel che vuole?
E ancora, sbaglio o questo suo modo di fare ha un che di dispotico: avere potere politico in Italia dovrebbe significare avere oneri, responsabilità, obblighi...e non fare i capricci.
Comunque da un lato gli do ragione: gente dell'opposizione, fate un favore, cambiate modo di fare e di porvi. Fatevi da parte se necessario e mandate al macello truppe nuove.
Anche perchè è palese una certa qual associazione a delinquere verso destra. Vedasi la mutazione di Capezzone...
I sondaggi poi sono l'elemento comico dell'intervento. Da dove arrivano quei numeri? Nessuno lo sa...nemmeno lui...
Ad ogni modo, se qualcuno sa da dove ha preso quei numeri faccia un favore: lo dica!
Che poi, voglio dire, io mi sento discriminato...perchè nessuno mi chiede come la penso? Anzi, ora che ci penso, perchè nessuno intervista mai i cittadini nei servizi del tg?
Infine, il concetto di democrazia che il buon Silvio B cita mi sfugge.
Se qualcuno volesse illuminarmi...
Io credevo che la sovranità appartenesse al popolo e che le variazioni alla Costituzione fossero "robe" delicate da praticare.
Ma se lui dice che può, allora inizio a sospettare che sta democrazia di cui parla non sia poi così tanto effettiva.
In fondo il Lodo Alfano divenuto legge quest'estate esplicita proprio questo: c'è qualcuno che non ha gli stessi diritti degli altri. Quindi il principio cardine della democrazia, l'uguaglianza, è andato a farsi friggere...
Ma in fondo sono sollevato: prima terminano le attività per le priorità di Silvio, prima arriverà il tempo per le riforme che servono al Paese.
Forse.
C'è tempo comunque.
mercoledì 10 dicembre 2008
..:: Giusto due parole ::..
Un appello più che altro a tutti coloro che inoltrano mail al mondo senza perdere nemmeno un secondo del loro tempo a verificare la fondatezza degli allarmi di cui stanno parlando.
Richieste di aiuti per un perfetto signor nessuno costretto a vivere come un vegetale a causa di una qualche malattia non meglio precisata, appelli per persone scomparse ma di cui nemmeno si indica una data di sparizione oppure presunti infezioni di virus che si scatenano solamente premendo il tasto "ON" sul case...per non parlare delle presunte possibilità di guadagno via mail...come se le multinazionali regalassero soldi...
Per cui, please, prima di spargere ai quattro venti queste mail vi chiedo due cortesie:
1 - andate su google e provate a fare una benchè minima ricerca. Siti, blog e portali che parlano di codeste cose ce ne sono a iosa. Su tutti consiglio "Il disinformatico"
2- se proprio dovete mandare la mail inserite gli indirizzi nel campo CCN: almeno non risulteranno noti a perfetti sconosciuti. Tra i quali, ve l'assicuro, ci sarà di certo il paranoico di turno che vi farà una testa tanta...
Ad ogni modo, sempre in merito ad internet, volevo riportare una notizia che mi ha lasciato perplesso e che ho potuto ascoltare ieri al telegiornale. Ovvero la crisi dei "media" classici dovuta alla diffusione e all'evoluzione di internet. Alcune prestigiose testate statunitensi infatti sembrano leggermente in difficoltà: persino il New York Times, per non chiudere baracca e burattini, ha ipotecato parte dei propri uffici. Per carità, può anche essere che codeste società siano in bancarotta a causa della crisi economica che in questi mesi sta facendo molto preoccupare il mondo (tranne in Italia...dove qualcuno sorride e dice di investire in ENI....azioni che poi effettivamente acquisiscono valore...come se S B sapesse già...), ma non apprezzo molto la faciloneria dei giornalisti che approfittano di occasioni simili per "attaccare" la rete.
La stessa da cui poi loro attingono.
La medesima in cui i giornali di cui prima sono presenti con i loro portali.
Misteri della comunicazione italiana, la stessa che non comprendo ancora se sia libera oppure no.
E che, sempre dall'articolo di cui prima, sembra ora improvvisamente accorgersi di aver alcuni problemi, di non vendere più come un tempo...e non che Repubblica, il corriere della sera e compagnia bella non siano presenti nel web.
Allora sorgono le domande, quelle stesse che i giornalisti non hanno posto o su cui hanno taciuto. Mi chiedo cosa stia cambiando, se i lettori, le abitudini o la fiducia della gente. Magari non siamo più così interessati a comprendere la realtà, magari preferiamo costruirci delle verità nostre. Oppure più persone di quel che ci si aspettava stanno imparando a non fidarsi più dei media tradizionali, soprattutto in un Paese in cui c'è ancora qualche conflitto di interesse da risolvere...
O è la tv stessa ad aver fregato tutti e ad esser riuscita nel "grande processo de-evolutivo" e ci ha reso persone disinteressate alle informazioni ma curiose e attente alle cagate?
Mah...sarebbe potuto nascere un bel servizio in merito. Così come i giornalisti avrebbero almeno potuto citare come anche nel vasto mare di internet si corra il rischio di creare monopoli comunicativi, accentramenti di poteri "pericolosi". Vedi Big G, attualmente il più grande editore mondiale...in termini di pubblicità intendo. E la pubblicità in fondo non è che l'anima del commercio, una fonte di guadagno a dir poco immensa...
Soprattutto se accostata ad uno strumento comunicativo come internet.
Se poi pensiamo che noi in Italia abbiamo zone ancora non coperte dall'ADSL (yuhu?? Telecooooom???) o che ci sono aree in cui si parla solamente dialetto...beh...verrebbe da rifletterci un po' seriamente su come siam presi noi "italioti".
Concludo quindi con le parole di una canzone che mi è capitato di ascoltare recentemente e che credo siano abbastanza significative:
Questa Italia non c´è
si è suicidata
si è specchiata troppo
e si è ammalata
si è specchiata nella tele
pensando fosse il mare
e tutti si sono convinti
fosse la sola cosa da fare
spazio al cinema alla musica e alla cultura
basta che sia ad uso interno
praticamente spazzatura
e io dovrei aver paura
ma sono un ragazzo morto
e niente mi fa paura
giovedì 4 dicembre 2008
X men 3 vs L'armata delle tenebre
mercoledì 3 dicembre 2008
..:: Heroes - Personaggi (2) ::..
domenica 30 novembre 2008
..:: Tropic Thunder ::..
Ecco quindi una breve recensione su ciò di cui questi miei occhi sono stati testimone.
Trama: Il divo dei film d'azione, in declino, Tugg Speedman (Ben Stiller), il cinque volte premio Oscar Kirk Lazarus (Robert Downey Jr.), l'attore comico eroinomane Jeff "Fats" Portnoy (Jack Black), il rapper Alpa Chino (Brandon T. Jackson) e l'attore esordiente Kevin Sandusky (Jay Baruchel) sono lo sgangherato cast di un kolossal sulla guerra in Vietnam, basato su Tropic Thunder, le memorie del veterano di guerra John "Quadrifoglio" Tayback (Nick Nolte), che ha perso entrambe le mani in combattimento. Le riprese non vanno come dovrebbero, dopo aver perso oltre 4 milioni di dollari per una imponente esplosione non ripresa dalle telecamere ed essere in ritardo sulla tabella di marcia di un mese, il regista inglese Damian Cockburn (Steve Coogan), spinto dalla pressione del produttore Les Grossman (Tom Cruise) e da John "Quadrifoglio" Tayback, decide di portare a termine le riprese del film ad ogni costo: portano quindi gli attori in piena foresta vietnamita, piazzando varie telecamere nascoste e vari ordigni esplosivi, per ottenere un maggior realismo. Gli attori, a cui è stato tolto il telefono cellulare, vengono forniti di una mappa e del copione del film: dovranno attraversare la foresta, dove alla fine di essa c'è un elicottero ad aspettarli, e girare le scene previste dalla sceneggiatura.
Tuttavia...
My personal commento: ...quello che credono essere un immenso set cinemtografico è invece la realtà. Gli attori si trovano così alla merce di guerriglieri-narcotrafficanti, con belve feroci (??) e tutte le problematiche che possono insorgere quando ci si trova sperduti in una foresta. Anche perchè non tutti se ne rendono conto, Tugg Speedman su tutti.
Scritto, diretto e interpretato da Ben Stiller, il film si propone quindi come una produzione simil-demenziale che mira a smascherare Hollywood e descrivere il mondo degli attori.
Alcune verità e le dinamiche economiche (e non) che regolamentano la vita delle star del cinema o le grandi produzioni vengono messe in luce dalla "finta finzione" in cui Ben Stiller & Co si trovano a muoversi. Ecco quindi che non ha importanza se un attore muore o cade vittima dei guerriglieri: la macchina del cinema saprà ricavarci comunque qualcosa. Ancor meglio se invece questo non accade e il film ottenuto dalle riprese effettuate permette di incassare 400 milioni di dollari e ottenere numerosi riconoscimenti e premi vari...tutto viene vissuto nell'ottica del guadagno. Anche e soprattutto la gestione dei rapporti umani: vedasi in particolar modo il ruolo di Rick Peck, l'agente di Speedman interpretato da Matthew McConaughey (al posto di Owen Wilson per via del suo tentato suicidio) che è pronto ad aiutare l'amico anche nel caso fosse diventato un omicida (cosa che non è accaduta ma frutto di un piccolo misunderstanding) e al contempo in dubbio di fronte alla possibilità di salvarlo o di ottenere un aereo privato in dono da Les Grossman.
Ma non solo, le verità che il film cerca di mettere in luce sono molte altre. Ad esempio sull'origine dei fatti e dei messaggi che le pellicole cinematografiche comunicano: le vicende narrate dal libro Tropic Thunder sono false...ma non importa a nessuno. Non ci sono eroi di guerra, non ci sono missioni realmente effettuate alla base di quanto sceneggiato. Eppure lo si tenta di far passare per vero.
Oppure le verità sugli attori stessi, sulla loro vita personale o sul modo in cui lavorano o si preparano. Vedasi Alpa Chino (Al Pacino??) che nonostante sia omosessuale per il mondo e per esigenze di mercato deve interpretare il ruolo dello sciupafemmine. Inclinazione sessuale a parte, essendo principalmente un cantante hip hop, il personaggio non può che richiamare alla mente star del calibro di Eminem o Snoop Dog. Oppure Kirk Lazarus che, nonostante i cinque premi Oscar e l'indubbia bravura, manco legge i copioni e soprattutto "esagera" nella pratica del metodo Stanislavskij perdendo un po' di se stesso ogni qualvolta interpreta un personaggio sul set, emblema delle star viziate di Hollywood che in virtù del proprio curriculum possono permettersi ogni comportamento. Anche quelli più stravaganti, come l'alterazione della colorazione della propria pelle...
Ancor peggio invece per Jeff "Fats" Portnoy, attore comico che si sente incompreso, ovvero ricordato solo per i suoi peti e di conseguenza incapace di scrollarsi di dosso l'immagine con cui il pubblico lo identifica (un po' come accade per Jim Carrey).
Emergono poi anche riflessioni su ciò che è la vita degli attori: finchè sono macchine da soldi perfettamente funzionanti, bene, altrimenti l'oblio è l'unica meta che li attende. Così come l'interpretazione di ruoli "intensi" non sempre porta ai risultati sperati: tutto sta nel modo in cui il pubblico si identifica o quanto "ritardato" sembri un attore nel proporsi come tale. In un dialogo tra Lazarus e Speedman emerge questo dato di fatto comparando i riconoscimenti ottenuti da Tom Hanks e Dustin Hoffman che, pur interpretando il ruolo di un ritardato o di un autistico, non essendosi immedesimati del tutto, sono stati ben maggiori rispetto a quelli conquistati da Sean Penn con Mi Chiamo Sam nel quale l'attore si è proposto al pubblico come un "completo ritardato". Cioè, l'invito sottinteso è quello di mantenere un certo qual grado di finzione. Sempre.
La verità fa male al cinema.
Così come le riprese "finte", in set artificiali, preparati rispetto a location vere, con illuminazione naturale, emozioni reali.
E in mezzo a tutto ciò, nonostante i vari messaggi presenti, pure le scene di azione non si fanno certamente mancare. Così come quelle demenziali, dialoghi o situazioni assurde che contribuiscono al divertimento complessivo. Su tutte, l'aggressione del panda merita assai ^_^
Per non parlare dei finti trailer ad inizio film. Già perchè comunque si propone come una produzione demenziale e in virtù di questo non possono venir meno elementi comici che possano regalare dei sorrisi agli spettatori e che risultano ancor più demenziali se proposti come citazioni di altre produzioni. Vedi allora riferimenti ad Apocalypse Now, Rambo, We were soldier, Private Ryan, Platoon...film al quale Ben Stiller non partecipò poichè scartato dal regista Oliver Stone e che, assieme ai commenti di altre star con cui l'attore era in contatto ma che a differenza di lui presereo parte alla produzione, è una delle probabili cause della realizzazione di questo Tropic Thunder che in fondo, volente o nolente, risulta comunque essere un film "di guerra" girato con tutti i crismi del caso.
In definitiva, una pellicola che a me è piaciuta e che mi ha regalato bei momenti: la consiglio a tutti voi.
Soprattutto a chi ha apprezzato "Zoolander" e un certo tipo di comicità che mescola demenzialità e dinamiche di vita reali, anche se relativi a "certi" ambienti.
Concludo qui il mio commento lasciandovi però i trailer di...
Scorcher 6 (fake trailer che introduce il film)
Satan's Alley (fake trailer che introduce il film)
Tropic Thunder
lunedì 24 novembre 2008
..:: Heroes - Personaggi (1) ::..
giovedì 20 novembre 2008
..:: Video vaccate ::..
E invece no, preferisco stupirvi e stordirvi con ben altre cavolate.
Partiamo quindi con un simpatico video di altrettanto simpatici praticanti di arti marziali.
O quasi.
Che li abbiano presi dopo tali dimostrazioni di abilità?
Tanto, citando un ben noto luminare di RaiTre, non lo sapremo mai:
E visto che ho tirato in ballo il buon Giacobbo e il suo Voyager che nella puntata di mercoledì scorso sembra essersi occupato di un animale leggendario e misterioso, il chupacabra, sulle cui orme già si era mosso l'anno scorso, perchè non pescare da youtube un filmato sul Gurzo del Borneo Meridionale? Ve lo ricordate?
Che la vostra risposta sia sì oppure no ha poca importanza: beccatevi lo stesso Sir Leepton Hais Tee
Dopo questo riferimento buono e giusto a Mai Dire, perchè non ripescare altro dal passato? Qualcosa di antico, di dimenticato...tracce di filmografia spicciola e al contempo inquietante. Nulla a che vedere con film quali Quartetto di Piscicelli, ma che comunque tenta di essere cinema.
Eppure, sapete che vi dico, con l'opportuno ridoppiaggio, potrei anche andarmelo a vedere in un qualche multisala. A patto che tra le voci fuigurino almeno Sbirulino e Tonino Accolla.
E ora "sssht": il telefilm sta per iniziare!!!
[ATTENZIONE: si sconsiglia la visione a soggetti inclini alla depressione]
Concludo qui, dopo pazze risate e momenti di ilarità. Mi riguardo ancora una volta "casting" e poi chiudo.
Soddisfatto.
Anche oggi ho resistito alla tentazione di iscrivermi a FaceBook ^_^
PS: anzichè "addermi" alla vostra lista, perchè non scrivermi per far due ciacole? Mah...
lunedì 17 novembre 2008
..:: Waste Allocator Load Lifter - Earth class ::..
La trama in breve:
Il protagonista del film è il robot WALL-E, unico abitante di un pianeta Terra inquinato, pieno di immondizie e di conseguenza abbandonato dall'umanità. Il compito di WALL-E è proprio quello di ripulire il pianeta, compito a cui adempie diligentemente per più di settecento anni, finché un giorno non scende dal cielo una robot femmina di nome EVE che lo farà innamorare, e in nome di questo amore vivranno un'avventura che cambierà il loro destino e quello dell'umanità.
"Lo" mio commento:
Sinceramente, ero davvero curioso di vedere questo film d'animazione. Al di là che sono sempre sorpreso nel notare come l'animazione giapponese (nettamente superiore in termini di qualità e livello raggiunto dalla controparte occidentale) sia ancora considerata qualcosa di "zozzo" mentre le produzioni disneyane no, sono stato incuriosito da Wall-E sin da quando ne ho visto il trailer, mille mila mesi fa, subito prima di Ratatouille.
Indubbiamente si tratta di un film d'animazione ben realizzato, efficace dal punto di vista visivo e con una qualità dell'immagine molto alta. Oltre a ciò, il genere fantascientifico e l'attualità delle tematiche attorno a cui ruotano le vicende non possono che aver contribuito al successo riscontrato.
A ben pensarci è inquietante il futuro che è stato tratteggiato, un pianeta Terra desolato e sterile, ricoperto di rifiuti. Senza speranza. Nemmeno il progetto di pulizia globale sembra aver sortito gli effetti desiderati: tra tutti i robot impiegati per depurare la superficie terrestre solamente uno ne rimane. Il protagonista. E probabilmente il più umano tra i personaggi del film. Persino gli uomini che stazionano in orbita nello spazio nell'attesa di tornare sulla Terra sembrano meno "umani" di Wall-E. Un messaggio chiaro e tondo che descrive quanto siamo distanti dalla realtà, quanto siamo indaffarati e distratti da non renderci conto di ciò che abbiamo e che il problema dell'inquinamento, del consumo delle risorse, del surriscaldamento globale non è un "banale incidente di percorso" nel contesto della storia umana. Per la natura invece sembra essere diverso. Malgrado lo stato pietoso in cui versi la Terra, nonostante la tossicità del suolo e dell'aria, essa ugualmente trova il modo di sopravvivere e di adattarsi. Ne sono la prova i vegetali, obbiettivo delle ricerche della sonda Eve, oppure HAL il fedele insettino che segue Wall-E. Nessun umano invece ha resistito, ha perseverato nel tentativo di ripulire la terra e di adattarsi ad una realtà che una certa cecità globale ha contribuito a creare. Tra l'altro, particolare che sul film viene passato in secondo piano, non ci sono nemmeno tombe sulla superficie del pianeta; e non penso proprio che tutta l'umanità sia stata in grado di salvarsi a bordo delle astronavi Axiom...ma vabbè...essendo un film per "bambini" non si devono turbare troppo le coscienze. Così come si deve regalare ugualmente un finale "positivo" allo spettatore. Non un "mea culpa" da parte dell'umanità, non una vittima a causa della tossicità dell'aria, nemmeno un errato ripristino dell'unità Wall-E...che poi, è un'impressione solo mia, o il simpatico robottino assomiglia in maniera esagerata a (Jhonny) Numero 5 di Corto ciruito?
Altri spunti interessanti giungono poi dalle citazioni disseminate qua e là nel film, su tutte quelle relative a 2001 Odissea nello spazio. Ad esempio quando il comandante della nave, lardoso e obeso oltre modo, nemmeno ce la fa a raggiungere la tazzina del caffè. In compenso il pubblico in sala ride e dimentica che l'obesità è a tutti gli effetti un problema per l'organismo. Tuttavia, in che altro modo si può rappresentare qualcuno che "ha tutto", che vive nel relax più totale, senza la necessità di sforzarsi per conquistare e ottenere. Un po' come nel video della canzone Keine Lust dei Rammstein.
Infine, un'altra chicca del film è relativa al sesso dei robot e al fatto che essi provino sentimenti umani. Utopia forse, eppure penso che prima o poi si potrà effettivamente giungere a contesti in cui anche le macchine saranno in grado di pensare, di provare qualcosa che sia simile alle nostre umane emozioni. Uno scenario agghiacciante a cui spesso e volentieri la fantascienza allude, basti pensare alla produzione di Asimov oppure anche all'episodio "Il secondo rinascimento" degli Animatrix. Quanto all'indefinitezza del sesso dei robot...beh...per un adulto credo possa non essere un problema. Tuttavia mi domando cosa possa ritrovarsi a pensare un bimbo di fronte alla constatazione che tra Wall-E ed Eve ci sia del tenero ma che, in effetti, non siano ben delineati i connotati, nè tanto meno i rispettivi attributi. Analogamente credo che pure i fan della Microsoft siano rimasti un po' turbati nell'osservare quanto Eve richiamasse alla mente i prodotti di casa Apple...
Comunque sia, sono rimasto piacevolemente sorpreso dal film e mi sento di consigliarlo a tutti. E mi raccomando!! Arrivate "Presto" in sala!!! Prima del film vero e proprio c'è infatti un'immancabile perla di comicità, un cortometraggio che di volta in volta la Pixar realizza e propone prima dello spettacolo ^_^
giovedì 13 novembre 2008
..:: Politica dei costi ::..
Ad ogni modo, scherzi a parte, ho deciso di utilizzare questo post per riportare "paro paro" una mail giratami dall'inossidabile Renzo Montagnoli di Arte Insieme.
La tematica riguarda i costi della politica.
La nostra.
E di conseguenza, i capitali che noi cittadini dobbiamo erogare:
le uscite nel 2008 sono salite di 13 milioni. Colpa dei nuovi vitalizi
I costi della politica: più 100 milioni
I Palazzi del potere hanno aumentato le spese Dalle agende alle liquidazioni, sprechi e privilegi
Nelle bellissime agende da tavolo e agendine da tasca del Senato, appositamente disegnate per il 2009 dalla fashion house Nazareno Gabrielli, tra i 365 giorni elegantemente annotati ne manca uno. Il giorno con il promemoria: «Tagli ai costi della politica». A partire, appunto, dal costo delle agendine: 260.000 euro. Mezzo miliardo di lire. Per dei taccuini personalizzati. Più di quanto costerebbero di stipendio lordo annuo dodici poliziotti da assumere e mandare nelle aree a rischio. Il doppio, il triplo o addirittura il quadruplo di quanto riesce a stanziare mediamente per ogni ricerca sulla leucemia infantile la Città della Speranza di Padova, la struttura che opera grazie a offerte private senza il becco di un quattrino pubblico e ospita la banca dati italiana dei bambini malati di tumore.
Sentiamo già la lagna: uffa, questi attacchi alle istituzioni democratiche! Imbarazza il paragone coi finanziamenti alle fondazioni senza fini di lucro? Facciamone un altro. Stando a uno studio del professor Antonio Merlo dell'Università della Pennsylvania, che ha monitorato gli stipendi dei politici americani, quelle agendine costano da sole esattamente 28.000 euro (abbondanti) più dello stipendio annuale dei governatori del Colorado, del Tennessee, dell'Arkansas e del Maine messi insieme. È vero che quei quattro sono tra i meno pagati dei pari grado, ma per guidare la California che da sola ha il settimo Pil mondia-le, lo stesso Arnold Schwarzenegger prende (e restituisce: «Sono già ricco») 162.598 euro lordi e cioè meno di un consigliere regionale abruzzese.
Sono tutti i governatori statunitensi a ricevere relativamente poco: 88.523 euro in media l'anno. Lordi. Meno della metà, stando ai dati ufficiali pubblicati dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, degli emolumenti lordi d'un consigliere lombardo. Oppure, se volete, un quarto di quanto guadagna al mese il presidente della Provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder, che porta a casa 320.496 euro lordi l'anno. Vale a dire quasi 36.000 euro più di quanto guadagna il presidente degli Stati Uniti.(...) Se è vero che non saranno le agendine o i menu da dieci euro a portare alla rovina lo Stato italiano, è altrettanto vero però che non saranno le sforbiciatine date dopo il deflagare delle polemiche a raddrizzare i bilanci d'un sistema mostruosamente costoso. Né tanto meno a salvare la cattiva coscienza del mondo politico. Certo, l'abolizione dell'insopportabile andazzo di un tempo, quando bastava denunciare la perdita o il furto di un oggetto per avere il risarcimento («Ho perso una giacca di Caraceni». «Prego onorevole, ne compri un'altra e ci porti lo scontrino»), è un'aggiustatina meritoria. Come obbligati erano la soppressione a Palazzo Madama del privilegio del barbiere gratuito e l'avvio di un nuovo tariffario (quasi) di mercato: taglio 15 euro, taglio con shampoo 18, barba 8, frizione 6... E così la cancellazione del finanziamento di 200.000 euro per i corsi di inglese che non frequentava nessuno. E tante altre cosette ancora. Un taglietto qua, una limatina là... (...) Sul resto, però, buonanotte. L'andazzo degli ultimi venti anni è stato tale che, per forza d'inerzia, i costi hanno continuato a salire. Al punto che i tre questori Romano Comincioli (Pdl), Benedetto Adragna (Pd) e Paolo Franco (Lega Nord), nell'estate 2008, hanno ammesso una resa senza condizioni scrivendo amaramente nel bilancio: «Non è stato possibile conseguire l'obiettivo di inversione dell'andamento della spesa in proposito fissato dal documento sulle linee guida».
Risultato: le spese correnti di Palazzo Madama, nel 2008, sono salite di quasi 13 milioni rispetto al 2007 per sfondare il tetto di 570 milioni e mezzo di euro. Un'enormità: un milione e 772.000 euro a senatore. Con un aumento del 2,20 per cento. Nettamente al di sopra dell'inflazione programmata dell' 1,7 per cento.
Colpa di certe spese non facilmente comprensibili per un cittadino comune: 19.080 euro in sei mesi per noleggiare piante ornamentali, 8.200 euro per «calze e collant di servizio» (in soli tre mesi), 56.000 per «camicie di servizio » (sei mesi), 16.200 euro per «fornitura vestiario di servizio per motociclisti ». Ma soprattutto dei nuovi vitalizi ai 57 membri non rieletti e dei 7.251.000 euro scuciti per pagare gli «assegni di solidarietà» ai senatori rimasti senza seggio. Come Clemente Mastella. Il cui «assegno di reinserimento nella vita sociale» (manco fosse un carcerato dimesso dalle patrie galere) scandalizzò anche Famiglia Cristiana che gli chiese di rinunciare a quei 307.328 euro e di darli in beneficenza. Sì, ciao: «La somma spetta per legge a tutti gli ex parlamentari». Fine.
Grazie alle vecchie regole, il «reinserimento nella vita sociale» di Armando Cossutta è costato 345.600 euro, quello di Alfredo Biondi 278.516, quello di Francesco D'Onofrio 240.100. Un pedaggio pagato, ovviamente, anche dalla Camera. Dove Angelo Sanza, per fare un esempio, ha trovato motivo di consolazione per l'addio a Montecitorio in un accredito bancario di 337.068 euro. Più una pensione mensile di 9.947 euro per dieci legislature. Pari a mezzo secolo di attività parlamentare. Teorici, si capisce: grazie alle continue elezioni anticipate, in realtà, di anni «onorevoli » ne aveva fatti quattordici di meno.
Un dono ricevuto anche da larga parte dei neo-pensionati che erano entrati in Parlamento prima della riforma del 1997 e come abbiamo visto si erano tirati dietro il privilegio di versare con modica spesa i contributi pensionistici anche degli anni saltati per l'interruzione della legislatura. Come il verde Alfonso Pecoraro Scanio, andato a riposo a 49 anni appena compiuti con gli 8.836 euro al mese che spettano a chi ha fatto 5 legislature pur essendo stato eletto solo nel 1992: 16 anni invece di 25. Oppure il democratico Rino Piscitello: 7.958 euro per quattro legislature nonostante non sia rimasto alla Camera 20 anni ma solo 14. Esattamente come il forzista Antonio Martusciello. Che però, con i suoi 46 anni, non solo ha messo a segno il record dei baby pensionati di questa tornata ma ha trovato subito una «paghetta» supplementare come presidente del consiglio di amministrazione della Mistral Air: la compagnia aerea delle Poste italiane.
C'è poi da stupirsi se, in un contesto così, le spese dei Palazzi hanno continuato a salire? Quirinale, Senato, Camera, Corte costituzionale, Cnel e Csm costavano tutti insieme nel 2001 un miliardo e 314 milioni di euro saliti in cinque anni a un miliardo e 774 milioni. Una somma mostruosa. Ma addirittura inferiore alla realtà, spiegò al primo rendiconto Tommaso Padoa-Schioppa: occorreva includere correttamente nel conto almeno altri duecento milioni di euro fino ad allora messi in carico ad altre amministrazioni dello Stato. Ed ecco che nel 2007 tutti gli organi istituzionali insieme avrebbero pesato sulle pubbliche casse per un miliardo e 945 milioni. Da aumentare nel 2008 fino a un miliardo e 998 milioni. A quel punto, ricorderete, nell'ottobre 2007 scoppiò un pandemonio: ma come, dopo tante promesse di tagli, il costo saliva di altri 53 milioni di euro, pari circa al bilancio annuale della monarchia britannica? Immediata retromarcia. Prima un ritocco al ribasso. Poi un altro. Fino a scendere a un miliardo e 955 milioni. «Solo» dieci milioncini in più rispetto al 2007. Col Quirinale che comunicava gongolante di aver tagliato, partendo dai corazzieri (lo specchietto comunemente usato per far luccicare gli occhi delle anime semplici), il 3 per mille. Certo, era pochino rispetto ai tagli del 61 per cento decisi dalla regina Elisabetta, però era già una (piccola) svolta...
Bene: non è andata così. Nell'assestamento di bilancio per il 2008 i numeri hanno continuato a salire e salire fino ad arrivare il 13 agosto a 2 miliardi e 55 milioni di euro. Cento milioni secchi più di quanto era stato annunciato in un tripudio di bandiere che sventolavano per festeggiare i «tagli». Risultato finale: l'aumento che avrebbe dovuto essere virtuosamente contenuto nello 0,5 per cento si è rivelato di almeno il 5,6: undici volte più alto.
(Brano tratto da «La Casta», nuova edizione aggiornata)
Sergio Rizzo, Gian Antonio Stella
12 novembre 2008
casi Dal Veneto alla Sicilia assunzioni e aumenti ingiustificati
Impiegati comunali? Uno ogni 13 abitanti
A Comitini ci sono 978 residenti e 71 dipendenti pubblici
(...) E se è così a Roma, non diversamente va nel resto della Penisola. Dal Nord al Sud. Tutto come prima nel Veneto, dove un asse trasversale che andava dalla Lega Nord al Partito democratico, con l'isolata opposizione del governatore forzista Giancarlo Galan («È una leggina vergognosa») ha imposto contro il parere dell'Ufficio legislativo della giunta una sanatoria trasversale che fissa «un'apposita procedura selettiva riservata» per assumere i portaborse.
Tutto come prima in Toscana, dove Monica Faenzi, la sindachessa di Castiglione della Pescaia che al debutto in Parlamento si era presentata con un vestito bianco a chiazze nere da far schiattare d'invidia la Crudelia De Mon della Carica dei 101, ha risposto picche a chi contestava i suoi due stipendi da parlamentare del Pdl e da primo cittadino: «Ritengo di non essere una fannullona di Stato e di meritarmi l'indennità perché io svolgo appunto i due ruoli sacrificando anche gran parte della mia vita».
Tutto come prima in Sicilia, nonostante nel 2008 a San Calogero sia venuto a mancare il pane. (...) C'erano fedeli che, per rispettare un voto, potevano comprare anche cinquanta, settanta, cento chili di pane. Tutto finito. Il pane costa troppo. E così perfino i fedeli più fedeli del monaco nero hanno dovuto ridurre al massimo (se non proprio abolire) la loro scorta di «muffuletti». E prima hanno lanciato coriandoli e bigliettini alla processione di Agrigento, poi coriandoli e bigliettini a quella di Porto Empedocle. Bene: in una Sicilia così ridotta, dove il Comune di Catania a forza di invitare ballerine carioche (pagate poi coi soldi dell'8 per mille) e fare piste da sci artificiali sulla discesa dei Cappuccini, è sprofondato in un abisso di un miliardo di debiti e dove secondo la Corte dei Conti la sanità è in agonia nonostante costi il 30 per cento in più che in Finlandia, gli stipendi degli assessori regionali hanno continuato a crescere, crescere, crescere... Al punto che, tra il 2005 e il 2007, scrivono i magistrati contabili, sono aumentati del 114,77 per cento.
Insomma, dirà qualcuno, tutte le promesse lanciate per placare il grande fuoco purificatore divampato tra i cittadini che fine hanno fatto? Chissenefrega, ormai le elezioni sono passate... E i disastri nei conti pubblici dovuti a dissennate politiche clientelari? Boh... Qualche santo provvederà. Anche chi amministrava il Comune di Comitini, un paese di 978 residenti a una dozzina di chilometri da Agrigento, si è ripetuto per anni «ci penserò domani ». E intanto, uno oggi e uno domani, ha continuato a incamerare lavoratori socialmente utili. Un po' in proprio e un po', diciamo così, riciclando quelli messi a disposizione dalla Regione. La quale, per alleviare il peso delle buste paga sui bilanci comunali, che comunque rischiano il dissesto, si fa carico del 90 per cento degli stipendi. Risultato: nell'autunno del 2008 il municipio, di antiche tradizioni democristiane trasmutate nel centrodestra, si è ritrovato con 14 dipendenti fissi più 17 parcheggiati a carico dell'Inps più 40 lavoratori socialmente utili. Totale: 71. Un impiegato comunale ogni 13,7 abitanti. Come se in Italia ne avessimo 4.379.000.
Vi chiederete: ma cosa fanno? Vi risponderanno che c'è chi fa questo e chi fa quello, chi sta giù e chi sta su. Ma la risposta vera è un'altra. Cosa fanno? Votano.
(Brano tratto da «La Casta», nuova edizione aggiornata)
S.Riz. G.A.S.
12 novembre 2008