Titolo: L'aquila d'Oriente
Autore: Ben Kane
Traduzione: Paolo Falcone
Editore: Edizioni Piemme
Genere: romanzo storico
Pagine: 464
La trama in breve:
53-52 a.C. Margiana Orientale. Dopo la sconfitta umiliante dell’esercito di Crasso a Carre, diecimila legionari superstiti vengono catturati dai Parti e per evitare la morte accettano di combattere per i loro carcerieri. Sono la Legione dimenticata. Tra quei legionari ci sono anche Romolo, Brenno e Tarquinio. Uniti dall’amicizia, dal destino avverso e dal desiderio di riconquistare la libertà, i tre guerrieri combattono per difendersi dai sanguinosi attacchi delle tribù che minacciano quei territori, e, allo stesso tempo, sventano le trame di alcuni ufficiali parti che vogliono la loro morte.
Nel frattempo, in Occidente, mentre è in viaggio verso la Gallia per incontrare Bruto, suo fidanzato e braccio destro di Cesare, anche Fabiola, la sorella gemella di Romolo, combatte per la sua sopravvivenza, animata dalla consapevolezza che la sua vita senza Bruto non conti niente. La ribellione dei Galli è dura e sanguinosa e mette in pericolo non solo l’ascesa di Cesare al potere, ma anche la sua vita e quella di tutti coloro che lo sostengono.
Intanto i legionari, grazie a una visione concessa dal dio Mitra a Tarquinio l’aruspice, riescono a trovare la via di fuga dalla Margiana Orientale, ma solo due di loro arriveranno in Occidente, dove Fabiola, una volta ritrovato Bruto e averlo seguito nella campagna contro Pompeo, sta per tornare a Roma. L’obiettivo di tutti è raggiungere la città natale, e il destino sembra prefigurare un loro ricongiungimento, ma nonostante gli sforzi, la meta è ancora lontana. (Edizioni Piemme)
Il mio commento:
Ci ho impiegato un po' più del previsto ma alla fine ho concluso la lettura di questo libro.Tempi aumentati per causa di forza maggiore e pigrizia del lettore, capiamoci, non per demeriti del libro o per problemi di lettura dovuti allo stile adottato che, seppur preveda numerose brevi descrizioni necessarie a spiegare oggetti o usanze, non è mai né particolarmente pesante né ostico.
Piuttosto, dopo aver terminato questo secondo capitolo, rinnovo la mia stima per un autore come Ben Kane che, pur appartenendo ad un altro contesto geografico (è originario del Kenya), trasmette profonda passione per la storia romana. Al di là di qualche imprecisione e licenza che lui stesso ammette nelle note a fine libro, rimane comunque notevole l'impegno nel ricreare un'ambientazione realistica e accurata del passato, con riferimenti geografici e ai modi di vivere che hanno caratterizzato popoli del passato. Non credo sia facile scrivere un romanzo storico, ma a mio avviso Kane ci riesce discretamente bene.
Anche in questo libro, come nel capitolo precedente La Legione dimenticata, ci sono più trame che procedono in parallelo, per lo più riassumibili in due filoni. Da un lato ci sono Romolo, Brenno e Tarquinio che viaggiano prima verso est, fin quasi all'India, per poi trovare l'occasione per tornare verso occidente. Dall'altro Fabiola, gemella di Romolo, che dall'Italia si reca prima in Gallia per poi seguire Bruto e Cesare nella loro campagna militare. Vicende parallele che vedranno il loro punto di incontro nel finale, ad Alessandria d'Egitto.