sabato 13 marzo 2021

Toc Toc

Titolo:
Toc Toc
Anno: 2017
Regia: Vicente Villanueva
Genere: commedia
Cast: Paco León, Alexandra Jiménez, Rossy de Palma, Oscar Martínez, Nuria Herrero, Adrián Lastra, Inma Cuevas, Ana Rujas, Carolina Lapausa,Iván Cózar


La trama in breve:
Alcuni pazienti con un disturbo ossessivo compulsivo si ritrovano a sopportare le reciproche stranezze mentre attendono il medico ritardatario (fonte Netflix)


Il mio commento:
Visto circa 8-10 giorni fa, più che altro per rilassarci e svagarci visto il periodo di attesa a cui ci stavamo abituando io e Silvia, questo Toc Toc si è rivelato una gustosa e spassosa commedia che ci ha strappato ben più di qualche risata ^__^
Sembra quasi una rappresentazione teatrale, visto che la maggior parte delle scene si sviluppano all'interno della sala d'aspetto/studio dello psicologo a cui si rivolgono i 6 protagonisti della storia, tutti differenti tra loro ma, ovviamente, con alcuni disturbi. Abbiamo Blanca, su cui si concentra gran parte del trailer, maniaca della pulizia; Ana Maria invece è molto religiosa e maniaca del controllo; Liliana che invece ripete due volte parole e frasi; Emilio invece che non può fare a meno di contare (ed è pure parecchio bravo) e presenta anche qualche problema legato all'accumulo di oggetti; Otto invece non può calpestare le linee ed è maniaco della simmetria; infine abbiamo Federico, con la sindrome di Tourette. Inutile dire che quest'ultimo regala grandi momenti di delirio a causa della sua impossibilità nel frenare turpiloquio e gestacci inconsulti. Anche se, personalmente, è bastato pure il flashback sulla sua vita e sul suo tentativo di allevare pappagalli e altri uccelli "parlanti"...diciamo che non è stato un progetto riuscitissimo. 
Ad ogni modo, la folle interazione tra i vari personaggi, che nell'infinita e vana attesa dello psicologo, a turno si confidano e mettono a nudo le proprie problematiche e difficoltà che, inevitabilmente, condizionano e molto la loro vita e socialità. Nel tentativo di aiutarsi vicendevolmente riusciranno ad aprirsi e a capirsi un po' di più, arrivando a qualche timida svolta nella propria vita. Anche se, ovviamente, il percorso si rivela scanzonato e delirante, con sequenze di dialoghi e comportamenti a mio avviso molto divertenti ed esilaranti, anche perché in qualche modo "si contaminano" a vicenda regalando momenti davvero molto comici.
Ve la consiglio quindi, se avete un'oretta e mezza a disposizione e volete vedere qualcosa che sia divertente ma anche, in un certo senso, "istruttivo", capace di far riflettere. O, meglio, che quanto meno ci prova a proporre allo spettatore una prospettiva diversa da quella che è la propria.
Già perché Toc Toc porta sullo schermo anche manie e ossessioni e disturbi che magari non sono così pubblicizzati o noti, ma che forse sono più diffusi di quel che pensiamo, sebbene non così accentuati come nel caso dei protagonisti di questa pellicola spagnola. 
Anzi, non è nemmeno facile, per chi ha certi disturbi, riconoscere di averli e ammettere di aver bisogno di aiuto, finendo per chiudersi ulteriormente oppure finendo per venir emarginato e deriso. I sei personaggi portati in scena dal film sono persone con problemi (in fondo, chi non ne ha?) che rischiano anche di esser lasciati soli, indietro, senza adeguato supporto né comprensione. In un certo senso, l'unico aiuto che riescono a trovare non è tanto da parte della società ma solo da chi sperimenta problemi analoghi, che quindi sono già sensibilizzati e ricettivi, a dimostrazione della poca attenzione e cura che probabilmente viene indirizzata a chi invece è più fragile o in difficoltà. E in tempi di pandemia globale, a mio avviso queste situazioni - e anche altre ben più complicate e delicate - son state completamente ignorate e perse nel delirio di un periodo che sembra ormai eterno. Ognuno salvi se stesso, per dirla in altri termini.
Per cui, Toc Toc rappresenta indubbiamente un buon film, con una sua verve e una sua personalità, semplice nello sviluppo e decisamente divertente, ma non è nemmeno una pellicola banale o fine a se stessa come si si potrebbe aspettare, anzi. Consigliato! 




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