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domenica 11 maggio 2025

S è il numero perfetto

Titolo:
S è il numero perfetto
Autore: Giuseppe Biondo
Editore: Elison Publishing
Genere: narrativa
Pagine: 108


La trama in breve:
Un funerale inaspettato e un incontro dal notaio fuori dal comune diventano il palcoscenico per cinque anime destinate a un'esperienza fuori dal comune: Anna, Alberto, Aldo, Miriam e Sandra. Questo quintetto eterogeneo, già carico di emozioni vissute, si ritroverà intrappolato insieme per ben 48 ore, dando vita a un intreccio di emozioni esplosive.
Tra le pieghe di questo periodo intensivo, gli stati d'animo dei protagonisti si intrecceranno in un balletto di situazioni assurde e grottesche. E in mezzo a tutto ciò, emergerà Sandra, una presenza magnetica capace di rendere il clima incandescente. Nessun eroe si farà avanti, nessuna morale illuminerà il loro cammino. Quello che rimarrà impresso sarà solo l'intricato tessuto dell'illogicità che caratterizza i rapporti umani. Una corsa folle attraverso le contraddizioni dell'esistenza, dove ogni protagonista sarà costretto a confrontarsi con il lato oscuro e irrazionale della vita. (fonte Hoepli)


Il mio commento:
Un romanzo breve che si lascia leggere volentieri, scorrevole e senza tempi morti. Le vicende che si svolgono si concentrano nell'arco di poche giornate, con un ritrovo da cugini che non si vedevano da tempo e che, complice l'occasione del funerale del nonno, si trovano a convivere sotto allo stesso letto innescando dialoghi e confronti inattesi che offrono il pretesto per un intreccio di vite e lo scambio di opinioni su dinamiche personali.
Dal punto di vista dello stile, tutto fila liscio senza intoppi, con una narrazione leggera e scorrevole, mai ripetitiva o noiosa, accattivante, seppure vi sia qua e là qualche piccola mancanza in termini di punteggiatura mancante (ma potrebbero essere anche mie sviste).
In merito all'intreccio vero e proprio e alle dinamiche narrate, seppure credibili e verosimili, son rimasto convinto a metà. 
Trattandosi di cugini, per cui nipoti del nonno venuto a mancare, mi sarei aspettato anche la presenza di altri parenti, quanto meno dei genitori, i figli del nonno insomma.. che in teoria ancora ci sono anche se totalmente assenti dalla scena e dai pensieri dei nostri che sono come sospesi in una bolla spazio-temporale per circa 48 ore. Non mancano ovviamente tensioni, gelosie, antipatie che movimentano la situazione e mettono un po' di pepe sulla scena, tuttavia a mio avviso c'è la sensazione che manchi qualcosa ecco. Magari qualche flashback in più, ad esempio per fornire maggiori dettagli sul rapporto tra i personaggi nel passato o con il nonno. Anche per aumentare le aspettative del lettore e degli stessi attori in scena in merito al lascito del loro amato defunto. 

giovedì 1 maggio 2025

Peripezie di un piccione rock

Titolo
: Peripezie di un piccione rock
Autore: Federico Bagni
Editore: Book Tribù
Genere: narrativa
Pagine: 226


La trama in breve:
Davide Lisca ha ventidue anni e una vita in bilico, da anni trascorsa per strada. Ora anche sua madre non c'è più, e tutto diventa più difficile. Un Nord Italia che sembra aver perso contatto con la propria storia; una terra ancora operosa e frenetica, ma permeata di illegalità. Cantieri destinati allo smaltimento di rifiuti tossici, estorsioni e ricatti.
Mino lo abborda fuori dalla biblioteca, gli propone un lavoretto facile: cento euro in cambio di una firma falsa. Quella firma segna l'ingresso di Davide in un mondo parallelo, che pulsa dietro una facciata irreprensibile. Una realtà dove ogni cosa scorre al contrario. (fonte BookTribù)


Il mio commento:
Dopo la lettura di Lovecraft ed Herbert avevo necessità di qualcosa di più leggero e "rilassante", così mi è venuto in mente questo libro di Federico Bagni che aveva segnalato tempo fa nella chat della famiglia Lazzari (siamo imparentati, ok ok ok) e ne ho approfittato per recuperarlo. Un testo decisamente meno impegnativo delle mie ultime letture ma non meno soddisfacente. Un romanzo, che presumo sia stato scritto qualche anno fa (sospetto attorno al 2011...che poi è l'anno che compare in chiusura di ebook), onesto e verosimile, che si lascia leggere volentieri oltre che coinvolgere e capace anche di emozionare e riflettere. Mi ha anche fatto tornare in mente letture di anni che furono, vedasi Culicchia.
Pure la scelta del titolo, un po' enigmatica e particolare, assieme alla riproduzione del "generale Martina" in copertina, strizza l'occhio al lettore, stimolandone la curiosità senza rivelare nulla. Ovviamente senza sinossi potrebbe essere complicato inquadrare il testo - certo, si intuisce che non si tratta di un manuale di ornitologia -, ma spero che l'intento sia riuscito...
Comunque, dicevo, la narrazione segue le vicende del protagonista, Davide, alternando momenti descrittivi e dinamici con parti più intimiste e riflessive, funzionali sia a far immedesimare il lettore che ad approfondire e a curare la caratterizzazione stessa del personaggio, un ragazzo provato dalla vita (anche se i dettagli precisi rimangono solo accennati), che non ha superato la perdita della madre e che ha scelto di lasciarsi andare, vivendo per strada, fuggendo e lasciandosi sopraffare dal senso di colpa e dalle proprie insicurezze. Non mancano ovviamente persone che parteggiano per lui o che gli sono amiche, ma la vita riesce a giocargli qualche brutto scherzo creando i presupposti per la sua collaborazione con il misterioso Mino. Personaggio losco che, tramite i vari episodi che si avvicendano nel corso del romanzo, lo metterà faccia a faccia con dinamiche malavitose e di marcia umanità, traviandolo e mettendolo alla prova. Alcune di queste consentiranno al nostro di dare prova di tenacia e sangue freddo, o di aprire gli occhi su aspetti criminosi e ipocriti della società, altri avranno un effetto dirompente portandolo a reagire e a smettere di essere una "vittima" degli eventi e degli altri, a rivendicare un ruolo e un modo di vivere umano. Dinamiche utili anche al lettore, per riflettere su quali siano i mali e i vizi reali (e ovviamente nascosti) della società italiana, presenti anche al Nord (mon Dieu!), più che i poveracci che cercano di campare quando la vita stessa li ha messi all'angolo. E a testimoniare che tutto sommato c'è anche di peggio o poteva esser peggio per lo stesso Davide che, diciamocelo, è comunque un buono, con una sua sensibilità e fragilità, semplicemente si è trovato in balia degli eventi e inserito in una spirale che rischiava di condurlo davvero verso la perdizione definitiva. 

domenica 27 agosto 2023

1Q84 - Libro 3 - Ottobre Dicembre

Titolo:
1Q84 - Libro 3 - Ottobre-Dicembre
Autore: Haruki Murakami
Editore: Einaudi
Genere: narrativa, fantasy
Pagine: 395

La trama in breve:
"Tengo, dove sei?" Ci sono amori che devono attraversare universi per incontrarsi. Ci sono amori che devono superare ostacoli, difficoltà, avversari, enigmi. Amori che devono, soprattutto, vincere le paure interiori inquietanti e terribili come piccole creature che albergano dentro di noi per poter creare a propria volta un mondo in cui non ci sia più la paura, un mondo nuovo in cui essere al sicuro in due. Aomame e Tengo vivono da sei mesi in una realtà che non è la loro, un mondo "al di là dello specchio" su cui brillano due lune. Divisi e braccati, costantemente in pericolo di vita, sembra che tutto congiuri per impedire che si incontrino. Sulle loro tracce, oltre la setta Sakigake e forze ancora più sfuggenti e misteriose, adesso c'è anche l'investigatore privato Ushikawa, un ostinato segugio il cui bizzarro aspetto fisico (guardarlo "era come trovarsi di fronte a uno specchio deformante, e tuttavia nitido in modo spiacevole") si accompagna ad un intuito strepitoso. Ushikawa, però, è anche il terzo, inedito punto di vista che, alternandosi a Tengo e Aomame, accompagna il lettore nella vertiginosa conclusione di 1Q84. Qui Murakami tira le fila di tutte le trame, i personaggi, gli enigmi con cui ha costruito la sua narrazione: le domande, le coincidenze, i misteri daranno corpo a una nuova verità, come una costellazione che all'improvviso rivela il suo disegno. Murakami ha creato un universo per raccontarci come si creano gli universi. (fonte IBS)


Il mio commento (attenzione agli spoiler):
Inevitabile lettura dopo la conclusione dei precedenti due libri di 1Q84, di cui avevo parlato proprio nell'ultimo post
Dal punto di vista dello stile, del lessico, del modo di raccontare, dicendo e non dicendo, coinvolgendo il lettore e a volte ripiegando su descrizioni meccaniche e particolareggiate, direi che il romanzo rimane su ottimi livelli, perfettamente in linea con i precedenti libri di questa trilogia. Murakami si riconferma un abile e interessante autore, capace di emozionare e avvincere. Tuttavia, avrei preferito ci fossero meno ripetizioni (nel senso di spiegazioni che riepilogano quanto avvenuto) sotto forma di riflessioni o ricostruzioni di eventi fatte dai personaggi.
Molto buona, come nei precedenti, anche la caratterizzazione e l'approfondimento dei personaggi che si imprimono e che il lettore finisce per percepire come presenze quasi "intime".
Tuttavia, saranno state le aspettative che nutrivo, questo libro mi ha anche irritato e frustrato sia perché non ho trovato risposta alle numerose domande e ai punti in sospeso dei libri precedenti sia perché ha un finale che a mio avviso è sottotono, poco soddisfacente. Essendo un testo del 2012, capisco se poi ne fosse uscito un ulteriore capitolo ma invece così...mi pare ecco una chiusura dettata più dalla stanchezza che altro. Forse non sono abbastanza giapponese per apprezzare.
Rispetto ai precedenti, in questo libro si aggiunge anche un ulteriore punto di vista: non più la sola alternanza dei punti di vista di Aomame e Tengo ci guida nello sviluppo della storia, ma anche le indagini di Ushikawa ci porteranno all'incontro dei due protagonisti.
In tutto ciò, ovviamente, si mescolano interazioni anche con altri personaggi, digressioni su quanto accaduto ad alcuni di essi (ad esempio l'editor Komatsu, che ad un certo punto era sparito a causa di un sequestro di persona operato dai membri del Sekigake), esplorazione di altri (vedasi le infermiere che si occupano del padre di Tengo) e pochi accadimenti misteriosi, uno in particolare con protagonisti i Little People che, dopo centinaia di pagine di assenza, fanno quanto meno una comparsata. 
E' anche un libro che parla di solitudini in quanto molta parte degli eventi vengono vissuti mentre i personaggi sono da soli, o segregati in casa come Aomame oppure perchè impegnati in pedinamenti o in veglie.
In tutto ciò però, come accennavo, sono molti i punti che non vengono chiariti e che, leggendo le recensioni anche di altri lettori appassionati ai testi di Murakami, hanno generato molta frustrazione. Ma anche ipotesi e congetture che, probabilmente, è l'aspetto più intrigante di quest'opera nel suo complesso sebbene, ecco, un po' di chiarimenti e spiegazioni sarebbero pur gradite visto che di anni ne son passati ormai una decina dalla sua uscita.

sabato 15 luglio 2023

1Q84 - Libro 1 e 2 - Aprile e Settembre

Titolo
: 1Q84 - Libro 1 e 2 - Aprile e Settembre
Autore: Haruki Murakami
Editore: Einaudi
Genere: narrativa, fantasy
Pagine: 722

La trama in breve:
1984, Tokyo. Aomame è bloccata in un taxi nel traffico. L'autista le suggerisce, come unica soluzione per non mancare all'appuntamento che l'aspetta, di uscire dalla tangenziale utilizzando una scala di emergenza, nascosta e poco frequentata. Ma, sibillino, aggiunge di fare attenzione: "Non si lasci ingannare dalle apparenze. La realtà è sempre una sola". Negli stessi giorni Tengo, un giovane aspirante scrittore dotato di buona tecnica ma povero d'ispirazione, riceve uno strano incarico: un editor senza scrupoli gli chiede di riscrivere il romanzo di un'enigmatica diciassettenne così da candidarlo a un premio letterario. Ma "La crisalide d'aria" è un romanzo fantastico tanto ricco di immaginazione quanto sottilmente inquietante: la descrizione della realtà parallela alla nostra e di piccole creature che si nascondono nel corpo umano come parassiti turbano profondamente Tengo. L'incontro con l'autrice non farà che aumentare la sua vertigine: chi è veramente Fukada Eriko? Intanto Aomame (che pure non è certo una ragazza qualsiasi: nella borsetta ha un affilatissimo rompighiaccio con cui deve uccidere un uomo) osserva perplessa il mondo che la circonda: sembra quello di sempre, eppure piccoli, sinistri particolari divergono da quello a cui era abituata. Finché un giorno non vede comparire in cielo una seconda luna e sospetta di essere l'unica persona in grado di attraversare la sottile barriera che divide il 1984 dal 1Q84. Ma capisce anche un'altra cosa: che quella barriera sta per infrangersi. (fonte IBS

Il mio commento:
Essendomi trovato senza una lettura, prima di cimentarmi con un altro libro della saga di Dume, che ho lì in lista, avendo addocchiato questo misterioso 1Q84, ho deciso di provare a leggerlo.   
Di Murakami, tempo addietro, avevo letto già un romanzo, Sotto il segno della pecora, per cui un po' sapevo che mi sarei trovato di fronte a un libro non leggerissimo e non sintetico ma dall'indubbio fascino e profondità narrativa. Quel che mi era sfuggito è che in realtà si tratta di una trilogia e che, quindi, devo ulteriormente proseguire con il terzo capitolo della storia per avere un quadro completo della vicenda o, quanto meno, sapere come va a finire.
La storia narrata nei primi due capitoli procede un po' a rilento, con molte digressioni e varie ripetizioni di aspetti già narrati. Forse un invito al lettore, in modo che se lo gusti pian piano, nel tempo, senza fretta. E in effetti non c'è fretta o ansia nel romanzo, anzi, tutto sommato non succedono poi così tante vicende - erano altri tempi gli anni '80 ^_^ - ma sono inserite nel consueto modo di raccontare dell'autore giapponese che quasi non ce ne si accorge. La narrazione per lo più procede sue due binari che si intervallano e intrecciano tra loro. 
Da un lato la storia di Aomame, personal trainer e assassina che, diciamo, per conto della ricca Ogata Shizue, compie degli omicidi mirati ai danni di uomini che hanno commesso violenza su donne e bambine.
Dall'altro lato Tengo, un ragazzone bonario che si divide tra l'insegnamento della matematica e la passione per la scrittura, suo malgrado coinvolto in una sorte di frode letteraria con al centro il romanzo "La crisalide d'aria" della misteriosa e giovanissima Fukaeri (Fukada Eriko).
La storia dei due in realtà è legata sia perchè son stati compagni di classe in giovane età sia perché si troveranno a che fare con una setta, la Sakigake, da cui Fukaeri  è fuggita, sia perchè entrambi si ritroveranno a vivere nel 1Q84, una sorta di dimensione parallela, una biforcazione del 1984. Inoltre, i due sono legati da sentimenti amorosi, una passione ideale e intensa che si è espressa quando avevano circa 10 anni e che, a distanza di 20 anni, pur non essendosi più re-incontrati, ancora è fortemente radicata in loro. 
Non mancano quindi digressioni e riflessioni dei nostri, mentre ne si esplorano presente e passato, pulsioni e lati oscuri, rapporti con la società o con i familiari. Entrambi i protagonisti sono piuttosto solitari e in qualche modo "monchi", mancanti di qualcosa e al contempo particolarmente introspettivi e analitici. Anche sul fronte emotivo-sentimentale si esprimono in modo non limpidissimo, ricercando esperienze fisiche ma senza lasciarsi mai andare sul fronte amoroso, anche perchè in un certo senso già "impegnati" con l'immagine e il ricordo che ciascuno conserva dell'altro.

venerdì 9 settembre 2022

Nicolas Eymerich, inquisitore

Titolo:
Nicolas Eymerich, inquisitore
Autore: Valerio Evangelisti
Editore: Mondadori
Genere: fantastico, fantascienza, gotico
Pagine: 274


La trama in breve:
Pubblicato nel 1994 nella collezione Urania, Nicolas Eymerich, inquisitore segna l’esordio nella narrativa italiana del protagonista di una delle saghe più amate, che ormai da anni ha conquistato un pubblico di lettori ben più ampio (e per certi versi esigente) rispetto ai soli appassionati di fantascienza. Basato su un inquisitore catalano realmente esistito nel Trecento, la creatura di Evangelisti è un uomo intollerante e spietato, ma anche intelligente e coltissimo. Le sue avventure si svolgono nel luogo che gli appartiene, l’Europa medievale popolata di cristiani, ebrei, musulmani ed eretici, ma anche in piani temporali diversi, dal nostro passato prossimo fino al futuro più remoto. Perché il Nemico di Eymerich è un’entità metafisica che ripropone attraverso i secoli un’unica, eterna sfida. Un Nemico che può subire solo sconfitte brevi e temporanee…(fonte Mondadori)


Il mio commento:
Letto in formato ebook, più per curiosità di leggere un testo "fantasy" di un autore italiano di cui avevo sentito parlare ma senza reale conoscenza di cosa mi apprestavo a leggere.
La lettura è filata via rapida, visto anche il ritmo incalzante e serrato della narrazione. Il cambio di linea narrativa, ora Medioevo ora futuro sci-fi, è interessante e contribuisce al successo del testo tuttavia può dare anche un senso di spaesamento e creare confusione.
L'impressione infatti è che alcuni aspetti potessero essere gestiti con maggior calma e approfondimento mentre invece tutto si consuma in poco tempo.
Il protagonista, Nicolas, divenuto inquisitore a causa della morte di peste del suo predecessore è un personaggio particolare, non ha conquistato la mia simpatia a esser sincero. E' quasi robotico, molto razionale e implacabile, con alcune manie e, a dirla tutta, ha poco dell'uomo di chiesa. Certo, c'è la fede in Dio e l'impegno a lottare e perseguire il male tuttavia non mostra empatia o quasi sentimenti. Per di più. considerando la rapidità con cui si trova a giostrarsi tra aspetti politici e indagini "complesse" e delicate ha un che di inumano. 
Per altro, come mi par di capire anche leggendo altri commenti al testo, non è neanche ben chiaro se sia stato svelato del tutto il mistero dietro al culto pagano di Diana o comunque se la risoluzione di tutta la storia sia effettivamente avvenuta visto che le trame fantascientifiche e medievali convergono (diciamo così) ma a parer mio non è ben chiaro cosa sia realmente successo. 

martedì 8 febbraio 2022

Sotto il segno della pecora

Titolo
: Nel segno della pecora // Sotto il segno della pecora
Autore: Haruki Murakami
Editore: Einaudi
Genere: narrativa
Pagine: 298

La trama in breve:
"In una semplicissima newsletter, un giovane agente pubblicitario inserisce la fotografia, in apparenza banale, di un gregge: uno degli animali, una pecora bianca con una macchia color caffè sulla schiena, suscita tuttavia l'interesse di un inquietante uomo vestito di nero, stretto collaboratore del Maestro, un politico molto potente i cui esordi si perdono nel torbido passato coloniale giapponese. Al giovanotto viene affidato l'incarico - ma si tratta in sostanza di un ordine - di ritrovare proprio quella pecora: unico indizio, la foto in questione, ricevuta per posta dal Sorcio, un amico scomparso da anni. Accompagnato da una ragazza con le orecchie bellissime e dotata di poteri sovrannaturali, attraverserà tutto il Giappone sino a raggiungere la gelida regione dello Hokkaido, vivendo una vicenda mirabolante e al tempo stesso realistica nella descrizione di luoghi e circostanze.  (fonte ibs)

Il mio commento:
Ho letto questo libro per curiosità in quanto, sinora, non avevo mai letto un romanzo di alcun autore giapponese. Di manga e testi ispirati o relativi a fumetti e manga ne ho letti molti (e tuttora persevero, anche se con tempistiche e quantitativi ridotti...), ma di romanzi no.
Motivo per cui, avendo avuto l'occasione, ho provato a cimentarmi nella lettura di questo testo, non per particolare conoscenza o raccomandazione ma perché la sinossi mi pareva interessante. Inoltre, googlando, avevo anche appurato che Murakami è considerato un valido autore.
Indubbiamente sa scrivere e ha una buona prosa, efficace e capace di rendere bene sia le situazioni che i paesaggi ma capace anche di gestire molto bene i dialoghi tra i suoi personaggi. Però...mi aspettavo qualcosa di diverso.
La storia proposta viaggia tra alti e bassi, per i miei gusti, con momenti più attivi e altri più monotoni. Ma è un effetto voluto, considerando sia la personalità giapponese sia il fatto che aspetti quali la solitudine e la routine sono tematiche tipiche di Murakami, da quel che ho capito.
In cuor mio speravo in un testo un po' più brioso e vivace, più pulp, anche per via di certi dialoghi e per la piega che, all'inizio, stavano prendendo le vicende. Invece nel complesso l'atmosfera non è delle più felici e, anzi, insiste molto sulle routine e sul rendicontare le azioni fatte, sulla meccanicità del vivere. Forse anche per creare un certo parallelo verso la vita del gregge o degli ovini... 
Nemmeno l'epilogo è particolarmente solare, anzi, mi ha lasciato spiaciuto per il protagonista. 
Mi ha lasciato anche un po' stranito, a metabolizzare la solitudine e la tristezza provata dal personaggio centrale del libro, nonché voce narrante, che, alla fine, conclusa la "missione" e il suo viaggio può finalmente concentrarsi su se stesso e liberarsi e sfogare i propri sentimenti. Anche perché, di fatto, pur con la sua verve e il suo cinismo, il protagonista non se la passa poi benissimo. In un certo senso avrebbe anche guadagnato una certa somma, con la quale magari sistemarsi e viver felice, ma dall'altro lato è ben consapevole che non sono i soldi a determinare la propria realizzazione. Nemmeno per un uomo poco più che trentenne come lui, sebbene ogni tanto venga da pensare che sia ben più vecchio, ma forse è anche l'effetto dovuto al fatto che non siamo di fronte a un testo recente bensì a un romanzo del 1982. 

sabato 25 settembre 2021

Frammenti

Titolo:
Frammenti
Autore: Dario Rea
Editore: Elison Publishing
Genere: narrativa, fantasy
Pagine: 206


La trama in breve:
Vita e Morte, le due sorelle signore dell'umanità, hanno accordi ben precisi che regolano i loro rapporti. Uno dei patti fondamentali che hanno stipulato prevede che il conto delle anime torni sempre, da una parte come dall'altra: nessun uomo può avere più tempo, nessun uomo può viverne di meno, tutto deve essere come Vita e Morte hanno stabilito. Un traghettatore di anime, una figura di confine tra i regni delle due sorelle, si occupa di accompagnare quelle anime che sono restie ad abbandonare il regno dei viventi quando è giunto il loro momento. L'ordine delle cose è eterno e immodificabile, ma si può davvero stare così vicino agli umani senza divenire, almeno in parte, uno di loro? Un sovvertimento dell'ordine stabilito potrà mai essere tollerato? Da Venezia a Marsiglia, dalla rivoluzione francese ai nostri giorni, le storie di uomini e immortali si mescolano come frammenti gettati a caso, ma è solo nella loro unione che gli eventi possono assumere senso e significato (fonte ibs)


Il mio commento:
Premetto che avrei voluto e dovuto scrivere la recensione almeno due settimane fa, a ridosso della conclusione della sua lettura, per rendere maggiormente giustizia al testo.
Il libro è indubbiamente intrigante come idea e, anche per come è scritto e sviluppato, risulta interessante per il lettore. 
La narrazione procede infatti per episodi, da cui anche il riferimento del titolo, calando il protagonista in situazioni diverse e a contatto di persone differenti permettendo così all'autore, da un lato, di raccontarci qualcosa sulla vita e l'esperienza del traghettatore delle anime e, dall'altro, di proporci scorci di vita (e morte). Il protagonista è infatti un immortale, legato alla Morte, e si occupa di evitare che, dopo il trapasso, le anime si perdano anzichè prendere la giusta via fino alla reincarnazione, secondo le regole stabilite da Vita e Morte. 
E' un personaggio senza nome, cinico e stanco del proprio ruolo, certamente non un tipo solare e allegro e non solo per il ruolo che ricopre ma anche per qualcosa che ha perduto. Essere immortali non preserva infatti dalla possibilità di innamorarsi, di soffrire o di venir puniti, per molto molto tempo tra l'altro. Anche perché non sembra aver modo di sottrarsi al giogo che gli è stato riservato dalla sorte.
Se da un lato risulta interessante e affascinante come personaggio, dall'altro lato presta il fianco ad alcune osservazioni: essendo solo uno, ci si domanda come faccia a gestire il numero di morti che si verificano contemporaneamente nel mondo. Inoltre, a volte, il linguaggio con cui si esprime è un po' troppo diretto, burbero e seccato, quasi forzato, come se fosse in un contesto cinematografico, ecco. Ma probabilmente è solo una mia impressione.
Resta il fatto però che con la sua eterna esperienza entra in contatto con numerosi casi umani, talvolta anche con situazioni drammatiche da cui, ovviamente, lui non si fa né condizionare né impietosire, ma il lettore, invece, sì. Nei vari frammenti di vite che vengono proposti, alcuni nel passato alcuni nel "presente", qualcuno nel futuro, e collocati anche in zone geografiche differenti, si respira l'umanità e la tragicità di talune situazioni che, ancora oggi, fanno notizia sulla cronaca dei telegiornali.

lunedì 15 febbraio 2021

Ebook Elison Publishing

Questo post è dedicato ad alcune delle recenti pubblicazioni della casa editrice Elison Publishing, ebook e libri di autori poco conosciuti ma che potrebbero essere di interesse per gli occasionali lettori di questo blog: buona lettura ^_^


Titolo:
La ragazza con la rotella in più
Autore: Giorgyl Sungrif

Descrizione: “La ragazza con la rotella in più” racconta la storia di Lilia, una docente universitaria che ha dimenticato di essere una strega e quella di Alice, Mattia, Nadia e Alex, che decidono di dimostrare al mondo di non essere quei falliti che tutti credono. In un giorno come un altro della loro vita insignificante accade qualcosa che cambia per sempre le loro esistenze. L’incontro con un essere proveniente da un mondo sconosciuto e con poteri soprannaturali, che promette ai quattro di realizzare il loro desiderio di riscattarsi dall’emarginazione in cui vivono, a patto di seguirlo prima nella missione che, se avesse esito positivo, li renderebbe famosi in tutte le galassie.
La missione consiste nello sconfiggere le ombre, esseri umani solo per metà, che manipolano il mondo. Prima, però, i quattro devono aiutare la più potente strega ancora in vita sulla Terra, seppur affetta da amnesia, Lilia. Senza di lei, infatti, è impossibile iniziare e portare a termine la missione.
Questo libro è dedicato a chi pensa che la vita sia molto di più di quanto appare.
È la storia di chi riesce a diventare chi è sempre stato, ma che aveva scordato di essere: una persona fuori dal comune.


Titolo: 
Krakatoa Suisse 
Autore: Luigi Rigamonti

Descrizione: Mentre la pandemia da Covid attanaglia il mondo, un’eruzione del tutto particolare colpisce la Svizzera. Da banche e da condotte sotterranee fino a quel momento sconosciute non fuoriesce lava, ma denaro. Dollari, euro, sterline, yen, franchi, le valute che contano nel mondo. Voragini nelle strade, aeroporti e stazioni inagibili, incidenti e feriti si assommano in un turbinio di cartamoneta. È il Krakatoa Suisse.
Nel mistero, sembra la catastrofe, eppure così non sarà. Come mai?
Due anni dopo tre giornalisti di Lugano, Ginevra, Zurigo, in concomitanza con la Krakatoafest, neo istituita festa nazionale che celebra il ritorno alla prospera normalità elvetica, ricostruiscono i fatti in un instant book – questo – che in aggiunta contiene una chicca da Pulitzer, l’intervista esclusiva al capo degli gnomi delle banche svizzere, il Grande Gnomo, che si presenta come il curatore degli interessi della risorsa mondiale delle risorse, il denaro. E spiega le origini dell’eruzione, sulle quali appunto ha influito e non poco la pandemia da Covid.

venerdì 17 luglio 2020

Capitan Turchese Malasorte

Titolo: Capitan Turchese Malasorte
Autore: Matteo Pilotto, Giacomo Simioni
Editore: TgBook
Genere: narrativa
Pagine: 316

La trama in breve:
Questo è il grande tesoro del libro, di capitan Turchese Malasorte, scorci di vita che hanno lasciato una celeste moneta. A volte sarà un'impresa ardua, o quasi impossibile trovarla, mentre altre vi basterà un gesto semplice come girare la pagina. Ora che il tesoro è stato svelato, non vi resterà che andarlo a cercare.


Il mio commento:
Ho acquistato questo libro nel dicembre del 2018, ed è rimasto lì in attesa fino a poco fa. Confesso anche che era un po' che non leggevo un libro su carta e, sinceramente, confesso che il formato ebook è decisamente comodo.
Tuttavia questo era disponibile in questo formato vicino alle casse del negozio del centro Papa Giovanni XXIII di Carmignano di Brenta, presso cui io e Silvia eravamo andati a cercare idee per le bomboniere del matrimonio. Poi abbiamo effettuato un'altra scelta, rimanendo sempre nell'ambito delle cooperative, tuttavia in quell'occasione mi ero imbattuto in questo libro e, considerando che il ricavato delle vendite serviva a finanziare progetti della cooperativa ho deciso di dar fiducia al testo.
Ora, ad essere franco, non è che sono completamente soddisfatto della lettura, nel senso che c'è qualche imprecisione da sanare e che mi sembra manchi un po' di coesione e approfondimento, tuttavia è pur vero che il libro precedente era Dune e che si tratta di un'opera indipendente.
Quella proposta è comunque una storia che mescola molta finzione e un pizzico di realtà, ambientato in un mondo simil-moderno ma con contaminazione fantastiche prese dai romanzi/film d'avventura di genere piratesco, su tutti credo che la serie Pirati dei Caraibi abbia l'influenza maggiore. 
Le vicende si concentrano su Capitan Turchese Malasorte, in viaggio per il mondo, che se la vedrà con personaggi strampalati incontrati qua e là, demoni e pericoli mortali, fino a giungere allo scontro finale con il cattivone di turno che tiene prigioniera la bella Annamaria di cui il nostro protagonista è decisamente invaghito. In tutto ciò, ovviamente, trova posto una ciurma strampalata e chiassosa, un po' cialtrona ma di buon cuore.
Qua e là, tra le righe e i personaggi descritti, si intravede qualche scorcio di episodi di vita vissuta nel contesto della cooperativa (credo), riconoscendo magari qualche volto, qualche aneddoto oppure qualche evento rocambolesco capitato alla "ciurma". Ad impreziosire il tutto, ogni tanto, fa capolino qualche disegno per sottolineare qualche episodio particolare oppure tratteggiare qualche volto.

sabato 6 agosto 2016

ebook: novità da Elison Publishing

Come già fatto qualche tempo fa, approfitto di questo post per segnalare alcuni degli ultimi ebook proposti dall'editore Elison Publishing, consideratele occasioni di lettura per questi mesi di vacanza (anche se io, a dirla tutta, ancora non sono in ferie...):



E' stata felicità
di Umberto Forlini


La TramaIl romanzo narra della crescita di due giovani e del loro amore senza riserve. Insicurezza e angosce accompagnano tutto il percorso esistenziale di entrambi. Soprattutto è lui che si agita, soffre a causa della sua fragilità caratteriale e insoddisfazione personale. Fumettista e disegnatore di talento, ma “mancato” per l’impossibilità reale di dedicare tutto se stesso alla sua inclinazione, è costretto, per mantenere chi lo ama, a svolgere un’attività che non lo appaga per niente e che lo torturerà per tutti i trent’anni in cui divide il suo rapporto con Lei. Una Lei vista come un costante riferimento esistenziale, come qualcosa di unico e senza la quale la vita stessa non ha senso. Una Lei che comunque dimostrerà costantemente il suo amore e lo seguirà fino all’ultimo, amandolo più dei figli nati dal loro rapporto.

E solo alla fine uno spiraglio di certezza farà capolino, lasciando intendere una sospirata maturazione nel carattere di lui, che resterà comunque persona fragile; e dando una conferma della solidità e dell’equilibrio della donna. 

Maggiori informazioni sull'ebook: link


Onde Infrante
di Giada Montaruli

La TramaPuò il nostro inconscio comunicare anche attraverso i sogni per farci arrivare al nostro equilibrio interiore? Lara, attraverso un flash-back, che si alterna a fasi della vita attuale, scava, fino a scoprire quel filone prezioso, che le aprirà gli occhi sui passaggi segreti della sua anima. In seguito a un episodio traumatico ha lasciato il lavoro di giornalista e ora esercita come fotografa part-time. È il tentativo di riprendere per mano la vita. Ripercorre i primi approcci della relazione con Raffaele, fino al momento che ha rappresentato lo spartiacque, quando lui le ha proposto di unirsi al suo gruppo per rubare delle opere d’arte. Lara sbatte le ali come una farfalla impaurita, ma non fugge. Nel gruppo si crea un incastro casuale ed efficace tra i personaggi dal quale emergono affetto, solidarietà, una fiammella inaspettata che placa il gelo dell’anima. Si lega a loro come un’ape all’alveare e l’elemento aggregante ha il sapore del miele. 

martedì 24 novembre 2015

Nuovi ebook da Elison Publishing

Approfitto di questo post per segnalare tre degli ultimi ebook pubblicati da Elison Publishing, dinamica realtà editoriale con cui sono in contatto (anche se non come autore) e di cui ho letto (e certamente leggerò) alcuni ebook proponendo un commento sulle pagine di codesto mio blog:


AMOY
di Maria Teresa Rotelli

La Trama: Mio figlio Stefano era morto da due anni e ancora non riuscivo a rendermene conto. Conducevo la mia nuova vita senza entusiasmo e con tanta apatia. Lavoravo molto da Pasqua a settembre svolgendo due lavori al giorno. Ero molto efficiente e tutti erano contenti di me, ma mi sentivo senz’anima. Durante l’inverno finalmente mi chiudevo in casa e non vedevo nessuno. Vivo lontano dal centro del paese, perciò era facile non vedere mai nessuno. Facevo lunghe passeggiate con il mio cane nella macchia mediterranea e andavo a fare la spesa una volta a settimana, cercando di salutare furtivamente le persone che mi conoscevano.
Un giorno mio figlio Marco mi disse:
“Mamma perché non vai a fare una crociera?”
“No, non mi interessa. Potrei fare un viaggio solo per andare a vedere un gorilla o un orangutan.”
È iniziata così una fase del tutto nuova della mia vita. In questo racconto parlo della mia esperienza di volontaria a Sepilok nel Borneo, poi in Tanzania e infine in Amazzonia, a contatto con gli animali, esperienze meravigliose che hanno cambiato la mia vita e che oggi voglio condividere. Il nostro pianeta e tutto il regno animale hanno bisogno urgente del nostro amore.
Maggiori informazioni sull'ebook: link


L'ISTANTE MAGICO
di Renata Asquer e Alice Guerrieri

La Trama: Chi era de Nittis? Il pittore italiano che tanta fama s’era conquistato nella Parigi degli impressionisti, l’uomo di mondo che deliziava gli amici artisti con le specialità italiane alle sue cene del sabato sera. Oppure esiste un’altra verità capace di svelare un “mistero De Nittis”? 
Questo è il motivo che ha spinto a scrivere non una biografia vera e propria, ma un romanzo che commuove e diverte ispirato ai fatti reali mescolati con l’immaginazione.

giovedì 20 agosto 2015

Le orme dell'orso

Titolo: Le orme dell'orso
Autore: Francesca Boari
Editore: Elison Publishing
Genere: narrativa
Pagine: 89

La trama in breve:
Entrare nel vivo di una storia di abbandono, di smarrimento, di ricerca, di riscatto e di perdono. Questa la nuova esplorazione della scrittura dell'anima di Francesca Boari. Una mattina qualunque una madre decide di uscire di casa e non ritornare mai più. Alle sue spalle una bambina, la sua, di tre anni e un marito follemente innamorato destinato a morire di dolore. Spetterà alla bambina la ricerca più dolorosa, un viaggio lungo e affannato alla ricerca di sé e dei tanti perché destinati tante volte, nella vita umana, a rimanere insoluti. Il lettore si immedesima nella ricerca e nella vita appassionata e mai scontata che farà da cornice ad Adriana.Fino ad arrivare ad uno specchio grande, tradotto dal titolo del romanzo, che determinerà il punto di svolta della vicenda narrata.
Francesca Boari ha pubblicato "Il prezzo del riscatto" (prefazione di Eugenio Borgna, edito Cicorivolta, 2008); "Aldro" (edito da Corbo nel 2009); "Piovono sassi dal cielo" (prefazione di Roberto Faenza, edito da Cicorivolta 2013); "Ragazzi cari vi odio, vi amo" (edito da Cicorivolta 2015). Ha un blog di discreto successo "Diventa quello che sei" sul quotidiano online "Estense com" di Ferarra. Insegna e si occupa di educazione dal 1991. Docente di filosofia a Ferrara.

Il mio commento:
Ed eccoci a un altro testo targato Elison Publishing su cui esprimo un commento. Questa volta son stato preso alla sprovvista in quanto ho dato più peso al titolo e alla copertina che alla trama riportata sul sito. Mi aspettavo un testo che parlasse, in modo più o meno esplicito e diretto, del rapporto uomo natura, di un viaggio, di una scoperta...invece quelle dell'orso sono orme metaforiche di chi è alla ricerca di un percorso, di sfide, di un confronto con esperienze, emozioni e dinamiche più grandi di sé. 
Il testo in questione è infatti una sorta di diario-monografia in cui si ripercorre la vita della protagonista dall'infanzia all'età adulta, focalizzandosi molto sul rapporto figlia-madre. Forse, e dico forse - non vorrei sembrare misogino - destinato prevalentemente a un pubblico di donne, che di maschietti.
L'Adriana Valles del libro è infatti cresciuta senza madre e per tutta la vita avverte un vuoto e una mancanza dentro legati, appunto, a questa figura assente, all'affetto negato, alle risposte mai ricevute in merito a tale abbandono. Nonostante questo riesce comunque ad emergere e a realizzarsi, trovando una sua completezza grazie al marito, al figlioletto e...alla riconciliazione con la madre, Luciana, previa scoperta della fede in Dio. 

sabato 17 maggio 2014

Collettivo Zampalù

Autore: Federico Bagni
Editore: Autodafè edizioni
Genere: narrativa
Pagine: 224

La trama in breve:
Settembre 1993, Milano. In una quinta liceo, un professore e un nuovo alunno si incontrano dentro le parole di un tema libero. Nei giorni di pioggia, durante la ricreazione, fra i due si crea un legame sempre più profondo. Al termine dell'anno scolastico, il tempo li porta altrove. A distanza di anni, il professor Lorenzo Dentico - provato dagli eventi della vita, ma sempre animato dalla fiducia nell'uomo - ritrova l'ex alunno Marco Carboni, che sfoga la propria inquietudine facendo lo scrittore. Il professore coinvolgerà il giovane in una straordinaria esperienza di scrittura collettiva fra i senzatetto di un centro diurno, dove si incontrano le vite sospese di una Milano marginale e nascosta. Romanzo corale di chi la vita la vede dal basso, "Collettivo Zampalù" racconta, nella lingua dolce e amara della malinconia, il difficile percorso di riscatto che sfocia nell'amore e nella condivisione. L'autore trasporta il lettore alla scoperta di una realtà ricca, sfaccettata e complessa, dove il dolore e la fatica di vivere non riescono mai a spegnere la speranza e la voglia di cambiamento.

Il mio commento:
Qualche tempo fa, un'agenzia letteraria mi ha contattato inviandomi una mail. All'interno di questa, un paragrafo in particolare mi è rimasto impresso:
Il problema è che l'Italia pullula di autori, anche di valore. Ma il numero degli scriventi è così alto che, spesso, alcuni di questi (talvolta i migliori) si invischiano in reti sottili ed entropiche, perdendo coesione e orientamento, annegando nel mare magnum di piccole case editrici di fatto invisibili...
Leggendo questo Collettivo Zampalù, per certi versi mi è tornato alla mente questo passaggio in quanto (sperando di non sbagliarmi sulle dimensioni della realtà editoriale in questione) quest'opera di Federico Bagni rispecchia un po' queste caratteristiche: Autodafè è una casa editrice di dimensioni contenute e l'autore è decisamente un ottimo scrittore, che meriterebbe maggior risalto.
All'inizio, devo dire che ero un po' scettico, ho guardato a questo titolo con un po' di sospetto e, forse, di invidia (*). La trama pure non mi convinceva del tutto visto che si parlava di professori e di immigrazione, probabilmente mi immaginavo qualcosa di diverso da quanto, invece, ho trovato. A riprova del fatto che di un libro è meglio farsene un'idea leggendolo, più che basandosi unicamente su copertina e sulle poche righe riportate sul retro.
Ecco, partendo dall'immagine scelta per rappresentare il libro, seppure questa lanci spunti chiari (il gruppo, uno sforzo condiviso, tempo passato, voglia di crescere...) potrebbe non irretire i lettori più superficiali, quelli che si lasciano sedurre dalle immagini sgargianti e variopinte. Qui invece le logiche commerciali sembrano esser state accantonate per puntare su contenuti validi e qualità.
Elementi che, effettivamente, ho riscontrato.

mercoledì 13 novembre 2013

Ricominciare

Titolo: Ricominciare
Editore: YouCanPrint
Genere: narrativa
Pagine: 88

La trama in breve:
Chiara ripercorre la sua vita, anzi le sue vite, sentieri segnati dalla sofferenza, dal dolore, ma anche da uno strano destino che le ha offerto le occasioni per ricominciare, anche quando il suo cammino sembrava senza speranza, inevitabilmente segnato. Una ragazza attende con ansia un pacco postale... da questa scena usuale di vita quotidiana nasce questo racconto che si è poi arricchito di tanti altri elementi, svelando pian piano la vera storia di Chiara, come se lo stesso personaggio volesse raccontarsi senza troppi fronzoli. Un pretesto anche per raccontare un mondo diverso, fatto di povertà e emarginazione, per riflettere su problemi drammatici come la prostituzione minorile, le mine antiuomo, le bande giovanili o le problematiche legate alle adozioni. In allegato anche "Ritorno", una sorta di sequel che esplicita alcune cose che nel finale originale erano solamente intuibili e alcuni link utili per approfondire gli argomenti accennati.

Il mio commento:
Questa volta non si tratta di una catena di lettura bensì di un testo acquistato e letto principalmente per ricambiare Giovanni, autore del libro in questione, per aver a sua volta acquistato, letto e commentato il mio Ipermercati for dummies.
E come promesso, son qui a fornire un commento a "Ricominciare". 
Cominciamo col dire che non si tratta di un romanzo bensì di un racconto lungo a cui si collega "Ritorno", più breve e con la funzione di essere più una sorta di epilogo che un sequel, anche se è pur vero che temporalmente si colloca "dopo" le vicende narrate in Ricominciare. 
L'immagine scelta per la copertina risulta abbastanza significativa, sufficientemente malinconica e in linea con il contenuto del testo di cui, forse anche un po' troppo abbondantemente, viene fornito un riassunto nella quarta di copertina. Già da questa si può infatti intuire molto di quanto verrà proposto all'interno delle circa 80 pagine del libro. 
Ora, in merito alla storia proposta, credo che ogni lettore possa avere reazioni differenti ed esprimere altrettante dissimili considerazioni a seconda di quali siano aspettative e proprie posizioni in materia di religione e politica,
Dal punto di vista prettamente narrativo, seppure ben scritto, scorrevole e con un lessico appropriato, il racconto in sé risulta poco efficace. Per lo più si tratta di una ricostruzione del passato di Chiara, una panoramica che ci permette di conoscere la sua storia e il passato che nasconde, il tutto però filtrato attraverso gli occhi e la memoria di un narratore. Non c'è spazio per molti altri personaggi così come i dialoghi sono limitatissimi e risicati e il tutto, nel complesso, può anche venir percepito come narrato, sì, ma con distacco. Il che stride un poco con quello che invece è il contenuto della storia. 
Per cui, ecco, la mia sensazione è che un simile modo di esporre le vicende di Chiara non azzeri le distanze tra lettore (che finisce con l'immedesimarsi con il narratore onnisciente) e personaggio principale rendendo più ostico il processo di assimilazione del dolore, del coraggio e della forza dimostrata dalla giovane protagonista. A mio avviso, alcuni lettori potrebbero avvertire distanza più che immedesimazione, con il rischio di giungere alla noia o di non far proprie certe considerazioni e contestazioni che invece l'autore ha cercato di esporre. Già in forma di diario, per esempio, la rievocazione del passato avrebbe suscitato sensazioni diverse.
Dal punto di vista del contenuto Ricominciare è invece un testo coraggioso e molto interessante. Quello di Giovanni Capotorto è un testo che non esita a puntare il dito su tutta una serie di scenari e situazioni che sono quotidianità nel terzo mondo e di cui troppo spesso ci dimentichiamo, distratti dalle nostre dinamiche esistenziali e dai nostri problemi di uomini civilizzati. 

mercoledì 16 ottobre 2013

..:: Figli ribelli dell'oscurità ::..

Titolo: Figli ribelli dell'oscurità - La casa delle bambole
Autore: Irene Zanetti
Editore: IlMioLibro / Narcissus Self Publishing
Genere: giallo/thriller/narrativa
Pagine: 130

La trama in breve:
Poco dopo Natale, il London Genius High School College è scosso da una tragedia. Lara, una delle studentesse, non ha fatto ritorno dalle vacanze e la polizia segue la pista del rapimento a scopo di riscatto. Lucrezia, la sua migliore amica, non la pensa così, lei non ha completa fiducia nelle autorità e preferisce contattare chi del lato oscuro della vita se ne intende da sempre. Senza esitare, compone quello che ha battezzato il numero rosso e ordina a una boutique francese 100 ml di Ange ou Demon. Il viaggio nelle tenebre ha inizio, nulla rimarrà intentato per ritrovare Lara anche se questo volesse dire risvegliare le ombre del passato...

Il mio commento:
Ho letto questo libro nell'ambito delle classiche catene di lettura organizzate su Anobii. Non conosco la produzione letteraria di Irene ma, stando a quanto riporta nel suo sito, ha all'attivo altri titoli rivolti ad un pubblico giovane e molto giovane (vedi JHG). E a mio avviso, malgrado il titolo del libro in questione, questa tendenza si avverte anche in Figli ribelli dell'oscurità.
Ora, leggendo la quarta di copertina, mi ero preparato a una lettura dal sapore vagamente fantasy o ammiccante alla sci-fi, al mistery...anche il riferimento a quel misterioso profumo mi aveva fatto pensare a stregonerie di qualche sorta.
Invece non è affatto così.
Per carità, ci sono indagini, intrighi, tematiche "interessanti" come il condizionamento mentale e gli scambi di persona, oppure scabrose e attuali come la violenza sui minori, l'adescamento di minori al limite della pedofilia, ma niente di quello che mi ero inizialmente atteso. Forse è quel riferimento alle tenebre compresa la copertine tetra e misteriosa ad avermi indotto in errore.
Al di là di tutto ciò, la lettura scorre via fluida e senza mai appesantire, con una trama che non tarda poi molto a rivelarsi. I personaggi non sono moltissimi ma, considerando la lunghezza complessiva dell'opera, in numero adeguato a rendere sufficientemente varia l'esperienza di lettura. Anche il ritmo e l'alternanza delle vicende, ora concentrate sui gemelli Sebastano e Leonardo, ora sul cattivone Ben Lamatombe (e...), ora sulle vittime del complotto ordito dai malvagi di turno, che verte attorno a ragazzine rapite e plagiate. Le bambole del sotto titolo, ma non nel senso di pupe mozzafiato bensì di pupazzi, marionette da muovere a proprio piacimento: si tratta infatti di bambine e ragazzine a cui viene azzerata la volontà e costrette a "recitare" ruoli preconfezionati ... una metafora di ben altri destini a cui certe bambine sono condannate dagli orchi del nostro presente. E da questo punto di vista, Figli ribelli dell'oscurità, si prefigura come un libro con finalità anche educative, che vuol parlare a un pubblico di giovani e giovanissimi. 

lunedì 22 ottobre 2012

..:: Snuff ::..

Titolo: Snuff
Autore: Alessandro Maiucchi
Editore: Arduino Sacco Editore
Genere: narrativa
Pagine: 128

La trama in breve:
Immaginate un film in cui una persona muore...
Immaginate che esista una casa  cinematografica che gira questi film...
Immaginate di vedere una vostra amica che fa la comparsa in uno di essi... (fonte Arduino Sacco Editore)

Il mio commento:
Ho terminato questo libro giusto lunedì scorso, letto nell'ambito di una catena di lettura organizzata su Anobii, catena cui ho preso parte anche per ricambiare Alessandro per aver, a sua volta, fornito una chance al mio "Ipermercati for dummies".
In primis, questo libro mi ha permesso di scoprire un editore che, potenzialmente, potrebbe tornare utile per miei futuri progetti. In secondo luogo, l'ho trovato una lettura interessante, di certo incalzante e non monotona. Lo stile di Alessandro non risulta affatto monotono o prolisso, semmai è piuttosto schietto e diretto, sufficientemente colorito e variegato. Non ci si annoia né si indugia mai troppo nell'introspezione, nella rievocazione di flashback, nel fornire spiegazioni o nell'estendere descrizioni di sorta. Si predilige l'azione, il dialogo, per delineare gli eventi che compongono l'opera e che conducono il lettore sino alle pagine finali, in cui finalmente si comprende perché la copertina del libro propone il muso sorridente di un simpatico squalo famelico. 
Ad ogni modo, parlando dello stile e del ritmo dell'opera, forse, si respira una certa "ansia" di giungere alla fine, una sensazione che può risultare positiva da un lato e dall'altro lascia sottintendere a qualche mancanza in termini di approfondimento e volontà di delineare per bene ambientazione e personaggi. 
Non mi è chiaro però se tutto nasce dal limite delle pagine da riempire (non potendo andare oltre, allora l'autore si è sforzato di limare e tagliare senza rimettere alcun episodio) o se invece, come temo, è accaduto il viceversa. Fatto sta che, a mio avviso, il libro è forse da ampliare e rendere più tridimensionale. Allo stato attuale, pur rappresentando una discreta esperienza, può non soddisfare il pubblico di lettori che c'è là fuori.
I luoghi in cui si svolgono le vicende, giusto per iniziare, sono molto abbozzati e, al di là dei riferimenti geografici esplicitati, risultano poco vividi. Voglio dire, le vicende potrebbero essersi svolte negli USA, piuttosto che in Armenia oppure nella campagna veneta... non ci sono vicissitudini particolari che facciano percepire un ben determinato luogo reale del mondo. Oltre a ciò, tutto appare molto vicino e facilmente raggiungibile in poco tempo e senza la minima difficoltà. 
Analogamente, la facilità con cui certi eventi si sbrogliano o si collegano l'uno all'altro hanno un che di sospetto. Il programma per pc cui ricorre Brian per identificare le stanze in cui si svolgono le macabre riprese dei film proibiti o l'individuazione della villa del finale, le armi che lo stesso protagonista tiene a casa (praticamente una sorta di 007 che "teoricamente" lavora in una softwarehouse... da cui si assenta per giorni e giorni senza conseguenze di sorta, manco una chiamata dal lavoro...d'altronde, il millennium bug è acqua passata...) così come le probabilità di riconoscere Clara, amore di infanzia, decenni dopo dall'ultima visita e, per di più, in una nazione costituita da metropoli da milioni di abitanti, ecco, lasciano un po' perplessi. Senza contare che, personalmente, trovo sempre un po' sospetto il ruolo del giustiziere che, a botta sicura, risolve un caso su cui eserciti di poliziotti non hanno mai avuto fortuna. Soprattutto quando ci riesce anche grazie a "interventi clamorosi", vedasi la signora che nel capitolo "Venerdì 30 giugno 2000", si trova un povero disgraziato, armato e sanguinante sul portone di casa e, con disinvoltura, lo invita in casa e lo rifocilla pure °__° 

giovedì 4 ottobre 2012

..:: Il Bosco delle Volpi ::..

Titolo: Il Bosco delle Volpi
Autore: Arto Paasilinna
Editore: Guanda
Genere: narrativa
Pagine: 240

La trama in breve:
Protagonista del romanzo è Oiva Juntunen, un gangster pigro, astuto e scanzonato. Dopo aver portato a segno un furto di lingotti d'oro, per sfuggire ai complici che reclamano la loro parte di bottino, Oiva si rifugia nella tundra, in un accogliente ma anche sinistro bosco disseminato di trappole per volpi. Nel cuore di quella natura selvaggia, incontrerà personaggi curiosissimi: un maggiore finlandese in congedo, una donna ultranovantenne scappata dal ricovero e altri individui fuori dagli schemi, ma con un desiderio in comune: fuggire la civiltà e andare alla ricerca della libertà totale offerta dall'imponente e meravigliosa natura boreale. (fonte Guanda)

Il mio commento:
Confesso di aver letto questo libro molto rapidamente, complici anche i recenti viaggi Alitalia verso Catania. Non esattamente il genere di lettura su cui abitualmente mi concentro ma che, in realtà, non ho disdegnato affatto. Ringrazio quindi chi mi ha regalato codesto libro :-)
La storia in sé è raccontata con calcolata disinvoltura, con tono vivace e in modo molto scorrevole e fluido. Senza vaneggiamenti o prolissicità, prediligendo schiettezza e colore, con azzeccate similitudini e personaggi vividi e credibili. C'è da dire che, in realtà, non è che io conosca molto questo autore finlandese, né gli usi, i costumi e i posti in cui ha scelto di collocare i fatti narrati, ma tutto fila liscio, con battutine disseminate qua e là e situazioni, talvolta, al limite del paradossale. 
Ce ne vedrei bene un adattamento cinematografico, magari con un cast che rispecchi quanto più possibile gli "attori" proposti. Un gruppetto eterogeneo e diversificato che funziona e si sa far apprezzare nell'arco delle circa 200 pagine di racconto.
Su tutto, comunque, quello che più mi ha convinto - per inciso, non ho notato sbavature o incongruenze, anzi, come dicevo, tutto risulta ben oliato e orchestrato - è lo stile con cui Paasilinna conduce il lettore tra paesaggi innevati, peripezie domestiche, disperate ricerche d'oro e piccoli/grandi problemi personali: nel complesso però emerge calore, ottimismo, fiducia ed energia. Niente grigiori o piattume, tutt'altro, voglia di vivere e di guardare avanti. Una buona lettura che aiuta a ritrovare il buon umore e a svagarsi un poco.
Quanto invece all'eventuale trasposizione cinematografica, ecco qui di seguito il cast su cui punterei io: