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sabato 17 luglio 2010

..:: Heroes - Personaggi (6) ::..

Qualche tempo fa ho concluso la visione della quarta stagione di Heroes: è una di quelle cose di cui avrei dovuto parlare in questo blog, come della vacanza alle Cinque Terre, ma per la quale non son riuscito a trovare il tempo necessario.
Comunque, questo quinto volume della serie è stato abbastanza una delusione. Incoerenze, personaggi che non convincono, situazioni prive di senso e incapaci di suscitare un interesse duraturo. Qualcosina di decente c'è per carità, però è troppo poco.
Un peccato insomma, Tim Kring e company potevano giocarsela meglio, costruendo una storia decente più che giocando sull'effetto sorpresa di alcune trovate come Claire Bennet lesbica, Nathan Petrelli "zombie", Sylar buono, Matt Parkman che tromba o un personaggio per certi versi disabile.
Staremo a vedere che combineranno con il film conclusivo ma, non so perchè, temo che sarebbe meglio lasciar perdere...


Samuel Sullivan:

Questo è probabilmente l'unica cosa autenticamente decente di tutta la serie, merito forse di Robert Knepper e della caratterizzazione data al personaggi di cui veste i panni. Romantico, disperato, trasformista, innamorato, stronzo, potente, ipocrita, viscido, sbandato, calcolatore: Samuel Sullivan è un miscuglio di tutto ciò. Un abile manipolatore in primis ed un uomo innamorato in secondo luogo. Con la sfiga di avere un potere piuttosto significativo e, fortunatamente per lui, potenziabile grazie alla presenza di altri heroes nei paraggi. E' un cattivone, insomma, che mira a posizionare le proprie pedine, ad acquisire nuovo potere giocando sulle vulnerabilità altrui...però questa sua facoltà è blandamente sfruttata e presa in considerazione dagli sceneggiatori. In una scena, forte della propria geo-cinesi, rade al suolo un edificio senza avere molti altri "dotati" attorno a sè, in un altre distrugge una città intera solo perchè si becca un 2 di picche e alla fine, nell'ultima puntata...mi vien la depressione al solo pensiero di quel che è successo. Poraccio. Tra l'altro si fa pure una vita mediocre, vivendo come un umile circense, cosa che forse spiega come possegga il dono dell'ubiquità: è praticamente ovunque, con quella sua bella faccia pulita e raccomandabile. Ad ogni modo, a lui va tutta la mia stima per il fatto di avermi permesso la visione di una serie che, altrimenti, avrei smesso di vedere prima. Poco importa se pure lui ha alti e bassi (prima è uno zotico sbandato, poi uccide il fratello e subito dopo diventa il leader del circo) almeno è stato un "heroes" che ha dato sfogo al proprio potere: e basta con le seghe mentali! Conquistate il mondo, cribbio!


Noah Bennet:
Un altro personaggio cui, tutto sommato, va la mia stima, è il signor Noah Bennet. Soprattutto dopo aver visto come flirta con le donne, a patto che siano bionde: dopo aver lasciato la moglie, infatti, diventa un po' più intimo con la casta e pudica Tracy Strauss, mentre va ancora meglio con l'ex collega...che incontra in un supermercato. Della serie, che piccolo il mondo quando gli sceneggiatori lo desiderano ^_^
Noah è un personaggio controverso, un buono e un cattivo al contempo, cacciatore di soggetti dotati ma al contempo padre amorevole e amico di alcuni di essi. Mi domando come riesca a far coppia fissa con l'haitiano senza aver mai dubbi (Haitiano: "potresti pagarmi tu il pranzo oggi?" Noah: "certo, poi i soldi me li dai domani" Quindi l'haitiano usa i propri poteri per cancellare la memoria a Noah ed estinguere il proprio debito...)...
Ma soprattutto come abbia fatto a catalogare così tanti heroes e ad essere ancora vivo. Voglio dire, aver a che fare con soggetti che volano, che respirano sott'acqua è un conto... ma come la mettiamo con chi ti può uccidere toccandoti o può generare buchi neri?
Ciononostante, lui è un duro. E un paraculato. Per questo ce l'ha sempre fatta. Sacrificando se stesso magari, la propria felicità o la propria famiglia. Per Claire farebbe tutto, infatti, anche se non sempre i rapporti con lei sono facili. Con l'ex moglie, invece, certe dinamiche si sono inasprite anche a causa dell'haitiano, cui ha fatto ricorso per modificare la memoria della donna. Mentre nei confronti dell'altro suo figlio, Lyle...beh...la freddezza che dimostra è alquanto sospetta. Sarà perchè non è biondo o dotato di poteri. Mah... Ad ogni modo, rimane un personaggio discretamente costruito: non il mio idolo, sia chiaro, ma comunque la sua presenza non mi spiace oltre modo. Anche se, per certi versi, io gli avrei complicato di più la vita: in fin dei conti, nonostante tutto ciò che ha combinato, tutte le menzogne e le nefandezze che ha commesso, se la passa fin troppo bene sia a livello umano sia per quanto riguarda le risorse economiche a cui può far affidamento. Quanto invece ad eventuali questioni legali...beh...ci ha già pensato l'haitiano mi sa.

domenica 21 marzo 2010

..:: Heroes - Personaggi (5) ::..

In questo periodo, nei ritagli di tempo, porto avanti la visione della quarta serie di Heroes: Redemption.
Personalmente speravo che fosse migliore, decisamente migliore.
Già a partire dalla seconda serie, Heroes, aveva perso smalto e credibilità come serie. La sceneggiatura faceva acqua da tutte le parti, i personaggi e le dinamiche narrate erano molto dubbie e poco credibili... A tratti però venivano proposte sequenze e puntate decisamente degne di nota, come ad esempio quella a conclusione della terza serie.
Speravo quindi che questa nuova serie fosse migliore, anche per via dell'intervento diretto di Tim Kring, ideatore della serie. Invece...
Incoerenze, cavolate, situazioni assurde e inverosimili a parte, questa serie ha "quel qualcosa" che, malgrado tutto, mi invita alla visione. Sarà la nostalgia dei bei vecchi tempi in cui seguivo gli X-Men?
Ad ogni modo, nel bene e/o nel male, continuo con la sua visione e torno a proporvi alcune "schede" dei personaggi.

L'haitiano:
E' un personaggio già presente dalla prima serie, decisamente poco locuace e misterioso, amico e collega di Noah Bennet. E' uno dei pochi "heroes" dotati di due capacità anche se, per certi versi, queste sono in qualche modo legate tra loro: può infatti cancellare la memoria e annullare il potere di altri heroes nei paraggi. Facoltà che personalmente credevo "attiao h 24" : solo recentemente ho invece scoperto che può essere attivata e sospesa a piacimento. Altrimenti, come avrebbe mai fatto Peter Petrelli a clonare questa sua abilità? A rigor di logica, avvicinandosi a Reneè (si, l'haitiano di nome fa proprio così...motivo per cui è sempre imbronciato...) il primo avrebbe dovuto perder la sua innata capacità empatica.Ad ogni modo, l'haitiano è il classico personaggio che permette di sbrogliare i "casini" che sceneggiatori poco accorti possono introdurre nella dinamica degli eventi. Quando le cose si fanno complicate, tac!, ecco che arriva il nostro omino dalla pelle d'ebano ad annullare la memoria ai presenti resettando la storia. Tra l'altro, non è ben chiaro cosa faccia ora che la "Compagnia" è stata smantellata. Chissà se lavora...chissà se è tornato ad Haiti... E' comunque curioso il fatto che, ovunque sia, anche senza mai aver aperto bocca, venga identificato come l'haitiano. Forse puzza...voglio dire, cos' ha di tanto particolare da farlo identificare come "proveniente da Haiti"? Curioso anche il fatto che, nonostante la sua capacità di cancellare la memoria altrui, sia stato classificato come un "buono" e non come una potenziale minaccia per l'umanità. Voglio dire, il nostro Reneè potrebbe benissimo andare in giro a violentare la gente o a truffare il prossimo suo senza lasciar traccia. Male che vada, gli basta toccare il primo testimone o giudice che vede per fargli scordare la faccenda...


Tracy Strauss:
Assolutamente da non confondere con Niki Sanders, peraltro sua sorella gemella deceduta nel corso della seconda serie, questa simpatica donnina ha, di fatto, gli stessi poteri dell'Uomo Ghiaccio. Può assumere la consistenza di un liquido, congelare il prossimo suo, manovrare l'acqua...chi più ne ha più ne metta. Credo che possa tranquillamente considerarsi una delle "hero-ine" più potenti e letali. In più, è pure baldracca. Già perchè, strano a dirsi, sia Niki Sanders sia Tracy Strauss non disdegnano situazioni hot e peccaminose, anche con mariti altrui, anche per solo bisogno di soldi o per attività politiche. Spero anche che questo comportamento libertino non sia relativo all'indole dell'attrice (Ali Larter) che, guarda caso, malgrado il suo personaggio principale fosse morto e defunto, è ricomparsa nella serie in un nuovo ruolo. Analogo al precedente, solo con un potere diverso, senza figli a carico e con più soldi e "girl power".
A mio avviso comunque è un personaggio poco utile alla storia. O, meglio, che poteva venir sfruttato in modo completamente diverso. Visto che lei controlla l'acqua e che il cattivone della quarta serie controlla la terra, ad esempio, perchè non fare una bella rimpatriata con i padroni del fuoco (ehm...mi sa che è morta...) e del vento? Senza contare poi l'instabilità emotiva e personale che sembra accompagnare questo personaggio, caratteristica del tutto in comune con quello precedente di Niki Sanders. Oltre alla chioma bionda...anzi...tutte le donne "che contano" in Heroes sono bionde...sindrome da arianesimo? Mah...

Hiro Nakamura:
Ebbene sì, questo giapponesino che a guardarlo non suscita il benchè minimo senso di fiducia epica, è il signore del continuum spazio temporale. In pratica, può viaggiare a piacimento avanti e indietro nello spazio e nel tempo, semplicmente pensando alla propria destinazione. Oltre a ciò può spostare con sè anche oggetti e persone (soprattutto l'amico Ando) nonchè bloccare per un periodo ampio a piacere il tempo attorno a sè. Che è in pratica quel che accade nel momento in cui si sposta solo nello spazio, credo.
Quest'omino possiede quindi il potere degli dei unitamente alla capacità di mutare il corso degli eventi. Non male direi. Peccato che Hiro non brilli certo di genialità e maturità, a tratti. Per di più non sempre sembra essere padrone dei propri poteri, tanto più che col tumore al cervello che si ritrova tutto diventa più complesso. Stranamente però, Peter e Arthur Petrelli, che in qualche occasione hanno preso da Hiro la capacità di viaggiare nello spazio-tempo, non palesavano simili difficoltà. A parte questo, il personaggio è indubbiamente uno dei più importanti per la serie, tanto più che nella prima è affidato proprio all'Hiro del futuro il compito di segnalare a Peter di "salvare la cheerleder per salvare il mondo". Purtroppo però, dell'Hiro del futuro, piuttosto figo e pratico, non resta molto. L'Hiro del presente invece è un po' più idiota...
Peccato. Anche perchè un simile personaggio è a dir poco sfruttabile a livello di costruzione di intrecci ed eventi narrativi. Cosa che, in effetti, accade anche se non sempre in modo del tutto sensato. Ad ogni modo, pure lui l'avrei visto bene nel settore 5 della prigione della compagnia. Voglio dire, lì ci stava rinchiuso uno che creava buchi neri... decisamente più pericoloso di uno che viaggia nel tempo, direte voi, ma, solo per fare un esempio, pensate a come potrebbe risultare la storia di Heroes se solo Hiro, un bel giorno, decidesse di uccidere Tim Kring prima che quest'ultimo si metta ad ideare la serie televisiva cui Hiro appartiene?

sabato 18 luglio 2009

..:: Heroes - Personaggi (4) ::..

Ho concluso da poco la visione del quarto volume di Heroes, Fugitives.
Nonostante tutte le vaccate e le incoerenze cui ho assistito, malgrado l'impressione fosse quella di vedere qualcosa di già noto (vedasi saga di Bastion nella serie degli X-Men) devo dire che si son salvati in corner. Con le ultime puntate conclusive cioè in cui si spiegano certi misteri e si lasciano aperti nuovi spiragli per il futuro.
Tuttavia non mi ritengo molto soddisfatto e, credo, sono in molti a pensarla come me. Malgrado le potenzialità della serie e le trovate che potevano essere sfruttate, sia i personaggi che la trama presentano carenze e falle "orende", con una o sola. Speriamo che in futuro gli sceneggiatori e i produttori si ubriachino DOPO aver definito la trama e l'evoluzione (...ma non per tutti) dei personaggi.
Vabbè, in attesa di poter visionare i nuovi episodi e di trovare risposta ai miei timori, eccovi qualche mia considerazione sui personaggi della serie.

Peter Petrelli:

E cominciamo da lui, quello che consideravo l'eletto, il messia, colui che avrebbe fatto grandi cose e che invece... Aveva iniziato bene, nella prima serie, ingenuo, confuso, empatico, sensibile, potente. La capacità di assorbire e poter utilizzare i poteri degli altri heroes non è mica cosa da poco, soprattutto se per far questo è sufficiente essergli nei paraggi. Altri che aprirgli la testa e studiarne il cervello come fa Sylar, altro che contatto fisico come invece è (era...) necessario per Arthur Petrelli: niente di tutto ciò siorri e siorre, basta che il nostro ragazzo qui stia vicino ad un altro essere evoluto 
per poterne replicare ed acquisire il potere. E quindi via con la raccolta differenziata: capacità di volare, rigenerazione, lettura del pensiero, teletrasporto, capacità di viaggiare e bloccare il tempo, sogni premonitori, controllo dell'elettricità, comprensione schemi complessi, radiazioni e....e poi basta, la perdita di tutto. Potere, dignità, spessore....Già nella seconda serie si notavano segni di instabilità nel personaggio, a causa del trattamento riservatogli dall'haitiano prima e dal se stesso del futuro poi. Tuttavia in seguito qualcosa è andato storto. Non so se Milo Ventimiglia, in qualità di attore, abbia avuto grane con la produzione o se semplicemente abbia deciso di ridurre gli impegni in Heroes a fronte di altri progetti personali, però mi spiace. Peter Petrelli infatti è a mio avviso un bel personaggio, versatile e dalle innumerevoli potenzialità. Potevano addirittura farlo diventare cattivo, magari invertire i ruoli suo e di Sylar (come ad un tratto sembra che accada nel corso della terza serie...) e invece no...nulla di tutto ciò. Tra l'altro, cosa ancor più sospetta, come personaggio non si è demoralizzato più di tanto per la perdita della propria capacità e potenza, anzi, per lui va quasi meglio una vita normale. Cosa quanto mai singolare se detta da parte di uno che era praticamente un dio...


Gabriel Gray, ovvero Sylar:

Diametralmente opposto il processo evolutivo riservato a Sylar, un personaggio con il quale la produzione credo si sia divertita un mondo. Sia dal punto di vista della narrazione sia dal punto di vista della caratterizzazione sia dal punto di vista delle incoerenze. Piaciute molto le digressioni che, nel corso della terza serie, hanno spiegato come sia stato "creato", come i membri della Compagnia l'abbiano reso un mostro e successivamente uno strumento nelle loro mani. Poi è tornato a fare il serial killer e non ce n'è più per nessuno...anche perchè gli unici che possono tenergli testa sono 
l'haitiano (scomparso), Arthur Petrelli (morto) e Peter Petrelli (ridotto a ruolo di merdaccia). Oltre agli sceneggiatori, ovviamente, che gli hanno fatto credere di tutto, di essere figlio di Angela e Arthur Petrelli, di essere orfano, di avere un padre figo, di poter acquisire i poteri senza spappolare il cranio alle proprie vittime, di poter divenire buono...e se si pensa a cosa si è arrivati negli ultimi 20 minuti della puntata finale...

Indubbiamente comunque rimane IL personaggio più affascinante e devastante della serie, di tutte le serie di Heroes intendo. Anche con lui ci avevano provato, va detto, a declassarlo a ruolo di merdaccia, ma grazie al cielo qualcosa è andato storto ed ha potuto tornare a condurre la propria esistenza abituale. Esistenza che per altro poteva essere stroncata in più occasioni e invece. Basti pensare a cosa accade durante l'eclissi, quando tutti perdono i poteri e Noah Bennet lo inquadra nel mirino del proprio fido fucile...peccato che prima di sparare attenda che Sylar ed Elle si concedano il tempo per qualche effusione, qualche bacetto, poi l'amplesso, una sigaretta...
Vabbè....che poi, se Noah sparava, la storia si incartava...
Ultime cosucce su questo personaggio prima di passare ad altro. Perchè non si riesce mai a vedere "un combattimento serio"? Nella prima serie, lo scontro tra Peter Petrelli e Sylar, nel futuro, avviene dietro ad una porta dalla quale si intravedono bagliori, fiamme e vento. E qui, nell'ultima puntata, tutto avviene al di là dello spioncino attraverso cui guarda Clair Bennet: nuovamente bagliori, urla, esplosioni ma nessuna immagine. Che poi, per dirla tutta, sarei proprio curioso di vederla questa battaglia combattuta tra un dio e un tizio che può volare (Nathan) e un altro tizio che, in quel frangente, può solamente volare (Peter).
Infine, ultima considerazione: dove cavolo avrà spostato "IL" punto vulnerabile? Quando Danko gli conficca un coltello nella nuca Sylar si rialza come niente fosse sottolineando un'altra caratteristica dell'ultimo potere acquisito: oltre a mutare forma esteriormente può mutare anche internamente. Io comunque son convinto che IL suo punto vulnerabile sia stato spostato dalla nuca al naso....avete visto che naso che c'ha quell'uomo?


Micah Sanders, ovvero Rebel:

Accanto a due semidivinità come Peter Petrelli e Sylar, non credo che sfiguri affatto Micah Sanders. Ovvero il ragazzino che parla e comanda alle macchine, il signore della tecnologia. Uno dei pochi personaggi intelligenti della serie, diciamocelo. Sarà che è ancora un bambi
no ma, visto quel che gli hanno fatto fare nei panni di "Rebel", ovvero concedere aiuto a tutti gli heroes braccati dal governo, direi che come personaggio ha un alto potenziale. Mi piacerebbe diventasse cattivo, lo confesso, ma dubito che nella prossima stagione accadrà. Anche se, da un lato, sarebbe più che giusto considerando il poco rilievo che gli concedono e il fatto che deve provvedere a se stesso. I suoi genitori infatti sono morti entrambi nella seconda serie mentre di sua cugina, Monica, dotata del potere di mimare i movimenti, non si sa più nulla. Tra l'altro, Micah è anche uno dei pochi personaggi che è riuscito a farla franca sia alla Compagnia (nessuno l'ha mai braccato), sia al governo (anche per merito di Sylar) e a Sylar stesso (che l'ha risparmiato...in cambio del suggerimento che il piccolo gli ha dato: "ehi, potresti cambiare il mondo, guidarci tutti, divenire presidente..."). Un genietto insomma che, in un mondo iper tecnologico come il nostro (ovvero quello rappresentato nella serie Heroes) potrebbe divenire assai e assai importante. E ricco...basti pensare ai soldi che ha chiesto ad un bancomat per provvedere alla sua famiglia... Speriamo bene anche per lui, quindi, che cresca malvagio e che si crei il suo esercito di macchine con cui ricattare il mondo intero: tanto, potrebbe dire a tutti i sistemi di telecomunicazione di smettere di compiere il loro lavoro, ad esempio, e ricattare il mondo intero. Ancor più semplice se chiede ad una testata nucleare di partire... Uhm...inquietante...davvero vien da chiedersi : chissà perchè Sylar, che poteva prendergli il potere, non l'ha fatto? Perchè non è considerato un "Villain" di livello 5 e oltre? E soprattutto, perchè negli scorci di futuro che di tanto in tanto son stati mostrati non lo si è mai visto?

martedì 19 maggio 2009

..:: De sceneggiaturorum scribere ::..

Oggi son tornato ad un'ora decente e stasera sono pure a casa: quale miglior occasione per aggiornare il mio blog?
Potrei parlare di notizie di rilievo segnalate dai media in questi giorni: lo scudetto all'Inter, la frutta e la verdura per potenziare l'abbronzatura o - in ordine di importanza come mi insegnano i professionisti dei telegiornali nostrani - la fine della guerra civile in Sri Lanka. Eventualmente ci sarebbe anche qualche notizia su Silvio e il suo rapporto conflittuale con la giustizia...ma, tanto, lui direbbe che si tratta di congiure dei comunisti. Pensare che pure il suo sangue è rosso...ah se lo sapesse...
Comunque sia, ho voglia di parlare di tutt'altro. Di coerenza, di scrittura, di logica e di sceneggiatura. In questo periodo infatti sto ri-revisionando il mio primo romanzo, meglio conosciuto come "Il consacrato" anche se, probabilmente, il titolo sarà da rivedere. E allora penso, pondero, mi pongo dubbi, tolgo e aggiusto. Cerco di rendere la trama solida, credibile quanto meno. Spiego o, al limite, suggerisco. Da lavorare ce n'è e ce ne sarà ma almeno tento di costruire un intreccio e dinamiche accettabili e non campate per aria. Certo, si tratta di una sorta di fantasy ambientato nel presente ma, per quanto possibile, poteri fantastici e sovrumani a parte, vorrei proporre ai lettori qualcosa che li coinvolga e che possegga una certa logica. Per dire, se tizio dice A e fa B, non ha senso scrivere due pagine dopo che in realtà tizio è una tizia ha detto G e non fatto B...non so se mi spiego.
Voglio dire, mi sto adoperando per confezionare un buon libro, qualcosa che non si rivelerà essere "Il signore degli anelli" ma che nemmeno spero divenga il bignami delle barzellette (targato F. Totti magari).
Anche perchè, credo, i lettori si aspettino, anzi, pretendano una certa qualità e coerenza tra le pagine dei libri che comperano.
Un minimo di serietà e rispetto, nei loro confronti soprattutto.
Poi però vedo certi film...o certe serie televisive...e mi domando "perchèèèèè?". Mi chiedo se, visto che LORO, gli sceneggiatori di Hollywood (e non solo) possono scrivere simili cagate, misture di incoerenze e puttanate, minestroni di scene prevedibili e battute scontate perchè io, aspirante scrittore ancora (forse) sconosciuto, dovrei mettermi d'impegno e depurare la mia opera da leggerezze e semplificazioni?
A parte il fatto che probabilmente non ci riuscirò mai a produrre un'opera scevra di ca$$ate, anche e soprattutto perchè il fantasy - diciamocelo - un po' permette di giocare con l'irrazionale e con la vaghezza, mi domando se son io che sto sprecando il mio tempo o se invece, mediamente, la gente è da considerarsi stupida, incapace di porsi domande.
Cioè, non capisco...Ho visto film in cui i protagonisti, sempre vestiti allo stesso modo, possono stare a bordo di un'astronave, nello spazio siderale, davanti ad una griglia accesa oppure su un pianeta desertico senza risentire minimamente degli sbalzi termici. Ho visto scene di paracadutisti lanciarsi in picchiata attraverso l'atmosfera di Vulcano da circa 20 km di altezza. Oppure mostri alti dieci metri e forse più incapaci di sfondare la vetrata spessa 0,5 cm di un supermercato del Maine. O la saracinesca del retro, dallo spessore di un paio di cm forse...
Addirittura ho concluso il volume tre di Heroes, "villians", rimanendo oltremodo perplesso e sconcertato per come le carte siano state rimescolate dagli sceneggiatori nonostante le proteste del mio cervello mentre assistevo alle scene. Personaggi al limite del ridicolo, altri destinati ad una fine insulsa, altri ancora che sembrano cerebrolesi.
Pensiamo ad Ando Masahashi: evvai, ho un'abilità! Sono figo! Yatta! Ehi...ma la mia abilità non agisce su di me, agisce sugli altri...potenziandoli...quindi...uhm...quindi se un nemico mi attacca io lo rendo più forte...oh cacchio...
Oppure pensiamo a Hiro Nakamura: ti prego madre (leggetelo con lo stesso timbro di voce di Jean-Claude di Sensualità a Corte), dammi il catalizzatore. Sono degno, sono un uomo, sono un heroes. Sono il più...ehi? Chi è lei? Arthur Petrelli ah...e come faceva a sapere che ero qui, 16 anni indietro nel tempo rispetto al presente e in possesso del catalizzatore che nessuno sapeva dove fosse...come dice? Me lo sottrae...faccia pure...
E perchè non citare Noah Bennet che prima si apposta, poi prende la mira, tiene sotto tiro Sylar che sta per baciare Elle Bishop...eccolo...così....le dita fremono sul grilletto...Poi però non spara. Pazienta che i due trombino, si fa una pippa pure lui forse, quindi spara. Senza colpire nessuno. Ed è il migliore della compagnia, tra l'altro...
Potrei andare avanti per ore, ma vi risparmio; spero però di aver reso l'idiozia che pervade la sceneggiatura della serie.
Di conseguenza, con simili esempi negli occhi, mi domando se ha senso cercare di garantire un minimo di credibilità e coerenza all'intreccio della storia, qualunque storia, o se invece premiano l'illogicità e le semplificazioni.
Dobbiamo buttare una bomba nel Sole? Non c'è problema.
Un personaggio (Arthur Petrelli) un secondo prima guarisce da ogni ferita e blocca il tempo e poi schiatta per un proiettile che gli piazzano in testa? Tutto ok.
Una persona corre più veloce della luce, non produce alcun "bang" sonico, non si strappa i vestiti e nemmeno risente di fame e sete o di problemi respiratori? Massì, va bene così...
Quasi quasi scrivo anche io qualcosa di simile...qualcosa in cui la demenzialità regni ma con addosso l'abito chiaro della rispettabile coerenza.
Vabbè, speriamo bene dai.
Sia per il quarto volume di Heroes che per la revisione del mio romanzo. Non sarà un capolavoro ma, quando un giorno uscirà, nel 2099, mi auguro che la gente, concludendolo, possa dire "beh...almeno ha un minimo di senso...".

PS: ... non come gli ultimi tre numeri di Gantz...belli, splendidi ma...
PSS: devo comunque imparare da Hiroya Oku a gestire le morti dei personaggi secondo la regola del "non affezionarti mai!"


martedì 5 maggio 2009

..:: Heroes : personaggi (3) ::..

Ed eccomi qui, un po' stracco a dire il vero, ma desideroso di scrivere.
Rimando ad un altro giorno il resoconto, anche fotografico, del weekend trascorso in quel di Pesaro assieme a Silvia e ad una coppia di amici, Anna e Ale. Abbiamo approfittato del ponte per visitare il capoluogo marchigiano, Urbino e la Repubblica di San Marino... e a giudicare dal traffico trovato al ritorno, siamo stati pure in compagnia a spostarci nel centro Italia...
Ad ogni modo, questo post ho deciso di dedicarlo a Heroes.
Da un po' volevo riprendere a parlare della serie e dei personaggi, solo che non son più riuscito a trovare tempo e occasione.
Al momento sto procedendo con la terza stagione e, in base a quel che ho visto, ho deciso di spendere due paroline su alcuni "eroi".
Che poi, dico io, perchè si chiamano così? Salvano la Terra un giorno si e un giorno no? Macchè...al limite si cimentano in simpatiche gag (basti pensare a quel che combina Hiro regredito mentalmente all'età di 10 anni...)

Adam Monroe:
Codesto personaggio, meglio conosciuto come Takezo Kensei, è probabilmente il primo "heroes" nel mondo di Heroes. Ovvero il primo che, cronologicamente parlando, manifesta i suoi poteri. Infatti, col nome di Takezo Kensei, vaga per il Giappone del 1600 fino a che incontra Hiro Nakamura, teletrasportatosi in quel periodo per sbaglio. O per esigenze di copione...

Ad ogni modo, il signorino qui, nonostante la faccia da furbetto e particolarme
nte giovanile, nella serie televisiva ha all'incirca 3-400 anni. E non se li porta mica male. Chissà quanto prende di pensione... Possiede un potere rigenerante particolarmente sviluppato che gli consente di guarire da ogni ferita e di vivere una vita immortale. O quasi. A meno che non gli stacchino la testa, dice lui...come faccia a saperlo. Ha anche un altro potere, quello di farsi inculare da Hiro visto che, inspiegabilmente, riesce a farsi rinchiudere all'interno di bare senza la minima difficoltà.

Anche lui poi, al pari di altri personaggi di un certo livello, era parte dei "dodici"... o comunque della precedente generazione di Heroes. All'interno della quale, penso, passava il tempo a sfottere gli altri, a rinfacciare loro il trascorrere quanto stessero invecchiando o a prendere per i fondelli il signor Linderman che può curare gli altri ma non se stesso. Adam invece non invecchia e si cura da sè. Anzi, col suo sangue può far guarire chiunque, come dimostra lo strano caso di Nathan Petrelli. Quello che non mi spiego di questo personaggio è però la totale mancanza di "cattiveria" e anzianità. Cioè, è un villian ma non è che abbia fatto chissà quali danni all'umanità...anzi...ma soprattutto, che caspita ha fatto nel corso dei 400 anni di vita che c'ha alle spalle? Ha ciulato come un pazzo? Ha sperimentato ogni droga? E' andato sul fondo del mare? Dentro il cratere di un vulcano? Niente...il nulla...come se Adam fosse stato in letargo per tutto il tempo...che tristezza...

Maury Parkman:
Ed ecco invece il papà di Matt Parkman. Anche lui, guarda caso, dotato di poteri psichici. Non ha lo stesso fascino del figlio (???) tuttavia sembra essere molto ma molto più potente di lui. Per prima cosa può alterare le menti altrui a distanza, poi riesce a creare illusioni "forti" e a indurre le persone a commettere atti impuri, verso se stessi e verso gli altri. Con atti impuri intendo violenti e malevoli anche se, credo, nel corso della sua esistenza avrà pur sperimentato certe cosacce...

Ma soprattutto
, è in grado di usare i suoi poteri senza piegare la testa di lato e senza obbligare i cameramen a pericolose e funamboliche riprese. Al limite gli elettricisti, quelli sì...come testimonia un episodio della seconda serie...in cui tutto sembra farsi buio per sua influenza. Ma solo per poco: in realtà era solo una svista del copione. Ciononostante, è innegabile che il ragazzo (beh...) abbia poteri. E' un po' lo Xavier della situazione. Peccato che non sia propriamente un genio...cioè, essendo pure lui uno dei dodici, perchè non ha indotto gli altri a seguire i suoi ordini? Che potevano fare gente immortale o capace di trasformare i metalli o, al più, leggere il futuro? Sarebbero stati tutti suoi schiavi...e invece...invece forse c'era Arthur Petrelli a farla da padrone. E Maury, ben conoscendolo, ben sapendo di che poteri sia capace il padre di Peter, Nathan e Gabriel Petrelli, che va a fare? Gli si para davanti, a neanche un metro, per contraddirlo. Ma perchè dico io? Spappolagli la testa e via! Che poi, altro buco della sceneggiatura, da chi ha preso il potere della telepatia Arthur se non da Maury? E allora come fa il buon Parkman ad averlo ancora? Mah...


Maya Herrera:
Concludiamo con una gnocca. Ovvero con un raro esempio di donna mora all'interno della serie televisiva. Non che ci siano riferimenti ariani nella scelta dei colori di capelli, ovviamenti.

La povera tra l'altro è anche uno dei pochi casi di heroes non statunitense. Certo, il cognome Petrelli della "famiglia" principale dà da pensare, tuttavia per lo più la razza evoluta
è costituita da americani. Lei comunque è sudamericana, è carina, confusa e particolarmente stupida. Cioè, non lei come attrice, ma come personaggio. Ok, è vero, c'ha un potere che è una chiavica e che inizialmente non è in grado di controllare però...con un po' di impegno e di sano esercizio magari può imparare a conviverci no? A sfruttarlo, eventualmente, per divenire qualcuno. In fondo, essere in grado di uccidere piangendo non è da tutti. In realtà ha anche un altro potere, quello di non avere un soldo in tasca ma di riuscire a cambiare d'abito a piacimento. Oltre al dono della stupidità, certo: "che fine avrà fatto mio fratello? siamo sempre stati uniti ed in contatto ma dopo che è entrato nella stanza di Sylar non l'ho più visto...mah...chissà dove sarà finito". Non dico a questo livello ma spero che almeno ci abbia pensato al povero Alejandro...a cui ha ucciso amici, genitori e moglie...ma che non ha battuto ciglio minimamente. Massì, tutto normale...

Ad ogni modo, amen, è stata una presenza breve ma intensa all'interno della serie. Indubbiamente fondamentale (...seee).
Ah, con intensa, intendo soprattutto per il dottor Mohinder Suresh, comunque...

mercoledì 3 dicembre 2008

..:: Heroes - Personaggi (2) ::..

Ecchime qua: a dire il vero sono un po' stracco e gli occhi chiedono pietà ma ugualmente ho voglia di scribacchiare.
Ho deciso di postare in merito ad alcuni personaggi di Heroes, ma non prima di aver condiviso alcune riflessioni che mi stanno a cuore.
La prima riguarda Striscia la Notizia: anche stasera l'ennesimo servizio su esimi truffatori. Questa volta trattasi di sedicente medico in possesso di una macchina miracolosa (una stufetta al cui interno è contenuta una lacrima di Chuck Norris) in grado di curare i tumori che ha truffato qualche povero disperato. Truffe gravi a mio avviso perchè fanno leva sulla disperazione di chi soffre, nonchè su una certa qual ignoranza. Anche degli spettatori di Striscia. Dico questo perchè ogni qualvolta che mandano in onda servizi del genere il dubbio mi sorge sul fatto che possa essere anche tutta finzione...in fondo, non è che il servizio sia articolato in modo scientifico, basato su prove, dati concreti, controprove. Per lo più tutto si svolge in ambito televisivo e nulla mi impedisce di pensare che, non dico sempre, ma talvolta vengano fatte passare per vere delle candid camere, chiamiamole così.
Altrimenti non mi spiego l'assenza sistematica delle forze dell'ordine.
Se ci sono le prove di truffe e inganni in atto, cavolo, mandate gli inviati di Striscia assieme ai carabinieri o alla guardia di finanza.
Invece questo non accade mai...perchè? Inimicizie tra il padrone di Mediaset e la giustizia? Oppure per indurre il volgo a ritenere che codesta entità non esista ma che invece gli unici paladini della verità siano i servitori di Messer Silvio?
Mah...


Quanto poi alle guarigioni miracolose, non so bene cosa pensare.
Da un po' ho iniziato a praticare Kung Fu e Tai Chi Quan, ad esempio, e fa riflettere il modo orientale di concepire l'esercizio fisico e l'energia corporea. E non si tratta certo di civiltà nate ieri, anzi!
Tutt'altra cosa rispetto alla medicina occidentale, insomma.
Analogamente, se si pensa che la natura ci offre tutto per star bene, vien da interrogarsi sull'aumentare dei casi di certe patologie e tumori e sulle relative cure. Per certi versi alle volte c'è quasi l'impressione che ci sia dell'interesse ad avere gente ammalata e bisognosa di farmaci...


Daniel Linderman

...ecco allora che uomini come Daniel Linderman potrebbero fare la differenza in questo pazzo mondo moderno. Codesto personaggio infatti, amabilmente schiattato nella prima 

serie di Heroes, possiede il dono della guarigione. Cioè, può ripristinare lo stato di un organismo malato o ferito facendolo tornare sano. Non ci è dato sapere se può applicare questo potere anche su di sè (e a giudicare dai capelli bianchi, il caro vecchietto forse nemmeno ci aveva pensato...) tuttavia il suo comportamento convalida la tesi di cui andavo farneticando poc'anzi: chi può curare gli altri diventa inevitabilmente malvagio, avido, bramoso di potere. Anzichè presentarsi alle masse come un messia, Linderman ha infatti scelto la via del crimine divenendo un onesto malavitoso.

Ad ogni modo, rappresenta uno degli Heroes della passata generazione, uno di quei personaggi di cui si viene a scoprire qualcosa di significativo solamente a partire dalla seconda serie. In cui lui non compare...Rimane ai miei occhi un personaggio controverso, abile nel delineare trame e intrighi forse tuttavia scarso in termini di peso scenico. Sarebbe stato molto più divertente vederlo calato in uno scenario di guerra...

Bob Bishop
Così come mi sarebbe piaciuto vedere "chioma-selvaggia"Bob in mezzo ad uno scontro tra superuomini.
Già.

Me lo domando perchè qualche dote nascosta deve pur averla essendo a capo della "Compagnia". Considerando che il suo potere gli consente di tramutare in oro i metalli, credo che assieme a Linderm

an abbia stipulato un patto di idiozia consenziente. Assieme potevano divenire i padroni incontrastati del globo e invece no...uno cura i mali e l'altro tramuta in oro tutto...ricchezza e salute senza fine...Ma loro sono umili e optano per altre strategie. In particolare mi domando come sia riuscito Bob a divenire capo e a rimanere tale nonostante gente come Adam Monroe (praticamente immortale) o Maury Parkman (in grado di manipolare le menti) fosse intenzionata a fargli le scarpe. Per non parlare poi della figlia - un gran bel pezzo di heroessa lo ammetto - psicopatica e in grado di folgorare le genti. Tuttavia, quest'uomo ha un pregio: è uno dei pochi personaggi della serie che, nonostante la scarsa prestanza fisica o carica di potere, riesce a campare e a portare avanti i suoi piani. Qualunque essi siano visto che, temo, Bob non si ancora accordato con se stesso in merito al ruolo della Compagnia. Sta agendo per il bene dell'umanità? O per il bene degli Heroes? Oppure in nome di strane e malcelate teorie ariane sulla salvaguardia della razza? A tratti, ecco, ho l'impressione che al capoccia sfugga il senso delle proprie azioni, la direzione verso cui sta muovendosi la "compagnia".


Kaito Nakamura

Strada che invece non dovrebbe esser ignota a costui. Padre di Hiro Nakamura e uno dei membri fondatori della Compagnia, nonostante non siano note le sue abilità ufficiali, secondo indiscrezioni parrebbe essere in grado di prevedere le conseguenze degli eventi. Che sia vero o no, non ci è dato sapere in quanto il buon uomo, nonostante sapesse dell'imminenza della propria morte (ma solo perchè suo figlio, tornato nel passato, l'ha avvisato...) ha deciso di schiattare 

all'inizio della seconda serie. Molto probabilmente deluso e amareggiato dalla propria condizione sulla Terra...per uno come lui, abituato a viaggiare tra le galassie a bordo dell'Enterprise non dev'esser stato facile adattarsi all'esistenza terrestre...

Comunque sia, anche lui dimostra di essere un personaggio cazzuto: ha guidato la compagnia per alcuni anni, ha ciulato anche al di fuori dell'ambito coniugale e, nonostante un potere inutile e ignoto (anche a se stesso) è riuscito a combinare qualcosa di decente nella propria vita facendo credere a tutti di essere "potente". Fatto, questo, che gli ha permesso ad esempio di diventare presidente di una mega azienda giapponese nonostante fosse impegnato negli Stati Uniti a guidare la comp...ehi? Come ha fatto? Mah...soltanto gli sceneggiatori di heroes possono saperlo...
Forse...

lunedì 24 novembre 2008

..:: Heroes - Personaggi (1) ::..

Ieri ho concluso la visione della seconda serie di Heroes. Beh, che dire, pensavo un po' meglio. Citando Giudizi Universali di Samuele Bersani, mi verrebbe da dire: "ci sono stati dei momenti intensi ma li ho persi già". Alcune puntate sono veramente carine, lo ammetto, così come la caratterizzazione di certi personaggi mi è piaciuta. L'intreccio pure è discreto tuttavia è tutto un po' scaduto rispetto alla prima serie in cui, a dirla tutta, un ruolo non indifferente lo giocava l'aspettativa che le visioni di Isaac Mendez avevano creato. Mi riferisco alla mancata esplosione a Kirky Plaza...

La seconda serie descrive quel che è accaduto dopo quella magnifica serata, quando tutto si è risolto per il meglio, nessun innocente è schiattato (New York era inspiegabilmente deserta) e pure il cattivo se l'è svignata....

Rispetto alla prima serie ho notato comunque una riduzione della tensione. Ok, gli sceneggiatori si sono anche messi d'impegno, ma questo non è stato sufficiente. Ecco quindi che compare lo spauracchio del virus che colpisce i nostri cari heroes privandoli dei loro poteri e capace addirittura di ucciderli...praticamente il Legacy degli X-men. Poi la comparsata del cattivone che, in qualche modo, si sta vendicando dei 12 heroes della passata generazione assieme ai quali ha fondato la compagnia e tentato di depurare il mondo. Potere di questo fantomatico Adam Monroe? Capacità di rigenerazione oltre ogni limite, un'abilità che gli consente di guarire da ogni tipo di ferita e di vivere una vita pluri-centenaria. Come se fosse immortale. Tipo En Sabah Nur, ossia Apocalisse degli X-men. Che, guarda caso, tra tutti quelli presenti nell'universo Marvel ha selezionato 12 mutanti a cui sottrrare le abilità per farli confluire su di se e ottenere un potere inimagginabile.
Tuttavia, malgrado queste lievi analogie con gli X-men marvelliani, c'è una cosa che manca alla serie di Heroes per risultare maggiormente convincente. Mancano gli umani. Già. Sembra infatti che a nessuno gliene freghi una mazza di sti poveri cristi con le super abilità e le super pare mentali. Non c'è la consapevolezza da parte della razza umana che qualcosa è in atto. E anche se ci fosse, beh, sembra quasi che non gliene potrebbe fregare niente. Al contempo, nemmeno i cattivoni paiono particolarmente interessati alla razza umana...nè dotati di opportune mutande da indossare sopra i pantaloni o mantellini dallo stile retrò...dilettanti...
Comunque sia, ho deciso di dedicarmi con un po' più di metodo alla serie e di scribacchiare in questo e negli altri post che verranno, alcune cosucce che ho notato su personaggi di Heroes.
Così, giusto per occupare spazio inutile sul blog...

Nathan Petrelli:

Cominciamo da lui, l'uomo di successo che nella prima serie a tratti appariva spietato, arrivista e nient'altro, unicamente teso a recimolare voti e a diventare un uomo politico e che al contempo lasciava trasparire intelligenza e spirito di sacrificio nell'affrontare le situazioni più disparate.

Rispetto alla prima serie comunque, il ragazzo è cresciuto. Già. Trasportare il proprio fratello che emette radiazioni a mille mila gradi celsius è un'esperienza che ti cambia la vita. Ed è proprio quel che accade: butta in vacca carriera, famiglia, lavoro, tutto...anche in seguito alla guarigione miracolosa dalle ustioni riportate. E per cosa? Per diventare il mezzo di trasporto preferito di Parkman! Vola anche tu con la Petrelli Airline!
Non è uno dei personaggi più fortunati, diciamocelo, ma chi lo è in questa serie? Almeno è uno dei pochi che ha trombato. In fondo, ha un certo qual fascino: sarà per la mandibola spropositata o per il potere che si ritrova ma risulta un personaggio simpatico. A cui ci si affeziona. E del quale rimane oscuro il modo in cui riesca a volare: è in grado di manipolare la forza di gravità? Come? Con i fagioli borlotti? E la respirazione ad alta quota come avviene? Ma soprattutto...quale potenza distruttiva possiedono i suoi piedi? Me lo domando visto che atterra in modo abbastanza indelicato.
Infine, gli ultimi dubbi: perchè il suo potere non è unico? Lo possiede infatti anche il moroso di sua figlia, Claire Bennet...
Ma soprattutto: perchè i suoi fratelli e sua figlia hanno poteri fighissimi, acquisizione abilità altrui o rigenerazione, mentre lui è solamente capace di volare??

Matt Parkman:

Assieme al precedente, con il quale da un certo punto in avanti inizia a formare coppia, pure questo personaggio è uno di quelli che maggiormente è cambiato tra la prima e la seconda serie. Ora è cazzuto, potente, spregiudicato. Oltre a leggere le menti altrui, apprende anche come manipolare gli altri agendo sul loro cervello. Un'abilità che - pensa un po' ! - manco s
apeva di possedere ma che scopre durante una lotta psichica contro il proprio padre.

Analogamente a Nathan, poi, nonostanti Parkman sfoggi un fisico meno atletico così come il suo fascino non è il medesimo che irradia l'uomo-politico-Petrelli, pure Matt ciula. Nella prima serie. Poi scopre che sua moglie è incinta (memorabile la scena in cui il nostro esclama "We'll have a baby!", con una vocino a metà tra quella di Sbirulino e quella di Pino Daniele)...di un altro...e la sua vita precipita. Anche se, ammettiamolo, con un potere come il suo, potrebbe avere qualunque donna. E non solo...potrebbe andare in banca e farsi consegnare vagonate di denaro, partecipare a qualche quiz televisivo e sbancare ecc... e invece no! Preferisce fare il poliziotto e indagare indagare indagare...anche perchè ora che suo padre è rimasto intrappolato in un incubo da lui stesso creato, il buon Matt non ha nemmeno un nemico con cui vedersela sul piano psichico. Se non Peter Petrelli...che però in caso di necessità può fulminarlo, incenerirlo con le radiaziioni, teletrasportarlo chissà dove nel tempo o nello spazio, spappolarlo con la telecinesi, prenderlo a pugni con la superforza...meglio indagare va...o al limite bazzicare nei pressi dell'abitazione di qualche gnoccolona plurimiliardaria e instillarle turpi pensieri...

Claire Bennet:

Un po' di gnocca, diciamocelo, non guasta mai. Ecco cos'hanno pensato gli sceneggiatori quando hanno deciso di inserirla nel cast. E quale potere attribuire a codesta gentile donzella nata dall'unione carnale tra un uomo volante (Nathan Petrelli) e una donna ca
pace di manipolare il fuoco (e di cui tutti sembrano essersi dimenticati)? La rigenerazione. Lo stesso potere di Adam Monroe. Tuttavia lei vive questa sua capacità in un modo tutto suo: tenta di ammazzarsi. E perchè? Così...tanto per fare...poi qualcosa in lei cambia: il rapporto d'amore e odio con il proprio padre adottivo (mister Noah Bennet) sono il motore delle azioni che essa compie. E che la confondono...E' un personaggio forte e fragile comunque, in cui ci si immedesima facilmente, soprattutto per via della giovane età. A differenza dei precedenti due, lei non ciula. Tentano di violentarla, questo sì, ma non è la stessa cosa.

Tentano pure di ucciderla, se è per questo. Tuttavia, nella prima serie, Hiro Nakamura (del futuro) avverte Peter Petrelli di salvarla: lei è la chiave di tutto. Garantendo la sua incolumità il futuro in cui egli vive sarà diverso. E poco importa se l'avviso viene dato solamente ad una persona o se Sylar tra una serie e l'altra si dimentica di averla già incontrata: lei rimane la chiave.
Beh, mica potevano scegliere la vecchia cicciona con il potere del super udito no? Meglio puntare tutto su una giovane adolescente che si fa rubare l'auto che guidava senza aver mai preso la patente...
Infine, una curiosità su codesta donna: come fa con le sue cose? Con l'imene e la gravidanza? Me lo chiedo perchè, in fondo, avendo il dono della rigenerazione potrebbe vivere in malo modo il proprio sviluppo...

Ted Sprague:

Ok, ok, lo ammetto...non c'è nella seconda serie. Tuttavia mi va di citarlo perchè secondo me personaggi come codesto omino qui sarebbero fondamentali. Al di là della sua idiozia nel padroneggia
re le capacità che possiede (della serie ha causato la morte della propria moglie a causa delle radiazioni che emette ma vabbè....ha raso al suolo la casa di Claire Bennet perchè era un po' incazzato con Noah e a causa di questo ha perso il potere ma vabbè...si fa catturare dalla polizia e rimane inerme e vabbè...si fa uccidere da Sylar e non oppone resistenza...) qualcuno con la capacità di far danni serve. Sempre. Pensate agli X-men: pensate che si darebbero tanto da fare se il potere di Magneto fosse quello di tramutare i cucchai in oro?

Comunque sia, era un personaggio interessante. Soprattutto per la tensione che è stato capace di creare solamente con un bicchier d'acqua in mano e che agitava mentre faceva finta di emettere radiazioni. Peccato che Hiro Nakamura non abbia pensato di salvarlo dalle grinfie di Sylar...la cheerleder gnocca e scosciata sì, il contadino barbuto no....che strano...anche perchè è per colpa sua che stava per scatenarsi il finimondo in quel di Kurby Plaza. Bastava non far incontrare lui e Peter Petrelli e tutti vivevano felici e contenti. Nathan non sarebbe rimasto parzialmente carbonizzato dalle radiazioni emesse dal fratello, Sylar non avrebbe ucciso Ted e non ne avrebbe acquisito i poteri. In fondo, Hiro era tornato nel passato per salvare il futuro o no?
Un futuro senza Ted...un po' come è successo con Havok negli X-Men. Anche lui emetteva radiazioni devastanti e risultava leggerissimamente incapace di gestire il proprio potere...e l'hanno fatto sparire...