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martedì 27 dicembre 2022

1899 - She-Hulk - Obi-Wan Kenobi - The Sandman

Questi ultimi mesi dell'anno sono stati tosti, soprattutto in termini lavorativi, ma anche per impegni e piccoli imprevisti familiari. Nonostante l'esiguo tempo libero e le ridotte energie e capacità mentali (e queste non sono novità), son riuscito ugualmente a concludere la visione di alcune serie e film: mi ero ripromesso di postare qualcosa in merito ma alla fine ho deciso di ripiegare su un post cumulativo. Per cui...cominciamo ^_^

1899

Cominciamo dalla serie tv che io e Silvia abbiamo terminato di vedere più recentemente. Direttamente dai creatori di Dark, 1899 è indubbiamente una produzione intrigante e misteriosa. Magari un po' noiosa e lenta all'inizio, ma via via la narrazione prende il via arricchita da numerosi colpi di scena che, puntata dopo puntata, spiazzano lo spettatore sino ad un epilogo che poi tanto epilogo non è. Direi che una seconda stagione, come minimo, è necessaria per chiarire e completare la storia proposta.
Fotografia, regia, effetti speciali, musiche, atmosfera, colpi di scena, misteri, un buon cast: questa serie ha tutte le carte in regola per diventare un nuovo fenomeno televisivo o, per lo meno, per insegnare qualcosa in termini di sceneggiatura.
Ne siamo rimasti piacevolmente contenti sebbene, ovviamente, non ci sia tutto chiaro e permangano molti punti oscuri. Qual è lo scopo della simulazione? Oppure sono tutti sogni lucidi collegati? Oppure siamo dentro a qualcosa di simile a Matrix o al 13-esimo piano? E se invece fossero semplicemente le fantasie deliranti di una pazza distrutta dal dolore per la perdita della propria famiglia? 
Ad ogni modo, se non l'avete vista e siete alla ricerca di qualcosa che possa stimolare la vostra curiosità e intelletto, questa serie probabilmente fa per voi. In particolar modo se avete amato Dark

venerdì 17 giugno 2022

Ho visto cose che...

Ho visto cose che voi umani .. .avete sicuramente visto, prima di me, visto che son sempre in ritardo sui tempi ^_^
Che poi, ridendo e scherzando, ho realizzato che quest'anno sono 15 anni che esiste questo spazio web, avviato nel 2007 senza un particolare progetto in mente ma sull'onda dell'entusiasmo, della passione, delle energie e del tempo libero che allora erano maggiori.
Per carità, non che io sia vecchio (in realtà esattamente oggi sono 40 anni ^_^) però il tempo cambia e, ovviamente, ci sono conseguenze su tempo libero ed energie dedicabili ai propri interessi.
Comunque sia, dicevo che negli ultimi mesi "ho visto cose" di cui avrei voluto parlarvi e scrivere su questo spazio web ma alla fine ho optato per una versione sintetica:

Freaks out

Film italiano del 2021 per la regia di Gabriele Mainetti, un po' fantasy, un po' drammatico, un po' poetico, un po' super-eroistico. Avevo iniziato a scrivere un post a fine aprile, quando l'avevo visto e ne ero rimasto affascinato, ma non son riuscito a concluderlo per causa di forza maggiore, e me ne rammarico, ma spero lo stesso di riuscire a trasmettere la soddisfazione provata anche con queste poche righe.
Già al tempo di Lo Chiamavano Jeeg Robot, Mainetti aveva dimostrato di saper fare cinema e qui lo riconferma, con una produzione degna di nota, ben accolta dalla critica, e che ho trovato coinvolgente, splendida e meravigliosa. 
Difficile restare indifferenti alla storia proposta, che ammicca alla Storia vera (sono gli anni della seconda guerra mondiale), tirando in ballo temi come la persecuzione razziale, l'integrazione e il diverso in generale, ma ammiccando anche al mondo dei fumetti, in particolare quello degli X-Men. Sorretta da un'ottima narrazione, da momenti intensi impreziositi da fotografie e musiche di alto livello e, non da ultimo, da un ottimo cast - in particolare Aurora Giovinazzo, Franz Rogowski e Max Mazzotta - Freaks Out è una visione consigliatissimo davvero!

giovedì 24 febbraio 2022

Joker

Titolo:
Joker
Regia: Todd Phillips
Anno: 2019
Genere: thriller, drammatico
Cast: Joaquin Phoenix, Robert De Niro, Zazie Beetz, Frances Conroy, Bill Camp, Glenn Fleshler, Shea Whigham, Brett Cullen


La trama in breve:
Joker, il film di Todd Phillips è incentrato sulla figura dell'iconico villain, ed è una storia originale, diversa da qualsiasi altro film su questo celebre personaggio apparso sul grande schermo fino ad ora. L'esplorazione di Phillips su Arthur Fleck, interpretato in modo indimenticabile da Joaquin Phoenix, è quella di un uomo che lotta per trovare la sua strada in una società fratturata come Gotham.
Durante il giorno lavora come pagliaccio, di notte si sforza di essere un comico di cabaret... ma scopre che lo zimbello sembra essere proprio lui... (fonte comingsoon)


Il mio commento:
Ho visto questo film a puntate parecchie settimane fa, gustandomelo nonostante le varie interruzioni. 
Stavo quindi aspettando di aver il necessario tempo libero per scrivere qualcosa al riguardo ma sto imparando che, con un bimbo piccolo, o si coglie l'attimo oppure l'occasione favorevole potrebbe presentarsi solo dopo diverso tempo :-P
In ogni caso, essendo una pellicola di qualche anno fa e su cui già si è detto tutto, complici anche i riconoscimenti alla mostra del cinema di Venezia e agli Oscar, non credo che il mio commento possa essere fondamentale, tuttavia volevo lasciarne traccia pure in questo blog.
Indubbiamente questo di Phillips è un film notevole, con un'ottima fotografia e atmosfera, sostenuto dalla grande performance di Joaquin Phoenix, drammaticamente dimagrito per calarsi nella parte di Arthur Fleck, personaggio poi reso magistralmente anche grazie a una risata isterica molto particolare. Una persona, Arthur, problematica, disturbata, emarginata, fragile che si muove in una Gotham City degli anni 70/80 ormai allo sbando, in decadimento. Attraverso la sua storia si coglie l'occasione per denunciare un sistema che tende a "non vedere" certe categorie di persone, a tagliare i fondi e gli aiuti a essi destinati senza tener conto del problema che si crea a loro e alla collettività stessa. Una società che al contempo non esita a giudicare e infierire sui più fragili e deboli che, messi alle strette, finiscono anche con il prendere strade sbagliate e irreversibili.
Non so come mai abbiano voluto dedicare al Joker, al netto ovviamente di intenti commerciali e ritorni economici: il film infatti poteva benissimo sorreggersi da sé e restare staccato dal filone fumettistico. La storia possiede una sua profondità e un suo sviluppo che non necessariamente necessitava dell'appoggio di una DC comics o di una Marvel che sia. Semmai, forse è stata una trovata per attirare ancora maggior pubblico e per dimostrare che, volendo, si possono realizzare anche storie profonde a partire da buon materiale fumettistico.
Per altro è una storia credibile, piuttosto realistica, sebbene ci siano ovviamente degli aspetti probabilmente amplificati per creare assonanze con il noto antagonista di Batman (vedasi la risata o il trucco), fermo restando che ne segue proprio gli sviluppi così come nei fumetti, e altri per avere il pretesto di muovere qualche critica al sistema, sia sociale/economico che mediatico. 

martedì 3 novembre 2020

The Boys - stagione 2


Titolo:
The Boys - stagione 2
Episodi: 8
Anno: 2020
Genere: supereroi


La trama in breve:
La seconda stagione riprende a poca distanza dalla conclusione della prima: vi lascio quindi il riferimento al post precedentemente realizzato per The Boys - Stagione 1.


Il mio commento (SPOILER ALERT!):
Ed eccomi qui a spendere qualche parola sulla seconda stagione di The Boys, di cui ho concluso la visione su Amazon Prime qualche settimana fa. Nel complesso ne son rimasto molto soddisfatto e ho apprezzato il fatto che sia stata resa disponibile a dosi, cosa che ha permesso di destreggiarsi nel web con minor rischio di spoiler.
Rispetto alla prima stagione la costruzione della storia è un po' differente in quanto non c'è la necessità di presentare ambientazione e personaggi, piuttosto lo sviluppo si può concentrare su personaggi noti e sulle conseguenza degli eventi della precedente stagione. Alcuni dei protagonisti vengono caratterizzati e approfonditi con maggior cura, altri invece restano un po' delle macchiette, dei comprimari che hanno qualche momento "utile" ma per il resto sono usati solo per riempimento. Mi riferisco in particolar modo ad Abisso o A-Train.
Degni di nota e formidabili risultano in particolare Patriota (Homelander), Butcher, Hughie, Franchie e Starlight. Interessante e tosto anche il personaggio di Stormfront, che rispetto al fumetto è stato reso con un personaggio femminile, innescando dei rapporti leggermente differenti sia nei confronti di Patriota che dei Sette.
Apprezzata moltissima la formula con cui son stati impostati gli episodi, con un momento flashback o comunque di approfondimento iniziale prima della "sigla", con ottime musiche e con dosati colpi di scena. A volte anticipati o in qualche modo costruiti, vedasi il rapporto tra Patriota e Stormfront, altri proposti all'improvviso, con poca o con molta enfasi. Parlo ad esempio dell'uscita di scena dell'inarrestabile Black Noir ottenuta senza far ricorso a chissà quale arma o potere, bensì con della comunissima frutta secca, o del momento in cui lo spazientito Patriota immagina di compiere una strage di civili che ne contestavano il comportamento, dopo la diffusione di un video in cui aveva fatto fuori un civile per errore di calcolo. E non parliamo del finale, con i dubbi sull'effettiva potenza del piccolo Ryan, figlio di Patriota, praticamente il primo Super "naturale", che sembrerebbe possedere dei raggi ottici ben più tosti del padre.

venerdì 24 luglio 2020

Wonder Woman

Titolo: Wonder Woman
Anno: 2017
Regia: Patty Jenkins
Genere: supereroi, azione
Cast: Gal Gadot, Chris Pine, Connie Nielsen, Robin Wright, Danny Huston, David Thewlis, Saïd Taghmaoui, Ewen Bremner

La trama in breve:
Diana, principessa delle Amazzoni, cresce e viene addestrata nell’isola di Themyscira per sconfiggere Ares, Dio della guerra. L’occasione arriva quando salva il capitano Trevor dai tedeschi e scopre che un terribile conflitto sta devastando il mondo. (fonte italyformovies)

Il mio commento:
Avendo recentemente recuperato qualche altro film della DC Comics, ossia Batman V Superman, mi sembrava più che doveroso colmare le mie lacune e vedere anche gli altri film della saga. Per cui, qualche giorno fa, mi son vestito Wonder Woman.
Sinceramente non conosco molto questo personaggio che, senza nulla togliere, mi sembra uno di quei personaggi difficili da giustificare. Voglio dire, posso capire Superman, che tutto sommato è un alieno, Batman che è un miliardario pompato fisicamente e supportato dalla tecnologia, analogamente nel contesto Marvel ci sono esempi più o meno "accettabili", vedasi Iron Man o Capitan America, mentre altri mi restano un po' più difficili da contestualizzare. 
Come accade un po' per le amazzoni che vivono, non si sa come, tranquille per centinaia di anni in un'isola sconosciuta e misteriosa senza contatti con il mondo esterno. E senza uomini. Questo perché protette da Zeus che ha riposto nel popolo delle Amazzoni le sue speranze per sconfiggere definitivamente Marte/Ares. Che, volendo vederla anche in termini più "meschini" potrebbe essere stato anche il tentativo di Zeus (padre degli dei nonchè noto libertino) di nascondere il proprio harem privato...
Fatto sta che tra tutte le donzelle c'è anche Diana, colei che si rivelerà essere Wonder Woman, dotata di svariate capacità sovrumane in quanto, fondamentalmente, una sorta di divinità.



Soprassedendo a varie questioni, soprattutto in termini di temporalità e geografia, in quanto a volte gli spostamenti richiedono davvero poco tempo sia che i nostri viaggino a piedi e/o con mezzi di fortuna tra i campi di battaglia sia che si lascino trasportare dalla corrente marina e raggiungono Londra in una notte solamente.... 

mercoledì 3 giugno 2020

Batman V Superman

Titolo: Batman V Superman : Dawn of Justice
Anno: 2016
Regia: Zack Snyder
Genere: supereroi, azione
Cast: Ben Affleck, Henry Cavill, Amy Adams, Jesse Eisenberg, Diane Lane, Laurence Fishburne, Jeremy Irons, Holly Hunter, Gal Gadot


La trama in breve:
Dopo aver sconfitto il generale Zod e aver salvato il pianeta terra, Superman (Henry Cavill) ha diviso l’opinione pubblica. Tra coloro che vedono il kryptoniano come una minaccia c’è Batman (Ben Affleck), il giustiziere con la maschera da pipistrello che da più di vent'anni combatte contro la criminalità di Gotham. Anche Lex Luthor (Jesse Eisenberg), a capo della LexCorp, vorrebbe contenere la forza di Superman. (fonte comingsoon)

Il mio commento:
Per il ciclo "brain off", dopo aver già visto spezzoni di Justice League in tv (in particolare la seconda parte, vista durante una delle mie ultime trasferte di gennaio in terra bergamasca...), ho recuperato la visione di codesto film, seguito di Man of Steel di cui vi avevo parlato qualche anno fa. E, anche in quel caso, puntualmente a distanza di anni dall'uscita al cinema e dopo che ovunque ne fossero stati proposti commenti e osservazioni. Ciononostante, ecco qua pure la mia di opinione.
A mio avviso si tratta di un film riuscito a metà, con discrete sequenze degne di nota, con alcune trovate magari anche brillanti, con tanto sfoggio di devastanti effetti speciali, ma che presta il fianco a numerose vaccate che potevano evitarsi.
Parlo di scelte discutibili su più fronti.
Ad esempio, già all'inizio, la sequenza con Lois Lane in Africa, accompagnata da un finto fotografo della CIA che si fa prontamente sgamare perché usa una fotocamera del Giurassico. Per fortuna i mercenari al soldo del cattivone di turno sono pure altrettanto svegli e usano proiettili prodotti in serie limitata solo dal magnate Lex Luthor. Altrimenti, come diamine si riusciva a imbastire una sorta di indagine giornalistica ai danni del cattivone di turno? 
Ma c'è da riflettere anche sulla distanza tra Gotham City e Metropolis, ossia la città di Batman e Superman, rispettivamente, che stanno praticamente a un tiro di schioppo. Metropoli immense ma che per fortuna sono attorniate da campi abbandonati in cui trova sede la reggia del signor Wayne, che praticamente ha l'Area 51 sotto casa visto il numero di livelli e di gallerie, con tanto di ponti levatoi che regolamentano l'accesso alla bat caverna. Che, mi auguro, non sia stata costruita solamente dalle mani capaci di Ambrog, ehm, Alfred. Chissà che cosa avranno pensato e/o che fine avranno fatto gli operai che ci hanno lavorato...




E che dire della gestione di quella topolona di Wonder Woman: in una scena la vediamo praticamente a bordo aereo, poi ci ripensa perché quel simpaticone di Doomsday sta disintegrando il mondo, e corre in soccorso di Batman e Superman...non è dato sapere dove tenesse armatura e soprattutto lo scudo. Probabilmente compra borse e valige nello stesso negozio in cui si rifornisce Mary Poppins.
Ma di esempi ce ne sono anche altri (vi rimando ai link alla fine del post per leggere recensioni più sensate e significative di questa), fatto sta che tutto sommato le due ore di film scorrono bene e, dicevo, regalano anche sequenze significative e di forte attrattiva.

sabato 28 settembre 2019

The Boys

Titolo: The Boys - stagione 1
Episodi: 8
Anno: 2019
Genere: supereroi

La trama in breve:
I supereroi che vivono nel mondo moderno, fra social network e grandi società, sono seguiti da una multinazionale che ne gestisce immagine, merchandising, apparizioni e collocazioni nei vari stati del nord-america. Ma i "super" non sono sempre quello che sembrano: hanno vizi, più o meno accettabili dall'opinione pubblica, e commettono errori. La Vought-American si occupa di nascondere al mondo i difetti dei loro assistiti e di gestire le loro eroiche azioni, arrivando anche ad organizzare finti crimini, affinché aumentino la loro popolarità. In base al gradimento del pubblico, ai Super vengono dati incarichi più o meno importanti, diventano star del cinema e testimonial commerciali di prodotti che sponsorizzano la Vought-American.
Il gruppo di Super più famoso sono i Sette, capitanati dal Patriota, il perfetto eroe americano. Con la dipartita di Jack da Giove, viene inserita nel gruppo la giovane eroina Starlight, molto amata dal pubblico perché incarna lo stereotipo della brava ragazza del sud. Ma subito i colleghi si rivelano cinici e tutt'altro che eroici come pensava.
Il giovane Hugie è insieme alla sua ragazza quando A-Train la travolge in piena corsa, disintegrandola. Il Super si scusa spaventato e scappa. Questo fatto e la richiesta di Hugie di avere giustizia, fanno sì che venga avvicinato da Billy Butcher che vuole riformare la squadra di ex-agenti incaricati di punire i Super per i loro crimini: i "Boys".   (fonte wikipedia)




Il mio commento:
In un periodo così florido per i supereroi, considerando il mercato cinematografico e tutto il successo riscosso dalla Marvel, senza scordare le varie serie che vengono proposte in tv, The Boys rappresenta un po' quell'eccezione, quella variante sul tema, che riesce a catturare e convincere anche lo spettatore a cui, magari, i supereroi in calzamaglia non vanno troppo a genio. 
L'atmosfera non è per niente quella scanzonata a cui recentemente ci ha abituato il MCU (Marvel Cinematic Universe), bensì siamo di fronte a vicende più terrene e credibili, più crude. Che le azioni e i comportamenti dei supereroi potessero avere ricadute anche tragiche sui comuni cittadini non è una novità, in fondo pure le vicende dei film d'animazione "Gli Incredibili" partivano dal medesimo spunto. Qui però si va oltre, creando contrasti e giocando con personaggi dai risvolti a tratti inquietanti.
Non ci sono, propriamente, buoni o cattivi, soprattutto se si considera che i super sono manovrati e hanno dei lato oscuri/fragili come tutte le persone comuni: sono capaci di azioni incredibili ma non sono eroi nel vero senso della parola, ecco, seppure questa è la forma con cui vengono proposti alle masse.
Al contempo nemmeno i "boys" che si organizzano per fargliela pagare per nefandezze e colpe di cui si macchiano i super senza subire conseguenze alcuna, sono propriamente dei santi. Anzi. La serie si muove tutta su una zona d'ombra tanto ampia quanto lo è, per il pubblico, la grandezza dei sette, i migliori "prodotti" della Vought-American.
Il punto forte della serie è costituito quindi da una storia che fa pian piano emergere il marciume e i lati bui di personaggi che invece dovrebbero rappresentare quanto di meglio la società può aspirare di essere, in un certo senso si ripete il medesimo gioco del gossip che scava nella vita dei vip per togliere loro quell'aura di perfezione e intoccabilità che magari sembrano avere.

giovedì 7 aprile 2016

Man of Steel - L'uomo d'acciaio

Titolo: Man of Steel - L'uomo d'acciaio
Regia: Zack Snyder
Anno: 2013
Genere: supereroi, azione
Cast: Henry Cavill, Amy Adams, Michael Shannon, Kevin Costner, Diane Lane, Laurence Fishburne, Antje Traue, Ayelet Zurer, Russell Crowe, Christopher Meloni


La storia in breve:
Il pianeta Krypton, esaurite le risorse naturali, è condannato a implodere. A pochi giorni dalla fine e nei giorni del colpo di stato del generale Zod, nasce un bambino destinato a cambiare la vita di un pianeta più giovane e lontano. Figlio di Jor-El, scienziato e luminare di Krypton, Kal viene imbarcato su una navicella e lanciato nello spazio con il codice genetico del suo popolo. Atterrato in Kansas e sopravvissuto ai genitori, Kal viene recuperato dai coniugi Kent, che lo educano con amore e senso etico. Molto presto però la natura aliena e formidabile di Clark, il suo nome terreno, prende il sopravvento emarginandolo dal mondo. Diventato uomo dentro al corpo di un dio, lascia la casa paterna in cerca delle proprie origini. Il ritrovamento di una nave spaziale, precipitata sulla terra milioni di anni prima, è la risposta alle domande disattese di Clark, a cui l'ologramma del padre biologico rivela identità e genesi... (fonte mymovies)


Il mio commento:
Mentre il mondo si è appena ripreso dal discutibile Batman vs Superman- che non ho visto - complice un frizzante weekend all'insegna della reperibilità lavorativa, mi son recuperato Man of Steel - L'uomo d'acciaio, film ignorante e fracassone dedicato al personaggio di Superman.
Fondamentalmente ritengo il supereroe kryptoniano una creatura difficile da gestire, un tizio ingombrante e spropositato, non facile da attualizzare e trattare in un lungometraggio. Soprattutto se l'intento è quello di contestualizzarlo in un film simil realistico che cerca di caratterizzare il personaggio, di conferirgli spessore.
A mio modo di vedere, con codesto essere superiore, si potrebbe far di tutto e di più: proporre un cattivone di quelli che manco Zeus nei giorni migliori riuscirebbe ad abbattere; scherzare con lui in una nottata simil Una notte da Leoni all'insegna della devastazione cosmica; fargli prendere l'alzheimer e lasciarlo vagare per i continenti senza aver piena consapevolezza di sé; farlo arrivare sì, sulla Terra, ma in un periodo storico differente da quello attuale, magari tra gli australopitechi... e via dicendo.
Ne si deduce che io guardi a lui con un misto di aspettativa e morbosa attrazione, al contempo commiserandolo per la sua condizione di ultimo della specie e per la sua condanna a vestire una calzamaglia ignobile, Una punizione che forse si merita per la manifesta ignoranza compiuta nel non aver concepito un costume munito di maschera, che gli avrebbe permesso un'esistenza senza quell'infame menzogna che lo vede diventare un giornalista solamente indossando gli occhiali.
Comunque sia, tornando al film di Snyder, l'ho trovato mediamente piacevole, seppur con vistose oscillazioni tra scene di inaudita potenza visiva e sequenze di terrificante imbarazzo. 
L'altra volta il diluvio universale, questa volta
l'esplosione del pianeta...certo che c'ho un po' di sfiga...
Mi riferisco, per le prime, all'ultima parte del film mentre, per quelle discutibili, alle molte cazzate disseminate qua e là, al ruolo di Kevin Costner, padre adottivo del piccolo Kal-el, che cerca di dissuaderlo dal compiere azioni giuste e meritevoli in un mondo in cui basta molto meno per divenire ricchi e famosi e circondarsi di fregna. Un po' come fa pure Laurence "Morpheus" Fishburne, direttore del Daily Planet che, in un mondo che schifa i giornali in favore del web, rifiuta uno scoop di quelli biblici solo per evitare un potenziale trauma al mondo, a quello stesso mondo che paga fior di quattrini per andare a vedere film degli Avengers (ora che ci penso, che ci siano i fumetti nel mondo dei fumetti???). 

sabato 24 maggio 2014

Lanterna Verde

Titolo: Lanterna Verde
Regia: Martin Campbell
Anno: 2011
Genere: supereroi, azione
Cast: Ryan Reynolds, Blake Lively, Peter Sarsgaard, Mark Strong, Temuera Morrison, Tim Robbins

La trama in breve:
Pilota d'aerei abile e spericolato, uomo inaffidabile ma affascinante e soprattutto temerario senza paura Hal Jordan è l'ignaro prossimo Lanterna Verde, un'istituzione galattica che sceglie e arruola i migliori individui da tutti i pianeti del cosmo con il fine di tutelare l'universo. La minaccia stavolta è delle peggiori, Parallax, creatura creduta sconfitta per mano di una delle più grandi Lanterne Verdi mai esistite e invece ancora viva. Un mostro che si nutre della paura e che potrà essere sconfitto solo da quella Lanterna che saprà anteporre la forza della propria volontà al timore della morte.
Come se non bastasse anche una nemesi terrestre, più alla portata del pericolo quotidiano e del rapimento fidanzate (o aspiranti tali), prende forma contestualmente alla "nascita" dell'eroe. (fonte mymovies)

- Io... -Sì? - Io... - Dimmi...
- Sono tuo padre...
-Ehm, certo certo...piuttosto vediamo se
hai qualcosa di valore addosso...
t'oh, un anello verde...
Il mio commento:
Certo che iniziano davvero a essercene un po' troppi di supereroi con residenza a Hollywood e ricordarsi di tutti sta diventando un impegno significativo, soprattutto considerando il ritmo con cui le case cinematografiche sfornano film per irretire noi poveri amanti dei fumetti. 
E al contempo, pare a me, riescono a devastarne lo spirito e la caratterizzazione più che a rendere omaggio a opere collaudate e consolidate, seppure con le debite eccezioni, penso ad esempio a Wathcmen. Se invece penso agli X-Men, allo scempio che ne ha fatto e continua a farne Bryan Singer mi viene il nervoso. Come se decidessero di realizzare un film sull'Iliade solo che anziché assediare Troia la sceneggiatura prevede che tutti se ne stiano alle Mauritius. Licenze e libere interpretazioni che pensavo fossero per lo più appannaggio delle produzioni Marvel, molto più orientate a produzioni blockbuster.
Mi sbagliavo. Col senno di poi, mi interogo se questo Lanterna Verde rappresenti l'ennesimo scivolone commesso in nome del dio denaro o semplicemente una produzione sottotono desiderosa di autodistruggersi.
Di per sé l'ambientazione proposta e l'idea di fondo non sono malaccio: c'è questa caspita di forza cosmica che è la volontà che si contrappone alla paura, c'è un corpo d'armata interplanetario che si occupa del mantenimento dell'ordine ma potrebbe fare anche molto altro (ad esempio favorire gli scambi tra civiltà o combattere il daltonismo) e soprattutto c'è un supereroe che potenzialmente può far tutto. 
Basta che lo voglia.
E che il suo bersaglio non sia giallo.
Ergo, i cinesi sono salvi...
Ok, era una battuta infelice.
E comunque nel film si son pure dimenticati di questa mancanza e si son focalizzati solo sull'assenza di limiti delle capacità concesse dall'anello. Che non è da confondersi con quello di Sauron.

domenica 6 gennaio 2013

..:: Il cavaliere oscuro - Il ritorno (Dark Knight Rises) ::..

Titolo:  Il cavaliere oscuro - Il ritorno (Dark Knight Rises)
Regia: Christopher Nolan
Anno: 2012
Genere: azione, super-eroi
Cast: Christian Bale, Gary Oldman, Morgan Freeman, Michael Caine, Anne Hathaway, Tom Hardy, Christopher Judge, Adam Rodriguez, Massi Furlan, Rob Brown, Liam Neeson, Marion Cotillard, Juno Temple, Joseph Gordon-Levitt, Matthew Modine

La trama in breve:
Otto anni dopo la morte di Harvey Dent, Gotham è una città apparentemente pulita, ad eccezione della coscienza del commissario Gordon. Bruce Wayne vive ritirato, incapace di trovare un senso dopo la scomparsa di Rachel e il pensionamento di Batman. Glielo offre Bane, mercenario reso mostruoso da una maschera antidolorifica, che prima riduce la Wayne Enterprises in bancarotta e poi le soffia il segretissimo reattore nucleare convertendo il nucleo, pensato per produrre energia pulita, in un inarrestabile ordigno atomico. Mentre Bruce è rinchiuso in una prigione impossibile, con la schiena spezzata, Bane instaura a Gotham City una tirannia del proletariato che è un vero e proprio regime del terrore e affida il detonatore della bomba nelle mani di un cittadino misterioso.  (fonte mymovies)

Il mio commento:
Due geni a confronto, direi
Visto, finalmente!!! Erano mesi che lo attendevo e quale migliore occasione dell'inizio del nuovo anno per concedermi questo filmone? 
Son state due ore e quaranta minuti di intensa visione, gustate assai e assai. Mi è piaciuto, non lo nego. Uno spettacolo cinematografico che lascia il segno, emoziona, coinvolge, scalda l'animo del nerd che è in me.
Ma....ebbene sì, c'è un ma. 
Più di uno, in realtà.
Procediamo con ordine, però. 
In primis, non capisco perché geniali consulenti che si incaricano di tradurre il titolo dei film da lingue estere all'italiano debbano farlo sempre e solo durante sabba orgiastici e con la mente obnubilata da fiumi di assenzio. Ora, siamo nel 2013 e, fermo restando che non è necessario né obbligatorio "adattare i titoli" (del tipo, Oscar Wilde, come è stato tradotto? E Jurassic park? E Rocco invades Polland?), credo, la gente del reame italico sia quanto meno in grado di accettare un titolo in lingua originale. Soprattutto se viene proposto anche con l'intento di fornire chiavi di lettura e rimandi con quanto contenuto nel suddetto film. 
Il Batwing, utile contro il traffico...
Magari gli autori l'avevano scelto ammiccando al nuovo velivolo dell'uomo pipistrello, oppure in relazione a QUELL'evasione dal carcere di VatteLaPesca (India?) o ancora con riferimento al processo che porta Bruce Wayne/Batma a risollevarsi da una situazione di cupa desolazione o consapevole esilio. 
E invece no! Eccoti che i traduttori di cui prima, vanno a scrivere su tutti i poster: "Il cavaliere oscuro - Il ritorno". Che poi, e lo so che è andata così, Silvio B. si vede il film, si riconosce nel personaggio (bello, aitante, miliardario, lontano dalla scena politica, con un usurpatore semi-bionico che comanda in sua vece...) e decide di riprendere in mano lo scettro del potere e di ricandidarsi...ma porca vacca!!!

giovedì 24 marzo 2011

..:: Jonah Hex ::..

Titolo: Jonah Hex
Regia: Jimmy Hayward
Anno: 2010
Genere: Azione
Cast: Josh Brolin, John Malkovich, Megan Fox, Will Arnett, Michael Shannon

La trama in breve:
Basato sulla leggendaria graphic novel “Jonah Hex”, la pellicola è un thriller avventuroso sulla ricerca personale di un uomo per la redenzione nella vasta battaglia tra il bene e il male.
Jonah Hex è uno sbandato senza meta e un cacciatore di taglie come ultima risorsa, uno stoico e duro pistolero che può rintracciare chiunque... e qualsiasi cosa. Dopo essere sopravvissuto alla morte, la violenta storia di Jonah diventa un mito e una leggenda, lasciandolo con un piede nel mondo naturale e l'altro dall'altra parte. Il suo unico rapporto umano è con Leila (Megan Fox), la cui vita in un bordello le ha lasciato delle cicatrici. Ma il passato di Jonah sta per raggiungerlo quando i soldati americani gli fanno un'offerta che non può rifiutare in cambio della libertà da qualsiasi taglia sulla sua testa. Deve rintracciare e fermare un pericoloso terrorista Quentin Turnbull (John Malkovich). Ma Turnbull sta raccogliendo un'armata e sta preparando a rilasciare l'inferno, inoltre è l'antico nemico di Jonah e non si fermerà a niente fino a quando Jonah non sarà morto. (fonte mymovies)
Jonah Hex, il fumetto

Il mio commento:
Non ho visto questo film perché esperto conoscitore dell'omonimo fumetto. Nemmeno perché speravo di trovarmi di fronte ad un prodotto analogo a Crank, per ritmo, "viulenza" e divertimento: in fondo, gli sceneggiatori sono gli stessi.
Il regista, anche se mi è stato difficile accettare codesto fatto, è quello del film d'animazione "Ortone e il mondo del Chi".
Non ho scelto di vederlo nemmeno per dare un minimo di sollievo a quel poveraccio di Malkovich che, ultimamente, sto trovando a recitare solo in film di dubbio gusto (Mutant Chronicles, ad esempio). Almeno ha perso il vizio di immedesimarsi in un dio caffeinomane che attenta alla vita di Clooney.
In realtà, l'ho visto per voi!
Ebbene sì, per voi egregi signori visitatori di codesto blog che giungete qui da chissà dove solo per cercare foto di Megan Fox in abiti succinti.
Come promesso qualche post fa, quindi, ho deciso di accontentarvi e di visionare un film in cui presenziasse (recitare mi pare una parola un po' fuori luogo...) la giovane e bellissima attrice statunitense.
Una che potremmo considerare una novella Monica Bellucci: bella e graziosa ma piuttosto limitata in termini di recitazione e versatilità artistica. però è gnocca, e giovane. Ne avrà di tempo per farsi le ossa.
Ad ogni modo, veniamo al film e al relativo commento.
Una scena del film...oppure
si tratta di Josh Brolin che tenta
di distruggere la pellicola?
Indubbiamente si tratta di uno dei peggiori che abbia visto di recente: sconclusionato, con una trama insulsa, con poco mordente e scarsa attenzione a tutto. Non mi meraviglio del voto che si è beccato su Imdb.
Siamo di fronte ad una sorta di western che prevede poche location ma tutte a portata di mano.
La facilità con cui le persone riescano a spostarsi o a trovarsi ha un che di disarmante, così come la recitazione globale. Quasi quasi Megan Fox sembra convincente.
Il personaggio di Jonah Hex invece è stato completamente violentato e distrutto. Solo leggendo quello che viene riportato su wikipedia mi sono convinto che il soggetto non ha proprio nulla a che vedere con l'omonimo fumetto della Dc Comics. Peccato però, perché bastava poco per salvare il film e proporre qualcosa di decente. Non dico strepitoso - finora quasi tutti gli action movie hollywoodiani si son dimostrati dei fallimenti - ma almeno accettabile. 
Invece niente.
Capisco l'esigenza di inventare e proporre storie attuali, modificando certi elementi per avvicinare il film al pubblico ma non comprendo perché, obbligatoriamente, l'originale debba venir stravolto.
Megan Fox
Non si spiega quindi perché Jonah (un granitico e corrucciato Josh Brolin) (che, probabilmente, come il buon John Malkovich, ha un mutuo sul groppone) abbia il potere di parlare con i morti (parlare o farli ritornare in vita? In un caso fa letteralmente a botte con un suo vecchio amico... ), come mai non abbia inseguito Turnbull  anche dopo la sua presunta dipartita per tormentarne l'anima (visto che è la vendetta a smuoverlo), nemmeno perché sia legato alla bella Leila (qua i dubbi si dileguano un po', in effetti...).
Tutto è avvolto in una superficialità frustrante e intenzionale. Difficile credere il contrario: in fondo, il montaggio e la post-produzione sono tappe forzate del processo produttivo.
Ma forse la colpa è imputabile a infiltrazioni marvelliane atte a sabotare il progetto e a stravolgere il senso di un intero fumetto che, invece, poteva concedere spazio a divagazioni ed esperimenti non poco significativi: strani poteri mistici, un anti-eroe sfregiato e tormentato, un complotto terroristico, armi di distruzioni di massa, un contesto western... volendo si poteva sfruttare tutto per qualcosa di sensato.
In definitiva, si tratta di una tipica visione in modalità "brain off" ma che sconsiglio assai.
Se non per gli amanti della giovane signorina Fox i quali, presumo, rimarranno ugualmente delusi: non ci sono nemmeno scene di nudo.


domenica 8 marzo 2009

..:: Watchmen ::..

Titolo : Watchmen
Anno: 2009
Genere: fantastico, supereroi


Siamo nel 1985. Nixon è presidente degli Stati Uniti al suo terzo mandato, e il mondo è sull'orlo di una crisi nucleare: l'"orologio dell'apocalisse" è regolato a mezzanotte meno cinque. I Supereroi (chiamati "Guardiani") esistono ma sono stati banditi grazie ad un decreto del governo: quando uno di questi viene misteriosamente assassinato, l'ultimo giustiziere ancora in attività, Rorschach, indaga sulla sua morte. Scoprirà che qualcuno sta cercando di mettere fuori gioco i suoi ex compagni di squadra, tra cui l'unico vero superuomo dotato di poteri: il Dottor Manhattan.


Il mio commento:
Ho visto questo film proprio ieri sera, a ridosso della sua uscita nelle sale. Inutile negare che lo attendevo: sin da quando avevo visto il trailer, prima del deludente "The Spirit", mi aveva ispirato assai.
E non ne sono rimasto deluso.
Anzi, tutt'altro.

Non avendo letto la graphic novel da cui il film è tratto probabilmente il mio giudizi
o è e rimarrà di parte. Così come sono consapevole che quasi certamente alcune delle vicende e delle caratterizzazioni dei personaggi della pellicola, parimenti ad altrettante situazioni narrate, saranno differenti dal plot cartaceo.

Tuttavia sono rimasto piacevolmente impressionato da questo film.
Lungo, pesante e cruento, non posso negarlo, ma comunque denso, forte, importante. Personaggi che rimangono impressi nella memoria dello spettatore per le molte sfaccettature che presentano. Non i classici supereroi in calzamaglia ma uomini mascherati che si mettono in gioco per costruire un mondo diverso, per lottare contro il crimine e cercare di arginare il dilagare di una crisi che sembra irreversibile. Persone straordinarie ma che, rispetto ai classici eroi marvelliani, spiaccano per le contraddizioni che rappresentano o che rivelano. E per il fatto di non essere per niente persone immacolate. Anzi, guardiani mascherati che a tratti sembrano peggiori dei cattivi (quali cattivi mi domando) che combattono.
Osservando il film non è semplice trovare risposta al quesito: chi sono i veri "cattivi"? Chi sono i malvagi? I watchmen sono veramente eroi? Oppure solo il risultato ed il riflesso di una società allo sbando?

Gufo notturno, ad esempio, è un perdente, un rinunciatario. Non è certamente un "figaccione", anzi, ha qualche chiletto di troppo ed è pure solo... però riesce comunque a riscattarsi e, come Batman, possiede dei segreti e risorse non banali. Rorschach è un paranoico, un violento. Una persona intransigente, che non scende a compromessi ma che tuttavia ha dei principi morali. Principi che però non gli impediscono di uccidere. Il comico, Edward Blake, la cui morte rappresenta la scintilla da cui tutto prende parte e che al contempo è il riflesso delle contraddizioni della società moderna e del comportamento degli altri watchmen, è un assassino. Una persona controversa che non esita a uccidere donne e bambini, a violentare una propria compagna o a sparare sui manifestanti. Così come Spettro di Seta II non agisce in nome di un vero e proprio senso di giustizia ma per sfogare le proprie emozioni, per assecondare i desideri di sua madre, per apparire. Senza dimenticare poi Dottor Manhattan e Ozymandias, i due superuomini del film. Più il primo che il secondo, esseri inumani che hanno perso parte della propria umanità a ca
usa di un incidente scientifico oppure in nome di un bene superiore. Di una missione per la quale sacrificare tutto: vite umane e la propria anima addirittura. Secondo logiche mostruose e disumane, forse, ma tutto sommato coerenti seppure difficilmente accettabili o sopportabili (in particolar modo da personaggi che non accettano alcun compromesso...).

Personaggi di forte impatto, con cui lo spettatore medio difficilmente riesce ad immedesimarsi a mio avviso, ma che proprio per questo permettono di osservare con maggior attenzione la corruzione della società, il degrado dei costumi, la politica del terrore e il risultato delle tensioni che si vengono a creare nel mondo a causa di economie distorte, guerre e insensate corse agli armamenti.
Argomenti e tematiche forti e attuali, negli anni '80 ma anche ora, che il film riesce a portare in scena, a denunciare e a utilizzare nel riempire i quasi 165 minuti di proiezione.
Non certo un film breve, così come non si tratta di una pellicola facilmente fruibile. Non sono quindi certo del successo che il film riscuoterà in Italia, anche per via dell'ambientazione fortemente "americana" e di concetti che magari, da noi, sono sentiti come lontani e stranieri.
Ma anche perchè, come sempre accade ogniqualvolta si parla di fumetti e cartoni animati in Italia, la mentalità diffusa è quella di aspettarsi una pellicola "semplice", favolistica. Senza contare che magari è stata proprio un'opera come Watchmen a causare una più attenta riflessione in merito alla figura dei supereroi. Uomini straordinari che di colpo divengono "persone", con le loro fragilità e i propri errori, capaci di gesti di estremo coraggio e di orrende nefandezze commesse in nome della società in cui vivono.
In nome dell'umanità tutta.
Quella che, probabilmente, rappresenta il vero nemico dei Watchmen e del mondo intero.
Un film da vedere, quindi. Non semplice e non leggero ma che merita.
Soprattutto, secondo il mio modesto parere, per Rorschach.
E perchè hanno bisogno di soldi....per comperarsi mutande...

Già, sarà una cavolata, ma non mancano scene di se$$o e di personaggi che vagano senza slip. Della serie, sotto il costume niente. Quasi che l'identità di supereroe sia per loro una seconda pelle, concetto amplificato e confermato dall' "incubo" di Gufo notturno e dall'
incazzatura di Rorshach nel momento in cui gli tolgono la "faccia", ovvero la maschera.

Persone che sono costrette a mettersi a nudo, in un certo senso, ad essere oggetto di critiche e giudizi da parte del mondo, che vivono sulla propria pelle le ipocrisie di un mondo che costringe ad indossare maschere per poter "esistere". Ma una scelta che al contempo fa capire esplicitamente allo spettatore che i superuomini sono utopia, esseri che non esistono. Si tratta invece di persone come tutte le altre, comuni, che però decidono di smettere di essere solamente osservatori e abitanti passivi del mondo. Anzi, si rimboccano le maniche e agiscono, esponendosi. Sporcandosi le mani e addirittura sacrificandosi. Fisicamente o interiormente. Purchè serva a garantire una pace che la società, da sola, sembra incapace di conquistare.
Nel film, come nella realtà.