Titolo: Chronicle
Regia: Josh Trank
Anno: 2012
Genere: sci-fi
Cast: Dane DeHaan, Alex Russell, Michael B. Jordan, Michael Kelly, Ashley Hinshaw
La trama in breve:
In seguito alla casuale esposizione a quelle che sembrano radiazioni provenienti da un blocco di cristallo trovato in un buco nel terreno, Andrew, Matt e Steve scoprono di aver acquistato poteri telecinetici. Possono muovere piccoli oggetti, creare campi di forza intorno a sé che li proteggono e anche volare. Più si esercitano, più diventano abili e potenti.
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Esercitiamoci a mangiare
le Pringles ^_^ |
Dei tre però, quello che sembra essere il più potente è anche il più instabile, ovvero Andrew, che a differenza dei due compagni di telecinesi non è inserito ma anzi è continuamente vessato dalla vita e pronto al delirio d'onnipotenza. L'esperienza che aveva avvicinato i tre comincia quindi a dividerli per il progressivo crescere dentro Andrew del disprezzo per qualsiasi etica, accompagnato da manie di grandezza, fino all'inevitabile manifestazione pubblica dei poteri e confronto a campo aperto. (fonte mymovies)
Il mio commento (Attenzione agli spoiler!!!):
Visto martedì scorso al cinema e, devi ammetterlo, ne sono rimasto piacevolmente sorpreso. Sarà un effetto dovuto alla mia proverbiale passione per per fumetti e anime e alla familiarità con avventure al limite del fantastico con personaggi dotati di poteri esp ma, nel complesso, Chronicle mi ha convinto assai e assai.
Si tratta di una produzione "modesta" che non ha goduto, probabilmente, dell'adeguata pubblicità nel nostro Paese e che, complice la contemporanea uscita dei marvelliani Avengers, magari è passato un po' in sordina, ma che tuttavia sta riscuotendo consensi sia di incassi che di spettatori.
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Ehi...chi cazzo ci sta filmando??? |
La trama, come si intuisce facilmente, non è poi così complessa e arzigogolata (neanche quella di Titanic, se è per quello: "seguiamo la contrastata storia d'amore tra due giovani a bordo di una nave che affonda nel suo viaggio inaugurale"... eppure quanta gente l'ha visto? ) ma sviluppata con un discreto ritmo, senza fretta, e, soprattutto, con efficacia, indagando i protagonisti e rimanendo ancorati al mondo "reale". L'equazione "grandi poteri = grandi responsabilità" non viene manco presa in considerazione, tutto è lasciato al libero arbitrio e all'indole dei protagonisti contaminati da "qualcosa" di misterioso, forse, alieno, di cui non sapremo mai nulla... Voglio dire, pensano a girare il mondo o a giocare a football tra le nuvole altro che a salvare la Terra da qualche super-cattivone in calzamaglia.
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Superman non le ha mai fatte
queste cose... |
Il ricorso alla tecnica del "falso documentario" garantisce poi un alto grado di coinvolgimento da parte del pubblico che viene fortemente chiamato in causa nelle vicende quotidiane di Andrew, Matt e Steve proprio perché dietro la telecamera potrebbe esserci lui, illo, lo spettatore himself Soprattutto il primo dei tre ragazzi diventa il fulcro della produzione, la personalità verso cui il regista ci avvicina maggiormente. Un personaggio introverso, problematico, che oscilla tra slanci positivi e "normali" (le gentilezze verso la madre, il salvataggio aereo di Steve, i tentativi per ottenere il consenso dai propri coetanei...) e altri molto meno sani e distanti dall'ordinaria quotidianità di chiunque (la vendetta verso il bullo della scuola, l'uccisione di Steve o la devastazione di Seattle nel finale...). Rispetto alle controparti umane dei vari super-eroi Marvel o Dc, Andrew (come pure Matt e Steve) è in tutto e per tutto umano e, per questo, credibile e realistico.
Al di là di questo, il personaggio di Andrew viene però segnato già dall'inizio mentre ne viene delineato il background familiare (un padre alcolizzato e una madre inferma), l'assenza di amicizie e il disagio che sperimenta nel rapporto con gli altri: gli ingredienti per una perdita di controllo su vasta scala ci sono tutti così come la consapevolezza di un finale tragico aleggia sin da subito.
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Potere della mente!! |
Ed è proprio quando Andrew dà sfogo al proprio dolore, alla sofferenza patita, alla delusione che prova che il film mi ha entusiasmato assai, con scontri tra "superuomini" e decisioni sofferte da prendere. L'impressione di assistere alla trasposizione di un anime è stata molto forte e, quasi subito, il pensiero è corso a opere quali
Akira o X-1999.
Un plauso va poi alla capacità del regista, Josh Trank (alla sua prima produzione), di aver mantenuto l'impostazione di "falso documentario" anche in questo frangente, portando il pubblico a seguire lo scontro tra Andrew, i poliziotti e Matt attraverso videocamere, smartphone, tablet, telecamere di servizio e televisioni, lasciandoci ricostruire gli eventi in un cambio costante, ma omogeneo e non caotico, di inquadrature e formati visivi.
Il film offre quindi, più o meno volontariamente, qualche spunto di riflessione su quanto siamo filmati e controllati nel nostro presente quotidiano. E, ancora, conferma ancora una volta che un buon prodotto cinematografico non ha bisogno né di grossi investimenti (si parla di circa 15 milioni di dollari) né del 3D: come già visto in Moon, ad esempio, sono sufficienti una buona idea e un buon sviluppo per regalare emozioni o svago agli spettatori.
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Situazione di guerriglia urbana
a causa di persone dotate di poteri esp.
Per lo meno non siamo a Tokyo... |
Non nego, comunque, che Chronicle non presenti difetti e omissioni (non mi è ben chiaro quanto impieghi Matt a raggiungere Seattle e cosa abbia fatto Andrew nel frattempo, così come qualche indicazione in più su cosa è effettivamente successo a Steve non mi sarebbe spiaciuta) ma per lo più son motivabili con la scelta di ricorrere a un narratore interno che, per forza di cose, come un po' accadeva in Cloverfield, non può conoscere tutto né mira a spiegarlo.
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