Regia: Isaac Florentine
Anno: 2006
Genere: Azione, Arti Marziali
Cast: Michael Jai White, Scott Adkins, Ben Cross, Eli Danker, Mark Ivanir
La trama in breve:
Seguito (ma sarebbe più giusto dire remake) del film del 2002 con Wesley Snipes. Questa volta il Campione Mondiale dei Pesi Massimi, George "Iceman" Chambers viene mandato in una prigione russa dopo essere stato condannato con l'accusa di traffico di droga. (fonte TntVillgae)
Il mio commento:
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Posa da campione di pugilato... ehm...forse... |
Se mi dicessero che la sceneggiatura originale è stata scritta dal dinamico duo composto da Peter Atkins e Tony Randel, già ricercati in diverse nazioni per Fist Of The North Star del 1995, film vagamente ispirato al personaggio di Ken Shiro (del noto manga e anime Hokuto No Ken), magari con la supervisione di Jean Claude Van Damme, addirittura dopo essersi amabilmente sbronzati, ci crederei subito.
Eccome.
Ma, diciamocelo, a cosa serve una trama in film come questo?
Ed è esattamente il motivo per cui Undisputed 2 non deve essere affatto giudicato dal punto di vista dei contenuti veicolati seppure, e non lo si può negare, ci sia pure qualcosa (molto poco) di buono. Tra l'altro, a mio modo di vedere, si può notare pure qualche richiamo al noto Rocky IV con Sylvester Stallone e Dolph "ti spiezzo" Lundgren. Altro film candidato all'Oscar per soggetto e trama, per carità, però ci sono alcune similitudini: abbiamo il campione di pesi massimi di pugilato proveniente dalla nazione "America" (non esistono gli USA, esiste l'America, sappiatelo) che si reca in Russia dove, amabilmente, sfida il campione locale. Solo che, questa volta, il protagonista è negro (lo so che, considerando anche il cognome dell'attore, dovrei dire "diversamente bianco" ma rende meglio l'idea), non ci sono biechi fini di denuncia contro la guerra fredda, è costretto a battersi a causa delle vicissitudini legate al suo arresto, e prevalgono le arti marziali.
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Lo sguardo incazzato di Yuri Boyka, lo stesso dipinto sul volto di molti italiani in questo periodo di manovre finanziarie... |
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Altro che i calci rotanti di Chuck Norris |
Quest'ultimo non è un personaggio positivo, va detto, ed è pure solamente abbozzato, però possiede un suo fascino e un suo induscutibile carisma, motivo per cui sarà protagonista del terzo capitolo della saga di "Undisputed" iniziata nel 2002 con il buon Wesley Snipes nei panni del protagonista.
Nel complesso, pur non possedendo particolare spessore in termini di introspezione e cura dell'ambientazione, anzi, rifugiandosi in facili e abusati clichè e stereotipi (i russi son tutti corrotti ma di madrelingua inglese, amano scommettere sugli incontri clandestini, adorano vivere negli anfratti oscuri dei carceri, non sono consapevoli del freddo siberiano ma lo diventano se qualcuno regala loro un giubbotto nuovo,...), e cedendo il passo ad un pseudo lieto fine che appare molto tirato e discutibile, Undisputed 2 possiede il gran pregio di regalare ottime sequenze di combattimenti. E' un film molto "fisico", in cui la telecamera vive sul ring e a bordo ring, riuscendo nell'intento di offrire uno spettacolo fluido e omogeneo, di tanto in tanto crogiolandosi in opportuni ralenti, scelte oculate e ben dosate che permettono di enfatizzare talune acrobazie o accentuare la capacità atletica dei protagonisti. Probabilmente più quella di Scott Adnkins, esperto di kick-boxing e taekwondo, che di M. J. White, praticante di svariate arti marziali ma decisamente più solido, massiccio e piantato (ma non meno efficace).
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Scambio di cazzotti: nessuno però porge l'altra guancia |
Per il resto, vabbé, mi pare evidente che si tratti di un film da guardare in modalità "brain-off" ^__^
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