sabato 10 febbraio 2018

Il trono di spade (Le cronache del ghiaccio e del fuoco - Vol. 2)

Titolo: Il trono di spade (Le cronache del ghiaccio e del fuoco - Vol. 2)
Autore: George R. R. Martin
Editore: Mondadori
Genere: fantasy
Pagine: 962

La trama in breve:
Nel cielo dei Sette Regni, travolti da una guerra devastatrice, compare una cometa dal sinistro colore di sangue. È l'ennesimo segno di immani catastrofi che si stanno preparando? L'estate dell'abbondanza sembra ormai definitivamente passata, e ben quattro condottieri si contendono ferocemente il Trono di Spade. Intanto al di là del mare caldo l'orgogliosa principessa in esilio Daenerys Targaryen, è pronta a rischiare tutto per la corona che le appartiene di diritto. Solo per lei, forse, la cometa di sangue non è un presagio di tragedia ma l'araldo della riscossa. (fonte amazon)

Il mio commento:
Quando ho terminato la lettura di questo tomo (anche se in realtà ce l'ho in formato ebook...) mi son sentito un po' depresso: nella mia mente ero convinto di averci impiegato davvero tanto a leggerlo. Mi pareva di averne iniziato la lettura ancora a giugno, sulla spiaggia dell'hotel Royam a Saly, durante la seconda trasferta in Senegal. Non so bene perché avessi questa sensazione visto che, in realtà, me lo son gestito a partire da ottobre.
Al netto di un po' di memoria che perde colpi e di dinamiche di vita che mi vedono discretamente impegnato per cui il trascorrere dei giorni può aver assunto i connotati di un unico blocco temporale, credo che una delle cause di quanto da me sperimentato sia da ricercarsi nel senso di continuità che l'autore è riuscito a creare tra un romanzo e l'altro.
La scelta di affidare la narrazione ai diversi punti di vista dei vari personaggi, che quindi presentano e vivono episodi e situazioni che si vengono a creare nel tempo, a volte quasi consecutivamente a volte con giorni e settimane nel mezzo, probabilmente risulta vincente nel ricreare la sensazione di assistere a una storia che riguarda un mondo, più che la storia di alcuni personaggi di una certa ambientazione.
Per cui, come nel caso del libro precedente, anche con questo secondo volume della saga ideata da Martin mi sento di esprimere un giudizio molto positivo. E ancora una volta mi sembra che la trasposizione cinematografica abbia reso discreta giustizia all'opera del paffuto autore statunitense sebbene ci siano più aspetti in cui si avverte una certa rielaborazione.
Rispetto alla serie televisiva ci son personaggi e situazioni che hanno un peso decisamente differente. Parlo ad esempio di Robb Stark oppure di Jamie Lannister, qui molto ridimensionati, oppure lord Baelish, finito molto (ma molto) nelle retrovie.
Diversamente, l'entrata in scena di un peso massimo come Tywin Lannister si è fatta attendere molto, seppure la sua presenza si avvertisse sporadicamente visti riferimenti di Tyrion e Cersei.
Pure i Greyjoy e i Bolton son stati gestiti, nel libro, con ben altre soluzioni e con una caratterizzazione ben più degna: per dire dove lo trovi un lord dall'aspetto lugubre e che convoca i propri consiglieri mentre egli giace praticamente ignudo durante un salasso con le sanguisughe?