sabato 30 agosto 2008

..:: Offerte!! ::..

In questi giorni fioccano le notizie riguardanti grandi investimenti e movimentazioni di capitali. Da un lato le trattative per i diritti del calcio e dall'altro per la CAI (non gli alpini...). Quanto al calcio, leggevo qui dell'accordo tra RAI e Lega calcio: non male direi! Più o meno l'equivalente di 27.500 mensilità di un operaio medio. Alla faccia dei soldi dilapidati inutilmente....visto che si tratta di soldi "statali", dico io, perchè non essere parsimoniosi. Soprattutto in periodo di crisi. Non dico di non spendere o di sondare l'opinione di tutti gli abitanti del Bel Paese però, cavolo, mettiamo dei paletti. Oltre i 5 milioni non si spende. Quelli del calcio vogliono di più? Benissimo, che vadano su satellite ecc...per non dire in un altro posto. Piuttosto spendiamo 5 milioni per altri sport. Non dico di trasmettere tornei di badminton in prima serata ma ogni tanto un po' di basket, di pallavolo, di altro non sarebbe male. Per dire, un torneo di pornostar in topless che giocano a beach volley non credo che spiacerebbe e sicuramente costerebbe meno.
Come poteva costarci meno l'affare CAI, cioè la nascita della Compagnia Aerea Italiana. Che costerà a noi, ricordiamocelo. Perchè in fondo è facile parlare dal pulpito e sorridere e dire che va tutto bene, che non è stata "svenduta l'Alitalia come volevano fare quegli sporchi comunisti di prima". Quell'azienda era fallita. Da anni. E nessuno c'ha mai fatto niente. Anzi, hanno continuato a mangiarci sin dai tempi di Malpensa e via così per anni. Poi, si son stancati. Hanno usato la situazione come leva per scardinare il governo precedente e per guadagnarci ancora. Certo, pure il governo precedente ha responsabilità forti, non dimentichiamolo. Non è che si siano dimostrati molto efficaci...per dire, pure Di Pietro era ministro delle infrastrutture ma non ricordo sui provvedimenti in materia... Nemmeno son stati tempestivi nello spiegare cosa stava accadendo, tipo con un comunicato a reti unificate o che ne so. No, il nulla... E ora? Ora non cambierà nulla. Chi potrà guadagnarci ci speculerà sopra e morta lì. Tanto, son soldi nostri. Anche perchè, dai, chi mai andrebbe a comperare una società fallita ed indebitata per circa un miliardo di euro?
Mi spiace comunque per noi stessi.
Ad ogni modo, sempre restando in tema di offerte, ne approfitto per una mia personale: gatti!!!
Ebbene sì, regalo gattini! Ne ho ancora 6, di 8, da dare via. Se qualcuno è interessato o conosce persone che sono alla ricerca di animali domestici o anche centri che potrebbero volerne...qualunque cosa insomma...contattatemi! Ok? Ci conto eh?

domenica 24 agosto 2008

..:: Bombardiamoli di ipocrisie ::..

In questi giorni, mentre le Olimpiadi catalizzano le olimpiadi, sono molte le ipocrisie e le incoerenze che vedo passare sotto il naso. Anzi, in bella mostra alla tv.
E come al solito, non reagisco. Registro l'informazione, annoto nella mia memoria quel che vedo, ci rifletto un po' su (forse) e poi lascio perdere. Azioni che non comportano alcuna conseguente reazione.
Parlo quindi dei nostri atleti impegnati nelle discipline olimpiche e di cui, finiti i giochi, nessuno tornera a parlare. Mai. In Italia esiste solo il calcio, la formula uno ed il motociclismo al massimo. Tanto che possono mandare in onda un telegiornale in forma ridotta se poi corre la Ferrari. Sia mai che si ledano gli interessi di chi sta nell'alto della stratosfera economica.
Sinceramente mi spiace per questi ragazzi, non quelli della stratosfera, ma quelli che in questi giorni si sono battuti per le medaglie. Campioni di arti marziali, di atletica, di sport da combattimento, di canottaggio, di nuoto, di danza...campioni importanti solo ora. Poi il nulla. Quasi che i loro sacrifici e i loro meriti non contassero alcunchè di fronte agli interessi che muovono il calcio.


Passano poi notizie che parlano di altre ipocrisie ma su queste poco si discorre e subito finiscono nel dimenticatoio. Della serie Bossi che dice che "rimetteraà l'ICI", perchè serve, perchè i comuni ne hanno bisogno, e a cui viene cucita la bocca da altri politicanti, vedi Silvio B o Tremonti. I giornalisti dal canto loro si prodigano assai per far capire dove andavano a finire i soldi dell'ICI, come sono stati danneggiati i comuni (e i cittadini stessi) e come vengono recuperati ora quei soldi (imposte sugli stipendi dei lavoratori?). Purtroppo il servizio non è mai stato realizzato e divulgato. Ma loro si sono impegnati lo stesso. Diciamocelo. Poi passano notizie sui probabili avvenimenti che riguarderanno la vita economica delle famiglie italiane e...beh...perchè non parlare di qualche moda del momento? O del calendario con le donne di Lucignolo?

Si son messi d'impegno invece ad intervistare Frattini (credo fosse seduto all'interno di una reggia...e se per caso quella era una delle stanze di qualche edificio pubblico che noi comuni mortali finanziamo...beh....mi farebbe un po' incacchiare) mentre parla di come, grazie a noi, la politica estera si muove. Soprattutto laddove ci sono guerre e morti ammazzati. Vedi in Georgia...cazzo! Ci son stati migliaia di morti, in un soffio, gente uccisa senza che nessuna manifestazione di protesta venga allestita, manco un girotondo...Il ministro comunque rassicura di aver parlato con gli altri Stati e di aver convinto l'amico Putin. Tutto grazie a noi, insomma. Cose che invece gli sporchi comunisti non sarebbero mai riusciti a fare insomma, questo il messaggio trasmesso al volgo. Che poi...siamo davvero sicuri che agli occhi del resto del mondo noi abbiamo davvero un briciolo di autorità? Io sapevo che all'estero siamo c
onsiderati una barzelletta, soprattutto in merito alle faccende politiche ed economiche.

Altra ipocrisia che passa invece è relativa ad una strage. Non a quella accaduta in Spagna con la Spanair, ma a quella accaduta in Afghanistan. Solo 76 civili uccisi...ma gli USA smentiscono. E a nessuno interessa approfondire alcunchè: ci si fida della forza militare. Dopottutto, non c'è alcun interesse economico da difendere, no? Come non c'è manco un servizio che faccia vedere cosa effettivamente sta accadendo in quei luoghi. Io però ricordo che episodi simili sono già accaduti in passato: ecco un paio di esempi, qui e qua. E' pace questa? Pace eterna forse, ma non pace vera.
E sinceramente a me fa male assistere a tutto ciò, quotidianamente. Soprattutto perchè non posso far altro che restare a guardare...
Non posso far altro che consolarmi con notizie effimere e di dubbio valore. Come questa. L'unica cosa che mi trasmette è che, malgrado tutto, sembra esserci speranza.

martedì 19 agosto 2008

..:: A vita bassa ::..

Di recente mi è capitato di ascoltare "A vita bassa" dei Baustelle. Che dire? Mi piace come canzone, sia dal punto di vista della melodia che per il testo.
Ve lo riporto qui sotto:

Professore lei non sa
dice oggi Monica
che la personalità
se la può permettere
se la può concedere
solo una piccola elite: il cantante, l'attore, eccetera, eccetera...
E l'antidoto che ho al futuro anonimo

è la scritta Calvin Klein, è la firma D&G tatuata sugli slip

sopra la vita dei jeans che quest'anno va bassa, va bassa
Ed i cantanti dalla radio cantano
ed ogni anno foglie morte cadono
i calendari cambiano
i centravanti contano
e tutto il resto è inutile
Hai ragione Monica
la sconfitta storica
ma non posso dirtelo
posso solo piangerla
e guardarti crescere
come cresce l'edera
come il rovo su pietre e macerie
Ed i cantanti dalla radio cantano
ed ogni anno foglie morte cadono
i calendari cambiano
ed i famosi ridono
e tutto il resto è inutile
E le modelle per le strade sfilano
ed ogni anno foglie morte nascono
comete nuove cadono
per un errore cosmico
è un universo inutile!

Descrive un po' lo sfacelo dei giorni nostri, non trovate anche voi? Al di là dell'aria un po' "stanca" con cui viene cantata, ogni volta che la ascolto mi fa molto riflettere sulla caducità e sulla vacuità del presente. O, meglio, sull'inutilità di certi modelli di vita che ci propinano e a cui , volenti o nolenti, ci adeguiamo. L'obbiettivo è andare in tv, diventare famosi, essere qualcuno. Sfuggire all'anonimato in ogni modo, vittime di una crisi dell'individuo iniziata chissà quanto tempo fa...
E ieri sera, mentre (purtroppo) ho visto stralci del nuovo programma di Amadeus "Canta e vinci" me ne sono convinto sempre più. Per carità, la concorrentessa (tale Gaia Bartolini) era una gnocca "casta e pura" nata per %$£§#are...volevo dire cantare...però tra modo di vestire (una sorta di rimedio al viagra...), desiderio di apparire e di "andare in tv nonostante la propria incapacità"...ecco...mi ha fatto pensare al testo della canzone di prima.
Di fatto, nessuno si sforza più di vivere normalmente. L'obbiettivo è essere qualunque, ad ogni costo. Apparendo. E quindi vai di capi firmati, macchinone, spese al di sopra delle reali possibilità che la gente ha, comportamenti incoerenti e via...tutte cose che si traducono in esempi con cui educare le generazioni che nascono e crescono in questi anni.
Una sorta di grande inganno quindi, un'illusione. In fondo, come dice pure la canzone di sopra, non tutti possono permettersi una personalità, di essere qualcuno, di venir apprezzati e ricordati. Balle, gran balle.
In fondo, guardate ai Greci, ai Romani, a Massimino Il trace...mica sono andati i tv, mica hanno partecipato a qualche reality per diventare famosi...eppure...

Che poi, a ben pensarci, se tutti finiscono in tv, chi cavolo la guarda? Chi cavolo si sforza di costruire case e macchinari? Chi prepara il cibo o cura le malattie? E che diamine! Non ha insegnato proprio nulla Il signore degli anelli???? Le grandi imprese, i sacrifici, il "mazzo" mica se l'è fatto il
bellissimo Legolas, il re Aragorn, il saggio e potente Gandalf!! No, se lo son fatti i mezz-uomini, gli hobbit, gente comune, semplice, anonima. E che tale rimarrà. Ma che ugualmente ha creato la storia, ha compiuto imprese che "i grandi di cui sopra" mai e poi mai avrebbero potuto realizzare. Oppure pensate a Mister Leo da Vinci, per dire: un genio incommensurabile, ineguagliabile (anche lui mai andato in televisione, ci tengo a sottlinearlo) che è entrato nella storia e che mi ha copiato il nome. Ma, per dire, e i suoi genitori? I suoi nonni? Non erano forse gente semplice? Agricoltori, fornai, strozzini...chi lo sa...eppure senza di loro, addio genio! Addio Gioconda, addio contributo alla medicina, addio Sindone...

E comunque io preferisco il Joker...

domenica 17 agosto 2008

..:: Barman! ::..

E' notte. Dopo aver rapinato il chiosco di un ambulante un criminale fugge in preda al panico per le strade di Gotham. Sa di essere braccato, di non avere scampo. Per questo corre, tenta di sfuggire al suo inseguitore mascherato rifugiandosi in un vicolo. Ma il cavaliere oscuro l'ha preceduto e nell'oscurità di quella stradina che si insinua tra i grattacieli della metropoli, due braccia possenti lo placcano e lo spingono contro il muro. "Non mi uccidere! Ti prego, non mi uccidere!" la disperata supplica del criminale. Il cavaliere oscuro però è impassibile e con voce roca gli chiede "Parla! Dimmi quel che vuoi!". Per un attimo il criminale crede di aver capito male...poi nuovamente il supereroe torna a parlargli: "Avanti: ordina!". Il ladruncolo ci pensa un po' e quindi: "Un...mojito?". Ed ecco allora che dalla "bar"-tuta il misterioso cavaliere mascherato estrae delle bottiglie ed un bicchiere. Traffica per un poco e alla fine serve il drink al ladruncolo: "Ecco a te!".
Un po' confuso, il criminale afferra il bicchiere e al contempo chiede: "Ma...ma tu...chi sei?"
"Sono BARman!!!"

Preamboli demenziali a parte, ieri sera io, Silvia e un paio di amici (meglio conosciuti con lo pseudonimo di E&E) siamo andati al cinema, a vedere il nuovo film sul supereroe della Dc comics.
Il cavaliere oscuro. E devo dire che ne valeva la pena. Già già. Diciamo che, considerando i milioni di dollari che sta incassando la Marvel con i vari film di supereroi, la concorrenza non poteva certo stare a guardare e ha confezionato un ottimo prodotto. Un film che intrattiene e colpisce, soprattutto per via dei numerosi colpi di scena e per la caratterizzazione dei personaggi. Il joker su tutti. Io rimango dell'idea che l'attore più adatto per quel ruolo sia Jim Carrey, tuttavia non sono rimasto affatto deluso da Heath Ledger. Anzi! Splendide poi alcune sequenze in cui è lui il solo protagonista, ad esempio quando nel film i personaggi di turno osservano uno dei video che il criminale ha girato (a mo di quelli forniti da Alquaeda) oppure nella sequenza dell'uscita/esplosione dell'ospedale. Una sbavatura invece è stata la gestione di Two Face a mio avviso: si son fatti prendere un po' la mano mi sa e hanno creato un personaggio un po' inverosimile. Troppa fretta mi sa, e di conseguenza il cattivo che ne nasce, seppure affascinante e coerente con tutto quanto archiettatto dal Joker, diviene una sorta di forzatura. Credo infatti che una persona in quelle situazione non se ne vada in giro senza manco una smorfia di dolore...ma vabbè...
Mi ha stupito invece la preparazione di mister Bruce Wayne/Batman: un uomo che sa far tutto, dal combattimento corpo a corpo al volo acrobatico, dalla programmazione di una rete di cellulari (?) a far rovesciare un camion con tanto di salto mortale...ma al contempo molto umano, solo, tragico come personaggio. Votato al sacrificio eppure così passionale, vivo, violento ma sensibile e generoso. Mi piace. Anche se, devo ammetterlo, da grande preferirei essere più come il Joker che come "Barman", un genio folle, un pazzo sadico e spietato. Un signor cattivo ecco. Un malvagio di classe che sembra una sorta di handicappato, un disadattato, eppure così abile nel comprendere le persone, nel manipolarle, carismatico e pericoloso. Ecco, forse nella definizione del suo piano gli sceneggiatori si son fatti un po' prendere la mano e hanno creato una sorta di uomo onnipresente...però ci sta, dai. Non ci stava invece la co-protagonista femminile: senza nulla togliere al Maggie Gyllenhaal ma...un'altra non c'era? Non dico una Jenna Jameson o una Rosario Dawson ma... In fondo, Bruce se la spassa con tanti gran pezzi di gnocca e poi corre dietro a sta qua?? Una sorta di procuratore che a mala pena conosce le leggi che dovrebbe far rispettare....mah...Bravo invece Harvey Dent (Aaron Heckart), credibile, affascinante e determinato, passionale quando serve. Al di là che io continuo a vederlo come il protagonista di Thank You For Smoking, devo ammettere che anche nei panni del cattivo ci sta più che bene.
In definitiva, un film che vi consiglio caldamente, che non vi annoierà di sicuro. In cui i persone fuori dall'ordinario ci sono ma non dotate di super poteri o simili, eroi e malvagi sono semplicemente umani. Esseri che fanno i conti con il mondo che li circonda, con la gente soprattutto, le masse. Essendo loro "differenti" da tutti gli altri, il comportamento del volgo è ciò che dà risalto alle loro azioni, alla loro singolarità. Risultano degli incompresi a mio avviso: lo stesso Batman passa dall'essere considerato un eroe, un esempio da imitare, ad una sorta di criminale responsabile dei disordini. Così come il joker, grazie alla sua abilità nell'ordire piani, mette in luce il fatto che forse non è lui l'unico "folle": se minacciata, presa dal panico, la gente comune non esita un secondo ad uccidere il prossimo, a condannare gli altri. In questo senso si ribaltano le posizioni e la sua crudele intelligenza sembra quasi "normale" rispetto all'idea di vedere un anonimo pinco pallino che cerca di far fuori qualcun altro estrando una pistola dalla maglia o utilizzando come un ariete il proprio suv.
Caldamente consigliato quindi, anche se con qualche sbavatura (la vista sonar???? ma che è? °_°)



PS: ve lo immaginate che sarebbe successo se, nella scena dei passeggeri del traghetto che devono decidere se far esplorere l'altra nave per salvarsi oppure no, il gigante di colore, dopo aver preso il detonatore, lanciandolo verso l'oblò, avesse azionato il dispositivo? Io me lo sarei aspettato..così come mi aspetto un seguito...

PSS: ma è davvero Gary Oldman l'attore che impersona il commissario Gordon? Cosa ci fa un vampiro a Gotham City!?!?

sabato 16 agosto 2008

..:: eBook Trailer ::..

Buongiorno a tutti!
Scrivo questo post per segnalare la ri-nascita del portale che avevo creato su Altervista come sito "satellite" di quello presente su digilander. In questi giorni di ferie ne ho approfittato per rifletterci su e ho deciso di ri aprirlo e di trasformarlo dal punto di vista grafico e dal punto di vista degli obbiettivi che dovrebbe aiutarmi a perseguire.

Ovvero la promozione delle opere degli autori esordienti, e non (vedi il caso di Giovanna Mulas), che vogliano farsi conoscere anche tramite il mio portale. Non è ancora molto visitato, lo ammetto, ma sono intenzionato a diffondere il verbo e a segnalarlo ancora e ancora.
Sono sparite quindi le sezioni relative alle mie opere per dare maggior rilevanza agli autori che sono già presenti e a quelli che ci saranno prossimamente.
L'invito a partecipare è sempre valido!
Se avete un libro che intendete promuovere, potete farlo anche attraverso il mio portale mediante pubblicazione di una sua parte, un capitolo, una manciata di pagine...basta accordarsi e in poco tempo sarà disponibile un'anticipazione del vostro testo liberamente scaricabile e distribuibile ^_^
Analogamente se volete proporre vostri testi inediti, romanzi, racconti o anche fumetti...beh... tramite eBook-Trailer è possibile!
Il nome del portale infatti è stato scelto per mettere in luce questo duplice aspetto del portale: da un lato la pubblicazione di ebook, dall'altro la funzione di "trailer" per le opere letterarie edite.
Il tutto mediante un processo gratuito e che non prevede alcuna cessione di diritti. La pubblicazione dei vostri contenuti avviene nel rispetto della convenzione Creative Commons.
Che altro mi rimane da dire? Ah già...che state ancora aspettando? Correte a visitare eBook-Trailer!!!
Partecipate numerosi e diffondete il verbo, mi raccomando ^__^

giovedì 14 agosto 2008

..:: Umbria!! ::..

Ed eccomi qui, di nuovo a casa, dopo qualche giorno trascorso nella verdeggiante Umbria. Io e Silvia abbiamo scelto di soggiornare in questa regione d'Italia - diciamocelo - un po' per caso: un paio di giorni da una parte assieme a due amici, e qualche altro giorno in un agirutismo un po' più a sud.
Ma andiamo con ordine.
L'Umbria non la conoscevo minimamente ma in qualche modo la ponevo sullo stesso livello della Toscana, per storia, per arte, per paesaggio...per cucina. Che io sappia non è mai stata meta di particolari masse di turisti, anzi. Tranne in qualche raro caso credo che il numero di visitatori di Milano (per i motivi più disparati) sia sensibilmente superiore al totale dei turisti che si recano in Umbria. Peccato, anche perchè tra parchi e borghi arroccati sulle colline merita veramente.
Nonostante i pochi giorni a disposizione siamo comunque riusciti a visitare parecchi posti e scattare una quantita significativa di foto. I 2 giga della memory card non sono stati sufficienti...ne è servita un'altra. Riempita solo parzialmente ovviamente.
Da venerdì a domenica, io, Silvia, Filo ed Elena eravamo ospiti presso "La terrazza del castello" a Castel S. Felice, un piccolo borgo situato vicino a S.Anatolia di Narco, poco distante da Spoleto per intenderci. Non è stato facile trovare il posto a dire il vero: l'Umbria non è perfetta dopotutto e quanto a illuminazione e segnaletica stradale, beh, lascia un po' a desiderare certe volte, in particolare non appena si esce dalle strade principali. Tra l'altro, i borghi umbri sono una sorta di "novità" per il sottoscritto: qui in Veneto un "paese" è un centro abitato con qualche migliaio di abitanti. Nei borghi invece ci stanno anche solo poche decine di abitanti. Ad ogni modo, Castel San Felice è molto caratteristico, un posto tranquillo e piacevole da girare. Da lì poi è facile raggiungere altri luoghi di interesse. Noi, non potendo visitare tutto, ne abbiamo approfittato per andare a Gubbio, a Spoleto, a Trevi, alle fonti del Clitunno (vicino a Pissignano), a Norcia e a Cerreto di Spoleto. Scheggino invece l'abbiamo eletto invece a borgo "pa magnà": siamo andati lì a cenare sia venerdì che sabato...ah quanto bene si mangia in Umbria...credo di aver messo su 20 kili in pochi giorni...
Comunque, in merito ai posti che abbiamo visitato, che vi posso dire? A Gubbio ci siamo fermati per mangiare e per sgranchirci le gambe soprattutto. Siamo rimasti lì circa un paio di ore, tre al massimo, ma siamo riusciti comunque a veder qualcosa e a farci un'idea del posto. Magari visitandolo con più calma avremmo apprezzato di più ma...amen...Analogamente a Spoleto: di posti da visitare ce ne sarebbero stati parecchi ma come sempre, il tempo è tiranno sauro. Per qualche strano motivo comunque l'ho sentita molto vicina a Castelfranco: tante vetrine di negozi, abbigliamento soprattutto (e saldi...e con due donne al seguito immaginate che è successo...) e gente giovane e "tirata". Alcune anche un po' troppo...Le fonti del Clitunno invece sono state una sopresa: non condivido la politica di gestione di codesta risorsa naturalistica ai fini del turismo, secondo me si può far di più e meglio, tuttavia è un bel posto, rilassante e placido. Umido. Tutt'altra cosa rispetto a Trevi in cui siamo stati nelle ore più calde della giornata. Una città quasi totalmente di pietra, quasi deserta, ma caratteristica e piacevole da girare. Si mangia pure bene ma, attenzione alla pasta alla "trevana": piccaaaaaaa!! (e io non pensavo così tanto...). Norcia invece è un po' più turistica e "spirituale" al contempo come città. Città, ecco, e non borgo rispetto agli altri posti che abbiamo visitato. Curioso che poco distante dalla porta (sud? nord?) del paese ci fosse un cartello che indicasse "Ottobeuren" alla comoda distanza di 973 km °__°
Da domenica a mercoledì invece siam rimasti in due (eheh...), io e Silvia, ospiti presso "La Ciriola" a Piediluco. Situato nei pressi dell'omonimo lago, a poca distanza da Terni e da Marmore, si è rivelato una placida oasi di tranquillità. Ne abbiamo quindi approfittato per rilassarci, per un giro del lago, per visitare i paesini limitrofi (Arrone e Buonacquisto), il parco di Villalago e, ovviamente, le Cascate delle Marmore. Splendide!!!! Davvero magnifiche da visitare, da filmare e da catturare in foto!
Che altro dire quindi se non consigliarvi di trascorrere qualche giorno in Umbria? Come? Si, mi pagano per fare pubblicità....in ogni caso, se ci andate, non commettete il mio errore: portatevi dietro del digestivo...ve ne servirà...si mangia tanto e troppo bene...
E rullini o memoria per le macchine fotografiche. Sarà che poi io mi diverto anche a filmare la cavolate o che con Silvia "perdiamo" tempo a fotografarci in posa o con facce buffe, però son rimasto stupito delle potenzialità che offrono le "macchinette digitali". Così come rimango sorpreso dalla capacità di sopportazione della mia ragazza, soprattutto quando la notte russo come se non ci fosse un domani...in ogni caso son contento, non tanto perchè la mia permanenza fuori casa si è conclusa e il giorno del mio ritorno al lavoro invece si appropinqua, ma per quanto vissuto lì in Umbria, soprattutto assieme alla ragazza che preferisco e che scopro di amare ogni giorno di più ^_^
E ancor di più per l'assenza di zanzare...maledette....

martedì 5 agosto 2008

..:: Manca poco.. ::..

Manca poco alle ferie, ancora pochi giorni e poi via con Silvia. Direzione Umbria.
Nel frattempo il mio cervello inizia a vacillare e, complice anche una strana sequenza di canzoni in auto, inizio a immaginare cose che non esistono. Come faccio sempre, insomma. In fondo, se uno c'ha fantasia, perchè non usarla? Magari, che ne so, potrei fare lo scrittore, oppure il comico. C'è pure chi sostiene che dovrebbi provare...
Comunque, stavo rincasando oggi quando ho ascoltato in sequenza prima alcune canzoni degli Slipknot (sleep can not? è questa l'origine del nome? oppure sta solo per nodo scorsoio?) e poi di Lou Reed. E di botto mi son trovato ad immaginare la scena. Un concerto degli Slipknot, il pubblico in delirio, incazzoso e un po' bevuto che attende la comparsa dei loro beniamini mascherati. Nell'attesa, musica ossessiva ed inquietante, stridente. Atmosfera tetra, cupa, poi il silenzio. L'oscurità totale, luci schizofreniche e fumo. Non si capisce bene cosa sta accadendo ma qualcosa si agita sul palco: sono loro! Lenti nelle movenze, attirano gli sguardi del pubblico su di sè...quindi la musica torna a suonare. Ma c'è qualcosa che non va. I fans non fanno nemmeno a tempo a capire che accade e all'improvviso Corey Taylor parte con : du, du-du, dudududu-du, du-du come in Walk in the wild side di Lou Reed. Ve li immaginate i fans? °______° °______° °________° *____* eccetera eccetera...Un po' come se all'inizio di Imperium dei Machine Head, anzichè partire con un poderoso "Hear my noooowww!" simile ad un ruggito, Robb Flynn esordisse con un pacato ed effeminoso (un misto tra effeminato ed increscioso) "Remember the 'turu-turu-tu-tu', please...". Stile Zero Assoluto per intenderci.
Vabbè, cagate a parte, devo dire che "Volume 3: the subliminal verses" degli Slipknot non mi è spiaciuto. Ma ancor di più apprezzo le loro maschere, non tanto le maschere in sè ma il fatto che le indossino. Oltre che far scena e creare atmosfera, oltre a fini di marketing e di immagine trovo che sia giusto e doveroso per un artista vivere vite separate: quella privata e quella pubblica. Senza mescolarle troppo anche se, in un certo senso, diviene inevitabile. In ogni caso, sforzarsi di essere ricordato e apprezzato per l'arte che produce, per il modo di essere cantante o musicista ad esempio più che per la bella presenza o scandali vari. Ecco, questo è un buon modo di agire secondo me. A livello di ideale per lo meno perchè poi, sotto sotto, grazie agli scandali e al gossip molti personaggi inutili del mondo dello spettacolo e dintorni campano. E pure bene. Vedi Paris Hilton...che poi te la ritrovi pure in libreria. O su pornotube...
Ad ogni modo, io credo che non sarebbe male di tanto in tanto scommettere sul tempo che impiegherebbero certi finti artisti della tv a sparire senza gossip o chiacchiere inutili sul loro conto. Anzi, sarebbe anche più entusiasmante se tutta la gente dello spettacolo comparisse solamente mascherata. Così nessuno di noi saprebbe se le persone che ha attorno a sè sono o meno persone famose, artisti, vips...magari ci renderebbe più guardinghi, più diffidenti...perchè in fondo, in Italia, vige un po' il sistema medievale del feudalesimo. O no? E forse, notando certe notizie di sti giorni, vige anche dell'altro. Mi riferisco all'idea di avere i militari nelle città. Oddio, se aiuta a ridurre delinquenza e disordini, ben venga. In fondo si tratta di circa 3000 unita in tutto il Paese, mica mille mila persone. Quel che mi insospettisce però è il senso di sta manovra. In primis: sti 3000 soldati, se li si possono spostare così di sana pianta senza prolemi per il resto dell'esercito, che azzo facevano? Facevano qualcosa? Oppure erano solo bocche da sfamare e nulla più?
Seconda cosa: perchè togliere fondi e risorse alle forze dell'ordine "normali" per poi affiancare loro sti qua? Appiedati per di più...così se un criminale scappa in auto o in motorino...
Terza cosa: ma i militari hanno gli stessi poteri e le stesse caratteristiche delle forze dei poliziotti o dei carabinieri? Cioè, ok che possono mettere in stato di fermo qualcuno (come tutti noi secondo gli articoli del codice proc. penale, articoli 380 o giù di lì...) se colto in flagranza di reato ma a parte questo, che differenze ci sono? Rispondono alle stesse persone oppure no?
E ancora, visto che sono posti sul territorio nazionale anche allo scopo di difendere "obbiettivi sensibili", ci sono cose che non sappiamo o solo un modo per ricordare alla gente "il terrorismo"? Perchè a me, come primo impatto, la visione di un militare per le strade fa pensare a questo, ad un pericolo incombente, alla guerra più che ad altro...così come le parole di La Russa su questa iniziativa che "deve entrare a regime" °__° non mi fanno ben sperare per il futuro.
Ma vabbè, che ce posso fa' ? Niente. Per cui torno ad immaginarmi gli Slipknot, in questo caso "uno dei migliori batteristi al mondo" Joey Jordison che, sulla pedana rotante, canta "just a perfect day..."


lunedì 4 agosto 2008

..:: L'informagico ::..

Questo post nasce come sfogo e deve essere inteso solamente come modo per esternare un po' frustrazione per le condizioni di coloro che, come me, vengono etichettati come informatici.
C'è stata la Rivoluzione informatica, non ce l'hanno detto ma c'è stata. Il mondo è cambiato e l'informatica è presente ovunque, in tutti i settori della vita, privata, pubblica e aliena. Questo ha portato ad innumerevoli cambiamenti, ad un modo diverso di vivere e gestire le informazioni, di percepire la tecnologia. Di globalizzare. Benefiche influenze insomma, ma non solo. Anche conseguenze nefaste.
In primis, il trattamento che la gente comune, lievemente informatizzata o meno che sia, riserva a chi invece si occupa di informatica (anche per sbaglio).
Tecnici, esperti, consulenti, smanettoni, analisti...quello che volete purchè nel settore dell' Information Technology...loro sono diventati "INFORMAGICI".

Già. Non appena uno di questi commette l'errore di palesare la propria conoscenza del mondo informatico a "chicchessia", è la fine. Le pupille dell'interlocutore si dilatano, il b
attito cardiaco accelera, l'emozione cresce: lui (questo quello che pensa il tizio di turno mentre osserve l'informagico) è colui che risolverà ogni mio problema!!!

Non so perchè ma questo processo si scatena sempre. Qualunque persona in presenza di un informagico si sente autorizzato ad esprimere le proprie perplessità, le proprie difficoltà, le proprie carenze. In ambito informatico, ovvio. Cagate molto spesso, cavolate immani, oppure dubbi amletici che nemmeno Leonardo da Vinci nei giorni da sobrio avrebbe saputo risolvere o concepire. Problemi quindi che vengono esternati e "passati" all'informagico. "Non mi va il pc" (è spento), "non funziona internet" (non va internet in generale o non va a te?), "ho formattato l'hard disk su cui avevo tutto" (perchè l'hai fatto?), "ho cambiato dominio e non ricordo la password del dominio vecchio: la sai tu, per caso? puoi inoltrarmi la posta che la gente mi mandava a quello vecchio" (buon uomo, non so neanche come ti chiami..), "conosci questo programma? Ma come non lo conosci! Lo usano tutti!!" (tutti chi?), "ho un programma dos su un dischetto danneggiato: non è che potresti farlo funzionare?" (ehm...), "ho un virus" (e quindi?)...tutte cose così, drammatiche, disastrose, banali...ma inequivocabilmente problematiche. Che automaticamente passano dalle mani del legittimo proprietario a quelle dell'informagico pena occhiatacce, battutine, angherie di ogni sorta. Pressioni addirittura. E io non capisco, già, non comprendo perchè la gente ha questa concezione dell'informagico, colui che sa tutto, conosce tutto e risolve tutto. O che "deve" fare tutte le cose di prima a prescindere di quali siano le reali conoscenze dell'informagico in questione. Come se un povero gramo che lavora nel settore deve essere esperto di hardware, firmware, programmazione di qualsiasi linguaggio, conoscitore di tutti i sistemi operativi esistenti, di ogni tipologia di software, capace di installare reti e ogni altra periferica, conoscitore di ogni lingua e in grado di tradurla al volo, dotto oltre ogni limite in materia di virus e soprattutto conoscitore degli sviluppi tecnologici in ogni campo e soprattutto delle dinamiche relative ad ogni attività lavorativa mondiale. O quanto meno quella dell'interlocutore di cui prima. Non importa che questo sia avvocato o pizzaiolo, elettricista o un abitante delle foreste pluviali dell'equatore: l'informagico deve conoscere quel particolare ambito lavorativo di cui si sta parlando e dei relativi software che eventualmente ad esso si ricollegano. "Ma come? Non lo conosci? Imbecille!" + risata di scherno qualora l'informagico di turno non conosca una particolare possibilità di configurazione di un'applicativo fuori commercio da 5 anni e disponibile solo in lingua indiana.
Al contempo, l'informagico deve possedere il dono della disponibilità. Sempre. Ovunque. Per chiunque. O almeno, a me pare di essere trattato così certe volte...favori ne faccio e non mi spiace aiutare le persone però, cavolo, certe volte davvero non c'è pietà!
Viceversa, l'informagico ha il tacito dovere di non chiedere mai e poi mai ad altri dettagli su particolari attività lavorative. Quanta acqua mettere nell'impasto della pizza, quale tonalità scegliere per imbiancare le pareti, quale tipologia di filo elettrico usare...qualunque perplessità o dubbio che l'informagico possiede gli vale solamente un altro "Ma come? Non lo conosci? Imbecille!" + risata di scherno. E se consideriamo che a parlare non è gente che ha dovuto laurearsi per trovare uno straccio di lavoro...ecco...
Ad ogni modo, quello che voglio dire è questo: se c'è un partito, un movimento, qualunque cosa che unisca in un sol popolo gli informagici, ecco, fatemelo sapere.
Perchè è ora di dire basta ad un mondo che non comprende quel che facciamo, che non sa cosa realizziamo ma che ugualmente pretende di saperlo e di insegnarcelo. Della serie "ho progettato un software che fa questo questo questo e questo. Automaticamente si collega qui qua e là, controlla verifica valida...sì?" "Posso cambiare le icone?" "Beh...no...ma se consideri" "Ma che schifo!!" °_____° Oppure "lavoro in una software house" "interessante...ma fate anche i 730?" °_________________°
Così come è tempo di dire basta ad un mondo del lavoro in cui manco compare la categoria degli "informagici", a volte considerati nel settore dei servizi, altre volte bancario, altre volte commerciale, altre volte metalmeccanici...della serie, so che ci siete ma non so dove collocarvi...ma soprattutto, voi, che zzo di lavoro fate?
Ad ogni modo, perdonate lo sfogo...però ne avevo bisogno. E comunque sì, ogni volta che ne avrete bisogno sarò ancora qui, a disposizione. Come dice la Bibbia, dove due o tre saranno rinuiti nel nome di problemi informatici, là saremo anche noi informagici. A tentare, a caso, soluzioni che nemmeno sospettavamo esistessero...anche perchè il più delle volte, ma questo voi lo ignorate, gli informagici improvvisano. Tentano. Sperimentano.
Come la mia gatta...che oggi...oggi...ha partorito 8 cuccioli!! Alla faccia della magia!!

PS: informagici...lo so che siete in ascolto...esponetevi, fatevi avanti, dite la vostra!!

domenica 3 agosto 2008

..:: I am legend ::..

In questi giorni, tra le canzoni che più spesso ho ascoltato in auto, ci sono quelle dei Queen. Anche quelle di Lou Reed, che ho scoperto grazie a un film di Wim Wenders, ma soprattutto quelle dei Queen. Si tratta di un greatest hits (il volume 2 per essere precisi), con canzoni che già conoscevo, tuttavia aver riascoltato la voce di Freddy Mercury mi ha dato qualcosa. Emozioni, brividi, suggestioni chiamatele come vi pare. In ogni caso non è passata senza lasciarmi qualcosa. Una voce splendida, per carità, non so se esattamente la voce "del secolo" come alcuni sostengono, ma sigificativamente espressiva. Ma oltre a ciò, quello che più mi ha dato da pensare è stata la consapevolezza che Farrokh Bulsara ce l'ha fatta ad entrare nella storia. Cioè, da essere umano qualunque è riuscito ad elevarsi al di sopra degli altri e divenire "leggenda", qualcuno degno di essere ricordato. Come Cesare, Genghis Khan, Napoleone. Un impresa non da tutti ovvio, ma a cui tutti tendono. Chi più chi meno (vedi il "maestro Pavarotto"), a passi ampi oppure stretti, ciascuno di noi sogna di divenire immortale, di dare al mondo qualcosa tale per cui esser ricordato. Anche solo un nome, per dire, qualcosa di "banale" ma che in fondo non lo è per niente. Per dire, ogni tanto io ci penso a quello che a suo tempo i miei hanno scelto per me (Leonardo, sulla carta di identità è scritto così) e ne sono fiero. Soprattutto perchè si rifa a qualcuno che è entrato nella storia, che ha contribuito alla storia dell'umanità in maniera forte, significativa, sonora. Un po' come è stato per Freddy Mercury, ecco. E allora poi mi soffermo a riflettere su quel che faccio io, se magari anche io un giorno ce la farò oppure no a entrare nella storia. A lasciare un segno, un'orma, una macchia...anche in negativo. Della serie, maestra di una prima elementare di una scuola del 2100: "Cavolo! Scrivi peggio di Leonardo Colombi!". Beh, oddio, così non sarebbe proprio il massimo...comunque ci siamo capiti no? Non son discorsi da megalomane i miei (anche se in un certo senso...), tuttavia ogni tanto sarebbe bene riflettere su cosucce del genere. In fondo, di vite ne abbiamo una soltanto e infinte potenzialità con cui giocare ed esplorarla, mettendoci alla prova, cercando di esprimere ciò che abbiamo dentro. Peccato invece che troppo spesso non si viva con quest'ottica, in balia di eventi o dinamiche che altri innescano, per dire. O imposte da un sistema che ci omologa, ci rende simili, ci condiziona. Della serie, Dante avrebbe scritto ugualmente la "Divina Commedia" se invece di esser libero (anche se in esilio) di dedicarsi a questo avesse invece dovuto sgobbare in fabbrica 9-10 ore al giorno e pagare gli alimenti alla moglie che aveva lasciato a Firenze? Giusto per dire. Chi può dirlo? Ma in fondo, per lui è andata diversamente. E anche se in cuor suo magari covava il sogno di fare il parrucchiere, ce l'ha fatta ad entrare nella storia. Un emozione e un privilegio non da poco. E chissà che magari un giorno non capiti pure a me...o a qualcuno che conosco. Per adesso comunque, non posso far altro che continuare ad ascoltare la voce di Freddy e di dedicarmi un po' alle mie opere. Qualcosina in questi giorni ha preso la via della posta, direzione editori. Chissà che non mi riesca di pubblicare altri testi mentre completo "Il consacrato" ^__^