martedì 19 agosto 2008

..:: A vita bassa ::..

Di recente mi è capitato di ascoltare "A vita bassa" dei Baustelle. Che dire? Mi piace come canzone, sia dal punto di vista della melodia che per il testo.
Ve lo riporto qui sotto:

Professore lei non sa
dice oggi Monica
che la personalità
se la può permettere
se la può concedere
solo una piccola elite: il cantante, l'attore, eccetera, eccetera...
E l'antidoto che ho al futuro anonimo

è la scritta Calvin Klein, è la firma D&G tatuata sugli slip

sopra la vita dei jeans che quest'anno va bassa, va bassa
Ed i cantanti dalla radio cantano
ed ogni anno foglie morte cadono
i calendari cambiano
i centravanti contano
e tutto il resto è inutile
Hai ragione Monica
la sconfitta storica
ma non posso dirtelo
posso solo piangerla
e guardarti crescere
come cresce l'edera
come il rovo su pietre e macerie
Ed i cantanti dalla radio cantano
ed ogni anno foglie morte cadono
i calendari cambiano
ed i famosi ridono
e tutto il resto è inutile
E le modelle per le strade sfilano
ed ogni anno foglie morte nascono
comete nuove cadono
per un errore cosmico
è un universo inutile!

Descrive un po' lo sfacelo dei giorni nostri, non trovate anche voi? Al di là dell'aria un po' "stanca" con cui viene cantata, ogni volta che la ascolto mi fa molto riflettere sulla caducità e sulla vacuità del presente. O, meglio, sull'inutilità di certi modelli di vita che ci propinano e a cui , volenti o nolenti, ci adeguiamo. L'obbiettivo è andare in tv, diventare famosi, essere qualcuno. Sfuggire all'anonimato in ogni modo, vittime di una crisi dell'individuo iniziata chissà quanto tempo fa...
E ieri sera, mentre (purtroppo) ho visto stralci del nuovo programma di Amadeus "Canta e vinci" me ne sono convinto sempre più. Per carità, la concorrentessa (tale Gaia Bartolini) era una gnocca "casta e pura" nata per %$£§#are...volevo dire cantare...però tra modo di vestire (una sorta di rimedio al viagra...), desiderio di apparire e di "andare in tv nonostante la propria incapacità"...ecco...mi ha fatto pensare al testo della canzone di prima.
Di fatto, nessuno si sforza più di vivere normalmente. L'obbiettivo è essere qualunque, ad ogni costo. Apparendo. E quindi vai di capi firmati, macchinone, spese al di sopra delle reali possibilità che la gente ha, comportamenti incoerenti e via...tutte cose che si traducono in esempi con cui educare le generazioni che nascono e crescono in questi anni.
Una sorta di grande inganno quindi, un'illusione. In fondo, come dice pure la canzone di sopra, non tutti possono permettersi una personalità, di essere qualcuno, di venir apprezzati e ricordati. Balle, gran balle.
In fondo, guardate ai Greci, ai Romani, a Massimino Il trace...mica sono andati i tv, mica hanno partecipato a qualche reality per diventare famosi...eppure...

Che poi, a ben pensarci, se tutti finiscono in tv, chi cavolo la guarda? Chi cavolo si sforza di costruire case e macchinari? Chi prepara il cibo o cura le malattie? E che diamine! Non ha insegnato proprio nulla Il signore degli anelli???? Le grandi imprese, i sacrifici, il "mazzo" mica se l'è fatto il
bellissimo Legolas, il re Aragorn, il saggio e potente Gandalf!! No, se lo son fatti i mezz-uomini, gli hobbit, gente comune, semplice, anonima. E che tale rimarrà. Ma che ugualmente ha creato la storia, ha compiuto imprese che "i grandi di cui sopra" mai e poi mai avrebbero potuto realizzare. Oppure pensate a Mister Leo da Vinci, per dire: un genio incommensurabile, ineguagliabile (anche lui mai andato in televisione, ci tengo a sottlinearlo) che è entrato nella storia e che mi ha copiato il nome. Ma, per dire, e i suoi genitori? I suoi nonni? Non erano forse gente semplice? Agricoltori, fornai, strozzini...chi lo sa...eppure senza di loro, addio genio! Addio Gioconda, addio contributo alla medicina, addio Sindone...

E comunque io preferisco il Joker...

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