domenica 29 agosto 2021

American Gods - stagione 3



Titolo: American Gods - stagione 3
Anno: 2021
Episodi: 10
Genere: fantasy

La trama in breve:
Passati alcuni mesi, Shadow si è rifatto una vita a Milwaukee sotto falso nome ma i suoi vecchi guai e suo padre Wednesday lo ritrovano e lo costringono ad andarsene di nuovo; nel frattempo Laura, dopo aver chiesto inutilmente aiuto alla compagna di Baron Samedi, tenta di riportare in vita Sweeney restituendogli la sua moneta e lasciandogli il compito di vendicarsi di Odino. Mr. World, in risposta alle ultime manovre del Padre degli Dei per accaparrarsi nuovi seguaci in vista della ormai prossima guerra, cambia aspetto divenendo Mrs. World e ordina a Tech Boy di convincere definitivamente Bilquis a passare dalla loro parte in modo da poter lanciare il progetto SHARD (che consiste nello sfruttare la tecnologia per annullare la coscienza umana e dominare così il pianeta) (fonte wikipedia)


Il mio commento (spoiler alert):
Ho recentemente completato la visione di questa terza stagione dopo averla vista molto, ma molto, a singhiozzo, complice anche l'arrivo di mio figlio Lorenzo in famiglia. La precedente invece l'avevo conclusa un anno prima e, per chi volesse, un commento è disponibile a questo link.
Il fatto di averla diluita molto nel tempo probabilmente non ha giocato a favore della sua comprensione e valutazione, visto che, pur proponendo alcune sequenze e situazioni decisamente notevoli, ho trovato questa stagione stanca e inconcludente. Non so quanto rispetti il romanzo, ma tutta la situazione vissuta da Shadow nella periferica cittadina di Lakeside l'ho trovata poco interessante, lenta e con poca attrattiva. Sembrava potesse essere un'occasione per spingere la storia altrove o per introdurre nuovi colpi di scena, invece si rivela una parentesi che si chiude in modo piuttosto sbrigativo. E, detta tra noi, in effetti mi par strano che nessuno si sia mai accorto delle tante sparizioni negli anni, manco fosse stato Cabot Cove.
La presenza o, meglio, l'assenza di altre divinità ha reso tutta la visione molto meno divina: personalmente, apprezzavo molto gli intro della prima stagione, qui son meno incisivi ed evocativi.
Sul fronte delle nuove divinità alla fin fine ne son rimaste due, Mr/Miss World e Technical Boy, con qualche dubbio su quest'ultimo visto la sua crisi di identità. 
Le antiche pure son presenti in numeri esiguo (anche per mancati rinnovi di contratto) e, anzi, un paio escono di scena proprio durante questa stagione, giusto il tempo di offrire uno scorcio sul passato di Odino/Mr Wednesday. Vero è che, in ogni caso, una battaglia sacra tra 4-5 persone in tutto non è che si prospetti essere uno scenario così imperdibile.
Altre entità invece compaiono o spariscono senza che ci siano molte spiegazioni al riguardo, vedasi in particolare il personaggio impersonato da Marilyn Manson, estromesso dalla produzione, o il leprecauno Ramsey Bolton Doyle, che compare giusto giusto per portare a termine un compito fondamentale per lo sviluppo della trama (recuperare la lancia di Odino). Per la serie: "ma tu guarda le coincidenze!"
Su altri non ho invece ben compreso quali fossero le reali intenzioni degli sceneggiatori: mi riferisco a Bliquis e al suo "risveglio", ma anche alla storia di Salim, che credo fosse più che altro funzionale a dare un contentino alla comunità Lgbt. Cordelia invece sembra sia funzionale solo agli spostamenti di Mr Wednesday, che si conferma il miglior personaggio della serie, grazie anche alla prova d'attore di Ian McShane.

lunedì 9 agosto 2021

Loki


Titolo:
Loki
Anno: 2021
Episodi: 6
Genere: sci-fi, supereroi

La trama in breve:
Dopo aver rubato il Tesseract durante gli eventi di Avengers: Endgame, una versione alternativa di Loki viene catturata dalla Time Variance Authority (TVA), un'organizzazione che esiste al di fuori dello spazio-tempo e monitora le linee temporali. La TVA offre a Loki due opzioni: essere cancellato dall'esistenza, essendo egli una variante temporale, oppure aiutarli a fermare una pericolosa minaccia. Loki si trova così coinvolto in un'avventura che lo porterà a viaggiare per il tempo e per lo spazio. (fonte wikipedia)


Il mio commento:
Sinceramente, non ho mai ben compreso il personaggio di Loki: in linea di massima dovrebbe essere un malvagio, un cattivone, eppure mi sembra che nel tempo molto si sia speso per renderlo quasi un eroe per cui parteggiare. Eppure il dio asgardiano dell'inganno si era dimostrato capace di cose assai nefande, addirittura ha rivestito il ruolo di villain principale nel primo Avengers.
Fatto sta che è stato via via sempre più caratterizzato e approfondito fino, forse, a renderlo un buono. Anche se, a dirla tutta, di Loki in questa serie ce ne sono a bizzeffe, anche in versione coccodrillo.
E forse, tutto sommato, non importa poi molto di Loki in sé: lo sforzo principale della serie mi sembra infatti sia prevalentemente rivolto ad abituare lo spettatore al concetto di multi verso, che è tanto caro al mondo Marvel.
In cui, ricordiamocelo, nessuno dei personaggi muore mai per davvero (lo ripeto anche per il sottoscritto).
Gli episodi di Loki giocano quindi sulla caccia alle "varianti", esseri che rappresentano degli scostamenti rispetto a quanto "dovrebbe" esser già stato stabilito...ma se ci sono le varianti vuol dire che o non si può stabilire tutto o che non è stato stabilito granché bene o che la varianti stesse sono "previste" dal grande piano...per cui forse tutto è grande circolo vizioso...ahem soprassediamo. 
Ecco allora la caccia a questa pericolosa variante (una Loki) che con le sue azioni vuol distruggere la TVA e la sacra linea temporale, missione che per altro forse riesce anche a compiere. Dico forse perché personalmente non ho ben compreso il finale, con l'introduzione di quello che dovrebbe essere il punto di partenza per altri film Marvel oltre che l'entrata in scena del nuovo prossimo super cattivone, ossia Kang. Che non è quello di Star Trek, mi raccomando.
Comunque sia, pur non parteggiando particolarmente per Loki, che sinceramente è un personaggio che mi sta indifferente, la serie si rivela anche interessante però decisamente troppo parlata a discapito di "altro". Ad esempio di ambientazioni proposte, o approfondimenti su domande legittime che uno potrebbe porsi ("sappiamo cosa succederà ma non facciamo nulla per impedirlo?") o su eventuali paradossi che potrebbero innescarsi per via dei viaggi nel tempo e nelle dimensioni. Ci sono poi dei contrasti sospetti, vedasi la tecnologia per gestire il tempo o i dispositivi per i teletrasporti e poi milioni e milioni di scartoffie a 'mo di libreria/archivio vintage.


domenica 8 agosto 2021

Per Emmy

Titolo:
Per Emmy
Autore: Mary SanGiovanni
Editore: Dunwich Edizioni
Genere: horror
Pagine: 60


La trama in breve:
A volte, non importa quanto tu sia vigile, non puoi tenere al sicuro i tuoi cari. Dana McCluskey e suo padre sanno molto bene che possono esserci dei pericoli dietro ogni angolo. Avrebbero voluto tenere Emmy al sicuro, ma alcune minacce sono impossibili da prevedere. E ci sono degli angoli che non possiamo vedere, luoghi sperduti al di là della nostra comprensione, dove i nostri cari possono perdersi, e dove il pericolo è fin troppo reale. (fonte Amazon)


Il mio commento:
Ho letto questo eBook in quanto ricevuto in omaggio dall'editore stesso a fronte dell'iscrizione al suo sito. Si tratta di un racconto horror, di media lunghezza, che sa avvincere e inquietare il lettore giocando con un'ambientazione ordinaria in cui viene innestato un evento "anomalo". 
La lettura è scorrevole ed è affidata alle parole di Dana che rievoca quanto accaduto alla sorellina Emmy, sparita nel nulla e poi ritornata dopo 4 mesi di misteriosa assenza. Tornata sì, ma con qualche differenza rispetto alla bimba spensierata che la sua famiglia ricordava. 
Un racconto che tira in gioco dimensioni parallele e suggestioni esoteriche, ma che propone anche riferimento a fittizi articoli di giornale che contribuiscono a impreziosire il racconto e a rendere l'accaduto quasi più reale e concreto, amplificandone l'effetto. Un evento che, volendo, può ricordare l'incipit di Stranger Things e la sparizione di Will: ovviamente poi lo sviluppo è differente, ma non meno angosciante e preoccupante.
Il finale è amaro e, anzi, va a rimescolare le carte in tavola lasciando al lettore il compito di ponderare su quanto appena letto.