sabato 6 agosto 2022

Spider-Man: no way home

Titolo:
Spider-Man: no way home
Regia: Jon Watts
Anno: 2021
Genere: supereroi, azione
Cast: Tom Holland, Zendaya, Benedict Cumberbatch, Marisa Tomei, Jamie Foxx, Alfred Molina, Jacob Batalon, Tony Revolori, J.K. Simmons,Willem Dafoe, Andrew Garfield, Tobey Maguire


La trama in breve:
Spider-Man No Way Home, il film diretto da Jon Watts, vede, per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, la vera identità del nostro amichevole supereroe di quartiere rivelata al mondo intero.
La vita del 17enne Peter Parker (Tom Holland), così come quella delle persone a cui tiene, finisce al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. I pericoli e il caos che circondano Spider-Man rischiano di costare a Peter, a MJ (Zendaya) e Ned (Jacob Batalon) - che i media considerano suoi complici a tutti gli effetti - l'ammissione al college.
Incapace di restare a guardare passivamente infrangersi i sogni dei suoi amici, Peter decide di rivolgersi al Dottor Strange (Benedict Cumberbatch), chiedendogli di ripristinare il suo segreto... (fonte comingsoon)


Il mio commento:
Ero molto curioso di vedere questo film visto il gran parlare che c'è stato e dei commenti mediamente positivi letti qua e là, oltre per il fatto di risultare fondamentale per comprendere film Marvel usciti successivamente, vedasi Dr. Strange nel multiverso della follia. Che vedrò prima o poi ...
Lo Spiderman impersonato da Tom Holland mi piace, è giovanile, geniale, sprintoso, ma anche insicuro e fragile, tuttavia ho un po' di difficoltà a vederlo come ragazzino, ruolo che invece, suo malgrado, deve far suo. E che finisce per diventare occasione di accanimento visto quel che combina quel simpaticone del Dr. Strange. Fosse stato un po' più coscienzioso e saggio, e meno precipitoso, probabilmente tutto il casino che si innesca per via dell'incantesimo di "cancellazione" richiesto dal nostro amichevole Spider-man di quartiere forse lo si poteva evitare. Come facevano notare sul canale youtube di HISHE, bastava chiedere di far dimenticare le parole di Mysterio e il gioco era fatto.
Comunque sia, volevano per forza di cose giocare con le altre dimensioni e così è avvenuto proponendo quindi un film emozionante, ricco d'azione ma anche nostalgico, che vede la comparsa di altri personaggi e volti del franchise come Il goblin, Dr. Octopus, Elektro... 
Cattivoni che lo spettatore "deve" già conoscere e che il nostro beniamino cercherà di aiutare, in un tentativo genuino ma ingenuo di sistemare il pasticcio in cui si viene a trovare - lui e il mondo intero - a causa di un suo "pasticcio" e della rivelazione al mondo intero della sua identità. Azione verso cui poteva intervenire lo Shield o qualche altra entità, supereroistica o governativa che fosse, che invece pensano bene di lasciare tutto ciò sulle spalle di un ragazzino. 
Interessante la trovata - ok ok c'erano già i meme al riguardo - di far coesistere più Spiderman assieme e devo dire che è stata ben sfruttata, soprattutto per gestire lo scontro con i cattivoni di turno e per far emergere lati del personaggio che altrimenti non sarebbero stati facilmente sciorinabili in una sola pellicola.
Amaro l'epilogo proposto ma d'altra parte costituisce uno degli elementi di crescita del personaggio che, proprio grazie alla morte della zia May si scontra con la frase iconica che lo segna: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità". 

mercoledì 3 agosto 2022

Annientamento

Titolo:
Annientamento
Autore: Jeff VanderMeer
Editore: Einaudi
Genere: fantascienza
Pagine: 186


La trama in breve:
La conoscono semplicemente come «la biologa». È una donna che non sa ancora di essere pronta a tutto. La corazza dietro cui nasconde la sua fragilità è fatta di segreti. Ma tutto ciò basterà a difenderla dal mistero che l'attende nell'Area X? Con la tensione del thriller, la visionarietà del fantastico e la profondità della grande letteratura, Jeff VanderMeer ha saputo raccontare le nuove, imminenti, antichissime, paure del nostro mondo (fonte Einaudi)

Per trent'anni l'Area X - un territorio dove un fenomeno in costante espansione e dall'origine sconosciuta altera le leggi fisiche, trasforma gli animali, le piante, sembra manipolare lo stesso scorrere del tempo - è rimasta tagliata fuori dal resto del mondo. La Southern Reach, l'agenzia governativa incaricata di indagarne gli enigmi e nasconderla all'opinione pubblica, ha inviato numerose missioni esplorative. Nessuna però è mai tornata davvero dall'Area X: chi, inspiegabilmente, ricompariva al di qua del confine era condannato a un destino peggiore della morte. Questa volta, però, sarà diverso: la dodicesima missione è composta unicamente da donne. Quattro donne che non conoscono nulla l'una dell'altra, nemmeno il nome - sono indicate con la funzione che svolgono: l'antropologa, la topografa, la psicologa e la biologa - accettano di partecipare a un viaggio che assomiglia molto a un suicidio. Cosa le ha spinte a imbarcarsi in una missione tanto pericolosa? La biologa spera di ritrovare il marito, uno dei membri dispersi della spedizione precedente. Ma forse cerca anche di fuggire dai suoi fantasmi. E le altre? Cosa nasconde la psicologa, ambigua leader del gruppo? Quando le quattro esploratrici incappano in una strana costruzione mai segnalata da nessuna mappa, capiranno che fino a quel momento i disturbanti misteri dell'Area X erano stati appena sfiorati. (fonte ibs)


Il mio commento:
Ho letto questo libro perchè incuriosito dalla copertina e dal trailer dell'omonimo film su Netflix con Natalie Portman, ma che ancora non ho visto.
E col senno di poi non so se vorrò vederlo perché, da quel poco che avevo visto, mi pareva "diverso" da quanto letto sinora. Per di più, con tutto il rispetto parlando, non sono così convinto della scelta della Portman per il ruolo della biologa, una figura asociale, appassionata di animali e habitat naturali, cinica e indipendente, con alle spalle un rapporto sentimentale conclusosi proprio a causa dell'Area X e che han determinato la sua partecipazione alla spedizione.
Ma magari è solo un mio limite nel percepire l'attrice israeliana, forse perché la sovrappongo ancora a Padme della trilogia di Star Wars.
Al netto di questi discorsi, che lasciano il tempo che trovano, l'opera di VanderMeer nel complesso mi è piaciuta. L'ho trovata particolare e suggestiva nella sua narrazione, che mescola racconto biografico in prima persona, esplorazione, mistero, fantascienza e horror. Anche come stile, seppure all'inizio non mi convincessero molto tutte quelle frasi sintetiche e quasi mozzate, alla fine lo promuovo.
Lo sviluppo della storia risulta molto coinvolgente e riesce a catturare l'attenzione del lettore, senza mai svelare troppo e giocando su situazioni e luoghi "quasi normali", seppure oggetto di mutazioni e ricombinazioni a più livelli. Prima di questo mio commento ho riportato due estratti relativi alla trama del libro per darvi un'idea di cosa esso contenga e di come possa essere percepito o fatto percepire, incontrando i gusti di lettori differenti per età e preferenze di genere.
Nonostante l'ambientazione e la situazione proposte non sembrino particolarmente nuove, lo sviluppo e la presenza dei vari elementi sono invece molto accattivanti, con risvolti che vengono rivelati pian piano, mantenendo suspense e mistero su un buon livello nonostante l'autore preferisca narrare con ritmo non velocissimo. Non tutto viene rivelato, ovviamente, anche perché stiamo parlando del primo libro di una trilogia.