Regia: Jon Watts
Anno: 2021
Genere: supereroi, azione
Cast: Tom Holland, Zendaya, Benedict Cumberbatch, Marisa Tomei, Jamie Foxx, Alfred Molina, Jacob Batalon, Tony Revolori, J.K. Simmons,Willem Dafoe, Andrew Garfield, Tobey Maguire
La trama in breve:
Spider-Man No Way Home, il film diretto da Jon Watts, vede, per la prima volta nella storia cinematografica di Spider-Man, la vera identità del nostro amichevole supereroe di quartiere rivelata al mondo intero.
La vita del 17enne Peter Parker (Tom Holland), così come quella delle persone a cui tiene, finisce al centro dell'attenzione dell'opinione pubblica. I pericoli e il caos che circondano Spider-Man rischiano di costare a Peter, a MJ (Zendaya) e Ned (Jacob Batalon) - che i media considerano suoi complici a tutti gli effetti - l'ammissione al college.
Incapace di restare a guardare passivamente infrangersi i sogni dei suoi amici, Peter decide di rivolgersi al Dottor Strange (Benedict Cumberbatch), chiedendogli di ripristinare il suo segreto... (fonte comingsoon)
Il mio commento:
Ero molto curioso di vedere questo film visto il gran parlare che c'è stato e dei commenti mediamente positivi letti qua e là, oltre per il fatto di risultare fondamentale per comprendere film Marvel usciti successivamente, vedasi Dr. Strange nel multiverso della follia. Che vedrò prima o poi ...
Lo Spiderman impersonato da Tom Holland mi piace, è giovanile, geniale, sprintoso, ma anche insicuro e fragile, tuttavia ho un po' di difficoltà a vederlo come ragazzino, ruolo che invece, suo malgrado, deve far suo. E che finisce per diventare occasione di accanimento visto quel che combina quel simpaticone del Dr. Strange. Fosse stato un po' più coscienzioso e saggio, e meno precipitoso, probabilmente tutto il casino che si innesca per via dell'incantesimo di "cancellazione" richiesto dal nostro amichevole Spider-man di quartiere forse lo si poteva evitare. Come facevano notare sul canale youtube di HISHE, bastava chiedere di far dimenticare le parole di Mysterio e il gioco era fatto.
Comunque sia, volevano per forza di cose giocare con le altre dimensioni e così è avvenuto proponendo quindi un film emozionante, ricco d'azione ma anche nostalgico, che vede la comparsa di altri personaggi e volti del franchise come Il goblin, Dr. Octopus, Elektro...
Cattivoni che lo spettatore "deve" già conoscere e che il nostro beniamino cercherà di aiutare, in un tentativo genuino ma ingenuo di sistemare il pasticcio in cui si viene a trovare - lui e il mondo intero - a causa di un suo "pasticcio" e della rivelazione al mondo intero della sua identità. Azione verso cui poteva intervenire lo Shield o qualche altra entità, supereroistica o governativa che fosse, che invece pensano bene di lasciare tutto ciò sulle spalle di un ragazzino.
Interessante la trovata - ok ok c'erano già i meme al riguardo - di far coesistere più Spiderman assieme e devo dire che è stata ben sfruttata, soprattutto per gestire lo scontro con i cattivoni di turno e per far emergere lati del personaggio che altrimenti non sarebbero stati facilmente sciorinabili in una sola pellicola.
Amaro l'epilogo proposto ma d'altra parte costituisce uno degli elementi di crescita del personaggio che, proprio grazie alla morte della zia May si scontra con la frase iconica che lo segna: "da grandi poteri derivano grandi responsabilità".
Responsabilità che per altro Peter non mi sembra abbia mai evitato in nessuno degli ultimi suoi film: anche nei precedenti, con o senza Avengers, è sempre stato trattato da ragazzino ma ha dato prova di estremo coraggio e grandi capacità, peraltro compiendo sacrifici e meno ca$$ate di altri. Vedasi lo stesso Dr Strange nella gestione dell'incantesimo attorno a cui ruota il film e che offre l'occasione di spettacolari inseguimenti e combattimenti, probabilmente sprecando gran parte del budget e riducendo ai minimi termini le spese per la sceneggiatura e la sua revisione.
Con questo non voglio dire che SpiderMan: no way home non sia godibile o che non approdi a una conclusione, semplicemente che, come ormai sempre più spesso accade in casa Marvel (+ Sony in questo caso), tutto è molto veloce e semplice.
Bisogna trovare qualcuno in una megalopoli? Fatto!
Bisogna creare un antidoto o un siero mescolando elementi rarissimi? Che ci vuole? Basta recarsi in un qualsiasi laboratorio scolastico e, tra una chiacchiera e una battuta, il risultato è garantito!
Bisogna sistemare il multiverso? Basta un incantesimo per far dimenticare Peter Parker e il gioco è fatto!
Che poi... l'intero tessuto spazio temporale sta collassando e nessun altro se ne accorge o interviene? Non ci sono autorità per il controllo della Sacra Linea Temporale come visto in Loki? Non ci sono stregoni supremi o altri supereroi che si pongono qualche domanda? Nossignore...
Ecco, questi sono gli aspetti che mi danno fastidio e su cui volutamente si sorvola, giocando su spettacolari acrobazie e miracolosi effetti speciali o con soluzioni "facilerrime" e immediate (vedasi la manipolazione dei tentacoli del Dr. Octopus o la manipolazione magica ad opera di Ned).
Comunque sia, dicevo l'ho visto, non mi è spiaciuto quanto a ritmo e spettacolarità ed emozioni ma, a mio avviso, poteva essere qualcosa di più.
Vedremo che accadrà prossimamente, durante le prossime fasi del MCU, ma indubbiamente Spiderman non penso lo manderanno in pensione molto presto. Anzi, volendo, la Disney ha aperto anche la possibilità di gestire il personaggio pure su altre linee temporali grazie al recupero di Andrew Garfield e Tobey Maguire...oltre alla possibilità di introdurre Venom, come visto nella scena post-credit.
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