venerdì 28 dicembre 2018

Sense8: seconda stagione e finale


Titolo: Sense8
Episodi: 12
Anno: 2016/2018
Genere: sci-fi, azione, drammatico

Cast: Doona Bae, Jamie Clayton, Tina Desai, Tuppence Middleton, Max Riemelt, Miguel Ángel Silvestre, Brian J. Smith, Freema Agyeman, Terrence Mann, Anupam Kher, Naveen Andrews, Daryl Hannah, Toby Onwumere, Alfonso Herrera, Eréndira Ibarra, Purab Kohli, Valeria Bilello


Il mio commento:
Come anticipato in uno dei pochi post di quest'anno, ovvero codesto, ora che ho finalmente visto anche l'episodio conclusivo della seconda stagione di Sense8, ne approfitto per spenderci due parole. Il fatto di esser stata troncata, per motivi vari e che, sospetto, non esser dipesi solo da questioni economiche e di audience, si avverte eccome, con il risultato di un'esperienza non pienamente soddisfacente.
Comunque sia, quest'ultima stagione prosegue la narrazione mostrando le conseguenze del salvataggio di Riley, soprattutto ai danni di Will che, complice uno scambio visivo con Whispers, si riduce quasi a tossicodipente pur di disorientare il "cattivone" ed evitare di farlo accedere alla propria cerchia. Ovviamente ha il supporto di tutti ma ognuno dei protagonisti è alla prese anche con i propri problemi: Sun evasa dal carcere vuole vendicarsi del fratello; Lito è depresso e in crisi lavorativa a causa del suo outing; Nomi ha problemi con la famiglia; Capheus si trova catapultato in politica; Kala,combattuta tra l'amore per Wolfgang e il marito, scopre che quest'ultimo è implicato in loschi affari; Wolfgang si invischia invece in una guerra tra mafie e si imbatte in Lila, un'altra sensate...e questo da il via all'espansione dell'ambientazione proposta in Sense8. Pian piano compaiono altri Homo Sensorium, così come si viene ad approfondire il legame tra Whispers e la BPO che, per altro, verso i sensate dimostra un atteggiamento ambiguo. Il tutto mentre i nostri approfondiscono la loro reciproca conoscenza, cercano di trovare un modo per recuperare Will e, pian piano, scoprono la verità su Angelica, la madre della loro cerchia. Tutto questo in un susseguirsi di vicende che, rispetto alla prima stagione, mantengono il ritmo narrativo su un buon livello dedicando discreto spazio all'azione. 




Non mancano, ovviamente, scene "sessuali" e promiscue, così come si confermano poetiche e spettacolari molte situazioni in cui i nostri sono "uno e tutti" al contempo.Nel penultimo episodio tuttavia le vicende precipitano e a farne le spese è il tedesco Wolfgang, catturato dalla BPO...ma non tutto è perduto in quanto anche i nostri, in un modo piuttosto criptico e stranamente rapido, riescono a far prigioniero proprio lo stesso Whispers, disorientandolo in modo tale da fargli credere "immaginaria" una stanza che invece è reale.

Il film finale prosegue da questo punto, coinvolgendo tutti i personaggi incontrati finora e cercando di chiudere un po' il cerchio.
Purtroppo tutto corre via in modo un po' troppo sospetto e semplicistico facendoci al contempo capire che, di carne al fuoco, ce ne sarebbe stata ancora parecchia: i piani di Whispers, i piani della BPO, la presenza della "Lacuna" (che poi sono una sorta di setta di sensate isolatisi dalla società), ma anche le rivelazioni sulle azioni di Angelica, sull'uso degli Homo Sensorium lobotomizzati (come marionette o per trasferire la propria coscienza e vivere in eterno...)... Tante suggestioni e idee che si mescolano e confondono sostenute da un imponente apparato registico ma che approdano a una conclusione, diciamo, molto discutibile. E che oltre a non convincermi del tutto lascia molte questioni in sospeso, proprio sulla vita dei protagonisti la cui caratterizzazione e unione/coesione è a mio avviso l'aspetto più affascinante e coinvolgente della serie proposta dai/dalle Wachowski e da Straczynski. 
Diciamo, ecco, che ho storto un po' il naso per la semplicità con cui tutto "succede": i nostri sembrano avere risorse a volontà, appartamenti e case in cui ripararsi in ogni dove (quasi mai bettole..a parte per il povero Will..), mezzi e armi a portata di mano, nessun problema con i viaggi...e anche con le pallottole e i combattimenti le cose vanno abbastanza bene, tranne quando ci si avvia all'epilogo...ma è giusto un espediente per rilanciare l'attenzione del pubblico e cercare di spiazzarlo con un po' di comprimari feriti in modo lieve e uno/a della cerchia praticamente esanime (ma non vi dico chi :-P ... anche se confesso che un finale tragico me lo sarei anche un po' aspettato...)







Tutto ciò, dicevo, mi ha un po' scocciato, anche perché l'aver deciso di puntare molto su sparatorie e sull'azione in generale ha tolto quella poetica narrativa che la serie ha permesso di sperimentare. 
Vero è che non si può nemmeno basare tutta una serie sulle smancerie e le paturnie di Lito o di Nomi, ma approfondire aspetti legati alle altre cerchie (anche della Lacuna, per esempio), o dei "dissidenti" della BPO poteva essere interessante. 
Allo stesso modo, un finale così "fisico e sensuale" come quello proposto sembra pura fanservice più che un modo concreto per chiudere le vicende e dare soddisfazione alle singole esistenze dei personaggi.
Per cui, confermo un po' il pensiero espresso già con la prima stagione: Sense8 si conferma una gran bella esperienza visiva, molto suggestiva e intensa, non banale in termini di assimilazione o nel comprendere chi è chi o chi fa cosa, proprio per la velocità con cui avvengono scambi, visite e cooperazioni tra i membri della cerchia. Dal punto di vista della regia, della fotografia e della scelta delle location così come delle canzoni che compongono le colonne sonore dei singoli episodi, nulla da eccepire, anzi. 



Tra l'altro, ho apprezzato anche il fatto che siano state scelte pure location italiane :-) 
Ok, magari si poteva evitare di tirare in ballo la camorra e la pizza, ma d'altro canto, queste sono le icone cui ci associano con più facilità all'estero mi sa...
Purtroppo è l'impianto narrativo che si è preso dei tempi un po' troppo lunghi all'inizio con la conseguenza di aver dovuto affrettare e semplificare tutto quanto per riuscire a chiudere la serie senza lasciare troppe questioni in sospeso.
In termini poi di messaggi espressi, Sense8 resta un inno all'amore libero, all'abbattimento di ogni chiusura e barriera, al libero scambio e alla pienezza del vivere. Memorabili restano infatti tutte le sequenze in cui i protagonisti condividono emozioni e sensazioni, sia che queste scaturiscano dall'ascolto di brani musicali o dal rievocare il passato o dal vivere gli eventi del presente. 
Una interconnessione intima e profonda che li rende persone più complete ma anche più fragili e tormentate, capaci sì di accedere a conoscenze e abilità altrui, ma anche più vulnerabili a qualsiasi incursione del monto esterno, siano queste gioie, delusioni oppure ferite fisiche.





Non so se ci saranno altre serie o proposte cinematografiche che riusciranno a ricreare la medesima esperienza che Sense8 ha saputo costruire. D'altra parte, chissà se prima o poi, questo soggetto verrà nuovamente ripreso e magari espanso...se così fosse, a me non spiacerebbe affatto ^_^



Nessun commento: