sabato 8 agosto 2009

..:: Bilancio a Treabseleghe ::..

Stasera, tra morosa, amici e sonno, son riuscito ugualmente a conciliare un po' tutto.
Addirittura mi è riuscito di andare ad assistere a circa 45 minuti di consiglio comunale a Treabaseleghe e a scrivere le mie impressioni a caldo su questo blog.
Ora, non so come sia negli altri comuni, non so se sarà così anche in futuro, ma come accadeva per la passata amministrazione, c'è la possibilità per gli elettori trebaselicensi di assistere ai consigli comunali.
Di presenziare più che altro e verificare quel che viene fatto, discusso e deciso anche perchè possono parlare solamente gli assessori e i consiglieri.
Questa sera, tra i vari argomenti della serata, il principale era senza dubbio quello relativo al bilancio del Comune. O almeno credo. Doveva essere il punto 12 ma è stato anticipato al 3° - 4° posto all'interno dell'ordine del giorno per alcune discussioni inerenti la mancata consegna di materiale e documentazione da parte dell'attuale maggioranza in modo che ne fosse possibile la fruizione anche da parte della minoranza.
Cavilli e aspetti marginali, per sindaco e soci, aspetti di importanza maggiore secondo l'opposizione.
In fondo, se ci son delle regole, perchè non rispettarle? Altrimenti a che servono? Per garantire la democrazia? Suvvia...non è così che insegna Silvio...
Fatto sta che si è passati a parlare del bilancio di Trebaseleghe e, in relazione a ciò, come forma di protesta, condibvisibile o meno, alcuni membri dell'opposizione hanno scelto di uscire dall'aula. Per non prendere parte alla mozione e alla discussione, diciamo.
Io avrei optato per strategie differenti, a dire il vero, ma tant'è.
A questo punto è emerso, a mio avviso, un aspetto negativo e "tragicomico" dell'attuale maggioranza. A parlare del bilancio infatti, dopo una breve introduzione, melodrammatica e insulsa, che non ha portato informazioni utili se non di carattere emotivo, non è stato il sindaco Zanon ma bensì Tosetto. D'altronde, i vincoli di sudditanza erano noti...
Quello che però mi ha dato da pensare è stata l'arroganza e la "cattiveria" scaturita in seguito, il tono di voce, le accuse, le insinuazioni, frasi ad effetto e populismo per sottolineare, almeno fino al punto a cui ho presenziato io, il nulla.
Si è accennato infatti a conti poco chiari, all'impossibilità di determinare il bilancio in modo chiaro e preciso, al fatto che la precedente amministrazione "abbia sbagliato", ad una non meglio precisata causa con qualche società del gas e a spese folli di oltre i 3 milioni di euro effettuate dal comune, contro i soliti 2 milioni e passa affrontate nel corso degli ultimi anni.
L'opposizione, fino a quando ho presenziato io, ridotta a soli due esponenti con l'uscita di scena anche della Lega, non ha proferito parola e quindi Tosetto ha continuato facendo ben capire a tutti come le casse del comune siano in "probabile" rosso, come l'economia della cosa pubblica sia corrotta e contorta a causa dell'operato della passata amministrazione. Certo, aver preparato anche gli atti e la documentazione dovuta avrebbero permesso, già stasera, di ottenere risposte in merito agli aspetti poco chiari e nebulosi accennati, ma così non è stato. Tutto a favore dell'effetto scenico.
Comunque, a fronte delle premesse che ho potuto udire, immagino che molte promesse elettorali non potranno essere mantenute subito e che, finalmente, ci penseranno loro a salvare le sorti del Paese.
O almeno spero.
Purtroppo non so come è proseguita la serata e se quel che è emerso dopo la mia uscita smentisca quel che dirò: non appena possibile cercherp quanto meno di riportare le informazioni che, da oggi, da qualche parte, dovrebbero essere usufruibili.
Tuttavia io mi son divertito.
Non è male infatti assistere alla politica, a quella spiccia e schietta delle realtà paesane.
Differente a tratti ma simile in tutto e per tutto a quelle dei parlamentari di Roma.
Parole, smentite, informazioni su informazioni, accuse, insinuazioni e alcuni dati ogni tanto.
Certo, mi sarebbe piaciuto di più aver assistito alla disamina delle cifre più che sprecare il mio tempo in giochetti di insulti e rappresaglie verbali, come penso avrebbe preferito chiunque. In fondo, di cosa si può parlare se non si conoscono i dati del bilancio? Da che mondo e mondo si parte dai fatti, non dalle chiacchiere per parlare dei fatti. O di soldi.
Già, le cifre misteriose, perchè il bilancio del mio Paese sembra essere un mistero.
Al momento per lo meno.
Sono pronto a scommettere che non lo sarà più a ridosso della fiera (inizi settembre) ma lo è ora. Motivo per cui non è stato presentato alcun documento all'opposizione prima del consiglio di quest'oggi.
Perchè non era chiaro e immediato risalire ad alcune spese. Uhm....se tanto mi da tanto, allora significa che non c'è molto controllo sul via vai monetario del mio comune. E ancor meglio si spiega come poi si finisca con l'avere, in Italia, 600 mila auto blu (leggi e indignati qui), giusto un pelino in più rispetto ad altri stati. Se poi con pelino uno intende 500 mila esemplari, beh...
Spese folli, inimmaginabili, quelle di Trebaseleghe, di oltre tre milioni di euro.
Ehi, un momento, ma se la cifra è nota, dovrebbero esserle anche le spese?
C'è qualcosa che non mi torna.
Come non mi tornano i discorsi sul fatto che "tre milioni sono un'esagerazione: di solito ne si spendevano di meno...due e mezzo...", queste le parole del ragioniere chiamato in causa.
D'altronde, son tanti soldi lo stesso.
Inutile andare a far considerazioni sulla successiva affermazione "beh, in effetti, circa 450 mila euro sono finiti nel bilancio del 2009 anzichè in quello del 2008 per cui le spese sono aumentate...".
Quindi si torna ai 2 milioni e mezzo circa o mi sbaglio?
Ma soprattutto, questo il dubbio che mi attanaglia e di cui dovrò cercare risposte, se la precedente amministrazione ha speso di più del solito, ha comunque creato debito oppure no? Ha speso per pura follia, per errore o perchè i soldi c'erano? E come mai non è emersa sta cosa in campagna elettorale o sulla Fenice, rivista stampata e distribuita dal Pdl locale?
E quella storia della casa Pattaro? Quella spesa per sistemare la catapecchia spacciata dall'allora amministrazione Tosetto per casa rurale e dall'immenso patrimonio storico-artistico che ha gravato sulle casse del comune per circa 500-700 mila euro nel tentativo di completarne l'acquisto? Quindi, se togliamo questa, si torna al di sotto dei 2 milioni...
Mah...che poi, a dirla tutta, mi pareva che la precedente amministrazione, per l'annuale fiera dei Mussi avesse sempre speso meno e guadagnato di più rispetto alle altre giunte per cui, credo, fosse riuscita nell'intento di contenere le uscite.
Comunque sia, indagherò.
Anche perchè non mi convince sta storia del bilancio del Paese, il fatto che sia dubbio e sconosciuto in termine di cifre e spese più che altro.
Perchè c'è del marcio, questo hanno lasciato intendere stasera, del marcio e del nascosto.
Comunisti che complottano nell'ombra!
Può anche essere, non lo nego.
Di certo ci sarà anche qualcosa di non propriamente trasparente, qualche magagna che potrebbe esplodere al momento meno opportuno.
Ma di cui l'attuale maggioranza, ex-opposizione, non sapeva nulla.
Assolutamente.
Ed è per questo che ha deciso che dall'11 luglio, cioè volevano dire da settembre, tutti gli uffici comunali saranno aperti anche al sabato. Che significa straordinari per i lavoratori del comune ed un esborso aggiuntivo alla voce "spese" del bilancio.
Mah...io avrei almeno atteso di capire come siam presi, prima di procedere. Anche perchè sembra che non si possa procedere senza un organizzatore che valuti il da farsi.
Comunque sia, impressioni a caldo o meno, è stato divertente assistere al consiglio comunale.
Mi è sembrato di osservare persone che dovevano a tutti i costi accordarsi per risolvere un problema. Solo che il testo del problema nemmeno era stato letto, ma tutti erano lì pronti ad accoltellarsi per difendere la propria soluzione prima ancora che i dati fossero noti.
Assurdo.
Speriamo bene va, speriamo bene anche perchè il futuro non sarà roseo, soprattutto per l'aspetto economico. Cerchiamo almeno di volerci bene, a prescindere dalla fede politica professata.

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