sabato 16 ottobre 2010

Crank 2 - High Voltage


Titolo: Crank 2 - High Voltage
Anno: 2009
Genere:  Azione

La trama in breve:
L'indistruttibile Chev è riuscito a sopravvivere alla caduta ma è costretto a scappare dai criminali cinesi che lo inseguono ovunque. In più il suo cuore è stato sostituito da una pompa artificiale che richiede di continuo forti scosse elettriche per continuare a funzionare. (fonte mymovies)

Il mio commento:
Di Crank avevo già parlato qualche tempo fa, in luglio.
Ora che finalmente sono riuscito a vederne il seguito, eccomi di nuovo a parlare delle emozioni provate nell'assistere alle frenetiche sequenze offerte dalla pellicola. Non fatevi ingannare dalle frettolosa descrizione fornita poc'anzi: seppur breve e destinato principalmente ad un pubblico di appassionati, l'ennesima fatica di Statham diverte e convince.
Il film riprende esattamente dal punto in cui le vicende si erano interrotte nel primo capitolo della serie (attenzione allo spoiler!!), quando Chev si è appena schiantato al suolo dopo una caduta di svariate centinaia di metri. Volo durante il quale ha pure avuto il tempo per lasciare un ultimo messaggio alla sua adorata Eve trovando, purtroppo, solamente la segreteria telefonica. Malgrado lo schianto, che avrebbe spappolato anche il più solido dei terminator, il nostro eroe riesce ugualmente a sopravvivere alla morte e, dopo esser stato raschiato dall'asfalto, viene utilizzato come banca organi per un potente boss della mafia cinese. 

Il suo cuore, innanzitutto, gli viene asportato dal petto e sostituito con uno artificiale per consentirgli la sopravvivenza in attesa di nuovi interventi. Ma quando gli infermieri si mettono a discutere proprio dinnanzi al suo letto sul secondo organo da prelevargli (scegliendo il pene!), il nostro si incazza come una biscia indemoniata e dà inizio al finimondo. Analogamente a quanto accadeva in Crank, anche qui Jason Statham corre, mena le mani, spara, distrugge, scopa, aggredisce, distrugge chiunque, dovunque e comunque, in una corsa forsennata e rabbiosa contro il tempo e contro chi gli ha preso il cuore. 
In soldoni, Jason Statham è una sorta di infaticabile berserk incazzato all'ennesima potenza pronto a devastare la città e chiunque gli capiti a tiro coinvolgendo chiunque si trovi di fronte. Poco importa che si tratti di poveri innocenti, criminali cinesi, gang di portoricani, poliziotti, amici, donne o quant'altro.
L'unico inconveniente sta però nel "motore" (potremmo considerarlo così, anche in relazione a certe scene in cui lo si vede mentre pompa oppure arranca) che gli batte nel petto: avere un cuore artificiale che abbisogna di continua energia elettrica per funzionare rappresenta un limite fastidioso assai, se non addirittura una tragica condanna. Se vuole rimanere in vita, l'apparecchio va ricaricato "in qualunque modo", almeno ogni ora. 
Poco importa se la scelta della fonte energetica riacde su di un pannello elettrico, sui cavi dell'alta tensione, sulla batteria di un auto, su di un taser "saggiamente" maneggiato da un poliziotto, su di un collare per cani oppure derivante dall'elettricità statica generata dalla frizione ripetuta di due corpi...ovvero lui ed Eve...all'ippodromo, davanti a 8000 persone... Dicevo, poco importa: l'importante è che sia immediato. E, possibilmente, funzionale a creare sequenze più o meno divertenti ma, senza dubbio, movimentate.
Non mancano anzi, certamente superano in quantità e qualità, le scene di nudo che si susseguono, fugaci momenti in cui compaiono seni e glutei, corpi femminili come amplificatori di emozioni e stimoli. Quasi messaggi subliminali per ravvivare l'attenzione dello spettatore (maschio), bombardandolo con stimoli languidi e sessuali. Senza dimenticare che laddove c'è potere c'è anche f$$a. Va poi segnalato che anche laddove compaiono tette al vento e donne ignude i registi riescono a proporre scene particolari e suggestive, con tecniche di ripresa e singolari posizionamenti del punto di vista (potete vederne un esempio qui).
Addirittura, nel proseguo della storia, c'è pure il tempo di imbattersi in un corteo di attori porno inferociti che protestano contro chissàchi (pubblico? major?): un probabile riferimento allo sciopero degli sceneggiatori hollywoodiani di qualche anno fa. Così come certe situazioni richiamano, credo, siparietti hard con donne pettorute armate e incavolate contro il mondo. 
Non mancano inoltre i momenti demenziali e non sense, alcuni davvero assurdi e divertenti, che talvolta  colgono l'occasione per acute frecciatine da lanciare contro il sistema. C'è ad esempio una scena, nel bel mezzo di una sparatoria in uno strip-club, un cui una procace ragazza viene colpita al seno e, beh, anzichè sanguinare perde silicone a fiumi, motivo per cui urlare e disperarsi. Oppure quando una vecchina, contro la quale Chev si è strusciato nel tenativo di "ricaricarsi", viene redarguita dal giornalista: che la intervista "...mi ha toccato dove non batte il sole.." "Eh no signora, questo troppo! In televisione non si può certo usare un linguaggio simile" "Ha ragione, mi scusi. Quel dannatissimo figlio di puttana mi ha toccato dappertutto!" (vado a memoria)
Altri siparietti invece risultano più assurdi e demenziali perchè riescono a creare uno stacco dalle vicende narrate: c'è un combattimento in stile Godzilla/Megaloman, un trip mentale tipo talk show (con tanto di partecipazione di Geri Halliwell nelle vesti della mamma del piccolo e problematico Chev) oppure il viaggio solitario di un proiettile che rimbalza di qua e di là fino a "trovare la sua vittima".
Non mi dilungo poi nell'annoverare la scia di morte e distruzione che Chev si lascia alle spalle, un bilancio che  fa apparire ridicolo il disastro scatenato dall'uragano Catrina qualche anno fa... Piuttosto credo che le riprese concitate, con cambiamente repentini del punto di vista, sottolineate da musica metallara (o quasi), amplifichino l'emozione che provoca la visione del film, un misto tra la rabbia selvaggia e una potenza primitiva a cui viene dato libero sfogo.
Ha quasi  - e lo dico seriamente - un effetto catartico e liberatorio: nel mondo in cui Jason Statham vive e si muove non esistono limiti, vincoli, inibizioni. C'è vita e basta, consumata con furia animalesca in una corsa fino all'epilogo. Dove tutti i nodi vengono al pettine e, addirittura, c'è spazio per qualche scena degna di qualche manga o anime: penso, ad esempio, che il dottor Kanzaki di ZetMan ma anche Lordgenome di Tengen Toppa Gurren Lagann troverebbero qualche somiglianza nel constatare la similitudine tra la propria condizione e la "non vita" di Verona... quest'ultimo, per chi non lo sapesse, era uno dei cattivoni del primo Crank, colui che ha avvelenato il nostro nerboruto e selvaggio protagonista con il Cocktail di Pechino e contro cui Chev stava lottando nel momento in cui si è gettato dall'elicottero. Tra l'altro, i personaggi e i riferimenti al primo capitolo della serie si sprecano. Oltra a Verona (Jose Pablo Cantillo), ritroviamo parte del cast già visto in Crank, come la sopracitata Eve (la splendida Amy Smart), il "Dottor Miles" (impersonato da Dwight Yoakam), Venus (Efren Ramirez, che ora interpreta il fratello gemello di Kaylo), nomi a cui vanno ad aggiungersene di nuovi, sia che recitino in veri e propri ruoli sia che regalino semplici camei (parlo ad esempio di Bai Ling, di Chester Bennington e dell'ormai defunto David Carradine).
Tutta gente che, a mio avviso, deve essersi divertita un mondo nel prender parte a Crank 2 ^__^
Comunque sia, se siete alla ricerca di un film "potente", non adatto ad un pubblico di minori, movimentato e adrenalinico, violento e sfrenato, con alcune scene piccanti e altre più macabre, divertente ma crudo, in una parola, devastante, allora "Crank 2 High Voltage" fa per voi. Non avrà una trama degna di un Oscar ma il divertimento e le emozione sono certamente garantite. Senza contare che la regia non è per niente piatta o monotona, anzi, sarà il ritmo concitato del film, sarà lo stile videoclip, ma le riprese e le sequenze risultano molto più convincenti e originali rispetto ad altre pellicole realizzate con budget meno limitati e appartenenti ugualmente al genere d'azione.
E pensare che volevano girarlo col bullet time...probabilmente è stato un bene: hanno finito con il dedicare maggior tempo a creare qualcosa di particolare e innovativo piuttosto che a sprecare tempo e risorse per poche riprese ad effetto.
Concludendo, Crank 2 costituisce una visione consigliatissima!!!




2 commenti:

MaryA ha detto...

AHAHAHAH ma quanto è pacchiano questo film XD, avevo dimenticato di averlo visto X°D

*°*Baci*°*

Leonardo Colombi ha detto...

Altro che pacchiano: si tratta di un capolavoro assoluto del cinema :-))))