lunedì 19 dicembre 2011

..:: Real Steel ::..

Titolo: Real Steel
Regia: Shawn Levy
Anno: 2011
Genere: azione, sci-fi, drammatico
Cast: Hugh Jackman, Evangeline Lilly, Dakota Goyo, Anthony Mackie, Kevin Durand

La trama in breve:
In un futuro non troppo lontano il pugilato non è più una questione umana, a combattere sono dei robot manovrati dai loro tecnici. Come risultato gli incontri sono molto più efferati e di successo. Un ex-pugile caduto in disgrazia, e ora condannato a far combattere robot scassati in incontri di bassa lega, viene forzatamente riconciliato con il figlio di 11 anni dopo la morte della madre che lo aveva in affido. Con lui troverà e rimetterà in sesto un modello vecchissimo di robot-pugile che si rivelerà un'arma formidabile per farsi strada nel mondo della boxe robotica e per riunire padre e figlio alla luce di una passione comune. (fonte mymovies )
Fatti sotto, dai!

Il mio commento:
Recentemente ho avuto l'occasione di vedere questo film al cinema. In effetti, l'avevo addocchiato già qualche mese fa grazie ad una segnalazione sul forum di TdC per cui, grosso modo, avevo una mezza idea di cosa aspettarmi.
Complessivamente, confesso che questa produzione targata DreamWorks mi è piaciuta abbastanza e trovo che si tratti di un blockbuster ben confezionato: mescola infatti elementi di fantascienza, con un po' di romanticismo e dramma familiare, mantenendo comunque un ritmo discreto e incalzante.
Soprattutto Real Steel riesce a coinvolgere i "bambinoni" (ma non lo sto dicendo in tono spregiativo, capite a me) e tutti quelle miriadi e miriade di appassionati di videogame sparse in tutto il globo. 
Beccate questo sinistro
formidabile. Trasformalo in oro, va,
Mida dei miei stivali!
L'impostazione videoludica, tra joypad, comandi vocali, programmazione di combo e non, unita ad una trama che sembra procedere di livello in livello fino al boss finale, fa avvertire allo spettatore un'atmosfera familiare, molto vicina alle esperienze da console.
Così come si percepisce fortemente l'intento di proporre una storia che potesse interessare anche quanti alla fantascienza preferiscono le storie familiari, i ricongiungimenti e le lacrimucce. 
In questo, il rapporto che si viene a creare tra Charlie e Max risulta sufficientemente reso... 
Ok, va bene, non ci si sofferma troppo a indagare cosa ci sia stato nel passato del personaggio impersonato da Hugh Jackman in relazione ai mancati contatti con suo figlio e anche le dinamiche grazie alle quali i due si trovano nuovamente assieme sono un po' semplicistiche (e ammiccanti a "Over the top" di Sylvetser Stallone) ma la cosa passa in secondo piano.  
Hugh Jacman mentre esclama
"pofferbacco"
dopo essersi appena fumato 45000 $
L'interesse a mostrare le sequenze pugilistiche tra robot è infatti predominante. 
Ed è sicuramente l'aspetto più enfatizzato del film, da sfruttare anche per successivi ritorni in termini di merchandising (videogame, cards, modellini ... e chi più ne ha più ne metta). 
Personalmente, i combattimenti tra robottoni li ho graditi assai, merito anche degli effetti speciali particolarmente pompati, ma è anche vero che, sotto questo punto di vista, non posso considerarmi uno spettatore del tutto imparziale. 
Tra l'altro, nelle anatomie metalliche dei pugili robotici (che, se non ho capito male, sono stati effettivamente costruiti per garantire maggior realismo scenico) mi è sembrato di riconoscere più di qualche richiamo a noti robot dell'animazione giapponese: ad esempio, Noisy Boy ricorda vagamente il design dei samurai e l'Eva-01 di Neon Genesis Evangelion; Metro, il robot del tizio dello zoo (lo so, quanto a precisione sono imbattibile) contro cui si batte Atom, mi ha fatto invece rimembrare il buon Boss Robot dello storico Mazinga. 
Darmi una mano a tirar fuori
Atom dalla discarica no, eh?
Niente da eccepire su Zeus, invece, l'emblema del (so che, dopo quanto accaduto a Firenze non è periodo per dire certe cose ma...) negrone grande e grosso da buttare giù. E se consideriamo che a muovere "l'uomo nero", il cattivone imbattibile e che minaccia (??) la boxe americana ci sono un orientale e una russa/medio orientale (abbiate pazienza ma Farra Lemkova, il personaggio impersonato da Olga Fonda, non ho saputo catalogarla in termini di nazionalità) vien quasi da pensare che le cose son cambiate dai tempi del buon Rocky ma che, comunque, la lotta sul ring richiami ben noti contesti economici-politici attuali. In primis perché adesso, a battersi, ci sono prodotti tecnologici, e poi perchè [SPOILER] il nemico da battere non viene propriamente sconfitto [fine SPOILER]
Si entra in scena!
Il piccolo comanda, il medio esegue,
quello grosso le prende...
Anche se, ovviamente, questo è solo un mio parere personale: bisognerebbe analizzare il racconto di Matheson da cui è tratto per capire se, invece, eventuali connotazioni da cogliere fossero altre.
In compenso, grazie anche a quel che combina il piccolo Max (a proposito, complimenti al giovane Dakota Goyo), si scopre che pure i robot hanno seri problemi esistenziali: in fondo, Atom, è un ballerino nato...e presumo preferisca saltellare a ritmo anziché prenderle da bestioni più grossi di lui. In compenso, lui è capace di imparare...motivo per cui i dubbi sulla sua condizione di punching ball si acuiscono. Poraccio ...
Scherzi a parte, dicevo prima che l'enfasi posta nel proporre sequenze altamente "effettate" in cui dei robot di due metri e mezzo circa si pestano come se non ci fosse un domani è notevole ma, a dirla tutta, forse tende ad essere un po' fine a se stessa. Non viene infatti approfondita di molto la questione robotica, se cioè, nel mondo di Real Steel, i robot siano impiegati anche per altro oltre che per la boxe o se rispondono a qualche regolamentazione atta a evitarne usi sconsiderati (rapine, omicidi...). Sarà che recentemente sto recuperando testi di Asimov ma, ugualmente, credo che qualche spiegazione introduttiva, stile "Il mondo dei replicanti" avrebbe giovato. 
Donna che vesti in pantaloncini minimali,
dimmi: perchè,  visto che siamo nel 2027,
devo leggermi un giornale di carta?
Non le trovo in internet
queste notizie di cui parli?
In fondo, tempo ce n'era. Così come poteva esserci l'occasione per indugiare due secondi in meno sulla splendida Evangeline Lilly o sul fisicaccio di Hugh Jackman e spiegare al pubblico come ha fatto Max, 11 anni, a recuperare Atom dal "baratro" della discarica o a riprogrammare il sistema di riconoscimento dei comandi nell'arco di una nottata...potere della coca-cola del futuro, mi sa...
Altra questione molto sospetta riguarda infine - e sì che è sotto gli occhi di tutto - la boxe. 
Ora, se la necessità di introdurre i robot al posto degli atleti umani è scaturita da pure e semplici esigenze di mercato, ovvero per assecondare i gusti del pubblico che sembra vivere negli stadi e campare di scommesse e che, mai domo, brama violenza, estrema violenza, perché non andare oltre?
La furia del piccolo Atom!
Ehi, un momento?
Ma non eri più piccolo, prima?
Voglio dire, si poteva permettere che i bestioni di ferro si scambiassero colpi di muay thai, no?
O utilizzassero armi di varia natura o, addirittura, avessero fattezze non totalmente antropomorfe (pensiamo a Twin Cities, per dire). Perché fermarsi a organizzarsi scazzottate furibonde quando si possono organizzare mini guerre o scenari ancora più perversi? E ora, un branco di evasori fiscali contro robot equipaggiati con motoseghe e laser! Mah...
Ad ogni modo, un buon 7 glielo affibbio, al film intendo, e ne consiglio la visione a tutti ^__^


11 commenti:

Marco ha detto...

Bah... nonostante sia amante di videogiochi, anime, ecc. ho trovato il film abbastanza inutile.
ATTORI (UMANI) Certe scene al limite del fastidioso: bambino sveglio, ma bambino per Dio!!!!, che tira su da solo il robot dalla discarica; padre idiota senza speranza che si fuma un robot da tanti mila dollari per non aver letto il libretto di istruzioni...
EFFETTi SP. Reduce da Transformers 1-2-3-stella, questo real steel mi sapeva tanto di "riprova sarai + fortunato, ma anche no". E c'era anche poco squartamento aggratis.

FAMILY DRAMA: Ma dove l'hai visto? All'inizio Wolverine vuol vendere il figlio, a metà vuole ancora il figlio ed anche il robot, alla fine ha venduto il figlio; ma siccome è idiota e non sa usare il robot, lo richiede in comodato d'uso senza nemmeno fingere amore paterno. Per lo meno è coerente...

Chicca che tu capirai: combattimento finale, Wolverine si mette a tirare di box perchè il robot copi... ma come faceva con il mega meccano-negro davanti?!

Leonardo Colombi ha detto...

Buon uomo, come ben saprà, nel 2027, tutti i bambini di razza ariana saranno dotati di forza e intelligenza sovrumana, ecco spiegato come mai riesce laddove nessuno sceneggiatore sano di mente potrebbe sospingere i suoi personaggi.

Sul Family Drama: se noti, nel commento sviavo subito con un "Ok, va bene, non ci si sofferma troppo a indagare cosa ci sia stato nel passato del personaggio ..." ad ogni modo qualcosa c'era, dai.
Se fai l'inventario li trovi tutti gli elementi. Che poi li abbiano enfatizzati o sfruttati fino in fondo, è un altro discorso. D'altronde, siamo nella sfera dei blockbuster.

Quanto alla chicca finale che indichi... anche te! Nel film, è vero o no che viene più e più volte ribadito che Atom ha la modalità Ombra? Vuol dire che guardava l'ombra!
Oppure, più semplicemente, era in risonanza con l'adamantio di Wolv..Hugh Jackman. D'altra parte, non é nemmeno da escludere che Atom fosse equipaggiato con il kinetic dell'Xbox 720 (gli striscioni che la reclamizzavano c'erano, per cui...)

Anonimo ha detto...

Siii.. Flame!!
A mio parere invece il film risulta anche meno interessante rispetto a quello che racconta Marco, in effetti sarò anche un genio (ma anche no), ma sono riuscito a prevedere quasi ogni scena del film, compreso il finale, che non mi ha "gasato" per niente (cosa che invece mi è capitata in molti altri film diciamo del filone sportivo).
Quello che mi piace di meno è la totale mancanza di personaggi a tutto tondo, in favore di una serie già abusata di stereotipi (non vi dico che ribrezzo quando il bambino si è messo a fare il Justin Bibier della situazione).
Non mi aspettavo di certo un film profondo o chissa che cosa, ma quando mi aspetto poco e trovo ancora meno..
ma te film come "Midnight in Paris", no? :-)
ciao Leo!!

Marco ha detto...

Flamers gonna flame!!

Leonardo Colombi ha detto...

LOL ^___^
Beh, che dire, a me il film non è spiaciuto. Non mi pare di aver detto che siamo di fronte a "LO" capolavoro, semplicemente, imho, l'ho apprezzato quale blocknuster che, essenzialmente, è.
Certo, ci fosse stato Jason Statham nei panni di Atom sarebbe stata tutta un'altra storia...
Quanto alla visione di film più impegnati, ebbene sì, lo confesso: in realtà li guardo e li commento pure! Da qualche parte, nel blog, ci stanno pure Inland empire, Mulholland Drive, Match Point, Gran Torino, e il capolavoro del millennio Babbi l'orsetto.
Però, strano a dirsi, per qualche misteriosa logica perversa, sono invece i film ca$$ta quelli che riscontrano un maggior numero di interventi da parte vostra per cui.... per quale motivo smettere? ;-P

Marco ha detto...

Girala come ti pare, caro il mio piccione. Io ti apetto al varco (ed è tutto dire...) con i gay neggri dallo spazio profondo.
Ahhh se non ti faccio il commento li, ahhh se non ti faccio il commento...

P.S. Film sci-fi interessante: Monsters

Filo ha detto...

Leo, se ti tiri indietro davanti a questa provocazione sei proprio un vigliacco! :)
Vogliamo la recensione di g.n.f.o.s.!

Leonardo Colombi ha detto...

Ebbene sì, cari i miei infamoni, sono un vigliacco patentato!

eviltroll ha detto...

non ho ancora letto nessun commento ma di sicuro hanno ragione marco e filo!

eviltroll ha detto...

ohibò, ero qui per trollare e invece mi tocca concordare con il leo: si capiva che il film sarebbe stato una storiella leggera padre-figlio in stile over the top, inutile quindi aspettarsi di più. In quest'ottica di aspettative non tradite l'ho quindi trovato un buon modo per passare un paio d'ore.
E comunque leo, dopo avermi spacciato black sheep per un bel film e avermelo fatto vedere a tradimento, g.n.f.o.s te lo meriteresti proprio!

Leonardo Colombi ha detto...

Mi sa che per i prossimi commenti introdurrò l'obbligo di specificare codice fiscale e altri elementi identificativi per gli utenti che bazzicano su questo blog...^__^
Comunque sia mi fa piacere sentire che, per un po' concordi con me medesimo; quanto a Black Sheep...mumble mumble...e pensare che non l'ho ancora visto...più di averlo nominato mi sa che non ho fatto, sai.