martedì 3 gennaio 2012

X-MEN - L'inizio (X-men First Class)

Titolo: X-men l'inizio  (X-Men First Class)
Regia: Matthew Vaughn
Anno: 2011
Genere: azione, supereroi
Cast: James McAvoy, Michael Fassbender, Rose Byrne, Jennifer Lawrence, January Jones

La trama in breve:
Prima di essere il Professor X e Magneto, Xavier e Erik sono stati due ragazzi e due grandi amici. Fianco a fianco hanno militato per la CIA, andando alla ricerca dei mutanti in tutto il mondo, per invitarli a non vergognarsi di sé e a unirsi a loro. Ma mentre Xavier sogna da sempre l'integrazione pacifica nella società degli umani, Erik si sente minacciato dalla razza umana e pensa a un esercito di mutanti e a una guerra inevitabile. Da bambino, ha visto sua madre venire uccisa sotto i suoi occhi, in un campo di concentramento, dall'infernale Sebastian Shaw e sono state proprio la rabbia e il dolore a portare alla luce i suoi poteri. Adulto, con l'aiuto di Xavier, Raven e dei giovani mutanti che hanno reclutato, si mette sulle tracce di Shaw e lo trova in Russia, intento a costringere il Cremlino a piazzare dei missili nucleari a Cuba per scatenare la terza guerra mondiale. (fonte mymovies)
Uhm, sembra esserci qualche
differenza rispetto ai personaggi
presenti nella locandina del film...

Il mio commento:
Visto a puntate sul finire dell'anno scorso, terminato poco prima di Natale in verità, per cercare, da un lato, di soddisfare la mia curiosità in merito a codesto film di cui avevo sentito parlare bene (anche su IMDB ha un voto discreto) e dall'altro di venire incontro ai gusti di voi visitatori che bazzicate qui, nel mio blog (buahahah!, aggiungo).
Ora, non nascondo di essere un appassionato lettore di fumetti e che quello degli X-Men è un mondo che ho seguito assai nel corso dell'adolescenza e che ho ripreso a leggere da qualche tempo a questa parte. 
A causa di questo interesse i film ispirati al gruppo mutante del professor Xavier li ho quindi visti uno dietro l'altro sperando che alla Marvel producessero qualcosa di discreto.
Il primo film, a mio avviso, è stato piuttosto deludente.
Idem il secondo.
Non parliamo del terzo solo per decenza e perché ci potrebbero essere dei minori in ascolto. 
Con  "X-Men Origins: Wolverine" c'è stato invece qualche cambiamento che, fortunatamente, si è mantenuto anche in questo recente capitolo.
Foto di gruppo...
Ehi, dove sono Riptide, Darwin
 e Sebastian Shaw?
Intendiamoci, anche per gli eventuali troll in agguato, sto dicendo che questo "X-Men First Class" sembrerebbe migliore rispetto ai precedenti capitoli della saga cinematografica, con una maggior coralità di base nel tratteggiare trama e personaggi, però si assesta a malapena sulla sufficienza. Una sufficienza che mi verrebbe da affibbiargli per il tentativo di conferire un'ambientazione al film (anni '60, credo, con un pseudo clima da guerra fredda) ecome gesto di stima verso attori auali James McAvoy (già visto in altri film tra cui Inside "I'm dancing", che mi era piaciuto molto), Michael Fassbender (presente in "Bastardi senza gloria" e, mi dicono, "300"), Kevin Bacon (che ha accettato la parte per pagarsi il mutuo, mi sa) e, soprattutto, alle bocce push-uppate di January Jones che interpreta Emma Frost. 
Ma procediamo con ordine.
I personaggi sono stati discretamente violentati rispetto alle rispettive controparti cartacee oppure adeguati per esigenze di un soggetto proposto da un Bryan Singer che, presumo, non abbia mai letto un caspita di numero dei comics Marvel. Per cui, ostinato nella propria convinzione di conoscere gli X-Men, improvvisa, un po' come Machete nell'omonimo film di Rodriguez.
Dimmi, Charles, avresti fatto da cavia
per Cerebro DOPO aver visto gli
effetti del siero anti mutazione
che Hank ha sperimentato su di sè?
Ecco allora personaggi mescolati un po' a casaccio o che propongono singolari stravolgimenti dello spazio tempo, anche in relazione a ciò che viene narrato negli altri film relativi agli X-Men. A meno che questo "X men first class" non costituisca un reboot della serie, per cui...
Personalmente non sapevo (e di fatti così non è) che Xavier e Mystica fossero "fratellastri" (anche perché mi immagino già come avrebbe reagito l'altro fratellastro del professor X, Cain Marko, il Fenomeno, avendo una tale gnocca a zonzo per casa...) né che i fratelli Alex e Scott Summers avessero 30 anni (almeno...) di differenza tra loro. Poco convincente pure Charles Xavier che, pur venendo proposto come un idealista esperto di generica e psicologia umana, non appare così carismatico e pacato come invece ci si aspetterebbe. Molto interessante poi il personaggio di Azazel (interpretato da un insospettabile Jason Flemyng) ma, come dire... non esiste! Mentre Riptide dovrebbe essere super veloce e non generare tornadi ma almeno su questo possiamo chiudere un occhio.
Hank McCoy dopo gli effetti della
sua cura miracolosa per combattere
le mutazioni da gene X...efficace no?
Come facessero invece personaggi come Darwin o "Angel" a vivere senza che nessuno sospettasse della loro mutazione risulta invece un mistero alla Voyager: il primo, per esempio, si adatta all'ambiente circostante per sopravvivere per cui, se lo buttate in acqua e lo tenete in ammollo per 10 secondi, gli crescono le branchie (e vabbè, magari non gli è mai capitato in pubblico...); la seconda invece ha le ali da fata, ali che tiene adese al proprio corpo facendole sembrare parte del proprio abito...ma visto che fa la spogliarellista, dico io, come diamine fa a non farsi scoprire da nessuno? 
Infine, non sapevo invece che ci fosse un proiettile alla base del problema che rende Xavier paraplegico cosa che, difatti, nel fumetto non è; nemmeno viene spiegato perché Magneto sviluppi, nel finale, una malsana passione per i mantelli. E pensare che fino a qualche attimo prima sembrava pure un caro ragazzo, violento e pragmatico, con gusti estetici un po' dubbi (Mystica in versione blu = gnocca, Emma Frost in lingerie = sdegno) a cui Xavier però non effettua alcun lavaggio del cervello (massì, anche se ammazza qualcuno che problema vuoi che sia....), ben diversamente da quello che lo stesso professor X si sente libero di fare alle menti di procaci e ingenue ragazze con l'hobby dello spogliarello (vedi Rose Byrne, interprete della dottoressa Moira Mactaggart che non esita un secondo a girare mezza nuda per la città pur di entrare nel covo del Club Infernale).
E' inutile che guardiate, lo sappiamo
tutti che quel comunicato di JFK è un
falso! 
Anche a livello di trama tutto procede in modo un po' troppo superficiale e rapido, probabilmente per errato calcolo narrativo: è vero che il film dura due ore abbondanti ma per la necessità di dover introdurre e presentare innumerevoli personaggi e situazioni (caspita, organizzare una guerra mondiale richiede tempo....) si avverta la classica sensazione di frenetica corsa selvaggia.
Dopo le sequenze iniziali che hanno un briciolo di senso e tranquillità, e che si ricollegano agli altri capitoli della saga cinematografica Marvel, tutto scorre via in pochi istanti: viaggi, allenamenti, spostamenti di navi e sommergibili, mutazioni di varia natura...t'oh, Hank adesso sei blu e peloso! Ma ieri non eri un pochino differente? Sicuro?
Hank McKoy che, a quanto pare, possiede anche il gene "MacGyver" vista la straordinaria capacità di realizzare qualunque cosa in pochi istanti. 
La scollatura, mi raccomando
miss Frost, la scollatura...
A favore del tutto c'è però da dire che regista e sceneggiatori hanno perlomeno cercato di indagare un po' il personaggio di Magneto e il rapporto di amicizia-nemesi che ha con Charles Xavier, nel tentativo di conferire spessore alla produzione e far scaturire riflessioni sull'evoluzione della specie, sul razzismo, sulla persecuzione,  sull'integrazione tra diversi e sul male in sé.
Ciò che spinge Sebastian Shaw a fare quel che fa, invece, rimane un mistero: è un personaggio privo di anima, tranquillamente dimenticabile. Ma con un bel cappello e una gran gnocca al suo fianco. E questo basta a renderlo un'icona malvagia capace di portare il mondo sull'orlo della Terza Guerra Mondiale solamente grazie al plagio di 2 generali, uno sovietico e uno statunitense.
Erik, Erik, Erik....perchè ti ostini
a voler giocare a scacchi contro
un telepate? Almeno usa l'elmetto!
In conclusione, se proprio avete un paio di orette da trascorrere in tranquillità, con un film disimpegnato, con una buona dose di effetti speciali ma sulle cui sequenze è meglio non sollevare eccessivi dubbi e perplessità (ad esempio: perchè il castello di Xavier è così dannatamente pulito nonostante l'immensità degli spazi e la totale assenza di schiavi? Secondo me condizionava telepaticamente il povero Hank McCoy costringendolo a sgobbare come una Bestia mentre lui se la spassava con la MacTaggart...), "X Men First Class"  potrebbe fare per voi. Diversamente, o se magari siete fan degli X-men del fumetto, evitate pure la visione preservando nel vostro cuore un'immagine dignitosa dell'omonima serie fumettistica targata Marvel.


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