martedì 19 febbraio 2013

..:: Come dimenticare (3) ::..

Poco fa, su La7, a Otto e mezzo, c'erano ospiti Travaglio e Sallusti. Tra i vari argomenti, è spuntato fuori anche un certo "Lolito", nuovo romanzo di Daniele Luttazzi che a breve sarà distribuito nelle edicole. 
Come ben sapete, malgrado alti e bassi, il buon Luttazzi è un personaggio che apprezzo e che trovo molto acuto e intelligente. Ricordo ancora con piacere Decameron, che tra l'altro andava in onda su La7 con ascolti a dir poco sorprendenti. Non un personaggio facile da gestire o da seguire, scomodo, e tra l'altro uno su cui ancora vige l' "editto bulgaro" o, comunque, una certa indisponibilità da parte dei media. D'altronde, uno che, in seconda serata, su una rete minore, registra ascolti maggiori di quelli di Rai2 in prima serata non è certamente uno che fa guadagnare soldi...uhm...o forse no?
Diciamo che, tra i tanti argomenti di discussione nei quali sono stati coinvolti i nostri politici, talune questioni rimangono meno prioritarie di altre. 
In fondo, fino a ieri, c'era da salvare la nazione dal fallimento, anche applicando strategie impopolari, spremendo e vessando, imponendo nuove tasse e rigore. Ovvero, quel che ha fatto il signor Monti che, sul finire del 2011, piovve dall'alto sull'italica scena politica. 
E che adesso ci riprova a farsi eleggere, giocando la carta della moralità, del rigore, della professionalità.
Oltre che il cagnolino nuovo di zecca, utile gingillo domestico e mediatico per questo simpatico settantenne.
Già, perché la volta scorsa non è esattamente stato eletto - o sbaglio? - e l'indice di gradimento da parte del volgo non è propriamente dei migliori.
Piuttosto è stato IMPOSTO, una sorta di memento per aiutarci a comprendere quanto importante sia il peso del voto che noi italiano possiamo dare, una misura di quanto effettivamente contiamo. 
In pratica, che il popolo sia d'accordo o meno, è ALTROVE che si decide come debba agire il governo, quali siano le priorità e l'impostazione da dare alla politica. 
Ora, non so dire se il signor Monti abbia agito in modo corretto o meno, ma indubbiamente il suo operato ha portato a qualcosa in termini di rispettabilità economica e finanziaria. Magari ha effettivamente salvato la nostra Nazione, come sostengono i nostri economisti. E, sinceramente, mi sentivo discretamente sollevato nel lasciarlo andare in giro per l'Europa o per il mondo a incontrare gli altri leader mondiali (ve lo vedete Bersani o Bossi a Bruxelles? Berlusconi invece ha già dato prova del suo savoir faire...)
Poi però qualcosa si è incrinato e "puff", si è deciso che il suo governo doveva finire. Prima di aver approvato provvedimenti o leggi in merito a leggi elettorali, conflitto di interessi, falso in bilancio, giustizia....sia mai!
E adesso, dopo che tutti i vari esponenti politici ne parlavano bene, lo elogiavano, riconoscevano la sua preparazione, colpo di scena: vai col voltafaccia collettivo e giù di sputtanamento corale!
Contemporaneamente, lui pure ha fatto un cambiamento dimostrando accanimento e un atteggiamento "vagamente incazzoso" contro tutto e tutti, ormai succube del folclore del festival della balla che è si concluderà domenica 24 febbraio. Ce ne ha per tutti, a destra e a manca...che poi, sinceramente, pensavo lui fosse di destra. Ma se la destra non sta con lui, allora inizio ad andare in confusione e non comprendo bene se sia la destra a essere nel pallone o il centro ad aver inglobato la destra...che casin...
E a tutto ciò, sinceramente, aggiungo le mie perplessità sul motivo che ha scatenato nel vetusto premier l'impellente bisogno di riprovarci. 
Come non mi è ben chiaro se il suo modo di vedere la politica effettivamente rispecchia la visione dei cittadini o, invece, è vicina all'ottica di ALTRI poteri, che magari se ne stanno più in alto. Mi spiace solo che la sua figura venga accostata unicamente all'IMU: probabilmente il QI dell'italiano medio non riesce a gestire altre informazioni.
E sì che in un annetto bello e buono di governo, di cose, deve pur averne fatte tante. Magari solo un quinto di quelle che doveva, ma indubbiamente qualcosa ha fatto. Vedasi aumenti dell'IVA, vedasi riforme alle pensioni e del lavoro, la patrimoniale sui conti correnti, la lotta all'evasione fiscale che ha preso i connotati di una persecuzione razziale, la Tares....mentre in campo internazionale ci son stati dei viaggi verso l'America di Obama e l'Arabia Saudita... c'è stata anche la genialata per consentire di fondare nuove aziende con capitale iniziale pari a 1 euro!
Nel complesso, però, la disoccupazione è salita, i consumi sono scesi e abbiam perso molto in capitale umano. Tutti aspetti che effettivamente contribuiscono al benessere della gente comune, che facilitano le dinamiche quotidiane, scelte che un movimento civico che parte dal basso avrebbe fatto...o sbaglio? 
Che poi, anche il fatto di voler spremere e spremere e tagliare e tagliare e poi spremere e via dicendo non credo sia la strada giusta per rilanciare il Paese o dare respiro alle famiglie. Soprattutto se poi il messaggio veicolato è che i piccoli devono sacrificarsi mentre banche e "la casta" debbano essere salvaguardate.
Per cui boh, continuo a guardare con sospetto alla sua figura e a ciò che ha effettivamente fatto o che potrà ancora fare per noi italiani.




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