giovedì 28 febbraio 2013

..:: Primavera italiana? ::..

Visto l'esito delle recenti elezioni, come era prevedibile, si è innescato un interessante gioco di voci e commenti da parte dei cittadini, dei giornalisti e delle varie cariche politiche presenti, italiane ed estere. 
Soprattutto, l'argomento al centro dei vari dibattiti è l'ingovernabilità a cui si va incontro, alle coalizioni che si formeranno, senza dimenticare la caccia ai colpevoli, per capire a chi imputare la responsabilità dell'esito ottenuto con le elezioni. 
Per capirci qualcosa, forse, visto che ogni tanto mi trovo a notare dinamiche sospette (vedasi la Lega, che ha il controllo delle regioni del Nord ma che, globalmente, raggiunge circa il 4%....)
Dito puntato verso persone, movimenti ed elettori. Qualcuno c'è o deve esserci, insomma, che rischia di portarci a situazioni fortemente critiche e ingestibili. 
Non come ai bei vecchi tempi quando i precedenti governi dimostravano di avere a cuore le priorità del Paese e di dedicarsi alla cosa pubblica con serietà, competenza e onestà...anche se non mi pare sia propriamente accaduta negli ultimi anni ma ugualmente in molti hanno deciso di concedere fiducia alle stesse facce. Anzi, mi pare ci sia anche qualcuno di "perseguitato dalla legge" che, malgrado presunti crimini, raccoglie fin troppi consensi...
Ad ogni modo, da parte mia, più che disquisire amabilmente di quel che accadrà (e non essendo io un veggente ho un po' di difficoltà nel valutarlo...), c'è invece la volontà di riflettere su certe dinamiche comunicative e mediatiche che, strano a dirsi, non sono state additate come "responsabili" del risultato ottenuto.
Partiamo dalla scelta popolare compiuta dal Movimento 5 Stelle che ha attraversato l'Italia con lo tsunami tour fermandosi nelle piazze, dove chiunque (sostenitore o meno) poteva fermarsi gratuitamente ad ascoltare. Diversamente, i partiti tradizionali hanno preferito investire maggiormente su conferenze ed eventi legati solamente al proprio elettorato.
A suo tempo, Prodi lo ritraevano
in pose come questa...capirai che
fiducia che ispira...
C'è poi da ponderare sul ruolo dei giornalisti e dei media televisivi in generale che hanno continuato a comportarsi in modo "sciocco", come spesso fanno, non ponendosi criticamente nei confronti dei candidati politici, di qualunque appartenenza politica, ma cercando lo show mediatico, gestendone l'appeal, l'esteriorità, facendo emergere solo "schifezze" quali insulti e contrasti mentre sullo sfondo venivano a sfocarsi altre questioni (su tutte, come è andata a finire con Monte dei Paschi di Siena?) 
Ecco allora che Berlusconi viene sempre inquadrato e proposto in un certo modo, possibilmente sorridente, Bersani e Monti idem, ma più composti e riflessivi, sempre a tenere comizi dinnanzi a gente che applaude e sventola bandieroni, Ingroia e Giannino (un uomo che ha, assieme a Lapo Elkann, ha contribuito alla ridefinizione di figura di m...) invece più umili e nel mezzo di qualche intervista o conferenza di dimensioni contenute, e Grillo che urla. Immagini, diapositive, ripetute con insistenza che finiscono con imprimersi più delle idee proposte.
Giornalisti sempre a caccia del leader, del tizio cui le masse devono fidelizzarsi e seguire come fosse un beniamino della musica o dello sport.
Poca enfasi sulle idee, sui programmi, sul passato di tutta questa gente che, ovviamente, non è sbucata fuori dal nulla. Ma l'impressione avuta, per certi versi, era questa, dello stupore dinnanzi alla novità... 
A parer mio, visto anche che esiste la par condicio (ahahah, che cazzata!), qualcuno poteva anche prendersi la briga di tenere un programma divulgativo in cui leggere o schematizzare le idee politiche descritte nei vari programmi elettorali. Ma evidentemente costava troppa fatica e, anzi, poteva risultare contro producente. Vedasi rintracciare il programma del Movimento 5 Stelle, da anni presente in internet e comodamente accessibile da browser, ma che nessun giornalista ha saputo recuperare per nessuna edizione del telegiornale.

E visto che in Italia la gente probabilmente non è così critica e alfabetizzata, né tendenzialmente tanto giovane e avvezza a porsi in modo "attivo" nei confronti della comunicazione (questa affermazione è vera ma vale a piacimento, perché quando vuole la gente si informa, chiede, si documenta, fa...), questa dinamica trita e ritrita di disinformare ha funzionato ancora una volta. 
Senza scordare che circa un quarto degli elettori non si è presentata alle urne...ma di questo non ci curiamo....mah
D'altronde, c'è anche da ricordare che nella classifica stilata da Reporter Senza Frontiere in tema di LIBERTA' di STAMPA, l'Italia è scivolata dal 50-esimo posto del 2010 al 61-esimo posto nel 2012 (...e non ce l'hanno mai detto? Sorbole! E io che mi fidavo della serietà dei media tradizionali....), subito dietro a Bosnia Erzegovina e Guyana, ma prima di Repubblica Centroafricana e Lesotho, che manco so dove stia... Insomma, alla faccia della libertà di informazione, della censura diretta e indiretta che continuamente sperimentiamo e che ci condiziona.
Potere del web?
Però se poi si cerca di indicare che esistono altri media al di fuori di quelli di massa (cioè, su FB ci stanno 1 miliardo di account ma ugualmente la rete, in Italia, non è equiparata alla tv...), che internet non esiste solo per usare Facebook, per twittare con il Papa dimissionario, per imparare qualcosa dagli interessanti documentari proposti su YouPorn o per diffondere cazzate in discutibili catene di Sant'Antonio ma anche per - udite udite - informarsi, oppure se si segnala che esistono anche incontri di natura politica organizzati tutto l'anno da forze e movimenti politici più o meno locali, e se a dire questo è un giovane....apriti cielo e che Dio ti fulmini per questa bestemmia e mancanza di fede!!!
Tutti devono SUBIRE la comunicazione, non cercarla. Amen!
E se uno non vuole o non è in grado di informarsi, eh, mi spiace, non può domandare niente a nessuno per regolamento... °_°  (sono ironico)
Che poi, a dirla tutta, vien davvero da star male e soffrire fisicamente se si pensa che, in questo momento, quello che con più difficoltà sta cambiando è il pensiero e l'atteggiamento culturale della gente del nostro Paese. Altro che primavera italiana alla stregua dell'ondata di rivoluzioni che il popolo arabo ha saputo compiere dal 2010 a questa parte, anche in modo violento non lo nego, per conquistarsi un futuro diverso e più libero. Consapevoli di voler cambiare, consapevoli di essere ormai cittadini del 201x, consapevoli dei propri diritti, consapevoli delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie, di quelle stesse nuove tecnologie verso cui hanno virato le maggiori testate giornalistiche internazionali.
Da noi, invece, siamo ancora in pseudo letargo mi sa, alle prese con mentalità provinciali e con dinamiche talvolta arcaiche e superate (pensate solo a cosa si va incontro quando si cambia residenza, a quanta burocrazia e a quante comunicazioni si devono fare...sia mai che esista una banca dati comune!). 
Secondo me, c'era addirittura il rischio che la gente finisse per votare basandosi sul Crozza apparso a Sanremo e che, indubbiamente, un po' ha finito con il condizionare gli indecisi. Che di sicuro non si son mossi per andare a partecipare a questo e quel comizio del partito tradizionale ma che, forse, han finito per cedere al caleidoscopio di occasioni pubblicitarie offerte dai palinsesti televisivi.
E ora, ora che il cambiamento sta avvenendo, ora che talune dinamiche rischiano di scricchiolare e cedere, vedremo quel che accadrà.
Scopriremo se, a causa dell'esito di queste elezioni, cambieranno anche i toni e le comunicazioni divulgate alle masse. Perché in fondo la politica non è solamente quella svolta in Parlamento ma è quella che ogni giorno sperimentiamo e viviamo compiendo delle scelte, relazionandoci con gli eventi che ci vengono descritti dai telegiornali e non solo.

...You can't change the world
But you can change the facts
And when you change the facts
You change points of view
If you change points of view
You may change a vote
And when you change a vote
You may change the world...

(...e sì, lo so, sarà la ventordicesima volta che cito questa canzone e questo gruppo "semi-sconosciuto" ma siccome mi va di farlo, lo faccio ^__^ )


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