Regia: Toshiyuki Kubooka
Anno: 2013
Genere: animazione, dark fantasy
Produzione: Studio 4°C
La trama in breve:
Mentre Griffith è in catene, ridotto a una larva umana nelle segrete del Castello di Midland, i suoi Falchi, gruppo di guerrieri al suo servizio, errano per le foreste inseguiti dai nemici. Almeno finché non torna tra loro Guts, ben deciso a liberare Griffith dalla prigionia. Guts, Caska e i Falchi riescono nel loro intento, ma il loro capo, impossibilitato a camminare, parlare e impugnare una spada, sembra devastato nella psiche almeno quanto nel fisico. (fone mymovies)
Il mio commento:

Ultimo...in effetti, speravo che il progetto potesse continuare anche dopo questo terzo capitolo ma cercando in internet non ho trovato conferme a queste mie speranze. D'altra parte, il manga stesso esce con cadenza atemporale e sembra ben lungi dal volersi concludere, ricco com'è di divagazioni e questioni irrisolte.
Giusto per fare un paragone, anche One Piece sta crescendo a dismisura ma Eiichiro Oda dà l'impressione di avere un piano e un progetto ben definito e, pian piano, sta facendo chiarezza e luce su personaggi ed eventi fondamentali dell'universo da lui creato. Kentaro Miura invece, l'autore di Berserk nel caso codesto nome non fosse noto, da invece l'impressione di essersi un po' perso e di credersi immortale, in grado di condurre la serie per molte decadi.

Un capitolo visivamente molto forte, truculento e molto più sfumato sull'horror rispetto ai precedenti due, motivo per cui se ne consiglia la visione a un pubblico adulto.
Ordunque, personalmente seguo la pubblicazione del manga dai tempi del liceo, per cui il legame e l'interesse verso quest'opera è più che consolidato. Di conseguenza conosco trama e sviluppo, per cui la visione del film non mi ha né spiazzato né deluso in termini di adattamenti, come invece raramente accade per i film tratti da libri. Mi son accostato al film consapevole di cosa stavo accingendomi a vedere e con una certa qual bramosia di assistere alla drammatica sequenza dell'eclissi....e in tal senso sono stato ampiamente soddisfatto di quanto visto.

Merito della sensibilità artistica di chi ha concepito la storia narrata, certo, ma anche dell'abilità cinematografica del regista che ha curato la realizzazione di questo terzo e ultimo episodio dedicato a Berserk.
Se nei precedenti episodi ci si atteneva a ritmi e immagini più "storiche" e ordinarie, qui, con l'avvento e la resurrezione di Grifis/Griffith in Phemt si respira tutt'altra atmosfera. C'è qualcosa di potente, di immondo, di viscerale. Un legame che si instaura con lo spettatore e che lo mette in relazione con la vita - sì, vita - che si respira in questo terzo e, purtroppo, ultimo capitolo della serie.
Ci si ritrova quindi fianco a fianco di Guts, di Caska e di Grifis in uno dei momenti più forti e crudi della letteratura manga, in un tripudio di dolore e disperazione infernali, mentre ogni sfaccettatura del vivere trova realizzazione oppure condanna. Certo, la dinamica vissuta da Guts e soci va oltre l'impossibile in quanto sopravvissuti all'incubo dell'eclissi, ma racchiude in essa la summa di tutte le tragedie umane, motivo per cui non può lasciare indifferenti e, anzi, conferire nuova luce e nuovo spessore ai personaggi proposti.


Quel legame che già dal primo film della trilogia era stato descritto giunge qui ad un momento tragico e nefasto, quando cioè Grittifh, liberato dalla propria prigionia e consapevole di non poter tornare a lottare per il proprio sogno, sceglie di sacrificare tutti i propri compagni a entità sovrannaturali in cambio della propria rinascita. Fatto questo che genera tutto un rimescolio di emozioni e situazioni oscure e brutali che rende quest'opera complessa e cupa, non adatta ai più ma, di contro, capace di suscitare emozioni e moti primigeni.

Un desiderio che però non verrà soddisfatto, purtroppo.
Sembra infatti che il progetto fosse unicamente concepito per rilanciare la serie, ma senza esagerare e con l'obbiettivo di coinvolgere un pubblico quanto più trasversale possibile. Peccato. Anche perché ora, subito dopo l'eclissi, inizia l'arduo percorso del guerriero nero, solo contro le tenebre, alla ricerca di vendetta contro Phemt, un viaggio titanico che poggia le sue fondamenta su una tenacia formidabile e su un dolore profondo oltre ogni immaginazione.
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