giovedì 7 aprile 2016

Man of Steel - L'uomo d'acciaio

Titolo: Man of Steel - L'uomo d'acciaio
Regia: Zack Snyder
Anno: 2013
Genere: supereroi, azione
Cast: Henry Cavill, Amy Adams, Michael Shannon, Kevin Costner, Diane Lane, Laurence Fishburne, Antje Traue, Ayelet Zurer, Russell Crowe, Christopher Meloni


La storia in breve:
Il pianeta Krypton, esaurite le risorse naturali, è condannato a implodere. A pochi giorni dalla fine e nei giorni del colpo di stato del generale Zod, nasce un bambino destinato a cambiare la vita di un pianeta più giovane e lontano. Figlio di Jor-El, scienziato e luminare di Krypton, Kal viene imbarcato su una navicella e lanciato nello spazio con il codice genetico del suo popolo. Atterrato in Kansas e sopravvissuto ai genitori, Kal viene recuperato dai coniugi Kent, che lo educano con amore e senso etico. Molto presto però la natura aliena e formidabile di Clark, il suo nome terreno, prende il sopravvento emarginandolo dal mondo. Diventato uomo dentro al corpo di un dio, lascia la casa paterna in cerca delle proprie origini. Il ritrovamento di una nave spaziale, precipitata sulla terra milioni di anni prima, è la risposta alle domande disattese di Clark, a cui l'ologramma del padre biologico rivela identità e genesi... (fonte mymovies)


Il mio commento:
Mentre il mondo si è appena ripreso dal discutibile Batman vs Superman- che non ho visto - complice un frizzante weekend all'insegna della reperibilità lavorativa, mi son recuperato Man of Steel - L'uomo d'acciaio, film ignorante e fracassone dedicato al personaggio di Superman.
Fondamentalmente ritengo il supereroe kryptoniano una creatura difficile da gestire, un tizio ingombrante e spropositato, non facile da attualizzare e trattare in un lungometraggio. Soprattutto se l'intento è quello di contestualizzarlo in un film simil realistico che cerca di caratterizzare il personaggio, di conferirgli spessore.
A mio modo di vedere, con codesto essere superiore, si potrebbe far di tutto e di più: proporre un cattivone di quelli che manco Zeus nei giorni migliori riuscirebbe ad abbattere; scherzare con lui in una nottata simil Una notte da Leoni all'insegna della devastazione cosmica; fargli prendere l'alzheimer e lasciarlo vagare per i continenti senza aver piena consapevolezza di sé; farlo arrivare sì, sulla Terra, ma in un periodo storico differente da quello attuale, magari tra gli australopitechi... e via dicendo.
Ne si deduce che io guardi a lui con un misto di aspettativa e morbosa attrazione, al contempo commiserandolo per la sua condizione di ultimo della specie e per la sua condanna a vestire una calzamaglia ignobile, Una punizione che forse si merita per la manifesta ignoranza compiuta nel non aver concepito un costume munito di maschera, che gli avrebbe permesso un'esistenza senza quell'infame menzogna che lo vede diventare un giornalista solamente indossando gli occhiali.
Comunque sia, tornando al film di Snyder, l'ho trovato mediamente piacevole, seppur con vistose oscillazioni tra scene di inaudita potenza visiva e sequenze di terrificante imbarazzo. 
L'altra volta il diluvio universale, questa volta
l'esplosione del pianeta...certo che c'ho un po' di sfiga...
Mi riferisco, per le prime, all'ultima parte del film mentre, per quelle discutibili, alle molte cazzate disseminate qua e là, al ruolo di Kevin Costner, padre adottivo del piccolo Kal-el, che cerca di dissuaderlo dal compiere azioni giuste e meritevoli in un mondo in cui basta molto meno per divenire ricchi e famosi e circondarsi di fregna. Un po' come fa pure Laurence "Morpheus" Fishburne, direttore del Daily Planet che, in un mondo che schifa i giornali in favore del web, rifiuta uno scoop di quelli biblici solo per evitare un potenziale trauma al mondo, a quello stesso mondo che paga fior di quattrini per andare a vedere film degli Avengers (ora che ci penso, che ci siano i fumetti nel mondo dei fumetti???). 

E come non impallidire dinnanzi all'onnipresente Russel Crowe, Jor-El, un po' scienziato e un po' gladiatore - come l'han definito nella recensione su i400calci - che compare ogni qualvolta sia necessario sbrogliare la situazione e fornire spiegazioni, insomma, un caspita di ologramma senziente - ma non automunito - capace di manovrare aeromobili interstellari e di compiere miracoli tecnologici. 
Ecco, capite bene che di cagate e superficialità ce ne sono a iosa...compreso pure il "non-piano" pensato per gestire l'emergenza kryptoniani (bombardiamoli! attacchiamoli! prepariamo un bel banchetto di benvenuto e con la scusa li avveleniamo! diamogli le chiavi di Roma!), confidando che i nuovi e bellicosi nuovi arrivati abbiano intenzioni pacifiche.
Tuttavia, mi è passato tutto in secondo piano di fronte alla devastante potenza sciorinata nella seconda parte del film. 
Ok, ok, non è male neanche la regia che cerca di amalgamare passato e presente, che lascia intuire il dissidio di un uomo con il potenziale di un dio che deve cercare di mimetizzarsi, di uno che si sente fuori posto, solo, uno di quelli che potrebbe salvare/estinguere vite ma che al contempo si strugge per colpa dei propri traumi, una persona smarrita in cerca di risposte, un disoccupato cronico che passa da un contratto all'altro...
Visto che costume?
Altro che tutine blu e mantellini
rossi svolazzanti!!!
Ecco, a mio modesto parere, mi pare che sotto questo profilo Man of Steel funzioni abbastanza, ovviamente considerando il tipo di prodotto e le capacità recitative del machissimo protagonista scelto che, tanto per non sfigurare, da piccolo leggeva Platone °_° Un attore fisicatissimo che tutto sommato riesce bene nel trasmettere un sorta di calma ieratica, quella che deriva da una sicurezza consapevole e da indubbie capacità fisiche.
Ma, imho, tutto passa in secondo piano di fronte alla terrificante potenza distruttiva inscenata da Snyder, dagli effetti speciali roboanti, dai combattimenti deflagranti e impossibili, dalle botte da orbi, dal potere, oh sì, a cui Kal-el e Zod e i suoi danno sfogo senza curarsi minimamente delle conseguenze. Lotte senza quartiere, distruzioni su vasta scala, e botte, tante, e forti, di quelle che sconquassano il terreno, abbattono i palazzi e aprono il cielo causando anche migliaia di invalidi e di morti ammazzati, oltre che danni incalcolabili.
Vedi cosa succede agli individui di una razza che non tromba abbastanza e il cui mondo, chissà come mai, è esploso?
E tutto questo mentre gli ignari e indifesi terrestri cercano un posto sicuro e si domandano, come tutti noi, come mai tra esseri superiori vada sempre a finire così. Mai che si dibatta, si discuta, si giochi il destino del pianeta a carte. Mai. Solo pacche, botte, morsicate, raggi cosmici sparati dagli occhi e peti fotonici che a confronto, quel che è successo a Hiroshima, è stato niente. 
Ecco, per quanto mi riguarda, di Man of Steel - L'uomo d'acciaio, credo, rammenterò prevalentemente questo, oltre agli n salvataggi dell'apprezzatissima Amy Adams (di cui il primo, a meno 30 gradi, sperduta di notte in una grotta, minacciata da sconosciuta tecnologia aliena, salvata da un uomo con occhi fiammeggianti che al grido di "tranquilla, cauterizzo io questo squarcio" la brucia con gli occhi...letteralmente.... Ma l'ha presa bene, dai, l'ha superata senza l'aiuto di specialisti e senza dover dar spiegazioni ai militari che l'avevano in custodia...), al fisicaccio di Henry Cavill e al dubbio amletico: possibile che a parte gli Stati Uniti, nessuna delle altre nazioni quanto meno sbotti o si esprima sull'emergenza kryptoniani e sulla cittadinanza di Kal-el? 
"Coraggio, è quasi finito"
(credo che, per certi critici cinematografici, la visione
di questo film abbia creato effetti collaterali simili)
Metti che la sua navetta fosse caduta in Corea del Nord o sull'isola di Pasqua. Oppure in mare aperto...uhm...che a ben pensarci la maggior parte della superficie del pianeta Terra è effettivamente coperta d'acqua...insomma, c'ha avuto un po' di culo, Superman, a cadere sulla terraferma e in un Stato che non pone domande a una coppia che, da un giorno all'altro, dichiara di avere un figlio le cui origini non si possono documentare °_°






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