sabato 22 giugno 2019

Glass

Titolo: Glass
Regia: M. Night Shyamalan
Anno: 2019
Genere: thriller, azione, supereroi
Cast: James McAvoy, Bruce Willis, Anya Taylor-Joy, Samuel L. Jackson, Sarah Paulson, Spencer Treat Clark, Luke Kirby, Charlayne Woodard, Rob Yang


La trama in breve:
Glass è il crossover/sequel di Unbreakable - il predestinato e Split.
Quindici anni dopo lo scontro con lo spietato "uomo di vetro" alias Elijah Price (Samuel L. Jackson), David Dunn (Bruce Willis) guarda per caso un notiziario in una tavola calda: il feroce killer smascherato in Tv non è altri che Kevin Wendell Crumb (James McAvoy), dominato dalla feroce "Bestia" che ha seminato morte nel seminterrato dello zoo dove lavorava.
Dopo questi eventi, raccontati in Split, ritroviamo un Dunn che mette a frutto i suoi poteri come vigilante, aiutato dal figlio ormai adulto, e si trova ormai sulle tracce di Crumb, nel frattempo pronto a sacrificare alla Bestia altre ragazze prese in ostaggio.
Lo scontro a due si avvicina, pronto a diventare un duello definitivo a tre quando Crumb e Dunn verranno rinchiusi nello stesso Istituto psichiatrico in cui si trova Price.  (fonte comingsoon)


Il mio commento:
A suo tempo Unbreakable mi era piaciuto e ne conservavo un discreto ricordo mentre Split non l'ho visto. Me l'ero segnato come film di potenziale interesse, vista la presenza di un attore come James McAvoy che so essere piuttosto capace e un personaggio con personalità multiple.
Ordunque, in aereo, ritornando dal Canada, ho visto che tra i film selezionabili c'era pure questo. Sospettavo che il crossover tra i Unbreakable e Split fosse più una trovata dell'ultimo minuto più che un reale progetto ponderato da Shyamalan, ma pensavo il risultato fosse comunque accettabile. Insomma, avevo delle aspettative e devo dire che ne son rimasto abbastanza perplesso. Non è tanto un sentimento di delusione quello che mi ha suscitato ma un senso di inconsistenza e di potenziale sprecato.
Bruce Willis regala una performance insipida, sotto tono, ma comunque nel complesso del film regnano superficialità e semplificazioni che sfiorano il ridicolo. Per fortuna c'è "L'Orda" che anima un po' il tutto, con un continuo cambiamento di personalità e con una "Bestia" che fa crescere l'aspettativa per l'evoluzione della storia o per un finale tragico....anche se di solito con Shyamalan alla fine c'è sempre un minimo di ribaltamento di quanto visto.
Tuttavia già la gestione della reclusione di tre criminali potenzialmente superumani in un istituto psichiatrico gestito da personale ignaro e part-time fa presagire che tutta la storia sia piuttosto campata per aria, a parte per la scelta dei colori con cui evidenziare i personaggi. 
Per non parlare del piano macchiavellico di Elijah Price, mr Glass, che anziché pensare a svignarsela (e ci son tutti gli elementi per riuscirci) crea la perfetta situazione per un suicidio a tre. Complimenti davvero, applausi e standing ovation.





Va detto che rispetto ad altri film dedicati ai supereroi e ai fumetti questo è stato realizzato con pochezza di mezzi e risorse e non gioca affatto la carta dei mirabolanti effetti speciali per traviare gli spettatori. Motivo per cui c'era spazio per qualche sensatezza in più, maggior coerenza e fiducia nella capacità dello spettatore che costantemente viene annoiato da spiegazioni ovvie oppure scandalizzato con situazioni davvero assurde, vedasi la manipolazione della macchina con cui doveva venir operato Elijah senza che nessuno se ne accorga o al lasciare una povera vittima inerme (Casey Cooke interpretata da Anya Taylor-Joy) a stretto contatto con un criminale dalla personalità multipla senza protezioni di sorta. 
Ah, e tutto avviene nel totale disinteresse del mondo esterno, al netto dei pochi personaggi secondari presenti. Nessun fan del "sorvegliante" si fa vivo, nessun famigliare delle vittime degli altri due chiede conto per i torti subiti...niente di niente...manco la polizia sembra aver interesse nella gestione di questi tre casi umani.
Diciamo che probabilmente un senso poteva avercelo, di certo nel giocare sul dubbio - verso lo spettatore e verso i personaggi - sulla reale natura super umana. O magari ci poteva stare anche un invito di fondo sul credere al fantastico o sul fatto che le potenzialità dell'uomo siano infinite. 
Ma a conti fatti, non è che Glass lasci dietro di sé proprio questo gran bel ricordo...anzi...nemmeno il tentativo di colpo di scena del finale, con tanto di comparsa di una setta segreta che vuol nascondere la presenza dei super umani riesce a portare il film sulla sufficienza.
Peccato :-(


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