mercoledì 30 dicembre 2020

Maze Runner - Il labirinto


Titolo:
Maze Runner - Il labirinto
Anno: 2014
Regia: Wes Ball
Genere: distopico, fantascienza, azione
Cast: Dylan O'Brien, Kaya Scodelario, Thomas Brodie-Sangster, Will Poulter, Patricia Clarkson

La trama in breve: 
Thomas si risveglia in un ascensore che sta salendo lentamente. Non appena la cabina si ferma e le porte si aprono, si ritrova tra un gruppo di ragazzi che lo accolgono nella Radura, un grande spazio aperto circondato da enormi mura di cemento. Thomas non ricorda nulla e non è assolutamente consapevole di dove possa trovarsi. Thomas e i suoi compagni "Radurai" non sanno come e perché siano arrivati nella Radura, sanno soltanto che ogni mattina le gigantesche porte in cemento delle mura della Radura si aprono e che ogni sera al tramonto si richiudono; sanno anche che ogni trenta giorni arriva un nuovo ragazzo dall'ascensore. Nonostante sia un nuovo arrivato, una "spina", percepisce una strana familiarità per la Radura e il Labirinto. C'è qualcosa sepolto fra i suoi ricordi che potrebbe essere la soluzione ai misteri del Labirinto e al mondo che nasconde. (fonte ibs)

Il mio commento: 
ho visto questo film un po' su Rai4 e un po' su Amazon prime, per certi aspetti mi ha incuriosito e coinvolto, per altri mi ha lasciato perplesso e confuso ma, essendo una trilogia ispirata a romanzi, ci può stare che non tutte le risposte siano state fornite da subito. 
Al contempo, come mi è sembrato di capire, anche in questo caso la trasposizione da romanzo a film è avvenuta in modo discutibile, con semplificazioni e modifiche più o meno sensate. Pur con l'autore dei libri a partecipare al progetto.
Tra gli aspetti più curiosi c'è senza dubbio la spropositata energia e l'ingente investimento effettuati per creare quel grandissimo labirinto mobile, con tanto di mostri che sembrano usciti da qualche videogame stile Quake o Doom, per ... una sorta di esperimento finalizzato alla ricerca di una cura o qualcosa di simile per contrastare una catastrofica pandemia che ha sconvolto il mondo. E, visti i tempi, vien quasi da sorridere a tale pensiero, non della pandemia, ma della colossale impalcatura allestita nel film. 
Il ritmo di questo Maze Runner comunque è incalzante e, complice la confusione e lo spaesamento provato dagli stessi protagonisti, la narrazione riesce a condurre lo spettatore nello sviluppo della storia prendendo tempo sui vari quesiti che magari ha in mente. 
Vero è che ci sono anche molti aspetti su cui si sorvola o che vengono gestiti sbrigativamente, ad esempio in merito al modo in cui i ragazzi riescono a provvedere a sé, considerando che non credo siano tutti abilissimi di botanica, medicina, carpenteria, moda: ma immagino che derivi tutto da anni di tentativi e/o ricordi pregressi. 




Già è una buona cosa che comunque si sia creata una sola comunità e non più d'una (per dire, quelli della Lazio da una parte e della Roma dall'altra) e che non ci sia alcun psicopatico che abbia iniziato a dare di matto innescando una strage stile Battle Royale.
Anche l'aspetto "sessuale" è un po' velato, considerando che dopo 3 anni in cui questi adolescenti in piena tempesta ormonale vivono assieme si vedono arrivare una ragazza, Teresa (Kaya Scodelario), e nessuno pensa ad attività ricreative diverse dalla virile lotta tra maschi. Lei pure sembra a suo agio in uno scenario gestito prevalentemente da maschi: già mi immagino il bagno. Altra questione su cui si è indagato poco: avevano delle latrine, delle aree dedicate oppure tutto natur, dove capita capita...e per fortuna ci sono anche molte piante con foglie larghe.
Ma, tornando a questioni più pruriginose, su twitter, seguendo i micro post dedicati alla saga, mi son imbattuto in numerose battute e focus su situazioni e scambi di sguardi ambigui tra i protagonisti, in particolare da parte di Newt (Thomas Brodie-Sangster) verso Thomas(Dylan O'Brien), il protagonista. Personaggio che per altro sbroglia la situazione in pochi giorni dopo che i Radurai se ne stanno lì da 2-3 anni e, tutto sommato, non se la passano neanche malaccio se consideriamo che non hanno particolari rogne in termini di criminalità, mutui, tasse, malattie, fame ... 
Di contro, c'è anche da pensare che sono 2-3 anni che i Radurai se la cavano e nel contempo cercano di evadere mentre, là fuori, c'è un mondo che da un lato soccombe a una devastante epidemia e dall'altro spera che una qualche risposta arrivi proprio grazie alle loro gesta eroiche. Le gesta di ragazzi "cavie" che stanno dentro a un labirinto come topolini e che ogni tanto schiattano pure. Un rischio calcolato o follia totale visto l'importanza che sembrano avere questi ragazzi apparentemente immuni dal virus? 
Ai posteri l'ardua sentenza1
Un altro aspetto che non mi è parso molto chiaro è il modo in cui perdono e ritrovano i ricordi, visto che è tutto un po' lasciato al caso e che le memorie a cui possono attingere sembrano, come dire, centellinate e selezionate, visto che garantiscono alcuni flash oppure la creazione di sospetti e antipatie che vanno a minare stabilità e coesione del gruppo. 
Evidentemente anche questo fa parte del piano dei ricercatori che curano il progetto. Chissà come gli è venuta in mente poi l'idea di porli in condizioni estreme di questo tipo...




Non mi è chiaro poi perché sti poveri ragazzi non potessero crearsi (o ricevere) dei veicoli, o qualcosa di utile per facilitarsi le esplorazioni senza dover contare solamente su gambe e fiato: in fondo, se hanno recuperato qualche ricordo, ce ne sarà pure uno di loro che rammenta di un tempo in cui esistevano auto, bici, pattini o addirittura telefoni, walkie talkie et similia per comunicare. O forse non ne sono per niente interessati, visto che son tutti per lo più atleti semi palestrati interessati alla fisicità. Tra di essi c'è poi anche chi può "teletrasportarsi", altrimenti non mi spiego come abbia fatto Gally (Will Poulter) a raggiungere i gruppetto di fuggitivi nella sequenza finale, incolume dopo che gli altri son stati decimati dai "dolenti", robot assassini a forma di ragni giganteschi.
Nel complesso quindi non mi sento di dare molto più della sufficienza a questo film anche se, credo, di essere fuori target rispetto al pubblico ideale previsto per Maze Runner: vedremo come continua negli episodi successivi (per altro usciti anni fa...ma, come sempre, io arrivo dopo ^__^) e se qualche risposta in più arriverà o meno.




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