Regia: Guillermo Del Toro
Anno: 2013
Genere: sci-fi, azione
Cast: Charlie Hunnam, Idris Elba, Rinko Kikuchi, Charlie Day, Ron Perlman, Robert Kazinsky, Max Martini
La trama in breve:
Da una breccia inter-dimensionale creatasi nel profondo dell'Oceano Pacifico emergono i kaiju, mostri alieni giganteschi, con il solo scopo di cancellare l'umanità dalla faccia della Terra. Al fine di sopravvivere, le varie nazioni uniscono le proprie forze, cercando di contrastare l'invasione con il progetto Jaeger, che consiste nella creazione di enormi robot in grado di combattere ad armi quasi pari i terribili invasori; a comandarli due piloti, le cui menti vengono connesse da un ponte neuronale. Dopo aver perso il proprio fratello e co-pilota in un conflitto e aver lavorato alla costruzione di una muraglia di difesa, Raleigh Becket sembra essere l'ultima risorsa per sventare una vera apocalisse. (fonte mymovies)
Il mio commento:

In primis: per quali film val la pena andare al cinema?
Questa, che può sembrare una domanda scontata, credo sia un quesito che chiunque sia andato a vedere l'ultima fatica di Del Toro non abbia potuto fare a meno di porsi. Poi le risposte possono essere state le più disparate ma la domanda, di fondo, rimane. Semmai la risposta può rappresentare una discriminante per contestualizzare, accettare o ripudiare un commento a suddetto film.
Personalmente credo che scegliere di andare al cinema per vedere opere quali le ben note commedie all'italiana sia un pessimo investimento, film che non fanno sfoggio di effetti speciali pachidermici e che possono essere fruite benissimo dal salotto di casa (a meno che non stiamo parlando di chicche quali L'Uomo Puma...).
Scegliere di recarsi al cinema per vedere film dall'alto contenuto artistico rappresenta invece un buon investimento in termini di tempo e pecunia da dedicare a produzioni che possiedono al loro interno elementi qualitativi degni di nota, da apprezzare in una sala che offre un ampio schermo, un impianto sonoro adeguato e tante poltrone occupate da familiari/fidanzate/fidanzati/amici/amiche gente con cui poi poter discutere e discorrere di quanto visto. Opere, insomma, che viste nel salotto di casa non garantirebbero il medesimo effetto.
Ci sono poi molte altre categorie di film che possono offrire l'occasione di andare al cinema o meno, a seconda dei gusti o delle compagnie: basti pensare agli horror o alle goliardate (i mercenari!!!).
Se la risposta fornita invece è "vado al cinema per vedere i film in treddì", invece, credo meritiate una visita specialistica da uno bravo.
Poi: la fantascienza in Italia.
Che la fantascienza non sia un genere facile da assimilare o che non sia per tutti, è un dato di fatto. Grazie a Dio siamo individui diversi l'uno dall'altro, con gusti e preferenze personali.
Però non mi pare che, come genere, sia poi tanto disprezzato dal mercato italiano, e globale in generale. Sarà merito delle nuove tecnologie, così dannatamente presenti nella vita di tutti i giorni, sarà per l'effetto di autori quali Asimov o di quella cosuccia chiamata "Matrix" che ha dato nuovi impulsi al cinema che tuttora respiriamo, sarà per via del proliferare di serie di successo che ammiccano alla sci-fi, sarà perché tra di noi si nascondono persone che hanno vissuto negli anni 70-80 e che hanno memoria di "altro" rispetto a quanto ci propinano oggigiorno in termini di media, sarà per tutti questi fattori ma fondamentalmente i prodotti di genere fantascientifico mi pare siano mediamente ben accolti dai mercati.

D'altronde, visto che i film all'italiana NON incassano più milioni di milioni di euro in tutto il mondo (anzi...), perché provare con qualcosa di potenzialmente redditizio? Magari adesso potreste obbiettare che produzioni come "Benvenuti al Nord", l'anno scorso, in Italia, ha guadagnato quasi 30 milioni di euro battendo persino gli incassi di "The Avengers", che si è assestato poco sotto ai 20.