venerdì 25 aprile 2014

Oblivion

Titolo: Oblivion
Regia: Joseph Kosinski
Anno: 2013
Genere: fantascienza, azione
Cast: Tom Cruise, Morgan Freeman, Olga Kurylenko, Andrea Riseborough, Nikolaj Coster-Waldau, Melissa Leo

La trama in breve:
Negli anni 2000 la Terra è stata devastata da una guerra nucleare che gli umani hanno combattuto e vinto contro gli invasori alieni. La Luna è stata distrutta e questo ha causato terremoti, tsunami e diversi sconvolgimenti che hanno reso il pianeta una landa desolata in cui è possibile solo scorgere qualche rovina di quel che è stato.
In seguito alla devastazione l'umanità è in esodo su Titano mentre sul nostro mondo gli ultimi impiegati si assicurano che i grossi macchinari che prosciugano le risorse naturali (per generare energia utile alla vita sul nuovo pianeta) non siano distrutti dai pochi alieni rimasti. Due di questi impiegati, quasi arrivati al termine del proprio impiego, si imbattono in alcuni astronauti lanciati nello spazio decenni prima ma ora atterrati rovinosamente, che il sistema inspiegabilmente riconosce come "minacce". (fonte mymovies)

Il mio commento (ATTENZIONE agli spoiler):
Non c'è dubbio: passano gli anni ma alcuni attori sembrano immortali. Penso ad esempio a Keanu Reeves, visto di recente in 47 Ronin. Oppure al buon Tommasino Cruise che in Oblivion di certo non sfigura e che quasi non li dimostra i suoi 51 anni. Analogamente per l'onnipresente Morgan Freeman che non continua a recimolare parti nonostante i quasi 80 anni e i numerosi messaggi di condoglianze per la sua dipartita. Quando è morto Mandela, in molti si son confusi...
Comunque, tornando al film, indubbiamente siamo di fronte a una produzione dignitosa, che ha potuto contare su nomi famosi di Hollywood, sulla presenza di un regista che ha già dimostrato di aver dimestichezza con la sci-fi (pensiamo a Tron legacy) e sulla generosa disponibilità di capitali (su wikipedia si vocifera di circa 100 milioni di euro). 
La visione regala interessanti suggestioni, non mancano ambientazioni post-apocalittiche o scenari capaci di suscitare l'interesse dello spettatore, c'è pure gnocca e gli effetti speciali sono di ottimi livello. Anche il ritmo è buono e mescola in modo abbastanza equilibrato fantascienza, azione e un po' di sano mistero...
Il problema è che tutto sa di già visto.
Ci sono gli inseguimenti tra aeronavi e droni che ammiccano un po' troppo fortemente a Star Wars, idem per i rumori che le sonde emettono, molto similari a quelli di R2D2 alias, C1P8; ribelli vestiti di nero che sembrano loschi ma che invece posseggono la verità, tra l'altro capeggiati da un tizio di colore che inevitabilmente richiama alla memoria Morpheus di Matrix; ci sta pure un finale con incursione nell'astronave dei cattivoni e deflagrazione di una testa nucleare in stile Indipendence Day. Tra l'altro alla battuta "vaffanculo Sally" ho avuto come un senso di deja vu, un vago ricordo del "finale" di Bowfinger (film comico...) in cui Eddie Murphy insulta i presunti alieni che stanno invadendo la terra con un "prendete questo stronzetti"...
Ma più di tutto, Oblivion non può non richiamare alla memoria Moon, di Duncan Jones. E che con un budget di 5 milioni di dollari è riuscito a proporre una piccola perla cinematografica.

Oblivion invece, pur sperperando un capitale, non riesce a rivelarsi incisivo.
Passino le scene cazzata con Tom Cruise che schiva i fulmini o che ripara un drone con un chewing gum (ma dico io, prima fanno tutta una tirata sul mondo devastato, sulle poche risorse disponibili, sull'assenza di pezzi di ricambio, sul fatto che è complicato riparare quel coso e poi, t'oh, una ciunga e via), sorvoliamo pure su certi dubbi e questioni legate a dinamiche meramente fisiche (cioè, Jake e Victoria stanno su una base in cima al cucuzzolo della montagna che si regge su un palo della luce...sicurezza innanzitutto!) (...e penso faccia pure freddo, ma non così freddo da consentire alla bella figliuola di spogliarsi e fare il bagno nuda, all'aperto...a 3000 metri d'altezza...). Accettiamo tante cose, insomma, ma almeno che le spiegazioni e le varie dinamiche proposte risultino coerenti e di senso compiuto. Invece no, niet, nisba. Ci si prova a reggere l'inganno del mondo artefatto, fasullo, giocando pure con elementi quali la memoria resettata, l'assenza di contatti con altri umani o con l'impossibilità di stare a contatto con elementi presi dalla superficie (per problemi legati alla contaminazione...), ma sono troppe le spiegazioni che non arrivano e, a ritroso, una volta giunti al finale, troppe le questioni che non tornano.
Ad esempio, se la guerra l'han combattuta i cloni di Tom Cruise, e non c'erano problemi a starsene tutti assieme, perché dovrebbero esserci problemi a far coesistere tra loro più cloni una volta che la guerra è finita? Perché non continuare a impiegarli, visto che ce ne sono svariate milionate, per pattugliare meglio la superficie e dar la caccia ai ribelli? O per riparare con maggior celerità i droni? 
Che poi, dove e chi li fabbrica? Allo stesso modo, chi produce le idro trivelle? Se ci sono le tecnologie e i mezzi per realizzare codesti macchinari, perché non crearne ancora o migliorarli?
Tra l'altro, se Sally è espressione di una civiltà aliena che ha conquistato altre civiltà e mondi (ehi, come fa la bella Julia a saperlo???) allora perché non sfruttare le creature soggiogate altrove per dominare la Terra? E poi, se c'è la tecnologia per azzerare la memoria di Jake e Victoria e al contempo per manipolarla in modo che acquisiscano le competenze per riparare droni e armeggiare con elettrodomestici futuristici, non si può semplicemente impiantargli la convinzione che devono obbedire a Sally in quanto cloni figli di un sistema oppressivo e capitalistico che annichilisce l'individuo senza creare alcuna menata su fantomatiche migrazioni del genere umano su Titano e via dicendo? 
Oppure, ancora meglio, dotarli di qualche difetto di memoria a breve termine stile Memento? Che poi, in realtà, ce l'hanno visto che portare dentro casa una piantina rappresenta un pericolo per via delle contaminazioni, far entrare Jake unto e bisunto senza un minimo di disinfestazione dopo aver attraversato il deserto, esser caduto in un teatro polveroso, aver lottato contro gli Scavengers ed esser stato quasi massacrato da un drone, non rappresenta alcun pericolo... 
D'altronde bisogna pure capirli: sono confusi, costretti ad un lavoro "alienante", calati in un contesto da ospedale psichiatrico, sempre e solamente loro due assieme (ma da qualche parte so che Sally ha provveduto a metter assieme coppie omosessuali...) e, teoricamente, esposti a ogni genere di sfiga e pericolo (malattie? uno cade dalla montagna e muore? fulmine a ciel sereno? infarto? sbranati da una belva feroce...tra l'altro, di cosa si nutrono i protagonisti visto che non ci sono magazzini o supermercati...mah...), oltre che dislocati sulle Ande così che siano comodi assai per pattugliare le idro trivelle che scorazzano nel Mar Nero. 
Non hanno manco radio, tv, internet, negozi...nulla... ma se sono fortunati entreranno in contatto con l'unica (cazzo) di astronave in orbita nel nulla più profondo e che a bordo ha, t'oh, la moglie di Tom Cruise. 
Che è pure gnocca, ucraina, e almeno 15 anni più giovane di lui, perfettamente ibernata e conservata nonostante siano passati 60 anni.
Per cui, ecco, belle le suggestioni proposte, accattivanti assai gli scenari e l'atmosfera futuristiche, da pianeta quasi senza più umanità (e dove inquinamento, guerre, fame e disoccupazione sono ai minimi storici...), le corse sfrenate a bordo dell'astronave della Apple: insomma, promosso a pieni voti se contasse solo l'aspetto estetico e visivo, per cui vi rimando a trailer e immagini dislocate qui attorno. Che poi, non voglio mica sminuire l'impegno profuso da regista e produzione in generale per confezionare questo Oblivion, è solo che alle volte oltre alla confezione anche il contenuto deve esser gustoso e qualitativamente apprezzabile. Pensiamo al primo The Matrix, per esempio. Anche in quel caso c'era molto dal punto di vista dei contenuti e degli effetti speciali, ma il risultato finale è stato stupefacente. Diversamente, Oblivion qui appare più una sorta di Avatar, visivamente impressionante ma a livello di trama e intreccio, ecco..
Per cui, delusione per le spiegazioni mancate, per i rimandi ad altre pellicole già viste (ora che ci penso, i droni mi sa che richiamano un po' E.V.A. di Wall-E...), perchè Olga Kurylenko era troppo vestita (ricordiamola piuttosto per Hitman e Max Payne) le 'eccessiva presenza di situazioni da film d'azione, con inseguimenti e sparatorie contro i droni in cui risaltava più la fisicità di Tommasino Cruise che altro. 
Gli stessi droni che Jake ripara tutti i santi giorni e che non ha mai pensato di dotare di un congegno per disattivarli, magari puntandogli contro un banalissimo telecomando.
No, lui preferisce le situazioni alla Ed 209 di Robocop, gridando al drone di andare a cuccia come si fa con i cani, sperando che quest'ultimo riconosca il suo timbro vocale e che non si verifichi qualche errore Windows: "mi dispiace Jake, la memoria non poteva essere read..."
"Asp...asp..." (dannata raucedine...)
"Budda budda budda budda..."
Il corpo senza vita di Jake si accascia al suolo, martoriato dai colpi del drone.
Altrove, dopo aver aggiornato il proprio profilo Facebook, Victoria contatta Sally:
"Ciao Sally"
"Ciao Victoria, come va oggi?"
"Un'altra giornata in paradiso"
"Sei di nuovo andata in quell'atollo sul mar caraibico?"
"No, Sally, no" (Dannazione, mi ha sgamata, pensa Victoria) "Intendevo qui, in questa base magnifica base di cui ci hai fatto dono e che..."
"Sì, sì, va bene. Ho capito. Dimmi, dov'è Jake?" (in realtà so tutto perchè controllo tutto, e non c'è affatto bisogno che stia qui a domandarlo, pensa Sally)
(in realtà sa tutto perchè controlla tutto, e non c'è affatto bisogno che stia qui a domandarmelo, pensa Victoria)
"Ecco...vedi...è successa una cosa davvero strana questa mattina...ieri sera credo che Jake si sia preso un colpo d'aria...questa mattina era un po' giù di voce ma ha voluto andar lo stesso a controllare quel drone precipitato allo stadio...è affezionato a quel posto, ogni volta che va lì si mette quel ridicolo berrettino e inizia a ciarlare di partite del super bowl  ..."
(Sally si fa dubbiosa, ma non gli avevo cancellato la memoria? Caspita, il titolo del film ammicca proprio a questo...)


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