lunedì 26 giugno 2017

Il trono di spade (Le cronache del ghiaccio e del fuoco - Vol. 1)

Titolo: Il trono di spade (Le cronache del ghiaccio e del fuoco - Vol. 1)
Autore: George R. R. Martin
Editore: Mondadori
Genere: fantasy
Pagine: 829

La trama in breve:
In una terra fuori dal mondo, dove le estati e gli inverni possono durare intere generazioni, sta per esplodere un immane conflitto. Sul Trono di Spade, nel Sud caldo e opulento, siede Robert Baratheon. L'ha conquistato dopo una guerra sanguinosa, togliendolo all'ultimo, folle re della dinastia Targaryen, i signori dei draghi. Ma il suo potere è ora minacciato: all'estremo Nord, la Barriera - una muraglia eretta per difendere il regno da animali primordiali e, soprattutto, dagli Estranei - sembra vacillare. Si dice che gli Estranei siano scomparsi da secoli. Ma se è vero, chi sono allora quegli esseri con gli occhi così innaturalmente azzurri e gelidi, nascosti tra le ombre delle foreste, che rubano la vita, o il senno, a chi ha la mala sorte di incontrarli? La fine della lunga estate è vicina, l'inverno sta arrivando e non durerà poco: solo un nuovo prodigio potrà squarciare le tenebre.
Intrighi e rivalità, guerre e omicidi, amori e tradimenti, presagi e magie si intrecciano nel primo volume della saga de "Le Cronache del Ghiaccio e del Fuoco", definita da Marion Zimmer Bradley "la più bella epopea che io abbia mai letto". (fonte amazon)

Il mio commento:
Devo ammetterlo: le trasferte in Senegal offrono molto tempo, tra viaggi in aereo e permanenza in resort, da dedicare alla lettura. Forse, se non ci fossi andato per una seconda volta, non avrei concluso la lettura di questo libro in giugno ma più avanti. Ma non fraintendetemi: purtroppo, energie e tempo che riesco a investire nella lettura son sempre scorsi :-(
Ad ogni modo, pensavo di trovarmi a fronteggiare una lettura più ostica e complessa, per lo meno così mi era stato accennato da chi aveva già letto Martin. Sinceramente, non l'ho trovato affatto ostico anzi, molto scorrevole e avvincente, mai eccessivo e ben bilanciato nel gestire dialoghi, riflessioni e descrizioni. E anche molto efficace nel rendere vivido ciò che propone in termini di intreccio e situazioni. 
Sarà poi che il genere a me piace e che, avendo visto già la serie televisiva - chi non l'ha vista? -, ero preparato a quel che avrei trovato nelle pagine. 
Resto anche dell'idea che sia un libro da consigliare a tutti, almeno dai 14 anni in su: di per sé non è "troppo fantasy", e può esser passato anche per un romanzo simil storico visto il modo in cui si intrecciano vicende personali e di interi popoli. Al contempo si rivela anche esplicito e schietto - ma nemmeno troppo -, per cui eviterei di darlo in mano a bambini.
Nei personaggi e nelle etnie proposte possiamo inoltre vedere echi delle popolazioni che hanno fatto la storia europea oppure tribù barbariche originarie dell'Asia o ancora ricche città portuali dell'area medio orientale...la stessa barriera a me ricorda le Alpi. Le stesse lotte di potere in un territorio così piccolo, possono richiamare le lotte tra i signori feudali che hanno vivacizzato l'Italia nell'epoca delle guerre tra i piccoli stati italiani. Per cui, ecco, anche per chi non è amante o avvezzo al fantasy, penso che questo libro possa andar più che bene in quanto contiene richiami a quella storia che ci appartiene.
Venendo al contenuto in sé, son rimasto molto affascinato dall'idea di organizzare la narrazione con diversi POV (point of view) facendo ora descrivere gli eventi a un personaggio o ad un altro, una soluzione e un esercizio di stile che ci rende più vicini ai singoli protagonisti della storia e che ci evita la permanenza in zona onniscenza, favorendo i colpi di scena e, forse, la vita all'autore. 

Ecco allora che si seguono le vicende dal punto di vista di Eddard "Ned" Stark, uomo austero e giusto, lord di Grande Inverno chiamato ad Approdo del Re per divenire Primo cavaliere di re Robert Baratheon; di Jon Snow, figlio bastardo della casata Stark che invece viene destinato a prendere servizio presso i Guardiani della Notte e consacrare la propria vita alla guardia presso la Barriera; di Brandon "Bran" Stark, quarto figlio di Eddard, paralizzato a causa di una caduta ma apparentemente capace di strane visioni; di Sansa Stark, seconda figlia di Ned, ingenua e capricciosa ma che ben presto dovrà rendersi conto che nel mondo esistono anche falsità e brutalità; Arya, terza figlia di Ned, ribelle e audace, non vuole crescere come una dama ma imparare a combattere; Catelyn Tully, sposa di Ned, bellissima e determinata ad aiutare i propri cari dai quali, purtroppo, si troverà separata; Tyrion Lannister, figlio cadetto della casata Lannister, nano e deforme tuttavia colto e astuto, fratello della regina Cersei; Daenerys Targaryen, ultima rappresentante della dinastia Targaryen in esilio dopo l'ascesa al potere di re Robert Baratheon in seguito alla morte di Aerys II Targaryen.
Giocando con le vicende che coinvolgono questi personaggi, la storia si dipana tra intrighi di corte, cospirazioni, alleanze, tradimenti, guerre dettate da logiche di potere, per ottenerne di più o cercare di affidare la corona nelle mani dei legittimi eredi al trono. Il tutto sposando, di volta in volta, il punto di vista e il modo di vedere e vivere il presente offerto dai singoli personaggi che, nello svolgimento della storia, cambieranno e cresceranno, scontrandosi con sfide e situazioni non sempre prevedibili. E più di qualcuno ci lascia pure le penne.
Con il senno di poi, considerando quanto proposto nella serie televisiva targata HBO, sono dell'idea che ne sia stata realizzata un'ottima trasposizione, molto fedele a quanto descritto da Martin. Ci sono comunque delle variazioni, in particolar modo in relazione all'età dei personaggi che, nel libro, risultano molto più giovani di quelli proposti in tv. Questo credo sia anche dettato da dinamiche di censura e di attualizzazione: penso ad esempio a Daenerys che a 13 anni viene data in sposa e che pochi mesi dopo figura pure incinta....in televisione non sarebbe stato così facile da trasmettere ^_^
Al di là di questo, sia nell'aspetto esteriore che nel modo di comportarsi, i personaggi descritti da Martin possiedono un loro fascino e una loro profondità, anche quelli comprimari che incrociamo mano a mano che le vicende si sviluppano, siano questi lord di casate blasonate (vedi Tywin Lannister), scaltri consiglieri di corte (come lord Varys e Petyr Baelish) o maestri che hanno consacrato la propria vita per la causa dei Guardiani della Notte. Emergono anche scelte nobili, sacrifici dettati dall'amicizia, amare sconfitte ed errori di valutazione, incontri sfortunati...tutte dinamiche plausibili e ben orchestrate dall'autore che ci porta ora vicino ad un personaggio ora in tutt'altra parte del continente mentre sulla scacchiera si muovono eserciti e oscuri poteri. Difficile quindi annoiarsi o non lasciarsi coinvolgere da questa epopea dal tono epico e in cui numerosi personaggi si avvicendano, chi per più tempo chi per meno, determinando lo sviluppo di una storia né banale né scontata né ancora terminata. 
  

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