domenica 7 giugno 2020

Ready Player One

Titolo: Ready Player One
Anno: 2018
Regia: Steven Spielberg
Genere: fantascienza, azione
Cast: Tye Sheridan, Olivia Cooke, Ben Mendelsohn, T.J. Miller, Simon Pegg, Mark Rylance

La trama in breve:
Nel 2045 la terra è diventata un luogo inquinato, funestato da guerre, povertà e crisi energetica. Gli abitanti versano in condizioni precarie, stipati in grossi container spogli, senz'altra evasione che il nostalgico mondo virtuale di OASIS. L'universo ispirato ai ruggenti anni ottanta, creato dal milionario James Donovan Halliday (Mark Rylance), conta milioni di login al giorno per la facilità d'accesso (sono sufficienti un visore e un paio di guanti aptici) e gli scenari iperrealistici in cui sfuggire al mondo tetro e pericoloso. La notizia della morte di Halliday arriva insieme con l'ultima, stimolante sfida lanciata dall'eccentrico creatore: una caccia al tesoro da miliardi di dollari.
L'adolescente Wade (Tye Sheridan), da sempre affascinato dalla figura del programmatore, ha collezionato informazioni sulla sua vita e il suo lavoro. Attraverso l'avatar Parzival proverà ad aggiudicarsi il premio in palio, contro i potenti nemici di una malvagia multinazionale (la IOI) e un nutrito gruppo di concorrenti senza scrupoli. (fonte comingsoon)

Il mio commento:
Questo film mi sarebbe piaciuto vederlo al cinema, su maxi schermo e con il il dolby surround a diffondere le giuste vibrazioni in sala...sono convinto che sarebbe stata un'esperienza senz'altro più forte e significativa. Fermo restando che siamo comunque di fronte a un ottimo film, un concentrato di citazioni e riferimenti pop e video-ludici senza pari. Una produzione che si percepisce anche nostalgica e liberatoria, focalizzata sullo stupire lo spettatore con effetti speciali all'avanguardia, tanta azione e tanti richiami nerd. Difficile, immagino, contare tutti i riferimenti e le citazioni che compaiono o dalle somiglianza di situazioni e personaggi con altre "storie". Si intravedono qua e là molti richiami e citazioni a produzioni targate Spielberg (vedasi la DeLorean DMC di Ritorno al Futuro o al robot de Il gigante di Ferro), a videogame (Goro di Mortal Kombat, Sonic, Carmageddon, Halo, World of warcraft, shot'em up vari della Id Software, Final Fantasy...), a fumetti/manga/anime (Batman, Superman, Gundam, X-men), a film (Robocop, Alien, Nightmare, Jurassic Park, King Kong, Shining...tra l'altro stupefacente come abbiano ricreato i vari ambienti del film di Kubrik), insomma, chi più ne ha più ne metta. Per fortuna, son riusciti a gestire abbastanza bene tutta la faccenda dei diritti e dei copyright, modificando quelli di cui non si poteva disporre (vedi Star wars o Blade Runner...)
Pure la caccia al tesoro, usata come pretesto per smuovere la trama, fa venire in mente l'incipit di One Piece, con le ultime parole di Gol D. Roger a innescare una nuova era della pirateria. Qui siamo su Oasis ma poco cambia: orde e orde di giocatori si lanciano nella ricerca delle chiavi che possono dare una decisa svolta al proprio futuro.




Oasis stesso, il mega MMORPG definitivo a cui tutti si connettono rimanda a dinamiche stile Matrix, solo che in questo caso la fuga dalla realtà è voluta e cercata. In fondo, i pochi scorci del mondo reale che vengono offerti allo spettatore, mostrano una situazione deprimente e irrecuperabile assai. E forse nessuno nemmeno ci prova a cambiare il presente, tutti persi a giocare o a cercare un miglior futuro altrove. Non sono molto esplorate dinamiche legate a procreazione, sanità, religione, agricoltura e allevamenti, ma mi auguro che, per bilanciare e mantenere le infinite schiere di videogiocatori incalliti che rimangono connessi per lunghissime sessioni, ci siano anche numerosi lavoratori che si preoccupano di gestire aspetti concreti dell'esistenza. In ogni caso, decisamente, non erano questi gli aspetti cardine che agli autori importava spiegare o mostrare agli spettatori.
Un argomento che tra l'altro affiora più volte nello sviluppo della storia, con richiami e messaggi allo spettatore/società, per non "trascurare" il reale, per imparare a non essere totalmente dipendente dalla tecnologia ed esser capace di occuparsi anche del reale. Fermo restando che è facile parlare di ciò dopo aver appena vinto un patrimonio di milioni di miliardi...lo stesso discorso fatto a inizio film, a gente che vive in roulotte ammucchiate le une sulle altre, probabilmente non avrebbe sortito il medesimo effetto.
Sempre in relazione al rapporto reale-virtuale, fantastico anche il gioco che si viene a creare con la consultazione degli archivi nella "biblioteca". Ossia, per cercare di trovare le chiavi nascoste in Oasis da Halliday, lo spettatore del mondo reale guarda Wade e soci abbandonare il loro reale per saltare dentro al virtuale per poter guardare, tramite i loro avatar, dei video-ricordi di persone vere. Sembra quasi un gioco di scatole cinesi :-) Chissà perché invece non fosse possibile accedere ai medesimi ricordi tramite youtube o una libreria reale...come se il virtuale fosse più autentico e "sicuro" - nel senso di certo - di quello che può essere la realtà stessa.  
Al netto di ciò, se l'obbiettivo era quello di stupire e affascinare lo spettatore, soprattutto a quelli che hanno un'età tra i 30 e i 50 anni, credo che il signor Spielberg l'abbia centrato in pieno, regalando una storia che tiene incollati allo schermo per tutta la durata della narrazione. Anche la colonna sonora scelta risulta più che azzeccata: son andato avanti per un bel po' a canticchiare We're Not Gonna Take It dei Twisted Sisters dopo averla sentita come sottofondo per la carica finale mossa dalle schiere dei giocatori di Oasis ai danni del cattivone di turno. Tale Nolan Sorrento, un nome che nel contesto di Ready Player One mi ha fatto sorridere un po'...chissà se nel coniare tale nome Ernest Cline avesse in mente i limoni italiani...o il limoncello. 



Un altro aspetto che poi mi ha fatto sorridere è il constatare che dietro alla creazione di mondo estesi come quello di Oasis, regolamentato da moltissime dinamiche non per forza di cose rispondenti a regole fisiche, con la necessità di lavorare assai su aspetti di sicurezza, memorizzazione, interfaccia utente, grafica, e via dicendo, basta 1 persona sola. Ossia il genio Halliday. E se non ha agito in solitaria, quanto meno per curare tutti gli aspetti legati alle quest per le chiavi, allora mi domando che cosa ne sia stato dei tecnici che, eventualmente, son stati coinvolti...altrimenti, a rigor di logica, sarebbero stati i primi, casualmente, a imbattersi nelle chiavi e a recuperarle :-P
Comunque vabbé, siamo nel regno della fantasia e un po' di sospensione dell'incredulità è necessaria :-)
Buona anche la scelta del cast solo che, sinceramente, mi sarebbe piaciuto vedere come si sarebbe sviluppato il rapporto tra Wade/Parzival e Samantha/Art3mis se Wade (Tye Sheridan), anziché trovarsi di fronte a Olivia Cooke (già vista qui) si fosse trovato di fronte a un tipo ambiguo o un lottatore di sumo hawaiano...in fondo, i personaggi di cui seguiamo le gesta sono per lo più avatar virtuali. Le loro controparti reali compaiono man mano nel corso della storia e, come per altro sottolineato da Aech, amico di Parzival, non è detto che sesso e "figura" dell'avatar scelto coincidano con quelle reali. Tant'è che tutto sommato gli autori non han voluto complicare ulteriormente la faccenda, e tutto prosegue in modo "pulito".
Chissà se invece a vincere la gara fosse stato un Wade malvagio, intenzionato a soggiogare tutti gli utenti connessi...in fondo, Oasis è una sorta di mondo anarchico e libero, ma in qualche modo "civile", per cui non so se esistano e come agiscano organi giudiziari competenti in materia di controllo su personaggi e azioni perpetrate. Per dire, la persona che sta dietro al personaggio di Sho, ha 11 anni.



Comunque sia, divagazioni mie personali a parte, direi che Ready Player One è un ottimo film, che val la pena guardare e da cui val la pena lasciarsi affascinare. Probabilmente non è la storia in sé a risultare il non plus ultra dell'originalità però quanto a resa grafica e a citazioni e a divertimento, ci siamo eccome! Non a caso, in questi giorni, Ready Player One è tra le top scelte su Netflix ^_^

 

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