sabato 21 novembre 2020

Film, serie e fumetti novembre 2020

Di seguito, la prima parte di una serie di commenti spicci a fumetti, film e serie tv letti o visti nelle ultime settimane ^_^
In particolare questa volta mi soffermo su:
  • La regina degli scacchi
  • Dinosauri che ce l'hanno fatta
  • Black panther


Titolo:
La regina degli scacchi (The Queen's Gambit) 
Episodi: 7
Anno: 2020
Genere: drammatico
La trama in breve: Serie tv proposta da Netflix e basata sull'omonimo romanzo di Walter Tevis. In un orfanotrofio negli anni '50 una ragazzina rivela un talento incredibile per gli scacchi che la porta verso la fama, ma intanto lotta con un problema di dipendenza.
Il mio commento spiccio: vista perché da un lato mia moglie pareva interessata e dall'altro perché segnalato tra le top serie guardate su Netflix, questa "La regina degli scacchi" si è rivelata una vera sorpresa. Mai noiosa né banale, molto ben realizzata sotto ogni profilo a cominciare dall'ambientazione e dalla protagonista, Elizabeth Harmon, impersonata da un'intensa Anya Taylor-Joy. Interessante come son state amalgamate le varie tematiche che ruotano attorno alla campionessa di scacchi, in particolar modo legate alla dipendenza da stupefacenti e da alcol, ma anche le questioni affettive e i suoi rapporti con le figure maschili. Anche perché, fondamentalmente, ne viene proposto un ritratto di persona piuttosto forte e determinata, almeno quando si parla di scacchi, di certo indipendente e moderna. Interessante anche il fatto di collocare una figura femminile in un contesto prevalentemente maschile, con tanto di contorni - un po' sfumati - da guerra fredda con tanto di conquista della roccaforte degli scacchi collocata in Russia (tipo Rocky 4?). 
Una serie che mi sento di consigliare, che parte un po' in sordina ma che prosegue in crescendo e appassionando gli spettatori, considerando anche il fatto che parla di scacchi (che tipicamente vengono trasmessi in prima serata...) e che si conclude con un lieto fine che lascia sperare nell'umanità in quanto, da un lato, sembra sia possibile farcela anche senza scorciatoie (senza doping o droghe) e dall'alto sembra sia possibile instaurare dei legami autentici con le persone. Uniche note stonate, a mio avviso, la scelta di non aver impiegato un'attrice diversa per rappresentare la Elizabeth adolescente (ok, Anya Taylor-Joy è giovane ma non da passare per tredicenne!) e la scelta di Thomas Brodie-Sangster per vestire i panni del campione di scacchi statunitense (senza nulla togliere, ma sembra troppo un ragazzino fragile).


Titolo:
 Dinosauri che ce l'hanno fatta
Autore: Leonardo Ortolani
Editore: Laterza 
Pagine: 144
Anno: 2020
La trama in breve: Il regno dei dinosauri. L'epoca più selvaggia e feroce che il nostro pianeta abbia mai conosciuto, prima dell'arrivo degli adolescenti.
Il mio commento spiccio: ho sfruttato questo fumetto anche per fare esperienza di lettura su kindle, oltre per il fatto che volevo leggere altro di Leonardo Ortolani soprattutto ora che RatMan è concluso.
Sinceramente pensavo fosse un po' diverso, che ci fosse una storia di qualche tipo (alla Jurassic Park, per capirci), invece il fumetto è una sorta di parodia di trasmissione divulgativa infarcita, da un lato, di molte informazioni sui dinosauri, dall'altra di trovate comiche, alcune anche non sense. Nel complesso mi è piaciuto, non mi ha annoiato e qualche sorriso me l'ha pure strappato, ma forse risulta essere un fumetto più didattico di quel che potrebbe sembrare. 


Titolo: 
Black Panther
Anno: 2018
Regia: Ryan Coogler
Genere: supereroi, azione
Cast: Chadwick Boseman, Michael B. Jordan, Lupita Nyong'o, Danai Gurira, Martin Freeman, Angela Bassett, Forest Whitaker, Andy Serkis, Florence Kasumba, Daniel Kaluuya
La trama in breveLe vicende di T'Challa, re del Wakanda, nazione africana tra le più avanzate. La ricomparsa di uno storico nemico lo mette a dura prova, sia come re che come Black Panther.
Il mio commento spiccio: credo fosse l'ultimo film del Marvel Cinematic Universe che ancora mi mancasse, per cui ho deciso di recuperarlo. Quando uscì Avengers Infinity Wars e Endgame, pareva che l'aver perso la visione di qualcuno degli n-film dedicati ai supereroi Marvel potesse compromettere la visione dei due capitoli conclusivi della fase tre...eppure sono sopravvissuto. Ad ogni modo, ecco, non nego che sia un bel film, probabilmente i 3 premi oscar vinti ci stanno, penso anche che Chadwick Boseman se la sia cavata piuttosto bene, però non l'ho trovato così indimenticabile e fondamentale. Ci sono degli aspetti molto interessanti e visivamente molto accattivanti, soprattutto considerando che il livello di tecnologia e civiltà raggiunto nel Wakanda sembra anni luce avanti rispetto al resto del mondo (ma anche, lì, mi dicono, ora c'è crisi, lock down a intermittenza e obbligo di mascherine...). Però di contro ci sono delle dinamiche che non tornano, vedasi innanzitutto l'estensione del Wakanda stesso: sembra percorribile a piedi in poche ore eppure al suo interno convivono megalopoli avveniristiche, pascoli verdeggianti in cui scorrazzano i rinoceronti, cave sotterranee totalmente automatizzate e monti innevati in cui sta la tribù degli energumeni. E non trascuriamo la dinamica, civilissima, con cui viene scelto il monarca, con un bel combattimento all'ultimo sangue mentre gli spettatori, in totale mancanza di buonsenso e sicurezza, stanno abbarbicati su un dirupo a strapiombo. E che succede se poi arriva un tizio qualsiasi e vince questa lotta? Un bel casino!!!
Inoltre, se una società tanto illuminata, praticamente sconosciuta al mondo, e che comunque si professa "neutrale e pacifista" investe così tanto in tecnologie belliche, qualche sospetto mi viene...
Anche i rapporti tra le varie tribù che compongono la nazione mi son sembrati poco equilibrati, senza considerare che la tribù di M'Baku prima sembra essere il male, incazzati come bisce per esser costretti a vivere al gelo a 8000m di quota ma senza vestiti in grado di coprire tutto il corpo, poi si rivelano amiconi insostituibili.
Pare strano poi che i wakandiani siano riusciti a sopravvivere nell'ombra per secoli e secoli nonostante frequenti incursioni e contatti col mondo esterno riservate a poche "cellule dormienti". Un rapporto che ovviamente è destinato a cambiare con l'ascesa del nuovo re.T'Challa, dopo il percorso di maturazione (e riconquista del potere) a cui assistiamo nel corso del film.
Per cui, ecco, il film si lascia guardare e cattura l'attenzione per via di un giusto mix di effetti speciali, ritmo, colore e combattimenti, però sinceramente non mi ha dato convinto fino in fondo. Probabilmente era importante nell'economica dello sviluppo del MCU, oltre che per strizzare l'occhio alla comunità afro-americana, ma tutto secondo me non così indispensabile nella narrazione super-eroistica. 


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