domenica 30 gennaio 2022

The Witcher - Seconda stagione

Titolo:
The Witcher - seconda stagione
Episodi: 8
Anno: 2021
Genere: fantasy

La trama in breve:  
Nella seconda stagione, convinto che Yennefer sia morta nell’epica battaglia di Colle Sodden, Geralt di Rivia porta Ciri nel luogo più sicuro che conosce, la sua casa d’infanzia, Kaer Morhen. Mentre i re, gli elfi, gli umani e i demoni del Continente lottano per la supremazia fuori dalle sue mura, Geralt di Rivia deve proteggere la ragazza da qualcosa di molto più pericoloso: il misterioso potere dentro di sé. (fonte teamworld)

Il mio commento (Attenzione agli spoiler!!!):
La seconda stagione della serie dark-fantasy The Witcher riprende le gesta dello strigo impersonato da Henry Cavill subito dopo la conclusione di quanto visto nella precedente stagione. Consiglio però di recuperare un riassunto di quanto visto perché non son previsti particolari spiegoni nella prima puntata, che invece parte subito con atmosfere horror e riporta lo spettatore nel mondo di Geralt, un mondo popolato da mostri pronti a colpire.
Rispetto alle puntate precedenti, si nota che ci sono stati dei cambiamenti sotto vari punti di vista.
Il budegt, credo, è stato aumentato e grazie a ciò ne hanno beneficiato costumi, armature, trucco ed effetti speciali.
Il procedere della narrazione è inoltre maggiormente lineare, senza continui cambiamenti temporali che lasciavano un po' disorientati e confusi gli spettatori. Anche se, c'è da dire, che non è facile quantificare il trascorrere del tempo, soprattutto se si ha a che fare con personaggi dall'invecchiamento rallentato (come elfi, witcher/strighi, maghi...) e altri per i quali il tempo non sembra trascorrere in modo particolarmente veloce. Mi riferisco ad esempio al bardo Ranuncolo, che ha la medesima età di quando, anni prima, presenziò all'evento di Cintra in cui Geralt inconsapevolmente, reclamò Ciri come sua ricompensa in base alla legge della sorpresa: 15 anni circa non l'hanno cambiato minimamente, anzi, in un momento evidentemente fan-service mostra pure un fisico scolpito, che non son così sicuro sia del tutto in linea con la vita altalenante di un musico itinerante...
Ho apprezzato anche il fatto che l'ambientazione sia stata ampliata e che siano stati introdotti anche altri personaggi oltre che intrighi politici e misteri, per lo più incentrati su Ciri e altre creature sovrannaturali che via via compaiono nel corso della storia. Tuttavia, va detto, ci son anche molte spiegazioni che ancora mancano e che, al momento, generano solo dubbi e perplessità. Mi riferisco, ad esempio, alla Caccia Selvaggia del finale: chi sono? Dove sono? Cosa fanno nella vita? 
Sarei anche curioso di sapere come hanno fatto i witcher, in passato, a imprigionare la "madre immortale", considerando con quale facilità riesca a sbarazzarsi di alcuni di loro e con quale difficoltà riescano a tenerle testa.
Ma anche su le varie casate e confraternite che appaiono avrei qualche dubbio e curiosità...soprattutto perchè molti personaggi sono solo comparsate veloci, che non si imprimono nella memoria.
Un altro aspetto "dubbio" relativo all'ambientazione è legato alla questione delle distanze: non viene mostrata una vera mappa agli spettatori, né durante la sigla (alla stregua di Game of Thrones) né indirettamente durante qualche riunione o concilio. Tuttavia le distanze colmate dai protagonisti sono sospette: non mi riferisco, ovviamente, a quelle coperte dai maghi che ricorrono a portali dimensionali o teletrasporto, bensì a quelle di pedoni e cavalieri che in poco tempo si trovano da un capo all'altro del continente. Senza mai mangiare, riposarsi o espletare funzioni corporee...
Una questione sospetta questa, oltre al fatto che tutti palesano un'estrema facilità nel rintracciare gli altri a botta sicura: ok, ok, magari c'entra qualche rituale magico o similare che non ci viene mostrato, così come potrebbe esserci l'intervento di qualche spia che spiffera tutto molto in fretta, tuttavia... è molto frustrante. Non so se dipenda dal tentativo di contenere la durata degli episodi o se invece ci fossero aspetti legati a limitazioni da covid, però credo che questo aspetto dovesse essere gestito meglio dagli sceneggiatori.
Che tra l'altro, ogni tanto, si espongono anche a degli scivoloni non da poco. 
Penso ad esempio al secondo episodio, Kaer Morhen, in cui i witcher si organizzando per trovare e fermare Eskel, uno di lor mutato in una creatura mostruosa (un Lešij): ora, capisco che la roccaforte sia ampia ma...di fatto spariscono tutti tranne il nostro Geralt e Vesemir...strano! 
Analogamente, nel settimo episodio, Voleth Meir, a causa di un sfogo magico di Ciri si crea una voragine che percorre centinaia di metri fino a danneggiare le mura di Cintra: le guardie se ne accorgono e partono a cavallo, 2 secondi dopo sono già da loro. Al che vien da domandarsi come han fatto a percorrere quella distanza in così poco tempo? Come han fatto a capire che erano loro - Ciri e Yennefer - la causa visto che non hanno manco seguito la crepa nel terreno? Non è strano mandare 3-4 soldati semplici contro una potenziale calamità magica e non insospettirsi se nemmeno uno di questi torna? E i grandi capi, tra cui la maga Fringilla, non si son posti qualche domanda su un simile fatto?
Domande che anche gli spettatori si possono esser posti in vece dei nani che le facevano da guardia quando, nell'oscurità, uno sciame di scintille magiche volanti raggiunge Ciri e la possiede...nani di cui nella puntata successiva non vi è più traccia ...
Ecco, mi fermo qui con queste considerazioni: la serie proposta è sì decisamente di impatto e capace di intrigare gli spettatori però possiede vari momenti "brain-off" che non mi spiego.
Dall'altra parte invece continua ad affascinarmi sia per i personaggi sia per le dinamiche che pian piano si stanno approfondendo in merito all'origine dei vari mostri e del potere di Ciri, che è praticamente una sorta di arma generazionale degli elfi verso gli umani. Forse. Ma potrebbe essere anche molto di più.
Un personaggio, Ciri, che probabilmente ancora crescerà come importanza nella terza stagione e che già in questa, ecco, forse è già un po' troppo cresciuta: l'attrice che la interpreta ha già 20 anni, e non è facilissimo passare per una ragazza che di anni ne ha 13-15.
Al netto di tutto ciò, di personaggi interessanti ce ne sono: lo stesso Geralt viene ulteriormente sfaccettato e approfondito, pur restando granitico e molto fisico, comunque una garanzia. E che tutto sommato è più profondo e sensibile di quel che ci si aspetterebbe, considerando che ogni tre per due è coinvolto in un combattimento (e spesso con esseri enormi e tosti assai) o in un folle inseguimento. Yennefer invece viene costretta a reinventarsi e, forse, rimane un po' in sordina rispetto a quanto visto nella prima stagione. Cresce invece il ruolo di Fringilla, che sinceramente non trovo irresistibile come recitazione, e spiazza invece il ruolo di Cahir, che nella prima stagione consideravo temibile e che invece è molto ridimensionato (e sotto sotto sospetto sia Ulrich di Dark...).
Tra le new entries ci sono poi anche due maghi "cattivoni", Lydia e Rience: non mi è chiaro se effettivamente fossero presenti nei libri/racconti però...ecco...mi danno da pensare. Possibile che non sappiano curarsi e che preferiscano vivere da sfigurati? In fondo, abbiamo più volte visto che i maghi possono fare di tutto. Persino Stregobor rivela di non aver più le mani, fisicamente intendo, ma se le è ricostruite magicamente. Invece loro preferiscono mostrarsi con orribili cicatrici...mah...
Ultime riflessioni infine sul popolo degli elfi, che nella prima stagione avevamo incontrato di striscio e che probabilmente diverrà fondamentale: sarebbe però utile, secondo me, qualche spiegazione didascalica della loro origine perché, ora come ora, non capisco se fossero autoctoni oppure siano arrivati da qualche altro pianeta/dimensione.
Infine, accanto al tema relativo al rapporto genitore-figlio/a (Vesemir con i vari withcer, Geralt con Ciri, Ciri con "i suoi", Yennefer con Ciri), sempre centrale la questione sulla vera "umanità" e sulla distinzione "buoni/cattivi", che fondamentalmente non c'è. Chiunque può rivelarsi capace di gesti di amore, di redenzione e di eroismo, così come chiunque può dar prova di estrema brutalità e anima vendicativa.
Vedremo quindi come proseguirà questa narrazione che, nel complesso, non mi spiace affatto ma che, sinceramente, non trovo priva di difetti grossolani del tutto evitabilissimi forse, come dicevo, legati a questioni di budget, di covid o di scelta di rendere il prodotto adatto ad un pubblico ancor maggiore. Il finale aperto, che include per altro alcuni colpi di scena e misteri, lascia ben sperare: vedremo quindi cosa ci riserverà il futuro ^_^



 

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