Autore: Howard P. Lovecraft
Editore: Newton Compton Editori
Genere: narrativa, fantasy, horror
Pagine: 1920
La trama in breve:
Terrore insondabile e soprannaturale, inquietanti e apocalittiche visioni: tutto l’immaginario di follia e orrore di Howard P. Lovecraft è raccolto in queste pagine densissime. Interi universi prendono forma dalla sua sapiente penna, governati da leggi fisiche ignote, popolati da creature inimmaginabili e da terrificanti minacce. L’uomo è solo al centro di un cosmo nel quale il terrore proviene dagli abissi della mente come dai più remoti recessi dello spazio, un mondo nel quale la paura è la dimensione dell’essere. Tutto ciò sottintende la teoria lovecraftiana secondo cui smascherare e affrontare i propri incubi più angoscianti è l’unico modo per esorcizzarli. Incubi, sogni e miti creati da un maestro dell’orrore e del fantasy per turbare le notti dei lettori. In questo volume è presentata tutta la produzione del “solitario di Providence”, compresi capolavori famosi che ancora oggi ispirano scrittori e sceneggiatori, come Le montagne della follia, Lo strano caso di Charles Dexter Ward, L’orrore di Dunwich, La ricerca onirica dello Sconosciuto Kadath. (fonte UniLibro)
Il mio commento:
Fondamentalmente ci ho messo una vita ma sono riuscito comunque a completare la lettura entro l'anno ^_^ Non una lettura semplice, lo ammetto, ma una lettura in cui ho voluto cimentarmi un po' sull'onda della curiosità un po' sull'onda dell'ingenuità. Mi era rimasto il pallino di leggere qualcosa di questo autore dopo aver completato il ciclo di Conan di Howard, autore morto suicida all'età di 33 anni e amico di Lovecraft, che rimase molto turbato dalla notizia della sua dipartita.
In merito alla lettura di questo ciclo di romanzi e racconti, si è rivelata di fondamentale importanza la prima parte del libro con notizie biografiche del solitario di Providence, senza le quali sarebbe senza dubbio stato meno facile inquadrare certe dinamiche molto spesso presenti nei suoi testi. In particolare si nota la predilezione per raccontare in prima persona, per lo più tramite l'escamotage di diari o lettere che i malcapitati protagonisti delle vicende scrivono come monito o per fissare quanto da loro vissuto. Notevole la padronanza di linguaggio e l'attenzione a dare struttura e solidità ai racconti, a seconda dei casi tratteggiando in modo essenziale i personaggi e soprattutto lesinando in dialoghi e figure positive (nonchè femminili...un riflesso della sua esperienza vissuta).
Con questo mio commento non riuscirò a render degnamente onore a quest'opera monumentale (anche per questioni di mio tempo personale) ma è palese che Lovecraft sia stato un autore eccezionale e fondamentale per lo sviluppo letterario di generi quali l'horror, il fantasy e la fantascienza. Sono numerosi gli echi delle sue opere così come sono notevoli le sue trovate e situazioni, che introducono anche elementi più o meno scientifici e storici, oltre a non indugiare nel creare atmosfere di suspance o disarmanti, angoscianti ma anche del tutto nuove per ambientazioni e trovate.
Per dire Le Montagne della follia sono ambientate in Antartide, altri racconti abbracciano mondi del sogno, altri si sviluppano in mondi extra-terrestri (con tanto di creature aliene non sempre materiali), ma ci sono anche viaggi nell'esoterismo, nell'occulto, trasmigrazione di anime, trapianti ed esperimenti chirurgici, o ancora esseri ibridati con i pesci, senza lesinare anche evocazioni demoniache, reliquie misteriose, viaggi di sommergibili verso le profondità marine... quasi sempre esperienze tragiche, devastanti e sconvolgenti, che portano l'essere umano di fronte a realtà immani e senza tempo, contro cui lui si ritrova impotente.
Al termine dell'esperienza di lettura che mi ha accompagnato per diversi mesi mi rimangono impresse certe "creature" da lui descritte ma anche molte soluzioni proposte (per dirne una, il labirinto dalle pareti invisibili su Venere,,,). Dev'esser stato davvero un gran sognatore e un uomo pieno di talento e di passione, considerando la notevole mole di lettere e scambi epistolari avuta con altri autori e la cultura e conoscenza che fa trasparire nel suo raccontare. Un vero peccato che non abbia avuto successo e soddisfazione in vita, ma forse anche per merito di ciò che la sua produzione letteraria è stata così vasta e variegata, frutto di una mente fervida che ha saputo creare una propria cosmogonia e universo, popolato di creature fenomenali e mai viste, che rompono con la produzione orrorifico /fantastica a lui precedente, rinnovandola e rilanciandola.
Non credo che questo mio commento sia sufficiente a farvi comprendere la grandiosità della sua opera (eccezione fatta per le sue poesie...ecco...quelle non son proprio riuscitissime...) ma se ne avete l'occasione vi invito ad effettuare qualche ricerca nel web (e magari approfondire con qualche recensione altrui degna di questo nome) e a recuperarvi qualcuno dei suoi racconti o romanzi, non certamente opere festose o solari, ma decisamente meritevoli.
Nessun commento:
Posta un commento