mercoledì 24 marzo 2010

..:: Il piromane ::..

Certe volte la gente che abbiamo al governo mi stupisce.
Calderoli, tra tutti, è probabilmente uno dei nostri dipendenti pubblici che più sa far parlare di sè e che testimonia con efficacia tutta la drammaticità della fuga dei cervelli all'estero. Il suo ad esempio. Ricordo ancora quel che successe con le sue magliette anti-Islam...
Ad ogni modo, oggi ne ha inventata un'altra delle sue, ovvero il rogo di circa 375 mila decreti e norme considerate ormai inutili. Azione di indubbio fascino mediatico che si rifa ad azioni già viste nel corso della storia: il nazismo bruciava i libri, la chiesa bruciava gli eretici...
Condanna totale, insomma. A morte le leggi! Buuu!!
Ad ogni modo, la notizia l'ho letta prima sull'Ansa e poi sul Corriere.
A prima vista parevano le immagini di qualche film d'azione o di qualche spot pubblicitario: il contesto, la scelta della modalità per sbarazzarsi di queste norme e l'uso del fuoco in sè mi han lasciato a dir poco sconcertato e perplesso. Mi ha fatto pensare a qualche rito tribale e -chiedo scusa ai vari aborigeni e indigeni che mi leggono - incivile...
Tutto sommato, se questo può portare ad un'effettiva semplificazione della burocrazia e delle norme in vigore nel complesso sistema legislativo e giudiziario italiano, ben venga.
Sperando, ovviamente, che tutte le norme e leggi abrogate siano state eliminate con cognizione di causa. Perchè, in fondo, va bene semplificare e ridurre, ma non va bene se tale azione viene compiuta senza la certezza che quanto eliminato sia effettivamente inutile. Anche perchè, diciamocelo, si parla di "189mila provvedimenti tra leggi e regolamenti, 40mila disposizioni già abrogate in precedenza (sempre da Calderoli) e 145mila atti privi di valore normativo". Dubito che l'omino della semplificazione si sia letto tutti i testi bruciati, però spero che qualche ente di controllo ci sia a vigilare su di lui o che, quanto meno, ci sia stato qualche stagista sottopagato che abbia passato al vaglio tali cartacce (maaa...non esistono i computer nella Pubblica Amministrazione? Ed il riciclo della carta?).
Sia mai che si debba ricorrere nuovamente a qualche provvedimento salva-leggi...o che siano state abrogate leggi "utili" e magari necessarie. Per caso, ovviamente.
Cose che capitano, per carità.
Rimane infine una riflessione di fondo sui numeri delle norme/leggi interessate dall'azione pirotecnica del ministro: possibile che servano tutte ste cose? E che in mille mila anni di democrazia nessuno abbia mai posto un po' di controllo sul folle meccanismo della legiferazione italica? Ma soprattutto, ste leggi, chi le ha volute?

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