Come diceva il buon Diego Mancino: "Ci sono cose che non puoi capire adesso, / cose che fanno più paura del tuo gusto dell'eccesso".
Mi domando allora se esiste un limite, un punto oltre il quale non andremo oltre e inizieremo veramente a comprendere. E a reagire.
Quanta immondizia, per dire, può accumularsi a Napoli prima che scatti qualche molla nella popolazione o nelle istituzioni. Nessuno che protesta per tasse pagate e un servizio non eseguito?
Verrà un giorno in cui una persona pubblica, un politico, che parla alla stregua di Borghezio in merito alla strage di Oslo verrà presa sul serio e ricoverata di conseguenza. Analogamente, arriverà il momento in cui psicologi ed esperti chiamati ad esprimere un parere in merito ad una strage o a un attentato non additeranno subito i musulmani e gli islamici come capro espiatorio immediato? No perché se di morti alle Twin Tower ce ne son state alcune migliaia, tra Iraq e Afghanistan credo che si superi tranquillamente il milione. Ma non arriverà mai l'occasione per fermarsi a riflettere sul perché una popolazione possa seppellire un ospedale o un matrimonio sotto ad una pioggia di bombe e un'altra non possa nemmeno avere un'arma nucleare.
E arriveremo mai, mi domando, a comprendere come si compone il prezzo del carburante che paghiamo dai benzinai e, soprattutto, come vengono reinvestite le tasse che contribuiscono per il 70 % almeno del costo di benzina e gasolio?
Afferreremo l'oscura e criptica motivazione alla base della scelta operata dal governo di un Paese fortemente in crisi, come il nostra, di spendere tempo ed energie in leggi "allunga processi". Ora, poi.
Oppure arriveremo all'illuminazione crogiolandoci nel pensiero delle nostre gloriose missioni in Afghanistan, milioni di euro spesi per... per...cazzo, eppure ieri lo sapevo il motivo per cui stavamo investendo così tanto in quel terreno benedetto dal petrolio.
Scherzi a parte, chissà se prima o poi arriverà qualche svolta, qualche occasione di cambiamento radicale. Una mentalità nuova, idee concrete, alternative sensate per il futuro e per il presente.
Male che vada proveremo a chiedere all'affidabile e geniale professor Walter Bishop della serie fantascientifica Fringe: per quanto inverosimile e incredibile possa sembrare una situazione, lui una risposta la trova sempre. Almeno finché il copione lo prevede.
Io invece molte volte mi interrogo e mi pongo quesiti ma non sempre giungo a delle risposte sensate. Magari per altri le chiavi della verità sono maggiormente a portata di mano ma, per quel che mi riguarda, certe volte ho come l'impressione che il mondo e la società in generale proceda scanzonatamente verso il disastro. Festeggiando, inseguendo sogni di ricchezza (vedi il superenalotto... c'è pure alla fine di ogni tg, quasi come in 1984), ballando e cantando. Va tutto bene, tranquilli, continuata e divertirvi e distrarvi: questo sembra essere il messaggio. Continuate pure, plebe, che in tanto noi portiamo avanti gli affari nostri e pensiamo a occupare le poche scialuppe disponibili.
Male che vada ci penserà Neri Marcorè/Colombo a portarvi in Ammmmerica, laddove l'ADSL è cosa ovvia e assodata, anche se lui preferisce pagare la TIM per navigare peggio e meno di quel che invece potrebbe.
Ma poco importa, un giorno capirò pure queste verità: nel frattempo vediamo di goderci la vita. E non certo con Fringe, serie che ho deciso di abbandonare senza alcun rimpianto- Proviamo con un po' di musica, va.
So che entrambi i video proposti si rifanno a canzoni non propriamente recenti scritte ed eseguite da gruppi nostrani che, di certo, non sono composti da giovanotti. Però volutamente ho scelto di proporre dei classici della musica italiana per esternare un altro mio grande dubbio: perché realtà musicali storiche come quelle rappresentate da Le Orme o i PFM sono semi-sconosciute mentre canzonette come quelle di Vasco o Gigi D'Alessio spopolano?
2 commenti:
Purtroppo questa cultura alla borghezio (che lui la manifesta) è molto più diffusa di quanto si immagini. A questo si aggiunga che nella mentalità arcaica e pedoclastica, da destra a sinistra, vediamo solo simboli, icone, società, ecc. e mai che qualcuno si accorga dell'individuo. Ho sentito in tv, in merito alla tragedia di Oslo, commentatori di ogni estrazione, tranne che uno studioso della psiche. Eppure empiricamente in passato è stato coniato il termine ''lucida follia''. Quel tizio che ha fatto quella strage ad Oslo, è l'esempio lampante di uno psicopatico razionale pure acculturato. Di quelli che a momenti neppure un addetto ai lavori riesce a sgamare. Una mia modesta opinione del perchè non si parla di ciò nella nostra penisola è che questo genere di persone sono in un certo senso consapevoli della loro allucinata pulsione, così come che quest’ultima è però ordinante in loro dandogli anche una notevole sensazione travolgente di benessere psicologico poiché li fa sentire in uno stato di delirio d’onnipotenza sugli altri (creatura alfa), pertanto non ne fanno neppure alcuna occasionale assonanza, anche quando hanno una mezza coscienza del loro malessere, onde evitare si possa risalire a questa loro psicosi. Pertanto, ritengo che non si accenna a questi possibili aspetti, ovverosia alla deviazione dell’interiorità umana (il cervello), poiché questi disturbi, seppure spero anche solo latenti, sono risaputamente piuttosto endemici nelle nostre collettività, soprattutto nei luoghi di responsabilità (Stato, Istituzioni, magistratura, burocrazia, regioni, ecc.) e dunque tanto nascosti quanto misconosciuti e rimossi. Chiariamo un punto, non ci può essere potenzialmente nessuno esente dalle pulsioni, in quanto il cervello non fa distinzioni. Il colore della pelle, l’etnia, la nazionalità e persino qualsiasi specie animale, non è immune dai malesseri del cervello. Certi intolleranti, così come all'opposto certi propagandisti, s’inventano rispettivamente per interessi personali e di appartenenza, diversità in peggio o in meglio, che invece non esistono nel nostro cervello. Siamo tutti in ascendente angeli e demoni, almeno fino a quando saremo esseri viventi e soprattutto umani
Alla faccia del commento ^__^
Grazie mille per l'intervento postato, decisamente interessante, e gli spunti di riflessione che hai fornito indicando, in effetti, come certe dinamiche e pulsioni siano molto radicate nella nostra società ma vissute in modo "sospetto". Indubbiamente c'è anche molta superficialità nella trattazione (soprattutto a livello mediatico) di talune dinamiche, con drammatiche conseguenze in termini di imposizione di punti di vista e semplificazione dei fenomeni in atto.
PS: ne approfitto per linkare il tuo sito :-)
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