lunedì 19 settembre 2011

..:: Cose semplici e banali: facciamo l'appello ::..

Stavo bighellonando sull'Ansa, poco fa, quando mi sono accorto di una notizia interessante. Lo so, la mia attenzione è stata attirata sfruttando le debolezze intrinseche alla mia natura di homo sapiens masculo, quando invece avrei dovuto dimostrarmi più vigile e attento e cimentarmi con la disamina delle ragazze in corsa per il titolo di Miss Italia. Dicevo, la notizia flash che mi ha incuriosito è quella relativa allo spot messo in atto dal governo Ungherese per incentivare la popolazione a partecipare all'imminente censimento.


Al di là di un sorriso che la pubblicità mi ha suscitato (sono un filo maschilista, mi sa...ma confido che ci sia la versione per le donne, con un masculo aitante che esce di casa con il pacco bene in vista), oltre alla rievocazione di ricordi relativi all'esperienza come rilevatore Istat per il Censimento del 2001 (tra le innumerevoli famiglie censite, mi è capitato di suonare il citofono di un appartamento. Ho atteso e poi ho risuonato. Al terzo tentativo, l'ultimo e poi me ne sarei andato, ha risposto una ragazza "ansimante"...e ho capito che era meglio non disturbare e tornare un'altra volta...) mi ha anche fatto sorgere un dubbio: e da noi, qui in Italia, come verrà effettuato il censimento?
Spero non ancora su carta straccia come dieci anni fa che, di certo, è stata solamente gettata al macero dopo l'uso. Ecco spiegato l'inquinamento di Napoli...
Fortunatamente scopro che pure qui da noi, in Bielo-Italia, si farà ricorso ad un po' di sana tecnologia, particolare non irrilevante e che mi rende fiducioso sul futuro del nostro Paese: finalmente ci si modernizza! 
Anche nella nostra italica patria il censimento prevederà strategie per la compilazione dei moduli online. Oppure via posta ordinaria per coloro che abitano in comuni che non sono ancora (siamo nel 2011 perdincibacco!) coperte dall'Adsl o che non hanno dimestichezza con il mondo del web (ed essendo il nostro un popolo squisitamente "giovine"...).
Però, c'è un però.
Rammento che già nel 2001 lo sforzo per far quadrare i dati presenti all'anagrafe con quelli effettivi della città è stato discreto: per dire, per Trebaseleghe, l'Istat aveva conteggiato x quartieri e abitazioni, dove x era una cifra inferiore al totale. Inoltre, il computo della popolazione è stato oggetto di verifiche e rettifiche. 
Ad esempio:
Leo: "Quanti siete in famiglia?" 
Padre di famiglia: "In due, buon uomo"
Qualche giorno dopo.
Leo: "Eccomi a ritirare il modulo"
Padre di famiglia: "Ehm...l'altra volta ho sbagliato a dirti. Non avevo contato mia figlia..."
Leo: "E' nata di recente?"
Padre di famiglia: "Tre anni fa".
Leo: "Capisco"
Contare i cinesi invece è stato molto più complesso. Un po' come, immagino, sarà accaduto in certe aree d'Italia: "Membri della famiglia?" "Ce stanno un padrino, dodici picciotti..." 
Per cui, forte di questi ricordi, e conscio del discreto aumento di genti clandestinamente giunte in Italia a seguito delle rivolte nel Nord Africa, mi domando quali numeri e quale scenario tratteggerà il censimento 2011. Anche perché, notoriamente, gli immigrati clandestini smaniano per segnalare la propria presenza, tanto quanto un politico corrotto e reo confesso desidera le dimissioni.
Mi chiedo se poi, effettivamente, si tratta di una rilevazione che servirà a qualcosa o solamente a sprecare tempo e denaro pubblico.
O, al limite, se tutte le "casalingue" sono come quelle dello spot Ungherese o della Zanatta Vetro, a far salire il numero dei tentati rapporti occasionali o delle violenze carnali. 
Mi domando poi se uno spot simile non possa essere usato anche per scopi benefici: metti che la simpatica signorina in deshabille esca da un tribunale...magari è la volta buona che Silvio ci casca e ci si reca. 
Mannaggia, e io che speravo che almeno stavolta, in occasione del processo in cui è coinvolto Tarantini (e a ruota, puttane e utilizzatori finali, oltre a corrotti e compagnia bella, tutta per colpa delle intercettazioni, e che diamine, non si può neanche delinquere in pace!) il nostro "uomo di buon cuore nazionale" si recasse di fronte al giudice. Anche perché, se non erro, c'è pure stato un referendum, in giugno, nel quale la popolazione si è espressa a favore dell'abolizione della legge sul legittimo impedimento... Ma per le robe semplici e banali, al governo, non si trova tempo. Mai. Nemmeno l'opposizione se ne rammenta, troppo impegnata a chiedere dimissioni ed elezioni anticipate (con che soldi, poi?) (tra l'altro, in questi giorni si raccoglievano le firme per una proposta di referendum per modificare la legge elettorale, uno degli impegni prioritari del governo Prodi ma che, per fortuna o purtroppo, non è stato possibile attuare prima del nuovo avvento di nostro Signore Silvio B...). Alla fin fine, si crea solo un gran ciarlare e non si combina nulla. Anzi, c'è pure chi puzza e chi si lamenta della puzza... (a proposito già Silvio, nel 2009, ne parlò profeticamente) ...sarà odore di "M...a"??
Che, in effetti, sarebbe anche comprensibile vista l'attuale situazione economica italiana e il marciume schierato in bella mostra nel nostro Parlamento. Non che prima navigassimo nell'oro, però un generale "cacamento" nelle mutande lo si avverte visto il numero di punti percentuali persi dalle borse europee e il debito che abbiamo contratto con le altre nazioni della Cee. Sommato a quello che già avevamo.
E pensare che bastavano poche idee, poche cose, semplici e banali, per sistemarci un poco: l'idea del dimezzamento dei parlamentari et simila non mi spiaceva affatto e, a prescindere, andava fatto. Non vedo perché noi popolo bue, che deteniamo il potere (ehi, davvero?), dobbiamo sobbarcarci maggiori sacrifici e rimetterci, seguitando a mantenere i nostri inetti rappresentanti. Pure un "censimento" a tappeto su quanti detengono yacht e proprietà spropositate non sarebbe stato malaccio, visto i panfili parcheggiati in certe zone vip del nostro Paese. Invece, si finisce per incentivare solo l'evasione, spremendo chi già in difficoltà e che, a maggior ragione, ne approfitterà.
Temo quindi che oramai si sia prossimi alla fine e che, col censimento de "noi altri" avremo solo modo di sapere in quanti ci contenderemo cocci e rottami.
Almeno, l'unica consolazione, la nostra televisione continua a bombardarci di gnocca e frivolezze varie, pure i tg delle reti principali hanno ceduto al modello Studio Aperto. Poche cose, insomma, semplici e banali, per distrarre e confondere le acque.

(lo so, non c'entra una mazza col resto del post, ma mi andava di segnalare questa canzone degli Afterhours) 

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