Stavo soppesando alcune tematiche ma alla fine ho deciso di dedicare un post alla comunicazione e ai comunicatori. Giusto poche righe per tenermi in allenamento e riempire questo spazio web...che tra l'altro noto viaggia anche discretamente. Certo, dalle statistiche i visitatori talvolta sembrano arrivare qui sull'onda di ricerche improbabili (spwan, kyokushinkai... tette di Briana Banks ????).
C'era qualche giorno fa un servizio al telegiornale in cui un giornalista annunciava un'importantissima notizia su una drammatica questione: il cane di Paris Hilton ha il cellulare. Una segnalazione di portata biblica che ha decisamente surclassato quella sull'esito del sondaggio "meglio panettone o pandoro?". Immagino che non l'abbiano chiesto a nessun diabetico...Son rimasto basito. Anzi, son mesi che rimango sconcertato dalla vacuità di certe notizie, di molti servizi trasmessi dalle tv e da quelle reclamizzate in numerosi portali web. Alla fin fine la maggior parte di queste non dicono nulla, non aumentano la mia conoscenza del mondo, dei miei diritti, delle dinamiche sociali...però mi rendono morboso, curioso della vita altrui, desideroso di distrarmi dallo stress quotidiano tramite cavolate immani. A sto punto, dico io, tanto vale una bella dose di polygen e siamo a posto. E' anche più gratificante e divertente ^_^ (suggerisco le sezioni: Annunci, Kamasutra, Supereroi e Biografie). Certo non ci saranno carellate di modelle in bikini (o anche meno) ritratte in pose plastiche come sulle pagine di certi giornali ma vabbè...per un po' si può sopravvivere no?
Ad ogni modo mi spaventa un poco questo modo di informare, di distrarre più che altro. Ormai, ogni volta che mi capita di ascoltare un tg non posso fare a meno di chiedermi "cosa non mi stanno dicendo?", "perchè mi dicono questo?". Un po' come mi è capitato di recente in qualche riunione aziendale. Pure al brindisi di qualche sera fa allo Sheraton. E se certi giornalisti almeno sono pagati per distrarre e per fornire notizie fasulle e dai contenuti insulsi, quando invece sono i tuoi dirigenti a parlare a cavolo di cane...ecco...c'è da preoccuparsi. Sarà che l'esser veneti non ci aiuta ad esprimerci al meglio, non perchè siamo trogloditi ma perchè siam gente umile, semplice, che più che prestare attenzione e infondere energie nello sforzo comunicativo (e organizzativo...) tende a rimboccarsi le maniche e a lavorare, ma...son rimasto deluso.
Un po' come quando parlando certi nostri politici.
Sembra quasi che chi si trovi in una certa posizione si dimentichi di come ci si sente a stare dall'altra parte, dipendenti e fruitori di notizie più che fornitori delle suddette. E allora si finisce per parlare di gossip o di argomenti distanti. Ah, la fusione con Infracom! Ah, la quotazione in borsa! Ah, i principi su cui si poggia la nostra azienda (per chi ancora non lo sapesse, sembra che in tempi antichi i fondatori di Infracom IT avessero scolpito nella pietra le seguenti verità: eccellenza, innovazione, fare gruppo, si può fare)! Ah, il modello veneto: lavoratori umili, che si accontentano e non rompono..
E di certo questo genere di discorsi e comunicazioni aiutano assai. Già, perchè non c'è nulla di migliore che confonodere, seminare il dubbio nel cuore degli ascoltatori, parlare di problemi "distanti" e non loro sorvolando su questioni molto più vicine all'esperienza abituale con cui hanno a che fare.
E allora eccoli che mi cadono nel parlare di fusioni e manovre economiche di fronte a persone che avrebbero bisogno di avere notizie certe in merito a trasferimenti e cambi di contratto. Poche nozioni ma chiare in pratica, regoli basilari che un buon manager dovrebbe seguire più che per ragioni di calcolo economico et similia, per motivi di buon senso e lealtà.
Qualcosa di analogo a quello che non accade con i giornalisti che si perdono a parlare di luoghi esotici e lontani, o che si divertono a creare thriller su fatti di sangue sorvolando poi su servizi che magari aiuterebbero di più le persone a conoscere i propri diritti o i politici che stanno al governo o i piani per il futuro del Paese. Ammesso che ce ne siano...Banali questioni insomma, informazioni che, in fondo, interesserebbero tutti ma di cui nessuno parla. Come della mafia. Dopotutto, nell'era della rivoluzione informatica, quale strumento migliore della comunicazione stessa per disorientare e disinformare chi si deve controllare?
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