domenica 1 febbraio 2009

..:: Yes Man ::..

Torno a scrivere qui....il "progetto" su Altervista è partito bene e con drupal non sono sorte difficoltà, tuttavia il numero di visite riscontrate non è stato così elevato da consentirmi di avere gli altercents necessari per mantenere il database su cui il cms si basa. Per cui ho deciso di fare marcia indietro: tornerò ad occuparmi del mio sito e del mio blog relegando allo spazio su altervista il compito di ospitare le pagine del progetto "eBookTrailer".
Ma bando alle ciance e passiamo alla recensione di...



Titolo: Yes Man

Anno: 2008

Genere: Commedia divertente

Regia: Peyton Reed

Cast: Jim Carrey, Zooey Deschanel, Bradley Cooper, John Michael Higgins, Rhys Darby


La trama in breve:
Carl Allen è un impiegato divorziato orgogliosamente chiuso nella sua solitudine e insensibile alle richieste altrui. I clienti gli chiedono un prestito e lui lo nega, gli amici gli chiedono compagnia e lui si tira indietro, cercando di farsi bastare un dvd sul divano. Si protegge dai colpi che la vita gli ha dimostrato di saper sferrare, ma quanto altro si preclude così facendo? L'incontro con un ex collega lo convince a partecipare ad un seminario di “positività”, in cui il guru di turno lo esorta a rivoluzionare la sua vita rispondendo di sì ad ogni richiesta. Improvvisamente, si ritrova ad apprendere il coreano, a prodigarsi per un barbone, a presenziare alle feste a tema del capoufficio e ad accettare il passaggio in scooter di una sconosciuta di nome Allison...

Commento:
Assieme a Silvia, ho visto con piacere questo Yes Man ben conscio di trovarmi di fronte ad una commedia piacevole ma leggera. Un film che si lascia guardare e che diverte, senza fronzoli. Un po' si iniziano a notare le prime rughe sul volto di Jim Carrey ma non per questo viene meno la sua freschezza e capacità di adattarsi a qualunque ruolo. Attendo comunque con ansia il giorno in cui impersonerò i panni di un "cattivone" però, magari un personaggio spietato e crudele. Dubito che lo farà mai ma mi piacerebbe...beh, sia chiaro, niente a che vedere con il Ridler di Batman Forever, probabilmente uno dei punti più bassi della cinematografia mondiale. Qualcosa di più simile al ruolo avuto in Number 23, ecco. Ad ogni modo, qui il personaggio che interpretà non ha nulla a che vedere con tutto ciò. Il "suo" Carl, trasposizione del protagonista del libro "Yes man" di Danny Wallace, è un impiegato qualunque, una persona qualsiasi, triste e sola. Principalmente perchè non si spreca, non si sforza verso il prossimo e se stesso. Gli manca slancio vitale, voglia di reagire e di affrontare l'esistenza umana. Il suo rifiutare qualunque proposta è il nostro "no" ogni qualvolta ci neghiamo agli altri, sia che si tratti di sconosciuti che di amici e conoscenti. La rivoluzione che porta nella propria vita è il "Sì", un sì incondizionato che pronuncia ad ogni richiesta, anche la più assurda. Un sì alla vita, ad accettarla e ad affrontarla. Ne consegue un cambiamento radicale delle proprie abitudini e delle risposte che la vita stessa gli offre. Non tutte positive sia chiaro, come in fin dei conti è nel film e nella realtà, ma si tratta comunque di opportunità ed emozioni autentiche, uniche. Non si può essere spettatori della propria esistenza. E nemmeno di quella degli altri, in un certo senso. Perchè il "sì" di Carl non è solo un sì al proprio cambiamento, ma è anche un "sì" che conduce al prossimo e a stravolgimenti nelle vite altrui.
Ovvio comunque che non si può dire sempre sì, così come non ci si può sempre tirare indietro e negare: è necessario trovare il giusto equilibrio. Questo il messaggio cardine che il film comunica, un memento a ciascuno di noi per rammentare che la vita va affrontata, con entusiasmo certo, ma anche con criterio e buon senso. Essere aperti agli altri ma al contempo capaci di ponderare e valutare anche i "no" da rispondere. Non siamo nemmeno schiavi del presente, del lavoro e di noi stessi, anche se per certi versi certi "Sì" lo dimostrano: quelli relativi agli ordini impartiti dai capi, al lavoro, ad esempio. Oppure quello del matrimonio, causa remota dello stato di depressione del protagonista del film. Al contempo, nel film non compaiono forme di razzismo o di difficoltà di integrazione, non tra le persone comunu per lo meno (la moglie iraniana o l'amica coreana non sono percepite con distacco, ma accettate e basta). Messaggi di fratellanza, velati magari, ma che comunque vanno ad oliare il meccanismo della positività proposto dalla pellicola. Si deve essere liberi, quindi, e non prigionieri di schemi mentali o pregiudizi o stravaganze altrui.
Un film ricco di entusiasmo e di alcune gag divertenti che mi sento di consigliarvi. Niente di straordinario, sia chiaro, ma comunque qualcosa che può aiutare a concepire con maggior serenitò le personali dinamiche esistenziali di ciascuno. Quanto poi, all'atto pratico, riuscire a praticare una vita come quella del "Carl" del film credo sia a dir poco impossibile: tempo libero, economie infinite, preoccupazioni zero, scadenze ed energie illimitate sono più utopie che realtà tangibili...ma in ogni caso si può tentare, no?

3 commenti:

dalailama ha detto...

Ciao, ho letto del tuo progetto fallito e mi dispiace (anche se non ho capito bene di cosa si tratta).
Comunque se hai bisogno di uno spazio e di un database io ho un servizio di hosting gratuito e a seconda delle necessità che hai potrebbe fare al caso tuo per il tuo progetto..
Puoi usare anche drupal volendo senza problemi.
Per dare un occhio aggrega.it
A presto Fabio

Leonardo Colombi ha detto...

Ciao, beh, a dire il vero il post è un po' vecchiotto...in realtà poi son ri-ritornato sui miei passi e sono ancora su Altervista, con un sito personale realizzato in drupal (http://leonardocolombi.altervista.org).
Più che altro ho dovuto rivedere la gestione degli spazi per gli "ebook" a scopo promozionale per autori esordienti...progetto che non ha avuto il seguito che speravo.
Grazie comunque per la segnalazione: potrebbe comunque tornarmi utile ^_^

dalailama ha detto...

Ciao, la data nel post non l'ho guardata perchè ci ero arrivato tramite oknot e davo per scontato fosse di oggi :-)
Ho visto il tuo sito, drupal mi inizia a piacere anche se non l'ho mai usato..
Lo spazio di aggrega è sempre a tua disposizione, anche se vuoi solo fare degli esperimenti o anche se vuoi creare una sola pagina che rimandi al tuo sito, non ci sono problemi per promozioni di ebook o altro :-)
A presto e auguri per tutti i tuoi progetti.Fabio